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martedì 30 novembre 2010

Messa greco.bizantina per San Nicola a Milano



Il ciclo “Il suono e la pietra – Calendario d’Avvento”, organizzato da Comune di Milano – Assessorato alle Attività Produttive e Res Musica – Centro ricerca e promozione musicale, approfondisce i rapporti fra la tradizione liturgico-musicale milanese e l’Oriente greco proponendo un appuntamento speciale. Domenica 5 novembre alle ore 16 presso la Chiesa di San Giovanni Crisostomo in Turro Via Cambini, 10) sarà celebrata la Messa di San Nicola in rito greco-bizantino. Nel calendario liturgico la festa di san Nicola cade il 6 dicembre e fa parte di quella stupenda galleria di santi che la Chiesa di Milano esalta nel periodo di preparazione al Natale. D’altra parte, Nicola, vescovo di Mira, vissuto nel III secolo, fu uno dei santi più venerati e più popolari tanto in Oriente quanto nell’Occidente latino: nessuno meglio di lui simboleggia il rapporto stretto fra Milano e il mondo greco e siriaco, in un’epoca in cui non si era consumata ancora la drammatica divisione fra la Chiesa occidentale e quella d’Oriente. La Messa sarà cantata dal Coro Melurgico dell’Associazione Culturale Italiana per l’Oriente Cristiano, sodalizio che si occupa di approfondire la conoscenza della tradizione religiosa cristiana orientale.

Come arrivare
San Giovanni Crisostomo in Turro è in via Cambini, 10
Metro linea rossa M1: fermata Loreto, prendere autobus 56 (P.le Loreto – Crescenzago) per 4 fermate

12 commenti:

  1. Trovo rivoltante e blasfemo che la celebrazione di una Divina Liturgia venga inserita nel programma di un ciclo di concerti, anche se di musica sacra. Il Santo Sacrificio della Messa è un atto sacro e non ha niente a che vedere con circoli culturali, belle arti, comuni, "attività produttive" e simili. 

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  2. Rafminimi13@libero.it1 dicembre 2010 alle ore 12:46

    In astratto hai ragione al 112%. In concreto, ricordo le parole del Cristo a DoN Camillo in Russia, nella chiesa trasformata in granaio. le vie del Signore sono Infinite e possono, a volte, passare anche attroverso canali non semnpre degni.
    Piuttosto non ho capito se il celebrante è graco-cattolico o "ortodosso".

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  3. Solo una mia curiosità: ma la Chiesa di San Giovanni Crisostomo a Milano, è una parrocchia d'ispirazione neocatecumenale?

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  4. È vero anche quello, ma allora non si può stigmatizzare nemmeno la messa in discoteca o la messa in spiaggia. Inoltre faccio notare che a Milano è presente la celebrazione in rito bizantino regolarmente sia in greco che in slavonico...quindi l'inserimento in questo programma è ancora meno comprensibile. Ad aumentare i miei timori, tra l'altro, c'è il fatto che è scritto ben chiaro chi sarà il coro...ma, come hai notato tu, non si sa chi sia il celebrante...

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  5. A questo punto però il Pro Presidente Mons. Luigi Manganini dovrebbe spiegare ai fedeli ambrosiani perché una Messa greca non sia idonea a destare la medesima pericolosa meraviglia che egli con tanto zelo teme promanare dal Rito romano antico.

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  6. Questi commenti sono un po' curiosi. La Messa in questione è ovviamente in rito cattolico di lingua greca e i neocatecumenali non so cosa c'entrino. In secondo luogo, invece di esser contenti di iniziative che nelle chiese diano modo di celebrare messe e vespri degnamente cantate e celebrate anziché concertini, conferenze, festicciole e che so io, ve ne lamentate. Boh...

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  7. non vedo perché poi si debba precisare il nome del celebrante, mica è un attore; mentre l'associazione che cura la celebrazione e il canto è un benemerito sodalizio che si occupa di diffondere la conoscenza dell'Oriente cristiano, il cui contributo è stato in tempi antichi tanto rilevante nello sviluppo del rito e del canto liturgico della Chiesa milanese.

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  8. scusate, i commenti sopra erano diretti a milanese, non sono di milanese, ma miei

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  9. Ero io che ieri chiedevo alcune delucidazioni circa l'ispirazione pastorale della Parrocchia di San Giovanni Crisostomo a Milano. Sfogliando le pagine del sito di quella Parrocchia, mi sono accorto che si era formata attraverso l'ispirazione del Movimento Neocatecumenale, per questo sono rimasto FELICEMENTE sorpreso che una liturgia di rito cattolico in lingua greca avvenga proprio lì. Giustamente, non possiamo che essere contenti di questa iniziativa.

    http://www.sangiovannicrisostomo.org/main/index.html

    http://www.sangiovannicrisostomo.org/main/storia/lacomunita.htm

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  10. Naturalmente non c'è che da essere esser contenti "di iniziative che nelle chiese diano modo di celebrare messe e vespri degnamente cantate". Resta qualche perplessità sullo strano metro della Curia che nega il Rito romano antico, si riserva di autorizzare il Rito ambrosiano antico (qua e là ai più meritevoli, meglio se contaminato con il nuovo lezionario), autorizza i Riti orientali.

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  11. eh... questa è un'altra faccenda... la mia opinione - per esperienza diretta - è la seguente: va bene lamentare le difficoltà, però la cosa più importante è darsi da fare personalmente il più possibile, operando con pazienza, senza eccessi polemici, digerendo anche qualche rospo... il terreno è più fertile di quanto appaia. ciao

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  12. tanto per dire... vi sembra il caso che uno dica addirittura che questa iniziativa è "rivoltante e balsfema"?! capite che se si parte sempre con la lancia in resta, si va poco lontano e si fa il gioco di chi butterebbe a mare non solo la liturgia antica, ma anche quella nuova...che difatti - al di là che piaccia o non piaccia in se stessa - è stata dai cosiddetti "progressisti" ancora più svilita e danneggiata.

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La Redazione