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mercoledì 27 aprile 2011

C'era una volta don Tettamanzi. E ora ?

.di Francesco Agnoli

da Il Foglio del 21.04.2011


.*


Ci sono stati, ad oggi, due Tettamanzi. Il primo è don Dionigi Tettamanzi, il cui nome compare tra i primi presenti alla nascita del Movimento per la Vita.
Don Dionigi è un bioeticista, un pioniere nel campo. Il suo vescovo, il cardinal Martini, non ha per lui particolare considerazione. Al contrario il Vaticano si accorge di lui, tanto che nel 1987 Tettamanzi finisce a Roma, come rettore del Pontificio seminario lombardo. “In realtà”, scriveva Sandro Magister, “per lavorare al servizio del papa, del sant’Uffizio e della Cei”. Di lui si apprezzano le posizioni chiare, coraggiose, anti-conformiste, molto distanti da quelle dei “teologi ribelli” e dell’arcivescovo di Milano.
Ad un certo punto quel Tettamanzi scompare, sostituito prima dall’arcivescovo di Genova, poi da quello di Milano. Le posizioni si avvicinano sempre di più a quelle di Martini, mentre le vecchie passioni da bioeticista si affievoliscono, sino a scomparire.
Ci sono temi che tirano di più: la politica politicante, le questioni sociali...
Insomma Tettamanzi abbandona il ghetto di coloro che si contrappongono ai deliri anti-vita della contemporaneità, per assumere le cadenze, i modi, il linguaggio degli intellettuali mondani. La sua predica di domenica scorsa, per la festa delle Palme, è l’ennesimo intervento, “a gamba tesa” direbbero a sinistra, nel dibattito politico.
Tettamanzi inanella una sfilza di accuse nei confronti del governo e di Berlusconi in particolare: “Ad esempio, per stare all’attualità: perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente? Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni?...Siamo allora chiamati a interrogarci sull'unica vera potenza che può realmente arricchire e fare grande la nostra vita, intessuta da tanti piccoli gesti: la vera potenza sta nell'umiltà, nel dono di sé, nello spirito di servizio, nella disponibilità piena a venerare la dignità di ogni nostro fratello e sorella in ogni età e condizione di vita”.
Cosa c’è, che non torna? Banalità a parte, il fatto che le prediche divengano ormai troppo spesso la modalità con cui si preferisce parlare di società, di politica, di attualità, piuttosto che di Cristo.
Non voglio dire che la cronaca non possa talora servire anche come punto di partenza per un sermone domenicale: credo, però, che un vescovo dovrebbe volare molto, molto più alto. Ripetere quello che dicono Repubblica, il Fatto, Bersani o Casini, quand’anche fosse giusto, è, per un pastore, molto poco. Dirlo nello stesso modo, senza mai ricorrere alle categorie della teologia e della antropologia cattolica, è diserzione.
La realtà è che un cattolico, oggi, sente la voce dei suoi pastori forse un po’ a sproposito. I presidenti della Cei, per esempio, offrono al paese, periodicamente, una lunga e circostanziata analisi dei fatti, politici, economici, sociali, senza tralasciare di prendere posizione sulle vicende mediatiche più attuali. Nonostante queste analisi siano, talora, illuminanti, non so se è proprio questo che è richiesto ad un successore degli apostoli.
Qualcuno ricorderà il vescovo Agostino Marchetto. Sino a poco fa interveniva di continuo, per esprimere la sua posizione sull’ultimo provvedimento del governo o sull’ultima dichiarazione, più o meno intelligente, di questo o di quel ministro. Puntualmente doveva uscire una nota della sala stampa vaticana, per mettere in chiaro che la posizione di Marchetto non era quella ufficiale della Santa Sede. Ne nasceva, ogni volta, un ridicolo balletto di dichiarazioni e smentite, con un solo effetto: ridurre la voce della Chiesa al rango del vocio, continuo, insignificante, noioso, dei politici di turno, che se non emettono dieci comunicati stampa al giorno, si sentono male. Sembra, insomma, che l’agenda di alcuni uomini di Chiesa, si veda l’onni-giudicante e cicaleggiante don Sciortino, sia dettata dall’effimero dei quotidiani. Quanto ai temi che un pastore dovrebbe affrontare, si sente davvero poco.
Recentemente Roberto de Mattei ha espresso la dottrina cattolica sul male, morale e naturale: rombo di tamburi laicisti, maledizioni “razionaliste” a go go, ma i Marchetto, i Tettamanzi, che avrebbero potuto cogliere l’occasione per illustrare la dottrina della Chiesa su argomenti così importanti, nulla! I temi essenziali- Dio, la morte, il male, l’Inferno e il Paradiso, il peccato e la Carità-, è meglio lasciarli a “Focus”, e se qualche laico coraggioso li affronta, i baldanzosi politologi in tonaca, fanno tre passi indietro. Sembra non gli competa.



C’è una società in decomposizione, ma troppi, anche tra coloro che dovrebbero seguire Cristo nell’orto degli ulivi, preferiscono parlare d’altro.
Il fatto è che se i pastori tralasciano lo zelo della Casa del Signore, confondendo le prediche con gli editoriali, Cristo con un sociologo, la Messa con un comizio, è la Fede del popolo che ne risente. Abbiamo bisogno di uomini di Dio che parlino con Lui e di Lui.
Quando fanno i politologi, gli filantropi, i giuristi, gli economisti ecc. ricordino che c’è spesso un laico che lo sa fare meglio e con più competenza.

44 commenti:

  1. Grazie: esattamente quello che pensavo. Essere socialmente aperti è solleciti è cosa ottima, assolutamente doverosa; però quando il discorso sociale rimpiazza, in tutto o in parte, consapevolmente o per "attrazione fatale" quello soteriologico e cristologico, sa di "distrazione" e di "captatio benevolentiae".
    A "Famiglia Cristiana" la pensano diversamente: là vogliono il card. Tettamanzi "uomo dell'anno".

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  2. Tettamanzi ha pensato bene di buttarsi dalla parte che fa fare più carriera: i comunisti. Nel mondo di oggi se fai vedere che non sei comunista sei osteggiato in vario modo. Così Tettamanzi, per restare un po' di più arcivescovo di Milano o peggio, per andare a Roma, deve aver pensato: aspetta che mi faccio consigliare da "don" de Capitani. Chissà che poi non mi osannino come il "nuovo" che deve venire nella Chiesa; chissà che don Scioltino non mi faccia un po' di pubblicità; chissà che qualche organismo di partito non si dia da fare per farmi fare carriera.

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  3. Il classico articolo in mala fede: attaccare l'indifendibile Tettamanzi pur di difendere ad ogni costo il conducator brianzolo. Una vera lotta di titani.....

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  4. I presidenti della Cei, per esempio, offrono al paese, periodicamente, una lunga e circostanziata analisi dei fatti, politici, economici, sociali, senza tralasciare di prendere posizione sulle vicende mediatiche più attuali. Nonostante queste analisi siano, talora, illuminanti, non so se è proprio questo che è richiesto ad un successore degli apostoli.

    cfr.
            "Dove andremo, Signore ? solo tu hai parole di vita eterna!"
    ma si sa....le parole di vita eterna non sono  "trendy" !

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  5. più che un articolo "in mala fede" lo definirei un articolo che non sa di niente...io l'ho letto e riletto ma non ho capito dove vuole parare:sembra dire che un vescovo dovrebbe occuparsi di tutto ma scegliere l'argomento di cui parlare perchè ci sono argomenti leciti e altri meno leciti se criticano il "governo" attuale (ma esiste ancora un governo degni di tale parola?):l'unico sottile concetto che mi sembra di avere afferrato è che se il governo è di destra la "pastoralità" di un vescovo deve essere orientata ad argomenti più da sacrestia...una domanda: ma la Chiesa non ha una missione fondamentalmente (per non dire quasi esclusivamente) pastorale?

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  6. Cosa significa pastorale?
    <span>Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna! </span>Più pastorale di così!

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  7. la Chiesa, a partire dal mitico concilio, per inseguire i gusti e le passioni del mondo e dell'uomo moderno, (l'immensa simpatia proclamata da Paolo VI), vezzeggiandone tutte le inclinazioni, tutte le tendenze, le idee e  i capricci, si è messa <span>in ginocchio davanti al mondo, a mendicarne la simpatia, gareggiando con le sue  VANITA'</span> dimenticando  la propria principale funzione: evangelizzare, convertire a Cristo e annunciare il suo Regno eterno, che non è di questo mondo,  ma inizia nella storia del mondo, a partire dal suo avvento nell'anno 1, e della sua Morte e Resurrezione nell'anno 33.
    Essa doveva donare la vita SOPRANNATURALE, in Cristo, Via Verità e Vita, anzichè lasciare  l'uomo ingabbiato nella vita materiale, dei sensi, nella sua finitudine e mortalità.

    cfr.:
     " Che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se perde l'anima sua? " (Marco 8:36)
    ....così gli uomini di Chiesa hanno cominciato a disperdere la loro FEDE dietro le sirene del mondo, avviandosi , aqnno dopo anno di MONDANIZZAZIONE  e politicizzazione, e discorsi materialisti e secolarizzati, a perdere la propria anima e quella delle pecore (quante?) a loro affidate  !

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  8. A me l'ottimo Card. Dionigi Tettamanzi piace moltissimo. Egli porta il Cristo in mezzo noi. Di che altro dovrebbe parlare se non del messaggio cristiano? Del sesso degli angeli?
    Peccato che la malferma salute non gli consenta di incidere ancor più profondamente nel tessuto sociale!

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  9. <span>la Chiesa, a partire dal mitico concilio, per inseguire i gusti e le passioni del mondo e dell'uomo moderno, (l'immensa simpatia proclamata da Paolo VI), vezzeggiandone tutte le inclinazioni, tutte le tendenze, le idee e  i capricci, si è messa <span>in ginocchio davanti al mondo, a mendicarne la simpatia, gareggiando con le sue  VANITA'</span> dimenticando  la propria principale funzione: evangelizzare, convertire a Cristo e annunciare il suo Regno eterno, che non è di questo mondo,  ma inizia nella storia del mondo, a partire dal suo avvento nell'anno 1, e della sua Morte e Resurrezione nell'anno 33.  
    Essa doveva donare la vita SOPRANNATURALE, in Cristo, Via Verità e Vita, anzichè lasciare  l'uomo ingabbiato nella vita materiale, dei sensi, nella sua finitudine e mortalità.  
     
    cfr.:  
     " Che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se perde l'anima sua? " (Marco 8:36)  
    ....così i pastori (piccoli e grandi) hanno cominciato a disperdere la loro FEDE dietro le sirene del mondo, avviandosi , aqnno dopo anno di MONDANIZZAZIONE  e politicizzazione, e discorsi materialisti e secolarizzati, a perdere la propria anima e quella delle pecore (quante?) a loro affidate  !</span>

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  10. Bhè il fatto che un sacerdote commenti ciò che sta accadendo nel mondo non la vedo una cosa così abominevole anzi, sarebbe peggio se tacessero come spesso hanno fatto e continuano a fare anche sul nostro presidente berlusconi, il quale si fa portatore dei valori cristiani e della difesa della chiesa, e poi invece sappiamo quello che è successo... quindi non credete che pdl voglia dire difesa della cristianità e in virtù di questo è intoccabile dalla gerarchia, poichè quando vedete politici che si innalzano a difensori della fede è solo propaganda per accapararsi i voti del clero e dei cattolici creduloni. sveglia!!

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  11. Agnoli è uno di quei laici che meriterebbe il cardinalato honoris causa.

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  12. "<span>Fortemente legato alla figura del Cristo, il frate arrivò ad inciderne il monogramma JHS su alcune tavolette di legno, che poi sottopose ai fedeli al termine delle prediche, ordinando loro di baciarle. In breve tempo, girando paesi e città, i suoi discorsi acquisirono sempre maggior incisività. Giustizia, Fede, Carità ed Uguaglianza, sono i temi sui quali si accalorò maggiormente. In special modo, il suo bersaglio preferito erano gli uomini di potere (banchieri, usurai e padroni terrieri), personaggi avidi, dalla cui ricchezza dipendevano le vite di molta povera gente. Questi uomini “senza ali, incapaci di volare via dai loro beni” – diceva – rappresentavano un pessimo esempio di cattolicità: pensando soltanto ai loro interessi, questi presunti cristiani trascuravano in primis il Signore e, di conseguenza, venivano meno ai Comandamenti del Signore."</span>
    San Bernardino da Siena.

    Che differenza c'è fra le omelie di San Bernardino da Siena e quelle del Card. Dionigi Tettamanzi?

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  13. <span>messaggio cristiano ?<span>  </span></span>
    <span><span></span>questa è una parola generica che non dice nulla : quante cose, quante realtà SDOPRANNATURALI contiene il messaggio cristiano ? Gesù Cristo ci parla di vita eterna: "Fatevi un TESORO NEI CILEI, dove i l tarlo non lo consuma" ; e S. Paolo ammonisce:</span>
    (Colossesi (3,1-4) : Fratelli, se siete risorti con Cristo,  cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
    * Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
    <span> </span>
    <span>Incvece i pastori DA 45 ANNI non fanno altro che parlare delle cose terrene, della giustizia sociale, di politiche di accoglienza del "diverso" et similia, alla stregua di assistenti sociali o funzionari ONU e FAO, UNESCO ecc..: ma la nostra vita è da rinchiudere in questi miseri decenni da cittadini della terra, lavoratori e CONSUMATORI DI BENI DEPERIBILI, fino alla morte, che divorerà il loro corpo riportandolo alla polvere  ?</span>
     è davvero tutto qui il messaggio cristiano, egr. Sinclair, e voi amici di Tettamanzi , e di tanti parroci della mia città?
    <span> </span>
    <span>E di vita eterna chi ce ne deve parlare, secondo lei ?</span>
    <span> che significa, passata la Pasqua, VIVERE DA RISORTI ?   consumare beni, sfamare gli immigrati e basta  ?
    </span>
    <span>e chi ci insegnerà<span>  </span>i Novissimi, se i pastori li hanno cancellati dalle loro omelie ?</span>
    chi ci parlerà del Paradiso e della nostra VITA eterna IN DIO, come dice S. Paolo ?
    ( o dannati in eterno, se perdiamo la Fede, per pensare a soddisfare i desideri terreni , senza cercare la SANTITA' ?....)

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  14. <span><span>messaggio cristiano ?<span>  </span></span>  
    <span><span></span>questa è una parola generica che non dice nulla : quante cose, quante realtà SOPRANNATURALI contiene il messaggio cristiano ? Gesù Cristo ci parla di vita eterna: "Fatevi un TESORO NEI CIELI, dove il tarlo non lo consuma" ; e S. Paolo ammonisce:</span>  
    (Colossesi 3,1-4) : Fratelli, se siete risorti con Cristo,  cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.  
    * Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.  
    <span> </span>  
    <span>Incvece i pastori DA 45 ANNI non fanno altro che parlare delle cose terrene, della giustizia sociale, di politiche di accoglienza del "diverso" et similia, alla stregua di assistenti sociali o funzionari ONU e FAO, UNESCO ecc..: ma la nostra vita è da rinchiudere in questi miseri decenni da cittadini della terra, lavoratori e CONSUMATORI DI BENI DEPERIBILI, fino alla morte, che divorerà il loro corpo riportandolo alla polvere  ?</span>  
     è davvero tutto qui il messaggio cristiano, egr. Sinclair, e voi amici di Tettamanzi , e di tanti parroci della mia città?  
    <span> </span>  
    <span>E di vita eterna chi ce ne deve parlare, secondo lei ?</span>  
    <span> che significa, passata la Pasqua, VIVERE DA RISORTI ?   consumare beni, sfamare gli immigrati, voler bene a tutti, darsi la mano in girotondo intorno al mondo coi DIVERSAMENTE  credenti,  null'altro che questo.... e basta  ?  
    </span>  
    <span>e chi ci insegnerà<span>  </span>i Novissimi, se i pastori li hanno cancellati dalle loro omelie (e spesso dalla loro MEMORIA)  ?</span>  
    chi ci parlerà del Paradiso e della nostra VITA eterna IN DIO, come dice S. Paolo ?  
    ( o dannati in eterno, se perdiamo la Fede, per pensare a soddisfare i desideri terreni , senza cercare la SANTITA' ?....)</span>

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  15. egr. Sinclair, lei sta dimenticando che il fine principale della Chiesa  è la SALUS ANIMARUM, alla quale tutti i suoi atti e discorsi devono essere ORDINATI E finalizzati !
    lei dimentica che la Chiesa, perseguendo solo la CARITA' MATERIALE ( vestire gli ignudi, alimentare gli affamati ecc.)
    ha   cancellato dalla sua memoria, azione e parola le 7 OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE, ben più importanti,  perchè riguardano la SALVEZZA ETERNA:
    solprattutto
    - consigliare i dubbiosi
    - insegnare agli ignoranti
    - ammonire i peccatori
    ....e ovviamente CORREGGERE GLI ERRANTI E GLI ERETICI, come dire: INDICARE AGLI ERRANTI LA VIA  MAESTRA !
    PER 19 secoli  esssa aveva  adempiuto SIA LE UNE SIA LE ALTRE: sempre la Chiesa aveva aiutato i poveri, senza MAI DIMENTICARE DI SALVARE LE ANIME, cosa che sta tragicamente facendo dal mitico concilio in poi:
    facendoci pensare che Inferno e Paradiso sono favole per bimbi e vecchiette d'altri tempi (oppure<span> oppio dei popoli!)</span> ci ha fatto dimenticare il vero UNICO FINE per cui Dio ci ha creati:
              CONOSCERLO, AMARLO, SERVIRLO IN QUESTA VITA, per poi goderlo nell'altra in Paradiso  !
    questa è la tragedia della Chiesa postCV2, e non cerchiamo di  metterla sotto il tappeto del solito buonismo con cui si vuol mistificare la spiritualità dei sacerdoti e pastori di anime antichi (quei  ver SANTI -non vips spettacolari osannati da folle nelle piazze e  platee mediatiche- Santi umili e grandi CHE NESSUNO nelle parrocchie vuole più nè ricordare nè  imitare, vedi S. Curato d'Ars); altro che storie di egalitè-fraternitè, con cui essa si è ben  aggiogata al carro dei giacobini francesi del 1789 , caro Claudio  !

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  16. Non ho nessuna simpatia per il card. Tettamanzi, sia per le sue posizioni in materia liturgica (i suoi Pontificali rappresentano veramente un esempio pessimo dal punto di vista dlela liturgia e della musica, straziante) sia per tante altre scelte; devo però riconoscere che alcuni interventi su questioni che riguardano la società, non in senso generico di sociale, ma di concreta attenzione al prossimo meritano rispetto. Riguardo all'intervento sulla guerra in Libia, trovo che abbia non una ma cento ragioni a denunciare non tanto una questione politica, ma l'ipocrisia, un malcostume che domina nella politica italiana e nella politica in generale, destra sinistra o centro che sia.

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  17. scusate l'OT, ma quando l'ho letto, ho voluto condividerlo:http://lorganistaliturgico.blogspot.com/2011/03/una-modesta-proposta.html

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  18. Cristo è già sempre con noi, non serve che Tettamanzi ce lo porti. Servirebbe piuttosto che ascoltassimo meglio quando il Signore ci parla, soprattutto se siamo chiamati all'apostolato.

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  19. Bioetica e morale per far carriera; dottrina sociale e progressismo teologico per aspirare al papato: la seconda ( per ora) gli è andata male.

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  20. Ottimo Agnoli. Come sempre!

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  21. E' l'ennesima volta che parli della salute malferma del Tetta. Non sono per nulla d'accordo con te sull'analisi fatta.
    Il Tetta ha marciato alla grande da Genova a Milano verso quello che riteneva la vera meta per cui tanto si è speso e si sono spesi moltissimi tra i più influenti della curia, leggi Giovanni Battista Re e altri.
    L'elezione è sfumata e questo ha determinato un'involuzione del suo interventismo a tutto campo, ritagliandosi un ruolo sempre più attivo nella politica spicciola "de noantri".
    Questa è l'analisi oggettiva dei fatti.
    MA COME, non ricordate i fatti?

    Vi rinfresco la memoria. Tettamanzi ha creato un vero e proprio precedente che poi non si è più ripetuto: dalla diocesi cardinalizia di Genova ha fatto letteralmente MARI E MONTI per andare a Milano e il Papa, grazie all'intervento del suo potentissimo segretario Dziwisz l'ha accontentato.
    Quella doveva essere la platea mondiale che gli avrebbe garantito l'ultima spinta: ma le cose, purtroppo, non andarono così. L'elezione di Ratzinger fu effettivamente inaspettata, per due motivi:

    1) entrano in gioco i "ratzingeriani", in testa Angelo Scola, nemico giurato del Tetta
    2) Martini si risolve per dare il suo appoggio a Ratzi

    Da quel momento la terra sotto i piedi del nostro buon Tetta frana in modo imprevisto. Incensato e salutato già dai suoi fedeli milanesi sul sagrato del duomo prima di partire per il Conclave come "Viva il nuovo Papa" (è storia), se ne torna a casa meditando un "cambiamento", uan tiepida opposizione a certi indirizzi spiccatamente conservatori di inizio pontificato. Caso esemplare il Convegno di Verona, quando viene sburgiadato proprio da Ratzinger.
    Da quel momento per Ratzinger si fa terra bruciata, specialmente attaccandolo sulle questioni della pedofilia e del motu proprio.

    Il resto è storia: al Tetta mancano 3 anni, dopodiché pensione. Il vero rebus è: chi ne prenderà il posto?

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  22. Una domanda: il Card.Tettamanzi ha cambiato le sue posizioni rispetto a quelle di Don Tettamanzi circa le tematiche pro-vita a cui facevate riferimento? Se non le ha cambiate, dove sarebbe la sua incoerenza? Forse nel non volersi far ingabbiare negli stereotipi che vorrebbero costringere gli amanti della tradizione ad essere anche filo occidentali, filo capitalisti, anti islamici e così via? Cosa c'è di sbagliato nella sua denuncia dell'ipocrisia che vorrebbe cambiare di natura ai fatti semplicemente chiamandoli con un altro nome (es.guerra)? Quanto al terrrrrribbbbbile governo Berlusconi, il goveno D'Alema fece lo stesso col Kosovo.
    Non conosco il Cardinale e non ne ho mai ascoltato le prediche, ma se gli argomeni contro di lui sono solo quelli che avete indicato, stiamo freschi!

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  23. Via don Abbondio Tettamanzi dalla cattedra di Carlo e Federigo Borromeo!

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  24. rileggetevi cosa disse, circa 3 anni fa, il card.Tettamanzi riguardo le moschee:

    http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo435283.shtml

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  25. ....a Genova ha lasciato un buon ricordo dicono i genovesi è ovvio e facile dopo il disastro del Cardinale Canestri.........
    concordo con Valeria BASTA di vescovi , preti che parlano di argomenti non inerenti alla Chiesa , alla Sacra Liturgia, MA SOLO E SOLO politica o gossip politico.....BASTA, " date a Cesare .......date a Dio...."..........
    mi piacerebbe una volta che nella prolusione della CEI si parlasse di quei argomenti che in questo BLOG molto sapientemente si parla è come se alla riunione del consiglio dei ministri il capo del governo parlasse delle nomine dei Vescovi....

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  26. Meraviglia! Il buon Francesco ha riassunto quello che penso spesso dopo essere uscito da tante S.Messe, in cui l'omelia può essere tranquillamente sostituita da un editoriale di un qualsiasi quotidiano più (quasi mai) o meno (quasi sempre) cattolico. Moralismo e buoni propositi, poco altro. "Che bella la gioia, che bello stare insieme, volersi bene, condividere, accogliere"... come se la vita fosse tutta piena di fiori e musica pop, come se fatica, peccato, sacrificio, tentazione non esistessero e noi fossimo dei piccoli supereroi che bastano a se stessi.
    "Tu solo hai parole di vita eterna!"

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  27. Povero Don Abbondio e povero Don Dionigi. Insomma non ci si può arrabbiare - passatemi la metafora calcistica - se uno è un terzinaccio di fascia buono per la marcatura e nulla più,  se sbaglia i cross per gli attaccanti perché non ha i piedi vellutati.
    Tettamanzi è questo lo era a Genova e lo è stato a Milano. Un pastore molto vicino all'Azione Cattolica ed al mondo Caritas e Terzo Settore. La cui prima preoccupazione è il sociale. Certo non gli si può chiedere di essere ciò che non è e non è mai stato. Quando Giovanni Paolo II lo ha eletto a Milano sapeva qual'era la filosofia pastorale che il buon Dionigi ( qualcuno lo chiama il Tetta mazza che slang da Milano by NIGHT!!!) ovvero quella cattolico social - cooperativa. La Koiné politica della Diocesi di Milano è poi quella ed è sempre stata questa. Molto progressista.
    Su tradizionalismo e Messa in Latino? Aiuto. Vi ricordate il testo di S.Eccellenza Mons. Manganini contro il Motu Proprio.
    I pilastri di questo modus reggendi della Diocesi sono presto fatti: i Paolini o meglio la Casa Editrice San Paolo quella di Famiglia Cristiana, e la Caritas. Insomma la Diocesi di Milano è progressista ghe nient de fà, non di sinstra, perchè mi sembrerebbe un analisi un pò forzata. Ma sicuramente aliena a qualsiasi tipo di conservatorismo. Ed anche forse un pò anti romana ma questo fin dai tempi
    di Guido da Velate e la Pataria
    Sulla sua successione secondo alcune indiscrezioni pare prendere quota l'ipotesi Beschi Vescovo di Bergamo, che romperebbe la disfida tra Cl e i progressisti, e per noi "latinisti"non sarebbe poi male...

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  28. Condivido e da ex ligure ormai milanese ricordo quanto dei buoni cattolici di Genova erano contenti di sbarazzarsi del personaggio
    Ora lascerà anche Milano e di certo non lo rimpiangerò.
    Basta guardare l'elenco degli pseudo giornalisti da cui si è fatto intervistare di recente con tanto di manifesti nelle chiese x avere il voltastomaco. Si accompagna ai peggiori laicisti.
    Quando è venuto in visita nel decanato di Turro abbiamo preferito trascorrere fuori la domenica ... era + salutare per le nostre anime.
    Non sapevo che avesse avuto un passato decente, ma il fatto non ci può rallegrare dato il presente.

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  29. non mi risulta che il ricordo sia così buono ...
    e di genova erano i miei avi e a genova è nato anche mio figlio

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  30. Mi accodo alla disamina del bressese Ulrico per aggiungere il mio punto di vista.
    Il buon Dionigi si è messo a fare il decisionista dopo anni in cui il buon Carlo Maria ha deciso poco o nulla.
    Ha lasciato fare alla potentissima (in curia) AC, bindianamente orientata, ritagliandosi pagine sui libri di storia diocesana con il lezionario e le comunità pastorali.
    Ha scelto (o tenuto) sette vicari episcopali abbastanza omogenei al clima curiale, subendone l'autonomia, accontentandosi di essere celebrato dalla stampa (diocesana e non) come personaggio dell'anno, avendo ormai accettato la mai spentasi impronta martiniana della diocesi che ci ha messo quattro anni a capire che Martini non era più il vescovo e che dopo altri sei non ha ancora chiara che il Papa è Benedetto XVI...
    In chi è radicato nelle proprie rendite di posizione, l'aggiornamento è sempre quello altrui, mentre per se stesso conserva che è un piacere.
    Tettamanzi ha fiutato l'aria e si è adeguato. Anche a me è parso evidente l'abbandono dei temi di bioetica, per diventare "famoso" (e fumoso) sulla solidarietà spicciola.
    Non so se è per il piede da terzinaccio o per l'involuzione naturale del buon giocatore costretto dagli schemi a snaturarsi un po'. Di sicuro non ha fatto niente per farsi largo nella fanghiglia di curia, si è messo molto più in mostra sotto i riflettori della "società civile". Non credo per vanagloria od ambizione. Probabilmente solo per scarsa fantasia, banalmente secolarizzato in una diocesi secolarizzata.     

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  31. http://blog.messainlatino.it/2010/05/il-cardinal-tettamanzi-e-la-pretessa.html

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  32. Il problema è che da troppo tempo troppi parlano di politica vedi anche CEI Ruini Tettamanzi ecc ecc

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  33. ..... comunque ora è finita...speriamo che qui a Milano arrivi un Pastore che parli di Dio e che curi bene la Sacra Liturgia , primo obiettivo di un cosacrato........ addio Tettamanzu,,,,,,,,addio anche al Martni che in qualche affermazione mi sembra di cogliere quelle di Mons Paglia quando dice " E' RIDUTTIVO PARLARE DI DIO Ed ETICHETTARLO CON IL TERMINE CATTOLICO, DIO E' MOLTO DI PIU'".....

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  34. stefano p ( intervista al CARDINALE )27 aprile 2011 alle ore 20:23

    Trovo infelice anche la formula del "Dio cattolico", quasi che le teologie su Dio della "Catholica Ecclesia" rappresentino un’indebita appropriazione e perdita del divino, invece che l’amorosa e gelosa sollecitudine spirituale e gerarchica per quanto è rivelato in Cristo. Certamente Dio è al di là delle nostre definizioni; ma non è "per la vita", cioè per motivi di praticità, che noi stabiliamo delle "definizioni"; infatti è molto più pratico non definire, come preferiscono tanti moderni e postmoderni. La mirabile teologia trinitaria dei concili e le "summae" teologiche sono più e altro che contingenze. Sono monumenti di lode al Dio di Gesù Cristo eretti dalla ragione cristiana. Forse è difficile per l’esegeta moderno, anche cattolico e della generazione di Martini, capirlo.

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  35. Mi sa che più che altro porta Maometto in mezzo a noi!

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  36. <span>Che differenza c'è fra le omelie di San Bernardino da Siena e quelle del Card. Dionigi Tettamanzi?</span>

    Molto semplice: san Bernardino da Siena.

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  37. Seee; Buonanotte!

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  38. Per essere notte, è notte. E anche tenebrosa.

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  39. Se Tettamanzi, oggi, oltre a sparare sul governo, a fare il catto-com ed altro, parlasse anche di Dio, di Cristo, difendesse la vita nascente, intervenisse quando si parla di eutanasia, urlasse contro i matrimoni gay, ecc., non sarebbe lontano da san Bernardino. poichè invece fa solo quello che piace a Repubblica e ai nichilisti (si limita ad attaccare la Lega ma con i radicali del pd va a nozze),  e tutto il resto finge di ignorarlo, allora la sua scelta è chiara.. piacere al mondo, e basta. Mi permetto di segnalare:
    www.marciaperlavita.it. Il vecchio Tettamanzi sarebbe venuto. Magari dopo la pensioen torna quello di prima, perchè tanto quando le prime pagine dei giornali non te le danno più, e il poetre svanisce, si pensa all'anima...

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  40. Effettivamente...
    Attendo ancora (a Milano) uno che faccia discorsi "di sinistra" e "di destra" con coerenza cristiana a 360°. Che non sia in difficoltà a difendere la famiglia tradizionale almeno quanto gli immigrati clandestini ed a criticare i bunga bunga almeno quanto la mentalità abortista ed eutanasica. Che sappia guardare con amore all'uomo almeno quanto riesce a vivere di pratiche devote senza scansarle ritenendole perdite di tempo. Che abbia Dio al primo posto, senza se e senza ma. Sarà che a Roma c'è un Papa che ci riesce benissimo, ma la diocesi di S.Ambrogio e di S.Carlo, la diocesi della Madonnina, mi pare sempre più distratta del fatto che c'è un papa, a Roma...

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  41. Seee, France'; l'ambizione del cuore ottenebra la mente e indurisce l'anima: morirà nei suoi peccati.

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  42. Concorodo con la l'analisi fatta da micapizzi e fichi. Però mi pongo un dilemma perché al 2 di maggio non si sa nulla sul prossimo Arcivescovo ambrosiano. A questo putno cominciano a sorgermi molti dubbi in merito al successore del buon Dionigi. Ovvero perchè il Papa sta tergiversando tanto sulla nomina del successore. Da qualcche amico giornalista mi è stato riferito che c'è la concreta posssibilità che il successore di Tettamanzi possa essere un outsider. Ovvero un nome non comparso tra i "papabili" tutti molto agé ovvero:

    1) Card. Ravasi ( 69 anni)

    2) Patriarca Angelo Scola ( 70anni)

    3) Card Bagnasco ( 68 anni)

    Ora la situazione è davvero molto strana perché siamo a Maggio e non si muove nulla. Si sono ventilate molte ipotesi ma tutto tace non si capisce se possa esserci in atto una sorta di braccio di ferro per la cattedra meneghina che blocca lo status quo ma credo che questa situazione di stallo non giovi alla diocesi che ha bisogno di una guida anche perché il Dionigi quello che doveva fare l'ha fatto ora credo sia il tempo della successione ed al più presto. Visto che i problemi sono tanti: tra cui quello delle vocazioni visto che nel 2011 verranno ordinati soli 17 nuovi preti....

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  43. <span>Concorodo con la l'analisi fatta da micapizzi e fichi. Però mi pongo un dilemma perché al 2 di maggio non si sa nulla sul prossimo Arcivescovo ambrosiano. A questo putno cominciano a sorgermi molti dubbi in merito al successore del buon Dionigi. Ovvero perchè il Papa sta tergiversando tanto sulla nomina del successore. Da qualche amico giornalista mi è stato riferito che c'è la concreta posssibilità che il successore di Tettamanzi possa essere un outsider. Ovvero un nome non comparso tra i "papabili" tutti molto agé ovvero:  
     
    1) Card. Ravasi ( 69 anni)  
     
    2) Patriarca Angelo Scola ( 70anni)  
     
    3) Card Bagnasco ( 68 anni)  
     
    Ora la situazione è davvero molto strana perché siamo a Maggio e non si muove nulla. Si sono ventilate molte ipotesi ma tutto tace non si capisce se possa esserci in atto una sorta di braccio di ferro per la cattedra meneghina che blocca lo status quo ma credo che questa situazione di stallo non giovi alla diocesi che ha bisogno di una guida anche perché il Dionigi quello che doveva fare l'ha fatto ora credo sia il tempo della successione ed al più presto. Visto che i problemi sono tanti: tra cui quello delle vocazioni visto che nel 2011 verranno ordinati soli 17 nuovi preti....</span>

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