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sabato 18 settembre 2010

Prima e dopo. Stavolta per il meglio



Spettabile Redazione di MessainLatino,

ogni volta che mi imbatto nello squallore di alcuni "adeguamenti" liturgici da voi riportato per dovere di cronaca e amore di verità, torno con fierezza a pensare a quanto, invece, è stato recentemente realizzato nella chiesa parrocchiale del paese delle mie estati in Riviera. Ho piacere, quindi, di condividere questa bella notizia. Parlo della chiesa di san Matteo Apostolo in Laigueglia, provincia di Savona (Diocesi di Albenga-Imperia). Uno dei più interessanti edifici religiosi del tardo Barocco ligure.

Nel 1715 fu edificata una prima chiesa, ampliata nella seconda metà del Settecento fino a raggiungere le imponenti dimensioni attuali. Con il commercio del corallo fu possibile acquistare ad aste pubbliche alcuni altari e quadri di grande prestigio artistico (l'Assunta di Bernardo Strozzi del XVII sec.), La Pentecoste di Castello Castellino (1645)… tutto in un interno armonico e grandioso. L’altare maggiore, come quelli minori, sono raffinate opere ad intarsio di marmi policromi.

Ebbene, lo scempio architettonico perpetrato negli anni Settanta, è finalmente stato vendicato!

Qualche rumore sarà stato sicuramente sollevato dalle solite teologhesse dell’ultima ora… Ma un altare NON può stare fuori dal presbiterio! Allego alcune immagini che illustrano il prima [vedi sopra] e il dopo [qui sotto]. Le ultime scattate dopo una interessante visita guidata. Il giorno dell’Assunta un meraviglioso "cartelame" raffigurante Maria Santissima è stato innalzato ai piedi del crocifisso. Dopo il buio… la luce!

Vacanziero Felice.



29 commenti:

  1. ...commosso!
    ..questo a semplice riprova che, se lo sterco fosse oro, i modernisti/progressisti sarebbero tutti dei Re Mida.

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  2. Bello, bello, bello!
    Peccato che queste cose si facciano solo in UNA delle diocesi italiane!

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  3. Perdonate l'OT ma è importante....il Papa all'omelia appena conclusa nella Messa, ha ribadito la fondamentale DIFESA DEL CONCILIO DI TRENTO ALLA SALVAGUARDIA DELL'EUCARESTIA E DEL DIVINO UFFICIO:

    <span>La realtà del sacrificio Eucaristico è sempre stata al cuore della fede cattolica; messa in discussione nel sedicesimo secolo, essa venne solennemente riaffermata al Concilio di Trento, nel contesto della nostra giustificazione in Cristo. Qui in Inghilterra, come sappiamo, molti difesero strenuamente la Messa, sovente a caro prezzo, dando vita a quella devozione alla Santissima Eucaristia che è stata una caratteristica del cattolicesimo in queste terre.</span>

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  4. <span>Perdonate l'OT ma è importante....il Papa all'omelia appena conclusa nella Messa, ha ribadito la fondamentale DIFESA DEL CONCILIO DI TRENTO ALLA SALVAGUARDIA DELL'EUCARESTIA E DEL DIVINO UFFICIO:  
     
    <span>La realtà del sacrificio Eucaristico è sempre stata al cuore della fede cattolica; messa in discussione nel sedicesimo secolo, essa venne solennemente riaffermata al Concilio di Trento, nel contesto della nostra giustificazione in Cristo. Qui in Inghilterra, come sappiamo, molti difesero strenuamente la Messa, sovente a caro prezzo, dando vita a quella devozione alla Santissima Eucaristia che è stata una caratteristica del cattolicesimo in queste terre.</span></span>
    <span><span></span></span>

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  5. La parola "vendicata" non mi piace.

    Al di la di questo volevo fare una proposta: perché la Redazione di MessainLatino non propone una bella iniziativa di preghiera? Che so, "una decina del Rosario al giorno per i Vescovi e i Cattolici progressisti"?

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  6. ..Poi, arrivano Kiko e Nourrichard. E il caro prezzo passa in saldo di fine stagione.

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  7. ...........E'.......UN MIRACOLO....che Dio benedica.....coloro che hanno riportato la casa di Dio al vero splendore!!!!!BRAVI!!!!!!!!!!!!

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  8. Il fatto è come una rondine, che non fa primavera. Ma è anche ciò che quando la primavera arriverà per davvero, si farà in ogni chiesa devastata dalla pantoclastia postconciliare che, purtroppo, non è limitata agli anni settanta ma continua tuttora. E' di 2 mesi fa l'adeguamento liturgico di una chiesa a me vicina e che dal 1970 aveva visto soltanto una bancarella lignea piazzata davanti all'altare lapideo. Ebbene, due mesi fa il nuovo parroco ha fatto sparire la bancarella e ha innalzato un nuovo altare di marmo, davanti a quello antico; non solo ma ha eliminato i tre gradini che permettevano di salire all'altare antico rendendolo così inservibile per una eventuale celebrazione coram Deo. A fianco al nuovo altare è stato piazzato un trono di marmo, con relativi gradini per accedervi!

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  9. P.S. Volevo specificare che il trono di marmo di cui ho parlato nel commento precedente non è  stato eretto per Dio, ma per sedervisi il prete!

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  10. Che bello! Purtroppo in tante diocesi ci si è dati proprio da fare per togliere dalle chiese quadri e statue, rendendo i luoghi dove celebrare l'Eucarestia desolatamente spogli, incredibilmente freddi...in una parola: raggelanti. L'aspetto più drammatico è che ciò sia avvenuto proprio nell'epoca in cui la comunicazione stessa trova espressione attraverso l'immagine. Si è persa addirittura la capacità di leggere l'ardente spiritualità, ricca d'amore per il divino, da cui tutte le opere d'arte cristiana sono nate. La bellezza artistica è stata sempre una compagna feconda del Cristianesimo perchè coinvolgente stimolo alla preghiera e oserei dire, primo gradino verso la contemplazione. In fondo ciò che contava non era la materialità dell'opera ma il suo rimandare ad un significato sacro, così l'immagine diveniva quasi una sorta di "finestra sul Mistero" perchè messa al servizio della trasmissione delle Verità di Fede...Ma come facciamo a spiegarlo agli architetti delle chiese che sorgono in periferia?! Grazie per le belle foto!

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  11. Sono sbalordito: possibile che qualcuno abbia concesso la facoltà di rimuovere un altare marmoreo di quella grossezza...Vuol dire che nessuna alterazione è definitiva e che ad Albenga regnano liturgisti con gli attributi, che sanno come per il novus ordo non sia poi così strettamente necessario costruire altari posticci quando ne esiste già uno...

    Ora utilizzeranno l'altare antico, dato che non vedo altre mense.

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  12. Ultimamente da noi stanno togliendo tutti gli altari posticci ma per sostituirli con altari fissi a volte cubi di pietra inamovibili che, con i loro pesi, gravano sulle antiche cripte sottostanti. Altari laterali segati di recente non se ne vedono più, ma, fino a pochi anni orsono, centinaia di altari laterali seicenteschi lignei sono stati divelti bellamente. Che crimine contro la fede, la cultura, la civiltà cristiana e l'arte

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  13. Faccio notare che sull'altare rimosso c'era il Crocifisso; in genere in mezzo all'altare post conciliare  c'è solo il microfono.

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  14. Parli di crimine e hai ragione. Quando tra cinquant'anni il popolo cattolico rinsavirà si chiederà incredulo  come è stato possibile che tale scempio sia avvenuto.

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  15. O presto, o tardi, questa è l'unica via.

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  16. Quanto mi piacerebbe che un lavoro simile sia fatto nella mia parrocchia...

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  17. Splendido, meraviglioso, incantevole!!!

    Un grosso incoraggiamento al Parroco di Laigueglia, a tutti gli altri numerosi Parroci della medesima Diocesi che con coraggio hanno fatto lo stesso e, cosa ovvia, al suo grande Pastore S.E. Rev.ma Mons. Mario Oliveri!!!

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  18. noto con piacere che chi ha fatto l'adeguamento posticicio, ha avuto il buon senso di rispettare l'antico. Rimuovere questo altare moderno, che di artistico non ha aveva nulla, è stato facile quanto doveroso, così la chiesa è tornata al suo antico splendore. Il problema è la dove l'antico viene demolito per lasciare spazio a queste cosette senza gusto... lì nesuno potrà ripristinare nulla

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  19. e i fedeli che i stanno a fare? potestare o meglio impedire no?

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  20. Che bello!
    Solo mi domando quali siano i criteri per la costruzione delle nuove chiese. Vengon fuori edifici, progettati e realizzati senza fede!

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  21. E' forse della diocesi di Bologna? Perché qui accade lo stesso...

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  22. Il Papa? Voce di colui che grida nel deserto... :( :( :(

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  23. una decina solo? :-D :-D :-D

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  24. Il restauro dell'altare della chiesa parrocchile di Laigueglia è ceramente la più significativa opera di "rivalutazione dell'area presbiterale" fin ora realizzate nella diocesi di Albenga-Imperia, non solo per l'importanza artistica dell'edificio, ma anche per le proporzoni del lavoro (non si è trattato semplicemenete di rimuovere un banchetto in legno!!!) e per le dimensini della Parrocchia che, non essndo uno sperduto paesello lontano da "occhi indiscreti" besì una grossa parrocchia della Costa ligure assai frequentata dai turisti, costituisce un modello di intelligete Riforma della Riforma e un esempio confortante per tutti coloro che, pur condividendo la necessaria azione restauratrice dei presbitri, restano poi di fatto inibiti dinanzi all'ipotetico sfavore popolare che tale azione potrebb suscitare, immemori delle belle parole di Seneca secondo cui "turba est argumentum pessimi"(il favore popolare è prova della scelta peggiore).
    L'opera laiguegliese infatti, oltre ad essere in se stessa ottima e doverosa, ha ottenuto il consenso generale.

    Conoscendo abbastanza da vicino la parrocchia di Laigueglia, mi piace sottolineare quato segue per tentare di chiarire meglio quale sia stato il "segreto" (che poi è tutt'altro che "segreto" poichè è l'insegnamento cristalino dela Chiesa!!!) di una così buona risucita.

    1-Innanzitutto, ovvio ma non ovvio, l'insegnamento e l'esempio liturgico dell'Ordinario diocesano, in piena consonanza con il suo Vicario Generale, nonché l'ottima formazione liturgica del Parroco di Laigueglia!

    2-La capacità di atture una così importante trasformazione integrandola in una generale rivalutazione della vita liturgica parrocchiale; non basta picconare dei marmi, ma occorre parallelamente far crescere nei fedeli la consapevolezza del significato della liturgia, conducendoli ad apprezzare il valore artistico del propro edificio parrocchiale, la bellezza della musica liturgica di qualità (traduci: organo a stecca!!!), la meraviglia dei parameti...tutti mezzi sensibili in grado tuttavia di elevare potenetmente gli animi a Dio e di ristabilire gradualmente il senso del soprannaturale così assente nella nostra epoca. 

    3- Lo sforzo di spiega costantemete ai fedeli il significato dell'opera eseguita, senza demoralizzarsi per l'incomprensione di alcuni, e rallegrandosi per l'entusiasmo degli altri; la volontà ferma di ricondurre il proprio operare non già ad un "pallino personale" ma, qual'è veramente, all'insegnamento del Magistero della Chiesa.

    4- La prudenza capace però di non diventare "proroga a tempo indefinito"; quando una cosa è buona, quando una cosa è decisa...si dispongono le cose con serena valutazione e poi si agisce. Non far domani ciò che puoi fare oggi!!!

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  25. Compimenti... magnifico! e preghiamo che gli anni 68-70 della Chiesa finiscano moooooolto presto a favore di una nuova crescita!

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  26. Sono un fedele della Parrocchia di Laigueglia. Che tristezza veder parlare così male dell'altare dove sono stato battezzato, ho ricevuto la comunione e mi sono poi sposato. Mi sembra che se ne faccia solo una considerazione estetica (indubbiamente l'altare settecentesco è più bello) ma il suo significato non è lo stesso. Non era forse la prima mensa di Nostro Signore Gesù un semplice tavolo con cui condividere con i suoi fratelli l'estremo sacrificio. Con queste nostre disquisizioni stiamo sempre più dividendoci e posso testimoniare la sempre minor affluenza purtroppo alle funzioni vetero lefevriane laiguegliesi. E mi piacerebbe anche sapere che fine ha fatto l'altare rimosso?????In qualche laboratorio di marmista, smantellato in anonimi pezzi..............provo solo un grande dolore

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La Redazione