Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

martedì 14 giugno 2011

Mons. de Castro Mayer e la libertà religiosa

Disputationes theologicae si sofferma su una... disputa teologica, come del resto il suo nome impone. Quella sulla libertà religiosa. Che, a dispetto del fatto di apparire al Vostro troppo pragmatico cronista una querelle sul sesso degli angeli, nel senso che il definitivo tramonto storico degli stati confessionali rende velleitario ipotizzare che lo Stato debba incoraggiare il cattolicesimo e limitare o al più tollerare l'esercizio pubblico di culti acattolici, è questione quanto mai discussa in relazione alle innovazioni contenute nei testi conciliari. Come sappiamo, non è l'unico punctum dolens del Concilio e personalmente riterrei più produttivo concentrarsi su passaggi di ben maggiore impatto nella vita della Chiesa, ad esempio l'ecumenismo e il rapporto con le religioni non cristiane. Ma è solo un mio punto di vista. Disputationes riporta un'analisi che il vescovo brasiliano de Castro Mayer aveva sottoposto a Paolo VI per averne lumi; ma fu un discorso mancato. Ecco la premessa a quel testo.

Enrico


Il nodo teologico della “libertà religiosa”, così come descritta nel documento conciliare Dignitatis Humanae - al n. 2 in particolare - ha suscitato innumerevoli studi e proposte interpretative nella linea oggi ribattezzata “della continuità ermeneutica”. Finora i tentativi, benché di estrema erudizione teologica, si sono rivelati poco convincenti.

Il Vescovo della diocesi di Campos, Mons. De Castro Mayer - oggi ingiustamente dimenticato - si rivolse rispettosamente al Papa Paolo VI, in qualità di membro della Chiesa docente; i Vescovi infatti, prima d’ammaestrare il proprio gregge, ricevono un insegnamento dal Sommo Pontefice ed è prassi che ad Esso facciano appello per sapere quale sia l’interpretazione autentica di un testo loro proposto. Nello studio e nella supplica del Vescovo brasiliano, la schiettezza teologica si unisce al filiale - ed altrettanto teologico - rispetto verso il Successore di Pietro. Da figlio devoto della Chiesa, ma senza nascondere la verità, il presule conduce uno studio teologico di una disarmante semplicità, ripercorrendo il pensiero costante della Chiesa; non riuscendo a trovare una soluzione alla questione e vedendo la pericolosità della situazione si rivolge a Chi da Cristo ha ricevuto le chiavi, perché - per parafrasare il padre greco Teodoro Studita - la Sua parola, il Suo “calamo divino”, i suoi scritti, hanno il potere di dissipare i branchi di lupi che infestano la casa di Dio: “Lupi graves irruerunt in aulam Domini (…) habes potestatem a Deo… Terreto, supplicamus, haereticas feras calamo divini verbi tui”.
Il testo è del 1974, ma merita d’essere riproposto per le caratteristiche accennate e per la penna che lo scrisse, riflettendo apertamente all’esigenza di un’interpretazione autentica del testo controverso, senza escludere che il Sommo Pontefice possa procedere ad una revisione del testo, il quale non gode dell’infallibilità.
 
S.C.
 

63 commenti:

  1. Quindi:
    1) il Concilio Vaticano II ha disquisito sul 'sesso degli angeli'.
    2) Il tramonto degli stati confessionali è definitivo.
    3) Parte della dottrina cattolica è definitivamente tramontata con gli stati confessionali.

    Ergo, tramontata la famiglia...

    RispondiElimina
  2. <span>
    <p> 
    </p><p><span> vedendo la pericolosità della situazione ecc.....</span>
    </p><p><span></span>vedo che l'illustre sito citato continua a discutere sulla torta avvelenata, rievocando allarmi inascoltati da 40 anni (!) e ipotizzando, come molti ritengono possibile, la soluzione di iniettarvi un antidoto che la risani: iniezione risanatrice MAI FATTA in 46 anni e che in nessun modo si farà, vista la tendenza della Chiesa dialogante (non-apostolica) degli ultimi 45 anni, in rapidissima evoluzione indifferentista,e <span>visti gli eventi recenti, in part. quello del 1° maggio.</span>
    </p><p>Ma intanto il veleno si propaga nelle anime di milioni di cattolici nel mondo, che -volenti o nolenti- continuano a mangiarla, la mitica torta inclusiva-ecumenica-universalista, nelle parrocchie di tutto il mondo* e, soprattutto, davanti agli schermi TV, dove sarà proiettato il grande happening, mega-raduno multi-etno-religioso di Assisi3, sulle orme di Assisi1 (=popolo che vai, "dio" che trovi, united colours of religions): quello sì che farà scuola, eloquente, essenziale e incisiva, a lungo termine; ovvero sarà <span>concilioV2 in atto, esplicato urbi et orbi all'ennesima potenza.</span>
    </p><p>Altro che parole, revisioni e/o ri-definizioni univoche e chiarificatrici.
    </p></span>

    RispondiElimina
  3. <span>

    <span> vedendo la pericolosità della situazione ecc.....</span>
    <span></span>vedo che l'illustre sito citato continua a discutere sulla torta avvelenata, rievocando allarmi inascoltati da 40 anni (!) e ipotizzando, come molti ritengono possibile, la soluzione di iniettarvi un antidoto che la risani: iniezione risanatrice MAI FATTA in 46 anni e che in nessun modo si farà, vista la tendenza della Chiesa dialogante (non-apostolica) degli ultimi 45 anni, in rapidissima evoluzione indifferentista,e <span>visti gli eventi recenti, in part. quello del 1° maggio.</span>
    Ma intanto il veleno si propaga nelle anime di milioni di cattolici nel mondo, che -volenti o nolenti- continuano a mangiarla, la mitica torta inclusiva-ecumenica-universalista, nelle parrocchie di tutto il mondo* e, soprattutto, davanti agli schermi TV, dove sarà proiettato il grande happening, mega-raduno multi-etno-religioso di Assisi3, sulle orme di Assisi1 (=popolo che vai, "dio" che trovi, united colours of religions): quello sì che farà scuola, eloquente, essenziale e incisiva, a lungo termine; ovvero sarà <span>concilioV2 in atto, esplicato urbi et orbi all'ennesima potenza.</span>  
    Mentre si discute sui punti velenosi o (forse) sani del CV2, esso in realtà, tenace e potente, rispettato, omaggiato e NON-toccato, globalmente accettato per "andare avanti in continuità...",
    continua come un maestoso fiume di grande portata a fare il suo corso, solenne, costante, irrevocabile, (..."trascinando con sè la sorgente" ? ...chissà....) fino alla foce: nel "mare", la meta ideata e voluta fin dall'inizio dai suoi promotori, palesi ed occulti.
    Altro che parole, revisioni e/o ri-definizioni univoche e chiarificatrici.  
    </span>

    RispondiElimina
  4. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 10:09

    Che la Dignitatis Humanae è eterodossa e che nega il Magistero della Chiesa lo sanno anche i sassi ormai. Fu un cedimento della Chiesa davanti al potere dei circoli laicisti che l'hanno combattuta strenuamente dalla Rivoluzione Francese in giù. Gli stati confessionali in effetti sono finiti solo dove è stata fatta la guerra al Cristianesimo. I musulmani hanno i loro bei stati confessionali e non intendono proprio dismetterli. Anche Israele è uno stato confessionale. Chi può negare queste cose?

    RispondiElimina
  5. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 10:11

    <span>Che la Dignitatis Humanae è eterodossa e che nega il Magistero della Chiesa lo sanno anche i sassi ormai. Fu un cedimento della Chiesa davanti al potere dei circoli laicisti che l'hanno combattuta strenuamente dalla Rivoluzione Francese in giù. Gli stati confessionali in effetti sono finiti solo dove è stata fatta la guerra al Cristianesimo. I musulmani, per esempio, hanno i loro bei stati confessionali e non intendono proprio dismetterli.
    </span>

    RispondiElimina
  6. Esegesi trad.di Luca XIII,1-914 giugno 2011 alle ore 10:27

    <span><span><span>il definitivo tramonto storico degli stati confessionali rende velleitario ipotizzare che lo Stato debba incoraggiare il cattolicesimo e limitare o al più tollerare</span></span><span><span>l'esercizio pubblico di culti acattolici,</span></span></span>
    Enrico carissimo,
    a parte che ecumenismo etc., sono strettamente correlati con il tema di cui sopra, il ritorno agli Stati confessionali CATTOLICI (CHE PRIMA O POI CI SARà) è una delle principali intenzioni di preghiera di chi è legato alla tradizione. Detto ciò, ringraziamo la Provvidenza che ha messo le cose in modo che gli Stati confessionali siano, al momento, in situazione di "Eclisse". Vi immaginate Stati confessionali, messi nelle mani dei modernisti?Tradizionalisti che, oltre alle persecuzioni ecclesiastiche, costretti a subire angherie (magari POLIZIESCHE) anche dai poteri laici? QUALCHE COSA E' SUCCESSO!

    RispondiElimina
  7. l'illustre sito citato non esclude 
    <span>... che il Sommo Pontefice possa procedere ad una revisione del testo, il quale non gode dell’infallibilità.</span>


    <span>dunque, riepeterò ancora...ciò che</span> è già stato detto in lungo e in largo su tanti blog cattolici, ma in modo approfondito su questo presente, in tantissimi thread dedicati al dolente, irrisolto e controverso tema, ad es. questo, e sullo spinoso argomento (sempre aggirato da chi dovrebbe ormai affontarlo di petto, visto il rapido procedere della frana sotto le fondamenta dell'antico Edificio...) ripropongo la mia convinzione, largamente condivisa con altri :<span> </span><span><span>non credo si possa sbrogliare l'intricata matassa del CV2 senza rimettere in discussione l'INTERO operato di GPII.  </span></span>
    E allora, la deduzione è D'OBBLIGO  (per chi vuole ancora seguire il Logos  .....):
    >> <span>se Papa Benedetto ha beatificato il predecessore</span>,  come si può pretendere -o anche solo sperare- che voglia sottoporre a revisione il CV2 e di conseguenza colui che ne fu l'esatto esecutore, per i lunghi anni del suo pontificato, in fatti e parole ?

    Impensabile.

    RispondiElimina
  8. <span>l'illustre sito citato non esclude   
    <span>... che il Sommo Pontefice possa procedere ad una revisione del testo, il quale non gode dell’infallibilità.</span>  
    <span>dunque, ripeterò ancora...ciò che</span> è già stato detto in lungo e in largo su tanti blog cattolici, ma in modo approfondito su questo presente, in tantissimi thread dedicati al dolente, irrisolto e controverso tema, ad es. questo, e sullo spinoso argomento (sempre aggirato da chi dovrebbe ormai affontarlo di petto, visto il rapido procedere della frana sotto le fondamenta dell'antico Edificio...) ripropongo la mia convinzione, largamente condivisa con altri :</span>
    <span><span> </span><span><span>non credo si possa sbrogliare l'intricata matassa del CV2 senza rimettere in discussione l'INTERO operato di GPII.  </span></span>  
    E allora, la deduzione è D'OBBLIGO  (per chi vuole ancora seguire il Logos  .....):  
    >> <span>se Papa Benedetto ha beatificato il predecessore</span>,  come si può pretendere -o anche solo sperare- che voglia sottoporre a revisione il CV2 e di conseguenza colui che ne fu l'esatto e pertinace esecutore, per i lunghi anni del suo pontificato, in fatti e parole ?  
     
                       Impensabile.</span>

    RispondiElimina
  9. ...beatificato GPII, è santificato con lui anche il concilio Vaticano II, da prendere in blocco, così com'è, senza alcuna pretesa di DISCUSSIONE E DISCERNIMENTO, nei suoi confusi testi, del Vero dal falso, dell'ortodossia dall'eresia.
    Tutto ormai, a partire dal 1962,   <span>deve</span>    procedere così come accaduto finora, come un gran FIUME: 
         PANTA REI.

    RispondiElimina
  10. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 10:55

    Per una rimessa in discussione della deriva seguita al Concilio ci vorrà del tempo Memory, i tempi non sono maturi. Ci vorranno altri attacchi ed altre persecuzioni contro la Chiesa, come attestano le profezie più accreditate, e allora in Vaticano si sveglieranno. Non penserete mica che la guerra contro la Chiesa Cattolica è finita qui? I nostri nostri nemici vogliono distruggerla totalmente.

    RispondiElimina
  11. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 11:05

    <span>Per una rimessa in discussione della deriva seguita al Concilio ci vorrà del tempo Memory, i tempi non sono maturi. Ci vorranno altri attacchi ed altre persecuzioni contro la Chiesa, come attestano le profezie più accreditate, e allora in Vaticano si sveglieranno. Non penserete mica che la guerra contro la Chiesa Cattolica è finita qui? I nostri nostri nemici vogliono distruggerla totalmente.</span>

    RispondiElimina
  12. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 11:05

    <span><span>Per una rimessa in discussione della deriva seguita al Concilio ci vorrà del tempo Memory, i tempi non sono maturi. Ci vorranno altri attacchi ed altre persecuzioni contro la Chiesa, come attestano le profezie più accreditate, e allora in Vaticano si sveglieranno. Non penserete mica che la guerra contro la Chiesa Cattolica è finita qui? I nostri nostri nemici vogliono distruggerla totalmente.</span></span>

    RispondiElimina
  13. se credessero allo stato confessionale, non sarebbero modernisti

    RispondiElimina
  14. messa in termini crudi...

    parte della dottrina cattolica non è tramontata con gli stati confessionali: non è lo stato il 'garante' della fede; ma con la 'desistenza' dal governo del Papa, unico vero 'garante' della Fede e delle sue verità fondanti oggi molto oscurate e non certo perché il Papa non ne parli, ma finché si limita a parlarne, esortando ed indicando e lascia che proliferino indisturbate le eresie, non si uscirà dall'odierna confusione e disorientamento e conseguente degrado. 

    RispondiElimina
  15. Problematica vista da un'ottica ormai senza più nessuna relazione colla realtà, da un lato; e, d'altro lato, false contrapposizioni tra i magisterî del XIX secolo e quelli del SacroSanto Concilio Vaticano II, come già insegnato dagl ultimi papi e in particolare l'attuale e dimostrato a iosa dai teologo e vescovi serî che si sono interessati al soggetto.
    Perchè sul MIL si continua a perdere tempo con queste false dissonanze invece di promuovere l'ermeneutica della continuità che è la vera risposta al modernismo che sia in vera sintonia col Magistero di ieri e di oggi, nessuno cattolico genuino e fedele al Papa e alla Chiesa lo capisce. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

    RispondiElimina
  16. Esegesi trad.di Luca XIII,1-914 giugno 2011 alle ore 14:35

    <span> Ubi Petrus Ibi gastrite cessat!</span>

    RispondiElimina
  17. Esegesi trad.di Luca XIII,1-914 giugno 2011 alle ore 14:39

    Il fatto e che, se da un lato non ci credono, però, dove hanno l'occasione di servirsene di qualche residua forma sopravissuta, contro coloro che, invece, ci credono (i tradizionalisti), non certo contro gli Adoratori delle Grandi Cipolle (esistono per davvero e Martini li invitava alle riunioni ecumeniche) non hanno mai esitato a farlo.

    RispondiElimina
  18. Insomma, ogni buon tradizionalista, oltre a lottare per ripristinare la messa in latino dovrebbe impegnarsi anche per restaurare lo stato confessionale. Ma quale? Quello di Luigi XIV era forse un po' troppo gallicano; non parliamo degli Asburgo; l'Inquisizione spagnola non rendeva conto nemmeno al Papa. Insomma, il vero stato confessionale dovrebbe essere uno stato in cui il Papa è anche re.

    RispondiElimina
  19. che ci vorrà molto tempo per una presa di coscienza totale , a tutti i livelli della Chiesa docente e discente, lo so bene, e lo vediamo anche dal fatto che il degrado dottrinale e liturgico deve arrivare al fondo della china, come ripeto spesso, pur mentre scorgiamo numerosi segni della rinascita, e ripeto spesso che sarà una lunga er  inedita Via Crucis, come capimmo in quel memorabile Venerdì Santo del 2005, in cui essa fu annunciata ufficialmente dal cardinale futuro papa.
    Deve compiersi il castigo con la purificazione promessa a Fatima, che richiederà lungo travaglio, per più di una generazione, certamente. Si dovrà arrivare infine, secondo me, un giorno non lontano, in tutta la Chiesa, a capire quanto sia condivisibile  e motivato questo    Requiem per un Concilio, pronunciato da <span>Padre Maurice Avril</span><span> il 15 agosto 2010</span><span>,</span><span> Festa dell'Assunzione di Maria SS.ma, nel quale ricorda tra l'altro che ....</span>
    <span><span>"...Coloro che perseverano [nella battaglia per la Tradizione] sembrano lottare contro i mulini a vento. </span></span>


    <span>Del tutto realmente, <span>la Tradizione soffre di un’ipotensione che può esserle solo fatale. [...]</span></span>

    RispondiElimina
  20. <span>...che ci vorrà molto tempo per una presa di coscienza totale , a tutti i livelli della Chiesa docente e discente, lo so bene, e lo vediamo anche dall'inevitabile moto inerziale, per cui il degrado dottrinale e liturgico deve arrivare al fondo della china, come ripeto spesso, pur mentre scorgiamo numerosi segni della rinascita, e mi ricordo spesso che sarà una lunga e  inedita Via Crucis, come capimmo in quel memorabile Venerdì Santo del 2005, in cui essa fu annunciata ufficialmente dal cardinale futuro papa.  
    Deve compiersi il castigo con la purificazione promessa a Fatima, che richiederà lungo travaglio, per più di una generazione, certamente. Si dovrà arrivare infine, secondo me, un giorno non lontano, in tutta la Chiesa, a capire quanto sia condivisibile  e motivato questo    Requiem per un Concilio, pronunciato da <span>Padre Maurice Avril</span><span> il 15 agosto 2010</span><span>,</span><span> Festa dell'Assunzione di Maria SS.ma, nel quale ricorda tra l'altro che ....</span>  
    <span><span>"...Coloro che perseverano [nella battaglia per la Tradizione] sembrano lottare contro i mulini a vento. </span></span>  
    <span>Del tutto realmente, <span>la Tradizione soffre di un’ipotensione che può esserle solo fatale. [...]</span></span></span>
    <span>Gesù, solo<span> Gesù</span>, <span>la Verità integrale</span>. Solo <span>la Sua Santa Chiesa</span>, <span>per ricevere e trasmettere il Deposito integrale</span>. 
    Fuori di Cristo, fuori della Chiesa, sta l’errore integrale. 
    Contro il Cristo integrale, contro la Chiesa integrale, sta l’errore integrale. 
    Il Concilio, fuori da Cristo integrale, contro la Chiesa integrale, <span>è l’errore integrale</span>. È il serpente che sibila, è la perdita integrale delle anime.
    Tutti e ciascuno siamo minacciati, e anche tentati, e fortemente tentati. 
    Ed eccoci dunque in stato di legittima difesa, ecco il nostro Cristo nuovamente di fronte a Pilato, ecco la nostra Chiesa in stato di asfissia, * essa che vive solo dei suoi due polmoni: la Parola di Dio e la Tradizione.
    Noi abbiamo <span>tutto il diritto</span> di lottare contro l’errore integrale. Abbiamo il dovere imperioso di difendere la nostra fede. Vogliamo <span>conservare</span> la nostra fede in tutta la sua integralità, vogliamo <span>difendere</span> la nostra fede cattolica a prezzo della nostra vita. ...</span>
    ----------------
    *di  stato di asfissia della Chiesa ha parlato di recente anche mons. Gherardini, in un suo intervento al convegno circa il "discorso mancato"...

    RispondiElimina
  21. <span><span>...che ci vorrà molto tempo per una presa di coscienza totale , a tutti i livelli della Chiesa docente e discente, lo so bene, e lo vediamo anche dall'inevitabile moto inerziale, per cui il degrado dottrinale e liturgico deve arrivare al fondo della china, come ripeto spesso, pur mentre scorgiamo numerosi segni della rinascita, e mi ricordo spesso che sarà una lunga e  inedita Via Crucis, come capimmo in quel memorabile Venerdì Santo del 2005, in cui essa fu annunciata ufficialmente dal cardinale futuro papa.    
    Deve compiersi il castigo con la purificazione promessa a Fatima, che richiederà lungo travaglio, per più di una generazione, certamente. Si dovrà arrivare infine, secondo me, un giorno non lontano, in tutta la Chiesa, a capire quanto sia condivisibile  e motivato questo    Requiem per un Concilio, pronunciato da <span>Padre Maurice Avril</span><span> il 15 agosto 2010</span><span>,</span><span> Festa dell'Assunzione di Maria SS.ma, nel quale ricorda tra l'altro che ....</span>    
    <span><span>"...Coloro che perseverano [nella battaglia per la Tradizione] sembrano lottare contro i mulini a vento. </span></span>    
    <span>Del tutto realmente, <span>la Tradizione soffre di un’ipotensione che può esserle solo fatale. [...]</span></span></span> 
    <span>Gesù, solo<span> Gesù</span>, <span>la Verità integrale</span>. Solo <span>la Sua Santa Chiesa</span>, <span>per ricevere e trasmettere il Deposito integrale</span>.   
    Fuori di Cristo, fuori della Chiesa, sta l’errore integrale.   
    Contro il Cristo integrale, contro la Chiesa integrale, sta l’errore integrale.   
    Il Concilio, fuori da Cristo integrale, contro la Chiesa integrale, <span>è l’errore integrale</span>. È il serpente che sibila, è la perdita integrale delle anime.  
    Tutti e ciascuno siamo minacciati, e anche tentati, e fortemente tentati.   
    Ed eccoci dunque in stato di legittima difesa, ecco il nostro Cristo nuovamente di fronte a Pilato, ecco la nostra Chiesa in stato di asfissia, * essa che vive solo dei suoi due polmoni: la Parola di Dio e la Tradizione.  
    Noi abbiamo <span>tutto il diritto</span> di lottare contro l’errore integrale. Abbiamo il dovere imperioso di difendere la nostra fede. Vogliamo <span>conservare</span> la nostra fede in tutta la sua integralità, vogliamo <span>difendere</span> la nostra fede cattolica a prezzo della nostra vita. ...</span>  
    ----------------  
    *di  stato di asfissia della Chiesa ha parlato di recente anche mons. Gherardini, in un suo intervento al convegno circa il "discorso mancato"...</span>

    RispondiElimina
  22. a parte che il potere diretto del Papa sul temporale è praticamente un dogma se uno sa leggere Unam Sanctam, il problema non è lottare per un modello storico-politico, ma credere in una verità di fede: come io ho il dovere di non ribare, lo Stato ha il dovere di essere cattolico. Il problema è solo secondariamente pratico, è prima di tutto dottrinale: per restare nell'esempio, la questione non è se si possano sgominare i ladri o su come si possa sgominarli, ma sul fatto che non rubare sia un comandamento

    RispondiElimina
  23. (inoltre, ha così esortato alla perseveranza per la buona battaglia....):
    <span><span>Attenzione!</span> La battaglia non può essere che integrale, di giorno e di notte. 
    Chi si vuole conciliante, diventa conciliare. 
    Chi crede di potersi integrare, presto si disintegra. 
    <span>Chi è strabico sull’errore, perde entrambi gli occhi.</span>
    Chi accorda dei diritti all’errore, viene inghiottito anche lui nell’errore integrale, e finisce perfino con l’impiegare, in maniera sistematica, l’ecumenismo conciliare.
    <span>Attenzione!</span> Questo Concilio bisogna <span>denunciarlo</span>, <span>rifiutarlo</span>, esso e il suo spirito e le sue applicazioni, e soprattutto non bisogna provare a rabberciarlo, a spezzettarlo, a sezionarlo; né tampoco non tenerne conto, dimenticarlo.
    Io insisto, riprendo, ripeto. 
    No, non si tratta di ripetizioni, si tratta di un ritornello, si tratta di onde ostinate: la Tradizione è in grave ipotensione, e voi, voi siete stanchi di rimanere da parte, voi sognate di essere “come tutti”, raggiungete i conciliari e finite col superarli di tanto.
    Mie cari fratelli tradizionali, voi vi sentite <span>superati, fuori moda, ridicoli</span>, vi vergognate e cercate di sdoganarvi, col vostro essere più niente siete diventati terribilmente pericolosi. 
    Miei cari amici, in poche parole voi tradite e pugnalate alla schiena la Tradizione, cantando degli Alleluia!
    <span>Perseverare</span> nella battaglia, così dev’essere fino alla vittoria. </span>
    (...invoca infine la Santa Madre che sul Calvario <span>rimase in piedi, <span>e ricorda come a La Salette Ella piangeva per le sorti future della Chiesa, che si vanno dispiegando, e oggi soffre con noi, ma ancora a Fatima Maria, l’invitta, ci ha promesso la vittoria, la sua vittoria:</span><span> “<span>alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà!</span>”....)</span></span>

    RispondiElimina
  24. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 16:08

    Che esiste la continuità fra il Magistero della Chiesa e la Dignitatis Humanae è impossibile da provare, anche al più grande teologo, perchè il Magistero dice una cosa e il documento conciliare dice il suo opposto.

    RispondiElimina
  25. "...lo stato ha il dovere di essere cattolico.."  o da quale passo del Vangelo deriva codesta affermazione? E' più probabile che tu l'abbia presa dal Corano...

    RispondiElimina
  26. Cattolico Tradizionalista14 giugno 2011 alle ore 19:15

    <span>Guarda Dubbioso che gli stati europei sono stati cristiani per secoli, sino alla Rivoluzione Francese, quando qualcuno si è messo in testa che non era più un bene avere uno stato cristiano, ma bensì serviva uno stato laico.</span>

    RispondiElimina
  27. Esegesi trad.di Luca XIII,1-914 giugno 2011 alle ore 20:05

    <span>"...lo stato ha il dovere di essere cattolico.."  o da quale passo del Vangelo deriva codesta affermazione?</span>
    Dal discorso di Gesù a Pilato.

    RispondiElimina
  28. Mi permetto di dissentire sul tramonto dello Stato confessionale.
    Quando i Cattolici si sveglieranno e saranno di nuovo propriamente istruiti, in molti Paesi la legislazione seguira' il suo corso.
    Allora vedremo tornare la religione di Stato, il divieto di aborto e divorzio, le leggi sulla sodomia e tante altre cose; esattamente come stiamo vivendo il ritorno della Messa Tridentina.

    Multa renascentur, quae iam cecidere.

    Mundabor

    RispondiElimina
  29. <span><span>Ermeneutica della continuità...Ermeneutica della continuità...Ermeneutica della continuità...   
    Forse c`è chi crede che basta ripetere queste tre parole per convincersi che corrispondono e descrivono la realtà che ci circonda, ma quel che noi vediamo, e spesso subiamo, è rottura e non continuità, la causa ne sono le cattive interpretazioni dei documenti conciliari, ci viene detto, ok, ma chi per primo ha applicato i testi, nel modo che oggi ci è detto essere errato, erano gli stessi che arrivavano  freschi, freschi, da Roma dove avevano studiato e approvato quei testi, quindi?   
    Erano  dei ribelli che da subito sono partiti su un`altra via discostandosi dai testi o sono partiti dai testi che conoscevano perfettamente, approffittando di un linguaggio ambiguo, di ogni minima breccia offerta alla loro inventività?   
    Che questa ermenutica della continuità tanto proclamata sia DIMOSTRATA!  Che ci venga dato, in modo chiaro e inquivocabile il contenuto di quella ermeneutica, questo sì, questo no.</span></span>

    RispondiElimina
  30. Bene, bene. E quali sarebbero le leggi sulla sodomia che dovrebbero tornare? Il rogo? La mutilazione? E le tante altre cose? Per esempio il dovere del padre di denunciare il figlio (e viceversa) se sospetto di eresia? E anche la tortura? In questo consiste lo 'instaurare omnia in Christo?

    RispondiElimina
  31. è anche vero che fino alla rivoluzione francese la nazioni sono state governate da monarchie e dittature per le quali è sempre valso l'orribile principio "cuius regio eius religio"...solo molto dopo i popoli hanno cominciato a scegliere e a vivere il proprio sentimento religioso come scelta di amore e non come imposizione dello "stato cristiano"...non è un particolare da poco!
    A meno di non voler riproporre l'antica diatriba sulla superiorità del potere religioso su quello civile...

    RispondiElimina
  32. <span>...pensa che c'è ancora chi pensa che la chiesa abbia per diritto divino lo jus gladii sul singolo uomo ...prova a leggere Tradizione Cattolica della comunità di s.Pio X...(e per chiesa ovviamente intendono la curia romana e non la Chiesa come comunità e popolo di Dio): se qualcuno avesse avuto la speranza o il dubbio che lo spirito del concilio tridentino fosse cultura del passato deve purtroppo piangere amaramente</span>

    RispondiElimina
  33. tanto a te del Magistero passato o presente che te ne frega?

    RispondiElimina
  34. Cattolico Tradizionalista15 giugno 2011 alle ore 10:27

    Non mi sembra che gli stati laici di oggi siano meglio degli stati cattolici di una volta. Abbiamo delle leggi orrende, come quella sull'aborto, che dovrebbero fare ribrezzo a qualsiasi stato civile. La moralità nello stato laico non è aumentata, ma bensì è diminuita fortemente.

    RispondiElimina
  35. il Magistero deve essere sempre "presente" perchè parla agli uomini presenti con la saggezza e l'esperienza positiva e negativa del passato...

    RispondiElimina
  36. <span>A sodoma i sodomiti non si sposavano tra loro e non adottavano bambini, oggi questo in europa e in occidente accade...  
    I peccati contro natura gridano vendetta al cospetto di Dio oggi come ieri fino alla fine dei tempi.  
    La Chiesa è il corpo mistico di Gesù Cristo fondata da Gesù stesso.  
    Se di colpo alla Chiesa venissero a mancare i tutti i fedeli la Chiesa esisterebbe ugualmete, non so se lo stesso si può dire se di colpo mancassero tutti i sacerdoti!  
    Ringraziando Dio la Chiesa è un Istituzione Verticale che tende a Dio e non democraticamente orizzontale.</span>

    RispondiElimina
  37. Coloro i quali, contraddicendo la costante dottrina cattolica, sono a favore della presunta "sana" e "positiva laicità dello Stato" (Papa  Benedetto XVI) dovrebbero almeno essere coerenti, ed applicare questi falsi princìpi anche nella propria famiglia.  
    Come impedire, ad esempio, che la propria moglie pratichi riti satanici in salotto con le amiche, che il proprio marito installi un harem di 60 concubine al piano di sotto (così, tanto per aprirsi ecumenicamente all'islam o alle religioni politeiste africane) e che i propri figli Rastafariani, seguendo i precetti della loro meravigliosa religione, si sniffino quotidianamente in cucina un po' di 'neve'? Tentare di impedirlo, non sarebbe forse sarebbe coartare orribilmente la sacra libertà degli individui, nonché, come afferma la Dignitatis humanae, fare addirittura "ingiuria a Dio" ?  Cosa potrebbe essere più gradito a Dio di questa splendida, "sana" e "positiva laicità della famiglia"?  Qui siamo indubbiamente al puro Vangelo, alla quintessenza del messaggio di Gesù... 
    Mica come in quelle retrograde, intolleranti famiglie cattoliche preconciliari, in cui il capo-famiglia guidava la recita del Rosario.   

    P.S.:  A proposito, come potrebbe Benedetto XVI impedire che all'interno dello Stato della Città del Vaticano si svolga l'esercizio pubblico di ogni culto religioso, compreso il satanismo, senza ledere i mirabili, sublimi princìpi massonici di Dignitatis humanae e sconfessare così la sua famosa 'ermeneutica della continuità' ?  Come potrebbe impedire la celebrazione di una 'messa nera' in Vaticano, senza con ciò fare "ingiuria a Dio" (D.H.) col coartare la legittima libertà di coscienza dei cittadini dello Stato del quale egli è a capo?    
        
       
           

    RispondiElimina
  38. anche le religioni pagane erano organizzate al solito modo "verticale": divinità, sacerdote, popolo...cosa c'entra poi il racconto simbolico di Sodoma non riesco a capirlo (forse è il fatto che sono uno di quelli che ancora credono nel valore del CVII e allora sono un po' allocco nel comprendere): ricorda che S.Paolo quando parla di Chiesa si riferisce alla comunità e quasi mai a coloro che la devono guidare e farne da pastori: la Chiesa esiste in quanto esistono le persone che si sentono Popolo di Dio e continuerebbe a esistere anche se mancassero all'improvviso tutti i presbiteri...e continuerebbe a esistere anche  se mancassero all'improvviso tutti i fedeli poichè anche i presbiteri sono Popolo di Dio...

    RispondiElimina
  39. ...riti satanici in salotto, concubine? O ti fai degli spinelli di incenso o ti sei fatto impressionare dallo stile di vita del cribbio di Arcore? Cosa vorresti fare? Fare un decreto all'Onu che chi non è cristiano (anzi di più...cattolico) venga messo alla gogna e giudicato come peccatore o immondo?
    Cristo disse che, quando assieme al grano ci sono le erbe cattive, di aspettare la mietitura per separare  il frutto buono dalle erbacce e farne falo': nella storia pero' la sacra curia (cattolica e non ) non ha avuto la santa pazienza di attendere la mietitura e ha preferito bruciare subito le erbacce (vere o presunte...oggi si parla di leggenda nera...nera per il fumo dei roghi ovviamente).
    C'è qualcosa di strano se uno recita il S.Rosario in famiglia e trova splendide le parole della Dignitatis Humanae? Spero proprio di no...Sillabi e non expedit sono morti (fortunatamente) da decenni

    RispondiElimina
  40. Allora Papa Benedetto XVI non potrà opporsi alla costruzione di sinagoghe, moschee, pagode e templi satanici nel territorio dello Stato del Vaticano. In omaggio alla laicità dello Stato e alla libertà religiosa in foro esterno, non potrà impedire che vi si celebrino messe nere, "una volta rispettato l'ordine pubblico informato a giustizia" (Dignitatis humanae n. 2)... 

    RispondiElimina
  41. nei paesi strettamente (e disperatamente) musulmani codesto non accade e non accadrebbe: ci facciamo insegnare da loro?

    RispondiElimina
  42. Esegesi trad.di Luca XIII,1-915 giugno 2011 alle ore 19:31

    <span>anche le religioni pagane erano organizzate al solito modo </span>
    Con un differenza: gli dèi pagani non esistono (o esistono ma sono diavoli).
    Gesù ha voluto la Chiesa gerarchica e con un clero ontologicamente diverso dal laicato. Il Catechismo ci dice che ci sono tre (3) Sacramenti che, d'ordinario, non vengono mai ripetuti (salvo quando il ministro cui giunsesse richiesta di reiterazione, non sia prudemente giunto ad una relativa certezza che le prima volta sia stato conferito INVALIDAMENTE, ma questa è un'altra storia). Sto parlando di Battesimo, Cresima e Sacerdozio, Tali sacramenti, conferiscono in chi li riceve un carattere indelebile, che resterà loro PER TUTTA L'ETERNITà e che, anche all'altro mondo, quindi, farà di chi li ha ricevuti delle creature che MAI potranno essere confuse con coloro che non li hanno ricevuti. Tali caratteri comportano anche determinati poteri, poteri che chi non li ha ricevuti, non ha. Poteri, ma anche responsabilità e le grazie relative a potersene servire con frutto, se si corrisponde ad esse grazie. In caso contrario, ovvero se non si corrisponde ad esse grazie, se ne renderà gravemente conto a Nostro Signore. In concreto: se morissero di colpo tutti i preti, NESSUNO potrebbe consacrare VALIDAMENTE l'Eucarestia, quindi Gesù non sarebbe più presente fisicamente sugli Altari e nessuno potrebbe rimettere i peccati confessando.
    Circa Sodoma, si tratta si di una racconto simbolico, MA ANCHE, PRINCIPALMENTE & SOPRATTUTTO, della narrazione STORICA di un EVENTO realmente accaduto. Anzi, per essere più precisi, è l'opposto, ovvero la narrazione di un fatto storico, che possiede anche valenze simboliche.

    RispondiElimina
  43. Ospite,

    per me sarebbe abbastanza il ritorno alla legislazione degli anni Cinquanta.

    Quando l'Europa era Cristiana, sodomia e aborto erano vietate un po' ovunque; la loro depenalizzazione e' il frutto della stessa mentalita' che ci ha dato l'aborto e tollera ogni giorno un genocidio di proporzioni piu' che naziste.

    Quando lasci Cristo, Hitler non e' lontano.

    Mundabor

    RispondiElimina
  44. Mi pare che la questione sia stata trattata abbondatemente Vaticano II va contro tutto il Magistero della Chiesa precedente e non ci può essere nessuna ermeneutica della continuità sul documento.

    RispondiElimina
  45. non so da dove deduci che il racconto di Sodoma sia la cronaca di un fatto storico (lo sarebbe anche il diluvio unversale o la nascita della donna da una costola dell'uomo?). Il vecchio testamento è una scrittura patriarcale che testimonia la ricerca di Dio di un popolo e parla spessissimo per simboli e allegorie presi anche da altre culture per cui certe descrizioni vanno meditate e interpretate: soprattutto il mito di Sodoma e Gomorra che per una funesta interpretazione ha fatto si che nel tempo molte persone omosessuali fossero fatte soffrire (si dice che alcuni furono anche messe al rogo)...una riflessione più prudente e cristiana avrebbe portato a valutazioni diverse del significato del mito (che non nacque per disquisire sul comportamento sessuale): la paura della sessualità ha sempre travagliato i nostri secoli portando anche a strane (e funeste) definizioni (vedi le spiegazioni agostiniane del peccato originale)

    RispondiElimina
  46. E chi glielo dice al Papa?

    RispondiElimina
  47. mi dispiace ma la ferma condanna dell'omosessualità non è contenuta solo nell'antico testamento ma anche nel nuovo e con molta chiarezza.
    poi sicuramente le sacre scritture vanno interpretate e non prese alla lettera ma se si vuole far passare che sono una sorta di racconto mitologico o epico si fa il gioco dei nemici della Chiesa e non sarebbe difficile trovarsi qualcuno che afferma che anche la resurrezione o la pentecoste o l'ascensione sono fatti simbolici e non realmente accaduti.

    RispondiElimina
  48. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 13:10

    <span>non so da dove deduci che il racconto di Sodoma sia la cronaca di un fatto storico</span>
    prima che il cardinale Bea, ne facesse il ritrovo dei peggiori modernisti, più e più volte la Pontificia Commissione Biblica sentenziò che i primi dodici capitoli della GENESI, sono testi STORICI.

    RispondiElimina
  49. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 13:14

    E lo stesso Magistero di Giovanni Paolo II, non esclude che Adamo ed Eva siano persone in carne ed ossa. Anzi, ti consiglio di fare un'esperienza: chiedi l'intercessione di Sant'ADAMO primo Uomo (festa il 24 dicembre, insieme ad altri avi di Gesù).  Vedrai che funziona.

    RispondiElimina
  50. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 17:27

    <span>.Sillabi e non expedit sono morti (fortunatamente) da decenni</span>
    Allora i casi sono due:
    o Dio ha cambiato idea, e non è possibile, perchè in Dio n on vi è cambiamento, o Dio ha permesso che il suo popolo fosse ingannato per 20 secoli. E nemmeno è possibile, perchè vorrebbe dire che non è buono.
    C'è una terza ipotesi:<span>.Sillabi e non expedit, almeno come concetti sono sempre validi ed attuali. E' la c.d. società "laica" (forse sollo "LAIDA") che se ne è allontanata. Il Cattolico ha il "GRAVE DOVERE" di impegnarsi, quanto meno con la preghiera e con l'approfondimento culturale, affinchè venga il giorno in cui anche la società laica si renda conto di come e dove si trova e si sottomette alla Volontà di Dio.  In concreto: che le leggi ed i regolamentii tornino ad essere un aiuto alla salvezza eterna. PERTANTO siano rispettose della Volontà di Dio, così come si manifesta a noi, nelle decisioni della Chiesa e nel diritto consuetudinario locale (che con termine spagnolo si definisce "FUERO").  </span>

    RispondiElimina
  51. mi fermo: se dici che Sillabi e NonExpedit sono ancora attualissimi partiamo da postulati troppo distanti per continuare a parlare
    (ho ancora il ricordo recente di un professore che a radio Maria affermo' che era plausibile dubitare della cattolicità del Manzoni perchè si era impegnato in politica contravvenendo al non expedit ... rimasi di stucco).
    In certi posti del mondo i musulmani (speriamo sempre meno) applicano codeste regole ai loro ordinamenti sociali: io ne ammiro le moschee come opere architettoniche, posso anche ammirare il Corano come opera di poesia  (in certi passi) ma rifiuto in toto il dominio totale della religione (di una religione) sulla società...quanto male ha fatto agli uomini nei secoli il principio cuius regio eius religio...quanto male... 

    RispondiElimina
  52. c'è una certa differenza fra Vecchio e Nuovo Testamento...qualcuno diceva che il VT è la storia degli uomini che cercano di parlare con Dio mentre il nuovo è la storia di Dio che parla con gli uomini. Definire mitologico un racconto non equivale a diminuirne il valore...anzi: nel Vecchio Testamento ci sono tantissimi passi "mitologici" che sono presenti anche in molte altre culture poichè il mito è un modo per raccontare e analizzare nel profondo gli eventi umani.

    RispondiElimina
  53. non offendere il cardinale Bea: il suo saggio sulla storicità dei Vangeli è ancora validissimo...e sulla storicità di Adamo e Eva lasciamo perdere...non è proprio una verità di fede 

    RispondiElimina
  54. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 22:18

    <span>mi fermo: se dici che Sillabi e NonExpedit sono ancora attualissimi partiamo da postulati troppo distanti per continuare a parlare.</span>
    <span>Me ne dispiaccio al punto che   mi amalerò di anoressia e di insonnia! </span>

    RispondiElimina
  55. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 22:20

    <span>e sulla storicità di Adamo e Eva lasciamo perdere...non è proprio una verità di fede.</span>
    <span>Però è DoGMA i monogenismo, altrimenti tutta la storia della salvezza, con la sua economia, con il ruolo espiatore del Sacrificio di Cristo, etc., crolla come un castello di carte. </span>

    RispondiElimina
  56. Esegesi trad.di Luca XIII,1-916 giugno 2011 alle ore 22:21

    <span>el Vecchio Testamento ci sono tantissimi passi "mitologici" </span>
    Citamene uno.

    RispondiElimina
  57. diluvio universale....Adamo ed Eva...Sodoma e Gomorra...

    RispondiElimina
  58. diluvio universale....Adamo ed Eva...Sodoma e Gomorra...

    RispondiElimina
  59. Esegesi trad.di Luca XIII,1-917 giugno 2011 alle ore 14:40

    <span>diluvio universale....Adamo ed Eva...Sodoma e Gomorra...</span>
    Tutti eventi storici.

    RispondiElimina
  60. ok...abbiamo cammini diversi...buon fine settimana.
    "Hodie si vocem eius audieritis "nolite obdurare corda vestra..." si è recitato nelle lodi mattutine di oggi (o nel mattutino di oggi se preferisci la dicitura pre-conciliare)

    RispondiElimina
  61. <span>ok...abbiamo cammini diversi...buon fine settimana e auguri per la tua insonnia e anoressia.  
    "Hodie si vocem eius audieritis "nolite obdurare corda vestra..." si è recitato nelle lodi mattutine di oggi (o nel mattutino di oggi se preferisci la dicitura pre-conciliare)</span>

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione