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martedì 31 maggio 2011

Il Simbolismo e l'arte sacra

Ineccepile studio e corrette analisi degli elementi che costituiscono le chiese cattoliche, intese come porte del cielo, e dimore di Dio, e non come "aule" o "saloni congressi" per l'assemblee festose e caciaroni ritrovi.




“Essi mi faranno un santuario ed io abiterò in mezzo a loro”(Es.25,8).
di F. Agnoli, su Libertà e persona, 13.04.2011



L’edificio-chiesa è simbolo:
- del corpo di Cristo crocifisso: il transetto sono le braccia distese, la navata il corpo, l’abside la testa. La forma semi-circolare dell’abside ricorda la curvatura del capo umano. In alcune chiese l’asse dell’abside è inclinato rispetto a quello della navata centrale, proprio come la testa di Cristo crocifisso.
- della Chiesa spirituale: Cristo, dice S.Paolo, è il “capo del corpo che è la Chiesa”: la Chiesa viene paragonata ad un corpo fatto di tante membra e il suo capo è Cristo stesso. La chiesa-edificio è un insieme di pietre che formano il tutto: “pietre vive” che poggiano sulla “pietra angolare” che è Cristo per formare una comunità che è comunione dei Santi (Chiesa militante, purgante, trionfante). S.Pietro: “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo...”(1Pt.2, 4-6).
- dell’uomo: esso è infatti “tempio vivente di Dio”. Ogni uomo, soprattutto quando riceve l’Eucarestia, è tempio di Dio. Gesù afferma: “Distruggete questo tempio ed in tre giorni lo farò risorgere”(Gv.2, 19). Il tempio in questione è il suo corpo, tempio della sua anima che è Dio stesso: “egli parlava del tempio del suo corpo”.
- della Gerusalemme celeste, e cioè la città di Dio, il Paradiso: è già la porta ad annunciarlo nella grande lavorazione che la contraddistingue. La porta romanica, con il suo protiro, la porta gotica, con le sue strombature e la ricchezza delle decorazioni, vogliono significare la distinzione fra i due spazi, l’interno e l’esterno, la chiesa ed il mondo profano (:pro=davanti,fuori; fanum=tempio).

La porta viene definita “ianua coeli”, porta del cielo: “Tu che entri, guarda verso il Cielo”, così è scritto sulla porta di ingresso della chiesa di Mozat; oppure un’iscrizione tolta dalla Genesi: “Quanto terribile è questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo”(Gen.28, 17). La chiesa è l’ovile del Paradiso: “Io - dice Gesù - sono la porta da cui entrano le pecore...Io sono la Porta: se uno entra attraverso di me sarà salvo” (Gv.10, 7-9).
Il gotico ama le tre porte, simbolo della Trinità, consacrate contemporaneamente da tre sacerdoti diversi; le tre porte possono ripetersi su ogni lato, divenendo dodici, quanti gli apostoli, capostipiti delle dodici tribù della Nuova Israele.

Il modello che Suger, l’autore della prima chiesa gotica, vuole seguire, è la descrizione dell’Apocalisse: “Vidi anche la città santa, la Nuova Gerusalemme scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente...‘Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno il suo popolo ed egli sarà il Dio con loro. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi...’. L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande ed alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme che scendeva dal cielo...Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte...A Oriente tre porte, a Settentrione tre porte, a Mezzogiorno tre porte e ad Occidente tre porte...Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a vetro puro...Non vidi alcun tempio in essa perchè il signore Dio, l’onnipotente e l’Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, nè della luce della luna, perchè la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello”(Ap.21). [...]

L’altare
diventa così il centro del mondo, come nella Scrittura lo sono Gerusalemme ed il monte Sion: non il centro geografico ma il centro spirituale, come dimostrano il ciborio o il baldacchino postivi sopra: un tempio nel tempio, un tempio costituito da quattro colonne, simbolo della terra, dei quattro elementi, dei quattro punti cardinali (i quattro venti, i quattro angoli del mondo), e da una semisfera, simbolo del cielo, e per questo, spesso, stellata e azzurra. Il significato della cupola è uguale: la base quadrata simboleggia la terra, il cerchio, figura perfetta, è immagine del cielo.

Questo perchè la chiesa, nel suo complesso, è anche immagine del mondo intero, della creazione, della grande cattedrale della natura edificata da Dio. Tutto il mondo è infatti pieno della sua gloria: “Tutta la terra è piena della tua gloria” (Is.6,3), anche se la chiesa ha in più una presenza particolare, quella di Cristo, anche col suo corpo, nel “sancta sanctorum” del tabernacolo. Questa immagine dell’universo è così espressa da S.Gregorio Magno: “Nell’ora del sacrificio, alla voce del sacerdote i Cieli si aprono...a questo Mistero partecipano anche i cori angelici...il cielo e la terra si uniscono, il visibile e l’Invisibile divengono una sola cosa”; e S. Massimo Confessore: “E’ cosa davvero mirabile che, nella sua piccolezza, (questo tempio) sia simile al vasto mondo...Ecco che la sua copertura è tesa come i cieli: senza colonne, incurvata e chiusa; e inoltre è ornata da mosaici d’oro come il firmamento lo è da stelle brillanti. Ed ecco che la sua cupola elevata è paragonabile al cielo dei cieli. E, simile ad un elmo, la sua parte superiore riposa saldamente sulla parte inferiore. I suoi archi, vasti e splendidi, assomigliano inoltre, per la varietà dei colori, all’arco glorioso, quello delle nubi”.

Tabernacolo: qui la presenza di Dio è completa, è l’Emmanuele, il “Dio con noi” dell’Apocalisse, e, come “padrone di casa”, è posto in posizione centrale e immediatamente visibile. Ci sono diversi tipi di tabernacolo: anticamente si usava spesso una colomba sospesa in aria sopra l’altare; poi, col barocco, si affermano soprattutto due tipologie: il tabernacolo basso e disadorno (sormontato da uno spazio per l’esposizione), che ricorda il Sepolcro dove Gesù fu deposto dopo la morte in croce (rammenta quindi il carattere sacrificale della messa); il tabernacolo a forma di tempietto, con la cupola, le colonnine: una piccola “Domus Dei” all’interno di quella più grande che è la chiesa.

Prima del gotico, in cui la luce è quella del sole, delle vetrate e dei cristalli, per rendere l’idea della chiesa come Gerusalemme celeste si usava lo sfondo dorato, soprattutto nell’arte bizantina. L’oro è anch’esso luce, luce particolarmente preziosa, ed ha la proprietà di collocare le figure fuori del tempo e dello spazio, e cioè in una dimensione completamente soprannaturale: Dio, il Paradiso, i santi, sono nell’eternità, non sono limitati dallo spazio, dal tempo, dalle cose terrene.

Per questo le chiese protestanti (e anche quelle "cattoliche" odierne) che rifiutano la concezione della messa come sacrificio, come Gerusalemme celeste, come immagine di Cristo e della sua creazione, sono totalmente diverse.

La “messa” protestante necessita di una chiesa protestante: non più volta ad Oriente, non più pianta a croce, non più luce, finestre gotiche, sfondi oro; non più altare rialzato, altare di pietra, sormontato dal tabernacolo: ma tavola di legno, a livello del terreno, dove si compie una cena, un memoriale, un incontro fra uomini, assemblea e presidente, non nella casa di Dio ma in una casa degli uomini, dove sulla porta, che è uguale a quelle normali, non ci può più essere scritto: “Tu che entri guarda verso il cielo”.

Dov’ è il cielo, dove la cupola, il ciborio, il baldacchino, l’azzurro e le stelle delle volte, il rosone...? Dov’è il tabernacolo, la tenda dell’Emmanuele, il “Dio con noi” ? Dove sono le mura di diaspro, d’oro, di topazio, di vetro puro della Gerusalemme celeste dell’Apocalisse; i suoi cittadini, le statue dei santi, la pietra sui cui poggiare, solida, forte, da cui scaturisce il cibo spirituale? Non c’è più il canto gregoriano; gli amici di Lutero abbattono gli organi, bandiscono l’armonia di una musica che vuole avvicinarsi al coro degli angeli della corte divina, piuttosto che al canto profano, legato alle cose terrene. Si potrebbe continuare a lungo in questo triste elenco, ma una cosa sola ci deve importare: le chiese “cattoliche” moderne, quelle inaugurate per il Giubileo, addirittura senza croce, con il bar all’interno della “chiesa”, sono espressione, triste e squallida, di una grande decadenza; sono esattamente uguali alle chiese protestanti...

La nuova “arte”nasce alla fine degli anni sessanta: bisogna fare della messa una cena, un’assemblea, qualcosa di umano, un “mangiare attorno alla stessa tavola”; quindi bisogna trasformare la casa di Dio nella casa dell’uomo, dell’assemblea, farne un “teatro totale”, secondo l’auspicio degli innovatori legati al cardinal Lercaro, grande artefice della riforma liturgica ( G.Lercaro, “La chiesa nella città: discorsi e interventi sull’architettura sacra”, Paoline, 1996). La Gerusalemme celeste diviene allora un “teatro”; l’altare “il simbolo dell’assemblea”; il monte Sion, il Golgota, una collina da spianare; la cupola un cielo da abbattere e trascinare sulla terra, come in genere la dimensione soprannaturale, nell’unica dimensione ormai riconosciuta, quella orizzontale, dall’uomo all’uomo.

Per leggere il testo completo del saggio, si vada al link di Libertà e Persona

23 commenti:

  1. Ineccepibile, davvero ineccepibile!

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  2. dunque le nuove chiese sono simbolo di chi? Direi che  le chiese cubiche simboleggiano le teste quadrate e vuote di chi le commissiona, i tabernacoli invisibili simboleggiano che Dio è altrove, perchè li si adora l'uomo barbaricus. Le porte quasi sempre chiuse ti dicono: non entrare se non vuoi perdere la fede.

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  3. dunque le nuove chiese sono simbolo di chi? Direi che  le chiese cubiche simboleggiano le teste quadrate e vuote di chi le commissiona, i tabernacoli invisibili simboleggiano che Dio è altrove, perchè li si adora l'uomo barbaricus. Le porte quasi sempre chiuse ti dicono: non entrare se non vuoi perdere la fede.

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  4. Qui la trasformazione delle chiese per mezzo di una certa "nueva estetica".

    http://neocatecumenali.blogspot.com/2010/07/cammino-nc-e-nuova-estetica-delle-loro.html

    Olé!

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  5. hai proprio una fissa co i neo cat... coraggio coraggio

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  6. Caro leonardo, già "giò"...<span>che lei sia neocat o forse no, perchè non commenta piuttosto la "nueva estetica" e come ha stravolto lo spazio sacro cattolico?</span>

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  7. non è 'fissa' per i neocat, è la conseguenza del fatto che ogno ambito della nostra fede, compresa l'arte sacra, è stato sovvertito dalla dottrina kikiana. 
    Vi trascivo la simbologia che informa le LORO Chiese ed opera lo scempio dei presbiteri già esistenti, che presuppone un tologia "altra...
    <span><span>Secondo l'Arguello il tempio deve rappresentare un corpo umano.</span>


    <img></img><span>Subito dopo il presbiterio in cui è seduto il presidente che è la "testa" della comunità (notare della comunità, non dell'intera parrocchia), vi è l'ambone, grande al centro, così che quando uno va al leggio per fare una monizione o proclamare una lettura dà le spalle al presidente.

    L'ambone si trova poco prima dell'altare-mensa, col leggio al centro che rappresenterebbe la bocca, nella stessa posizione della bocca, al centro della testa. Di solito l'ambone è molto ampio ed è collocato, tra il presbiterio e la mensa, perché per il CNC la liturgia della parola è molto più importante della stessa eucaristia; e di fatto si vede come la Santa Eucaristia è trattata nelle comunità (ministri straordinari che effettuano la fractio panis, briciole e frammenti che nessuno vede e di cui nessuno si cura, ragazzini che si scambiano il corpo di Cristo di mano in mano, ecc.). Inoltre l'enfasi data nei Seminari Redemptoris Mater e nella Domus  Galileae al cosiddetto Santuario della Parola che è al posto della Cappella del Santissimo, nel cui Tabernacolo, insieme alle Sacre Specie è conservata la Parola...

    Dopo l'ambone, anziché l'altare, si ha l'enorme mensa (stomaco), chiamato appunto semplicemente mensa, questo perché per il CNC l'aspetto più importante non è tanto il sacrificio di Cristo, ma il banchetto escatologico.

    Subito dopo la mensa-altare vi è il fonte battesimale, al centro del tempio. La ragione è che il fonte battesimale è l'utero da cui sono generati i cristiani, per cui anche l'utero, come la bocca, sta al centro.

    L'assemblea, infine, è seduta tutta intorno alla mensa (stomaco) e rappresenta, nella visione kikiana, le membra del corpo che si nutrono del banchetto escatologico che si svolge attorno alla mensa.</span>

    <span>C'è da sottolineare che con la devastazione del Tempio Cristiano, che esplicita la ribellione alla Santa Dottrina, il Cammino ha portato la sovversione alle estreme conseguenze. Basta entrare nelle "nuove" Chiese segno di questa "nuova estetica"per notare la "orizzontalizzazione" della religione. Per cui non si è più in presenza della Adorazione ma dell'abbassamento della Religione a elemento della sociologia e terapia psicologica!

    Cristo Dio, la Beata Vergine, diventano "simboli" e la Liturgia si trasforma in EVENTO! Per questo le Chiese sono Teatri! Nella forma e nella VITA.

    Le "innovazioni" architettoniche sono funzionali ad una "nuova" teologia che risponde ad una "nuova" liturgia: osservando gli spazi liturgici si comprende la liturgia e la teologia che essa esprime. Ritenere gli stili architettonici del passato come "datati" e "reinventare gli spazi" sono alibi per minare alle fondamenta taluni fondamentali elementi del deposito della Fede cattolica. Fosse solo una questione estetica!</span>
    </span>

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  8. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 10:34

    Lasciamo la spiegazione perchè in qualche modo inerente all'argomento, anche se la circostanza che si riferisca ai NC ce la rende un po' indigesta (voglia per i contenuti di per sè stessi preoccupanti, voglia perchè si riferiscono ai troppo citati NC nei commenti).
    Grazie comuque per la spiegazione.

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  9. anche per me è indigesta perché, purtroppo è VERA e, ancora purtroppo, è avallata da vescovi e sacerdoti che non hanno nulla da dire al riguardo... (i sacerdoti sono formati così, quindi la responsabilità non è loro; ma i vescovi...)
    Comunque, cara Redazione, il problema è della Chiesa TUTTA, non di chi sembra avere la fissa per i neocat solo perchè li conosce meglio avendone avuto esperienza dall'interno.
    Per quanto riguarda me e Luisa non mi pare che parliamo solo dei neocat, anche se spesso gli intrecci con gli argomenti di volta in volta trattati ti ci portano.
    Capisco che rischia sempre di diventare un tormentone, ma non per colpa di chi dà l'allarme ma di chi disturba perché non lo tollera e, non avendo argomenti, insulta. E questo già dovrebbe dirvi qualcosa.
    Sono consapevole di quanto l'argomento risulti 'scomodo'; ma anche di quanto sia esizioale per la Chiesa continuare a sottovalutarne la portata.
    Grazie per la pazienza di avermi ascoltata, che ritengo si risolva in un bene per tutti, e buon lavoro.

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  10. <span>anche per me è indigesta perché, purtroppo è VERA e, ancora purtroppo, è avallata da vescovi e sacerdoti che non hanno nulla da dire al riguardo... (i sacerdoti sono formati così, quindi la responsabilità non è loro; ma i vescovi...)  
    Comunque, cara Redazione, il problema è della Chiesa TUTTA, non di chi sembra avere la fissa per i neocat solo perchè li conosce meglio avendone avuto esperienza dall'interno.  
    Per quanto riguarda me e Luisa non mi pare che parliamo solo dei neocat, anche se spesso gli intrecci con gli argomenti di volta in volta trattati ti ci portano.  
    Capisco che rischia sempre di diventare un tormentone, ma non per colpa di chi dà l'allarme ma di chi disturba perché non lo tollera e, non avendo argomenti, insulta. E questo già dovrebbe dirvi qualcosa.  
    Sono consapevole di quanto l'argomento risulti 'scomodo'; ma anche di quanto sia esiziale per la Chiesa continuare a sottovalutarne la portata.  
    Grazie per la pazienza di avermi ascoltata, che ritengo si risolva in un bene per tutti, e buon lavoro.</span>

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  11. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 10:54

    Luisa, già Enrico Le ha tirato un po' le orecchie per il riferimento continuo ai NC.
    Qui, il suo link è abbastanza inerente al tema del post, anche se si parlava della simbologia cattolica per eccellenza (non dei vari movimenti).
    E' comprensibile il suo sdegno per gli scempi degli spazi cattolici. Lasciamo pertanto il suo commento, e la ringraziamo per il link,  <span>ma, per favore, basta coi NC!! </span>
    Roberto.

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  12. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 11:04

    Cara Mic, lei ha perfettamente ragione. E non posso che condividere!
    Però, ne converrà, anche se, come dice lei (e solo su questo mi sento di dissentire) a volte il discorso sui NC è evocato dagli argomenti e dai commenti, sarebbe opportuno evitare che ogni discussione, mi correggo, che moltissime discussioni finiscano gira e rigira, su di loro.
    Ciò premesso, il Suo giudizio (e di Luisa) è, ahinoi, fondato e tristemente poco noto.
    Ma allora faremo un post apposta per analizzare e criticare il CNC.
    Non facciamo in modo che, finendo sempre e comunque a parlare di loro (e - per colpa di alcuni lettori - a discutere in modo sterile, volgare, e maleducato) questi NC diventino il nostro punto debole, e per colpa di altri, la nostra fissazione (che a detta di molti lettori che ci scrivono, sta diventando un po' ossessiva e irritante).
    Se no, agli occhi degli altri, rischiamo di coprirci di paranoia.
    Quindi, richiamando un commento di Enrico: basta coi NC.  Ma non perchè scomodi, eh, ma perchè "il troppo stroppia".
    Grazie per la comprensione e la partecipazione
    Roberto

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  13. Ma sta scherzando?
    Abbastanza inerente?
    Forse che i neocat non sono cattolici?
    Forse che i movimenti  hanno una simbologia propria che può essere non cattolica?
    Se poi lei non  vuole vedere, se poi lei non vuole sapere, o far finta di non sapere, è un suo problema, ma quella che ho dato è un`informazione che è senza dubbio ignorata da molti cattolici.
    Non si può dire, basta con i neocatecumenali, quando vengono toccati temi che li vedono implicati in primo luogo, qui lo spazio sacro cattolico, MiL vuole forse allinearsi, accodarsi al segreto imposto sui neocat e dai neoca?
    Forse che le info sugli abusi, sulle derive e sulle eresie che dilaniano la Chiesa possono e devono essere date, e MiL non si priva di darle,  ma con un`eccezione, il cnc ?
    Interrogatevi piuttosto perchè, quando si parla di Dottrina, di Liturgia, di simbologia cattolica, di spazio sacro cattolico, di nuova evangelizzazione, il cnc può essere citato con tutte le anomalie che ha introdotto nella Chiesa e che camminano e si diffondono grazie all`indifferenza, come minimo, e alla complicità d chi dovrebbe vigilare.

    RispondiElimina
  14. <span>Ma sta scherzando?  
    Abbastanza inerente?  
    Forse che i neocatecumenali non sono cattolici?  
    Forse che i movimenti  hanno una simbologia propria che può essere non cattolica?  
    Se poi lei non  vuole vedere, se poi lei non vuole sapere, o far finta di non sapere, è un suo problema, ma quella che ho dato è un`informazione che è senza dubbio ignorata da molti cattolici e che riguarda tutta la Chiesa.
    Non si può dire, "basta con i neocatecumenali", quando vengono toccati temi che li vedono implicati in primo luogo, qui lo spazio sacro cattolico, MiL vuole forse allinearsi, accodarsi al segreto imposto sui neocat e dai neocat ?  
    Forse che le info sugli abusi, sulle derive e sulle eresie che dilaniano la Chiesa possono e devono essere date, e MiL non si priva di darle,  ma con un`eccezione, il cnc ?  
    Interrogatevi piuttosto perchè, quando si parla di Dottrina, di Liturgia, di simbologia cattolica, di spazio sacro cattolico, di nuova evangelizzazione, il cnc può essere citato con tutte le anomalie che ha introdotto nella Chiesa e che camminano e si diffondono grazie all`indifferenza, come minimo, e alla complicità di chi dovrebbe vigilare.</span>

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  15. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 11:41

    Luisa, se legge il mio intervento con più tranquillità, si renderà conto che mi ha attribuito pensieri che non avevo espresso.
    LEI HA PERFETTAMENTE RAGIONE sul danno che fa il CNC, sull'ignoranza che si ha dei NC e sul appoggio di troppi vescovi a questo cammino, a nostro avviso, dannoso.
    non per questo però è corretto il suo commento, e non ci rende giustizia per il lavoro che svolgiamo.
    1) ho detto che il post parlava di simbologia cattolica per eccellenza (senza quindi riferimento a movimenti in particoalari: non ho mai detto che i NC non sono cattolici, ma è un movimento "in particolare").
    2) Io voglio vedere e voglio sapere (e vedo bene e so abbastanza, soprattutto da qualche anno, da quando presto il mio contributo qui a MiL)
    3) dire di limitare i commenti sui NC e di non finire sempre a parlare in modo compulsivo di loro, non vuol dire affatto che MiL voglia allinearsi ai NC e assecondare il segreto che vige attorno ai NC. Mi sembra che MOLTI post che abbiamo fatto CONTRO i NC non solo smentisca queste sue inopportune, gratuite e miopi asserzioni contro di MiL, ma dimostri come MiL sia schierato apertamente CONTRO i NC.
    4) Vuole insegnare a noi il lavoro di blogger? benissimo, apra Lei un blog e ci faccia vedere Lei, come fare a parlare dei NC.
    5) Come Enrico Le ha già detto, parlare sempre e comunque dei NC, finire a parlare sempre di loro, se pur con competenza, e dicendo cose vere, e accusandoli giustamente, finisce per essere un'ossessione.
    6) ci invii un bel post di accuse, di critiche, di analisi, di condanne del CNC e noi lo pubblicheremo. Ma poi basta parlare dei NC quasi in ogni commento!!
    7) Basta e Glielo ripeto, parlare sempre e comunque dei NC.

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  16. OK. Roberto. E' sempre valido il detto est modus in rebus. Su questo sono d'accordissimo.

    Faccio notare che, come in un organismo sano un elemento estraneo provoca l'orticaria, così mi pare avvenga per i neocat. Vogliamo prenderlo come un segno che l'organismo (la nostra Chiesa) è ancora sano? 
    Stiamo attenti, però a non confondere l'orticaria (un utile segnale d'allarme) con il fastidio o l'insofferenza (segni di indifferenza o quanto meno di intolleranza e/o rifiuto di vedere un problema 'scomodo'). 
    La ragione per cui si finisce sempre e comunque a parlare di loro è perché ormai non sono più un fenomeno secondario, ma stanno penetrando in tutti i gangli vitali della Chiesa... (Hanno promosso Filoni con quel che comporta? Era logico parlare di loro. Hanno nominato l'iniziatore conusltore per la nuova evangelizzazione (!?) era logico parlare di loro, che non sono l'unico problema nella Chiesa, ma, al momento, risultano quello più subdolo e serio, proprio perché il meno conosciuto e fin troppo mimetizzato. Tant'è che sono 'approvati', nonostante persistano molte note anomalie... 

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  17. <span>OK. Roberto. E' sempre valido il detto est modus in rebus. Su questo sono d'accordissimo.  
     
    Faccio notare che, come in un organismo sano un elemento estraneo provoca l'orticaria, così mi pare avvenga per i neocat. Vogliamo prenderlo come un segno che l'organismo (la nostra Chiesa) è ancora sano?   
    Stiamo attenti, però a non confondere l'orticaria (un utile segnale d'allarme) con il fastidio o l'insofferenza (segni di indifferenza o quanto meno di intolleranza e/o rifiuto di vedere un problema 'scomodo').   
    La ragione per cui si finisce sempre e comunque a parlare di loro è perché ormai non sono più un fenomeno secondario, ma stanno penetrando in tutti i gangli vitali della Chiesa... Hanno promosso Filoni con quel che comporta? Era logico parlare di loro. Hanno nominato l'iniziatore consultore per la nuova evangelizzazione (!?) era logico parlare di loro, che non sono l'unico problema nella Chiesa, ma, al momento, risultano quello più subdolo e serio, proprio perché il meno conosciuto e fin troppo mimetizzato. Tant'è che sono 'approvati', nonostante persistano molte note anomalie... </span>
    E con questo chiudo e ringrazio.

    RispondiElimina
  18. <span><span>OK. Roberto. E' sempre valido il detto est modus in rebus. Su questo sono d'accordissimo.    
       
    Faccio notare che, come in un organismo sano un elemento estraneo provoca l'orticaria, così mi pare avvenga per i neocat. Vogliamo prenderlo come un segno che l'organismo (la nostra Chiesa) è ancora sano?     
    Stiamo attenti, però a non confondere l'orticaria (un utile segnale d'allarme) con il fastidio o l'insofferenza (segni di indifferenza o quanto meno di intolleranza e/o rifiuto di vedere un problema 'scomodo').     
    La ragione per cui si finisce sempre e comunque a parlare di loro è perché ormai non sono più un fenomeno secondario, ma stanno penetrando in tutti i gangli vitali della Chiesa... Hanno promosso Filoni con quel che comporta? Era logico parlare di loro. Hanno nominato l'iniziatore consultore per la nuova evangelizzazione (!?) era logico parlare di loro, che non sono l'unico problema nella Chiesa, ma, al momento, risultano quello più subdolo e serio, proprio perché il meno conosciuto e fin troppo mimetizzato. Tant'è che sono 'approvati', nonostante persistano molte anomalie, forse non abbastanza note ai più e a chi si ferma agli aspetti esteriori... </span>  
    E con questo chiudo e ringrazio.</span>

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  19. Piccola precisazione, io non sono contro i nc ma sono contro le distorsioni gravi che l`iniziatore del cnc ha potuto introdurre nella Chiesa grazie alla complicità dei suoi protettori e al SILENZIO e SEGRETO che circondano e ricoprono quelle prassi.
    Come cattolica sono sgomenta che una tale chiesa parallela sia stata lasciata crescere a lato della Chiesa e che ora possa continuare il suo cammino dentro la Chiesa.
    Non credo che i miei commenti su questo blog si limitino al cnc, non accetto e trovo molto scortese i termini di compulsione e ossessione, dolente, non posso far sembianza di non sapere, non posso autocensurarmi, in virtù dell`eccezione neocat, quando l`"esempio" nc è pertinente al tema proposto, senza dimenticare che spesso e volontieri si arriva al cnc in reazione a commenti di neocatecumenali.
    Trovo del resto strani questi interventi autoritari del moderatore di turno, se penso alla libertà che è stata lasciata a due neocatecumenali  di intervenire nei  thread sul Convegno del SP, durante il quale Enrico ha fatto un lavoro ammirevole, interventi che hanno disturbato volutamente il corso fluido della discussione.
    Se non vuole che si parli dei neocat cominci già con il censurare certi commenti che vengono da quella fonte, non penso in effetti che esiga in più che restino senza reazione se pubblicati, per il resto, e per quel che mi riguarda, se stimo opportuno, coerente e in tema, non mi priverò di porre domande o dare informazioni anche sul cnc. Liberi poi di censurarmi.

    RispondiElimina
  20. Piccola precisazione, io non sono contro i nc ma sono contro le distorsioni gravi che l`iniziatore del cnc ha potuto introdurre nella Chiesa grazie alla complicità dei suoi protettori e al SILENZIO e SEGRETO che circondano e ricoprono quelle prassi.
    Come cattolica sono sgomenta che una tale chiesa parallela sia stata lasciata crescere a lato della Chiesa e che ora possa continuare il suo cammino dentro la Chiesa.
    Non credo che i miei commenti su questo blog si limitino al cnc, non accetto e trovo molto scortese i termini di compulsione e ossessione, dolente, non posso far sembianza di non sapere, non posso autocensurarmi, in virtù dell`eccezione neocat, quando l`"esempio" nc è pertinente al tema proposto, senza dimenticare che spesso e volontieri si arriva al cnc in reazione a commenti di neocatecumenali.
    Trovo del resto strani questi interventi autoritari del moderatore di turno, se penso alla libertà che è stata lasciata a due neocatecumenali  di intervenire nei  thread sul Convegno del SP, durante il quale Enrico ha fatto un lavoro ammirevole, interventi che hanno disturbato volutamente il corso fluido della discussione.
    Se non vuole che si parli dei neocat cominci già con il censurare certi commenti che vengono da quella fonte, non penso in effetti che esiga in più che restino senza reazione se pubblicati, per il resto, e per quel che mi riguarda, se stimo opportuno, coerente e in tema, non mi priverò di porre domande o dare informazioni anche sul cnc. Liberi poi di censurarmi.

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  21. Per tornare al tema dell'articolo, vi propongo questo documento sul
    Simbolismo dell'Altare

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  22. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 12:17

    Sottoscrivo pienamente!!!!!
    Su Filoni e sulla nomina dell'iniziatore per la nuova evangelizzazione abbiamo infatti dato notizia.
    La ringrazio per la pacatezza e per la lucidità dei Suoi seri commenti.
    Le auguro buona giornata e , a rilggersi al prossimo Suo intervento!
    Roberto.

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  23. Redazione di Messainlatino.it1 giugno 2011 alle ore 12:18

    A presto.

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione