Corso gratuito di latino per tutti
Ogni martedì a partire dal 26 ottobre
Con scelta fra due orari:
15.00 - 15.45 / 20.15 - 21
Informazioni e iscrizioni:
don Pierangelo Rigon (3391417101)
Qualcuno potrà pensare che la proposta di un corso popolare di latino sia, già in partenza, una iniziativa destinata a ben scarso riscontro d’interesse da parte della nostra gente. O che sia una inutile "provocazione" da parte di chi si sente legato ad un passato ormai definitivamente rimosso.
Le motivazioni riportate in questo pieghevole possono aiutare a "smontare" certi pregiudizi, duri a morire, contro il latino e l’opportunità di una sua minima conoscenza.
Perché ho intitolato il corso "FILI DI EVE"?
L’espressione è una simpatica storpiatura (si dovrebbe dire "filii Evae") che si sente comunemente nelle nostre chiese quando viene cantato il "Salve Regina".
Un corso semplice e popolare si propone di far evitare ai fedeli questi piccoli errori e a capire meglio alcune espressioni che usiamo nella nostra vita comune.
Dio capisce certo il latino, l’italiano, il dialetto, anche i nostri "stramboti".
E’ però titolo di merito, per noi, comprendere e pronunciare bene le parole che ci servono per comunicare con Lui e fra di noi.
don Pierangelo
IL LATINO E’ LINGUA VIVA!
Se con ciò intendiamo dire che non è una lingua parlata comunemente in qualche parte del mondo, questo è vero.
Ed è altrettanto vero che non è una lingua che può aiutare traffici, commerci e guadagni …
A ciò provvedono altri idiomi oggi sempre più diffusi e "impostici" dalle necessità di sopravvivenza in un mondo complesso e variopinto come il nostro.
Ma il latino vive ancora in tante nostre espressioni di uso comune, è alla base della lingua italiana e di alcune altre, viene evidenziato da lapidi e iscrizioni che costellano piazze, vie, edifici delle nostre città.
E’ richiamo alla nostra storia, alla civiltà e alla cultura che il mondo intero c’invidia e che noi spesso dimentichiamo e trascuriamo.
Aggiungiamo, per convincere i più riottosi, che lo studio del latino è un ottimo esercizio mentale, un allenamento alla logica che può allontanare persino certe patologie del nostro cervello.
Questi, e molti altri, sono i vantaggi che possono derivare da un approccio alla lingua che fu di Roma ed è ancora della Civiltà Cristiana.
Più vivo ed utile di così, il latino non potrebbe davvero essere.
IL LATINO E’ LA LINGUA DELLA CHIESA
Anche dopo che le lingue nazionali sono progressivamente entrate nella Liturgia, gli ultimi Papi si sono più volte espressi affinché la lingua sacra della Chiesa non scompaia del tutto dalla vita di preghiera dei fedeli praticanti.
Ecco, ad es., che cosa scrive Benedetto XVI:
"Chiedo che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano; non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia."
Purtroppo questi desideri del Papa sono disattesi per vari motivi: timore di un ritorno al passato, preconcetti ideologici, immotivata paura di una lingua che si pensa astrusa e irraggiungibile ai semplici del popolo di Dio. Chi si accosta al latino troverà invece grandi soddisfazioni nell’apprezzare testi stupendi di preghiera, inni composti da Santi di straordinario ingegno. Testi che hanno nutrito la spiritualità di innumerevoli generazioni cristiane. E con il latino si potrà arrivare a gustare il canto gregoriano che è proprio del culto cattolico.
PERCHE’ NON PROVARCI?
- Sapete voi quante e quante formalità ci vogliono per fare un matrimonio in regola?
- Bisogna ben ch’io ne sappia qualche cosa - disse Renzo, cominciando ad alterarsi, - poiché me ne ha già rotta bastantemente la testa, questi giorni addietro. Ma ora non s’è sbrigato ogni cosa? non s’è fatto tutto ciò che s’aveva da fare?
- Tutto, tutto, pare a voi: perché, abbiate pazienza, la bestia son io, che trascuro il mio dovere, per non far penare la gente. Ma ora … basta, so quel che dico. Noi poveri curati tra l’incudine e il martello: voi impaziente; vi comparisco, povero giovane; e i superiori … basta, non si può dir tutto. E noi siam quelli che ne andiam di mezzo.
- Ma mi spieghi una volta cos’è quest’altra formalità che s’ha a fare, come dice; e sarà fatta subito fatta.
- Sapete voi quanti siano gl’impedimenti dirimenti?
- Che vuol ch’io sappia d’impedimenti?
- Error, conditio, votum, cognatio, crimen, cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, si sis affinis, … - cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita
- Si piglia gioco di me? - interruppe il giovine, - che vuol ch’io faccia del suo latinorum?
(da: "I Promessi Sposi", capitolo II)
INFORMAZIONI SUL CORSO DI LATINO
Quando si svolge?
Abbiamo pensato di tenere il corso ogni martedì, con una doppia possibilità: dalle 15.00 alle 15.45, oppure dalle 20.15 alle 21.00. Ognuno puà scegliere l’orario più comodo.
Si comincia il martedì 26 ottobre. Eventuali cambiamenti sono sempre possibili parlandone insieme.
Dove?
Nei locali della Parrocchia di Ancignano
Chi insegna?
D. Pierangelo, anche se non è "latinista" di professione. Eventualmente chiederà aiuto a qualche consulente più preparato di lui.
Chi può parteciparvi?
Chiunque, a partire dai 12 anni circa e fino a 100. Viri et mulieres (uomini e donne). Con o senza titoli di studio. Basta un pizzico d’interesse e di curiosità.
Quanto costa?
Proprio niente! Anche il materiale di studio (libri, fotocopie ecc…) sarà fornito gratuitamente.
MEGLIO DI COSI’ …
Chiama d. Pierangelo: