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lunedì 19 luglio 2010

Per l’opposizione al motu proprio un canonico svizzero passa alla FSSPX. Diocesi sotto choc


La notizia è della settimana scorsa ed avevamo promesso ce ne saremmo occupati. Il canonico Yannick-Marie Escher (nella foto), monaco dell’abbazia agostiniana di St. Maurice, nel vallese, alla fine di giugno ha fatto le valigie ed ha lasciato il convento, inviando una lettera di cinque pagine di spiegazioni all'abate e a tutti i suoi confratelli. Ma non è scappato con una donna (o peggio): ha percorso i pochi chilometri che separano il suo monastero da Ecône, la casa madre della Fraternità San Pio X: geograficamente, un tiro di schioppo. Simbolicamente, una distanza di anni-luce. Un po' come il Rubicone di Giulio Cesare: un ruscelletto modesto, ma dall'enorme significato.

La notizia ha fatto grande scalpore perché la ‘fuga’ del canonico Escher è stata del tutto inopinata ed imprevista e, soprattutto, perché ne è protagonista un sacerdote che era tra i più noti e carismatici della sua diocesi. Relativamente giovane (36 anni: un ragazzino, per i canoni clericali), brillante, cappellano di un collegio che conta 1.200 allievi e molto popolare tra gli studenti per il suo humour e per la capacità di parlare con loro di ogni argomento anche leggero (serie televisive, ad esempio). In altri termini: non un prete ‘disadattato’ e emarginato dai suoi confratelli, ma uno dei più in vista della diocesi, estroverso, benvoluto, maestro di cerimonie, collaboratore del giornale diocesano (peraltro dal titolo iettatorio e sepolcrale di Paroisses vivantes, parrocchie vive) e anche di un quotidiano non religioso, Le Nouvelliste.

Nella lunga lettera, che non è stata resa pubblica se non per gli aspetti che ora riferiremo, il canonico lamenta in particolare come tanto l'’abate, quanto il vescovo del luogo fossero pregiudizialmente contrari ad ogni apertura liturgica verso la Tradizione e, in particolare, verso l’applicazione del motu proprio di Benedetto XVI.

In un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero Le Matin il 17 luglio, mons. Joseph Roduit, abate del monastero, esprime profonda amarezza, e lascia chiaramente trasparire la rabbia e il disappunto. La sua preoccupazione maggiore (riferisce l’articolo) è il rapporto che il canonico aveva sui giovani e l’influenza che l’evento potrebbe avere su di loro. E l’abate riferisce che cercherà di evitare ogni contatto tra gli studenti e il loro ex cappellano.

Ma soprattutto, da un piccolo passaggio dell’intervista si capisce tutto, e si comprende quanta ragione abbia avuto il transfuga a lasciarsi alle spalle un ambiente del genere. Ecco qua:

Quando evochiamo la defezione di un altro canonico, che è diventato bonzo quarant’anni fa, monsignore sorride. Questa volta, dice, è ben altra cosa: Ecône rinnega il Vaticano II, ritiene che i papi abbiano sbagliato strada. Entrare a Ecône, è cambiare confessione, rinnegare i propri voti. E’ grave, non gli si poteva fare un male maggiore.
Ecco: se per un abate vivere il proprio sacerdozio in fedeltà alla Tradizione della Chiesa è rinnegare i voti e la religione ed è molto più grave che diventare bonzo buddista, allora veramente chi ha rinnegato voti e religione non è il canonico Escher, ma chi si lamenta della sua scelta coraggiosa.
Enrico

409 commenti:

  1. Ci sono due aspetti, a mio parere, che andrebbero considerati:
    1) non parlerei di "rabbia" la quale è associata ad una reazione SENTIMENTALISTICA o anche alla vendetta, poco confacente allo stato del canonico che dovrebbe incarnare la "santa pazienza" e che dovrebbe abbracciare ogni croce.... quanto, parlerei, della GIUSTA IRA, quella evangelica, quella che fece agire Gesù nello scacciare i mercanti dal Tempio... ;)  Gesù non si "arrabbiò" ma usò quell'ira, quel "bastone" (fece addirittura una cordicella a mo di frusta )  coerentemente ad uno stato di impossibile sopportazione per un bene più grande...
    2) se entrare ad Econe è cambiare religione.... perchè il Papa ha tolto la scomunica ai 4 vescovi? e perchè si sarebbe scomodato a scrivere quella Lettera ai Vescovi nella quale esprime la sua vicinanza alla FSSPX tanto da definire "ODIO", da parte dei vescovi stessi, la sua spinta verso una riappacificazione?

    Non gli si "poteva fare un male maggiore" perchè il vescovo è stato punto nella sua superbia, o perchè piuttosto questo gesto potrebbe costituire un segnale, un precedente, che possa portare i fedeli a RAGIONARE sulla grave situazione di apostasia che vive la Chiesa specialmente in certe zone?
    Oserei rispondere affermativamente ad entrambe le domande....

    Per quanto mi riguarda, in certi aspetti, vengo già "accusata" di essere una sorta di "lefebvriana" un termine oramai talmente dispregiativo, talmente segnato che denota una cattiveria ed una malizia senza precedenti e assente perfino contro l'essere ariani o protestanti....quando perfino un vescovo diventato poi cardinale, sosteneva negli anni '80/90 che il vero "fumo di Satana" era mons. Lefebvre.....
    Sono grata al Buon Dio che fin da quegli anni mi ha fatto sempre sentire in cuore una enorme INGIUSTIZIA nel trattamento verso la FSSPX, non lo reputo un merito mio, ma una Grazia l'aver visto questi Fratelli con con-passione, che non è pietismo o saccenteria, ma con una certa gratitudine a vivere un Calvario ed una passione anche per ME, perchè non perdessi mai quel richiamo costante ad "approfondire le ragioni della nostra FEDE COMUNE"...

    Non so quanto questo Canonico abbia fatto bene a fare questa scelta, ma di certo male non ne ha fatto!
    Il Signore non ci chiede di salvare il mondo o la Chiesa, ma di PERSEVERARE NELLA FEDE..... e se questa viene messa a rischio dagli stessi Superiori, il primo dovere che abbiamo è quello di agire per non perdere la Vocazione che il Signore ci ha donato!
    Questi Superiori denotano un fallimento ed una incapacità che tentano ora di mascherare scaricando le responsabilità sugli altri, in tal caso contro la FSSPX, evitando di assumersi le proprie responsabilità e di agire con profonda umiltà per chiedersi davvero "dove stiamo sbagliando? e se il canonico avesse ragione? Cosa possiamo fare che fino ad oggi non abbiamo fatto?"

    Santo Padre, Lei stesso ha parlato di Bastone.... non esiti, insegni ai Vescovi come va usato, certamente non contro un canonico che sceglie un altro luogo dove vivere la FEDE COMUNE, ma contro la propria superbia, contro le pessime inclinazioni che vorrebbero fare del Concilio ancora una sorta di grembo dal quale sarebbe uscita UNA NUOVA CHIESA....

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  2. .....chi ha abbandonato il Depositum bimillenario NON E' la FSSPX, bensì tutta quella parte della Chiesa Cattolica che chiamava e chiama ancora "scismatica" la Fraternità, per puro spirito di fazione, e non vuol vedere come essa sola, contro tutto e tutti abbia conservato in perfetta fedeltà la Tradizione, mentre l'apostasia dilagava tra i pastori della Chiesa Cattolica, trascinando migliaia di fedeli in tutto l'orbe !
    Dentro la Chiesa di Cristo si è consumata l'apostasia, non nella FSSPX; e non si può che constatare con sgomento l'avverarsi -sempre più evidente e tangibile- di quel terribile presentimento di Paolo VI, quando disse all'amico Guitton,<span> nel 1977:</span>
    <span> «C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo e nella Chiesa, e ciò che è in questione è la fede… Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominante un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia».</span>

    ...proprio lui, Paolo VI, pre-sentiva bene dentro di sè a quale punto di <span>"allontanamento" </span>sarebbe giunta la Chiesa di Cristo, e che doveva sussistere, -da qualche parte in Essa- un piccolo gregge !

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  3. Che faccia di BONZO !

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  4. Dice il Signore nel Vangelo: “Chi non avrà rinunciato a tutto ciò che possiede non può essere mio discepolo” (Lc. 14,33), e: “Chi vorrà salvare la sua anima, la perderà” (Lc. 9,24).
    Abbandona tutto quello che possiede e perde il suo corpo colui che sottomette totalmente se stesso all’obbedienza nelle mani del suo superiore. E qualunque cosa fa o dice che egli sa non essere contro la volontà di lui, purché sia bene quello che fa, è vera obbedienza.
    E se qualche volta il suddito vede cose migliori e più utili alla sua anima di quelle che gli ordina il superiore, volentieri sacrifichi a Dio le sue e cerchi invece di adempiere con l’opera quelle del superiore. Infatti questa è l'obbedienza caritativa, perché compiace a Dio e al prossimo (cf. 1Pt. 1,22).
    Se poi il superiore comanda al suddito qualcosa contro la sua coscienza, pur non obbedendogli, tuttavia non lo abbandoni. E se per questo dovrà sostenere persecuzione da parte di alcuni, li ami di più per amore di Dio. Infatti, chi sostiene la persecuzione piuttosto che volersi separare dai suoi fratelli, rimane veramente nella perfetta obbedienza, poiché sacrifica la sua anima (cf. Gv. 15,13) per i suoi fratelli.
    Vi sono infatti molti religiosi che, col pretesto di vedere cose migliori di quelle che ordinano i loro superiori, guardano indietro (cf. Lc. 9,62) e ritornano al vomito (cf. Pr. 26,11; 2Pt. 2,22) della propria volontà. Questi sono degli omicidi e sono causa di perdizione per molte anime con i loro cattivi esempi.

    Questa è la III ammonizione di San Francesco ai religiosi, e mi pare che in questo caso ci stia proprio tutta. Non importa il contenuto della propria volontà, ma il fatto che questo religioso, dopo aver promesso obbedienza, preferisce disobbedire invece che portare la CROCE e testimoniare fino al martirio interiore il suo attaccamento per la Messa di SEMPRE. Avessero fatto tutti così, soprattutto adesso, chi avrebbe portato avanti nella CHIESA, con tanta sofferenza ed emarginazione, la buona battaglia?
    Questo canonico ha scelto la via facile, ma in questo momento e in questo modo danneggia la santa causa. Invece di aiutare la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma, divide ancor più l'opinione ecclesiale, già sensibile, per la sua santa e personale tranquillità.

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  5. "Dentro la Chiesa di Cristo si è consumata l'apostasia, non nella FSSPX " : saggia considerazione alla quale mi permetto di aggiungere che la FSSPX è stata LA RISPOSTA, MIGLIORE, ALLA RESISTENZA contro l'emorragia di fedeli dall'Ovile.... ;)

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  6. <span>la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma,</span>

    ancora l'opinione comune della gran massa dei cattolici viaggia su questo PERNICIOSO MALINTESO !
    DUPLICE:
    - la FSSPX E' GIA' dentro la Chiesa !
    - il suo carisma, quale ?
    Questo è il segno del gravissimo stato in cui versa la Fede della Chiesa, lesionata in profondità dal RELATIVISMO DOTTRINALE, propagato fin dal tempo del Concilio:
    non si riesce a vedere e a capire che la FSSPX non ha UN SUO carisma, ma ha semplicemente mantenuto la perfetta FEDELTA' AL DEPOSITUM FIDEI consegnato da Cristo a Pietro, e che da 45 anni è stato assaltato e picconato con violenza e tenacia mai viste prima, dall'interno stesso della Chiesa, da tanti falsi profeti, seminatori di ERESIE, contrabbandate come nuove e diverse vie a Cristo !

    La fedeltà a Cristo-Verità eterna non è un qualunque carisma, è FEDE vera e vissuta, integrale, senza compromessi col mondo, e nient'altro   !
    Come si fa a confondere la Fede con i carismi ? la confusione delle idee è il terribile segno del CAOS POST-CONCILIARE, in cui i fedeli sono stati formati e cresciuti nell'ignoranza delle principali verità della Dottrina perenne, che prima era patrimonio comune di tutti, colti e incolti !

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  7. <span><span><span>la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma,</span>  
    ahimè....ancora l'opinione comune della gran massa dei cattolici viaggia su questo PERNICIOSO MALINTESO !  DUPLICE:  
    - la FSSPX E' GIA' dentro la Chiesa !  
    - il suo carisma, quale ?  
    Questo è il segno del gravissimo stato in cui versa la Fede della Chiesa, lesionata in profondità dal RELATIVISMO DOTTRINALE, propagato fin dal tempo del Concilio:  
    non si riesce a vedere e a capire che la FSSPX non ha UN SUO carisma, ma ha semplicemente mantenuto la perfetta FEDELTA' AL DEPOSITUM FIDEI consegnato da Cristo a Pietro, (quindi alla Dottrina cattolica bimillenaria inalterata), e che da 45 anni è stato assaltato e picconato con violenza e tenacia mai viste prima, dall'interno stesso della Chiesa, da tanti falsi profeti, seminatori di ERESIE, contrabbandate come "nuove e diverse vie" a Cristo !   
    La fedeltà a Cristo-Verità eterna e alla sua Dottrina -senza cambiare UNO IOTA- <span>non è</span> un qualunque carisma, è FEDE vera e vissuta, integrale, senza compromessi col mondo, e nient'altro   !  
    Come si fa a confondere la Fede con i carismi ? la confusione delle idee è il terribile segno del CAOS POST-CONCILIARE, in cui i fedeli sono stati formati e cresciuti nell'ignoranza delle principali verità della Dottrina perenne, che prima era patrimonio comune di tutti, colti e incolti !</span></span>
    (....e con la terribile conseguenza di potersi sorbire passivamente -ritenendola vera e cattolica- qualunque dottrina finto-cristiana menzognera e inquinata da cento elementi estranei al cattolicesimo e/o nemici di Cristo !....)

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  8. <span><span>la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma,</span></span><span><span>    </span></span><span>
    <span>ahimè....ancora l'opinione comune della gran massa dei cattolici viaggia su questo PERNICIOSO MALINTESO !  DUPLICE:    </span>
    <span>- la FSSPX E' GIA' dentro la Chiesa !    </span>
    <span>- il suo carisma, quale ?    </span>
    <span>Questo è il segno del gravissimo stato in cui versa la Fede della Chiesa, lesionata in profondità dal RELATIVISMO DOTTRINALE, propagato fin dal tempo del Concilio:    </span>
    <span>non si riesce a vedere e a capire che la FSSPX non ha UN SUO carisma, ma ha semplicemente mantenuto la perfetta FEDELTA' AL DEPOSITUM FIDEI consegnato da Cristo a Pietro, (quindi alla Dottrina cattolica bimillenaria inalterata), e che da 45 anni è stato assaltato e picconato con violenza e tenacia mai viste prima, dall'interno stesso della Chiesa, da tanti falsi profeti, seminatori di ERESIE, contrabbandate come "nuove e diverse vie" a Cristo !     </span>
    <span>La fedeltà a Cristo-Verità eterna e alla sua Dottrina -senza cambiare UNO IOTA-</span><span> </span><span><span>non è</span></span><span> </span><span>un qualunque carisma, è FEDE vera e vissuta, integrale, senza compromessi col mondo, e nient'altro   !    </span>
    <span>Come si fa a confondere la Fede con i carismi ? la confusione delle idee è il terribile segno del CAOS POST-CONCILIARE, in cui i fedeli sono stati formati e cresciuti nell'ignoranza delle principali verità della Dottrina perenne, che prima era patrimonio comune di tutti, colti e incolti !</span><span> </span><span> </span>
    <span><span>(....e con la terribile conseguenza di potersi sorbire passivamente -ritenendola vera e cattolica- qualunque dottrina finto-cristiana menzognera e inquinata da cento elementi estranei al cattolicesimo e/o nemici di Cristo !....)</span></span></span><span></span>

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  9. <p><span></span>
    </p><p><span>Se volete conoscere le posizioni dell`ex superiore di Yannick-Marie Escher, mons. Roduit, e capite il francese, ascoltate questa intervista. </span>
    </p><p><span>Vedrete le sue  concezione della Tradizione, versus tradizionalismo, della Chiesa, la sua posizione sul celibato che raggiunge quella del vescovo della sua diocesi monsignor Brunner che ha già spesso dato scandalo con certe sue dichiarazioni ed è ..presidente della CES..., sulla  la nuova evangelizzazione, ascolterete,  nemmeno fra le righe, come sorvola sulla non applicazione del Summorum Pontificum, e forse capirete perchè Y-M Escher si è sentito "à l`étroit" e in disarmonia con la sua coscienza. </span>
    </p><p><span>Una padre abate  che considera che farsi buddista è meno grave che  raggiungere la FSSPX cattolica dovrebbe bastare. </span>
    </p><p><span>Ed ecco il Vaticano II eretto a dogma di fede, perchè raggiungere Ecône è tradire il Vaticano II, mentre non lo avrebbe tradito se si fosse fatto buddista! </span>
    </p><p><span>Un uomo ch era ammirato, stimato, un vero "orgoglio" per il Collegio dell`Abbazia di Saint- Maurice, mandato su tutti i fronti, competente e ascoltato, carismatico,  diventa così d`un colpo, un ingrato apprendista che deve tutto al collegio.</span>
    </p><p><span>Ipocrisia "quand tu nous tiens"!</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>http://www.canal9.ch/television-valaisanne/emissions/entretien.html</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>E qui sempre per chi legge i farncese, un artciol in cu is pu? cnstar ecoem l alIturgi aofse importaente per "le chanoine" Yannick-Marie Escher</span>
    </p><p><span>http://www.ligue-vaudoise.ch/site_09/index.php?id=77</span>
    </p>

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  10. Caro "ospite" mi fa specie che lei usa il sermone di san Francesco quando a causa delle incomprensioni e dei litigi interni l'Ordine stesso si frantumò dando origine a diversi rami.... :-D

    Mi scusi poi, ma usa a spropsito questo sermone per giudicare UNA OBBEDIENZA che nel canonico non è venuta meno...
    tale canonico infatti ha forse rinunciato ai suoi tre voti?
    OBBEDIENZA A CHI? non è forse per primo il vescovo a disobbedire alle richieste del Pontefice sulla Messa antica?
    A quale disobbedienza sarebbe incorso il canonico, saprebbe descriverla? ;)
    Ha forse rinunciato a ciò che possedeva per soddisfare le sue voglie?
    Rifletta prima di usare certi testi CONTRO chi non ha rinunciato affatto ai tre voti emessi....
    Il fatto, invece, che ancora una volta il Concilio venga usato per giustificare la disobbedienza al Pontefice, non la invita a meditare?
    Davvero per lei la FSSPX è "un altra religione"? se è "si" che senso avrebbe allora la revoca della scomunica ai 4 vescovi?
    Il Papa avrebbe commesso un illecito, avrebbe tolto la scomunica a 4 vescovi DI UN ALTRA RELIGIONE?
    Rifletta sul fatto di quanti monaci e sacerdoti stessi hanno lasciato il loro ambiente originale per dare vita ad altre nuove opere....contrastati all'inizio, benedetti poi, anche se qui i termini sono diversi, riterrei davvero comprensibile tale scelta proprio grazie alle sue spiegazioni che denotano una necessità URGENTE...ad una certa DISOBBEDIENZA ALLA VOLONTA' PERSONALE DI CERTI SUPERIORI IN NETTO CONTRASTO CON LE RICHIESTE DEL PONTEFICE.... :-D

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  11. Appena ho letto che era un Agostiniano... ho pensato:Toh! La Provvidenza ha un enorme sense of humor, oltre al sommo senso della Giustizia!..
    Dopo cinque secoli da un altro (ben più infelice) Agostiniano tedesco, ora questo svizzero lascia quel covo di modernisti eterodossi, superbi e disobbedienti, che USANO il VatII come grimaldello per scardinare TUTTA la Dottrina precedente all'ultimo concilio, per unirsi a chi ha fatto dell'OBBEDIENZA PERFETTA al Magistero Autentico dei ben VENTI Concili antecedenti il VatII il suo Servizio primo alla Chiesa di Dio...

    E' fantastico pure scoprire come sia un don "gagliardo"..sconfessa platealmente la menzogna che i sanpiìni siano tutte figure ieratiche, che vivono di stramberie avulse dalla realtà.. Sono contentissimo.
    Smaschera la comunione "formale" di certi prelatucoli con Roma e il Vicario di Cristo.. la vera Comunione è "sostanziale", e lui l'ha trovata nella Fsspx.. Dio non ci giudicherà mica con il Codice di Diritto canonico dell'83.. ma secondo Misericordia(altrimenti saremmo tutti spacciati..) e Verità (altrimenti saremmo tutti pagani -atei, agnostici,buddisti,scientologisti, protestanti, anglicani, svizzeri post-conciliari,..).

    quanto al furente e sulfureo abate..caro abbacchio, lei dice farà di tutto per evitare ogni contatto tra i 'ggiovani e il loro ex cappellano.. hahahahaha!.. saranno già tutti lì sotto le finestre di Econe!.. ma che 'vvoi fà.. che 'je metti le guardie svizzere?..ma statte zitto!

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  12. <p><span></span>
    </p><p><span>Se volete conoscere le posizioni dell`ex superiore di Yannick-Marie Escher mons. Roduit, e capite il francese, ascoltate questa intervista. Vedrete le sue  concezioni della Tradizione, versus tradizionalismo, della Chiesa, la sua posizione sul celibato che raggiunge quella del vescovo della sua diocesi, monsignor Brunner che ha già spesso dato scandalo con certe sue dichiarazioni ed è ..presidente della CES..., sulla nuova evangelizzazione, ascolterete, nemmeno fra le righe, come sorvola sulla non applicazione del Summorum Pontificum, e forse capirete perchè il canonico Y-M Escher si è sentito "à l`étroit" e in disarmonia con la sua coscienza. </span>
    </p><p><span>Una padre abate  che considera che farsi buddista è meno grave che  raggiungere la FSSPX, cattolica, dovrebbe bastare. </span>
    </p><p><span>Ed ecco il Vaticano II eretto a dogma di fede, perchè raggiungere Ecône è tradire il Vaticano II, mentre non lo avrebbe tradito se si fosse fatto buddista! </span>
    </p><p><span>Un uomo ch era ammirato, stimato, un vero "orgoglio" per il Collegio dell`Abbazia di Saint- Maurice, mandato su tutti i fronti, competente e ascoltato, carismatico,  diventa così d`un colpo, un ingrato apprendista che deve tutto al collegio.</span>
    </p><p><span>Ipocrisia "quand tu nous tiens"!</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>http://www.canal9.ch/television-valaisanne/emissions/entretien.html</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>E qui, sempre per chi legge i francese, un articolo in cui si può constatare come la Liturgia fosse importante per il canonico Yannick-Marie Escher che cita  Benedetto XVI e, credetemi se vi dico che è cosa rarissima qui da noi che un chierico citi il Papa salvo per deriderlo o parlarne con toni condiscendenti come mons. Roduit, nella sua intervista ...</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>http://www.ligue-vaudoise.ch/site_09/index.php?id=77</span>
    </p>

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  13. <span>

    <span>Se volete conoscere le posizioni dell`ex superiore di Yannick-Marie Escher mons. Roduit, e capite il francese, ascoltate questa intervista. Vedrete le sue  concezioni della Tradizione, versus tradizionalismo, della Chiesa, la sua posizione sul celibato che raggiunge quella del vescovo della sua diocesi, monsignor Brunner che ha già spesso dato scandalo con certe sue dichiarazioni ed è ..presidente della CES..., sulla nuova evangelizzazione, ascolterete, nemmeno fra le righe, come sorvola sulla non applicazione del Summorum Pontificum, e forse capirete perchè il canonico Y-M Escher si è sentito "à l`étroit" e in disarmonia con la sua coscienza. </span>
    <span>Una padre abate  che considera che farsi buddista è meno grave che  raggiungere la FSSPX, cattolica, dovrebbe bastare. </span>
    <span>Ed ecco il Vaticano II eretto a dogma di fede, perchè raggiungere Ecône è tradire il Vaticano II, mentre non lo avrebbe tradito se si fosse fatto buddista! </span>
    <span>Un uomo ch era ammirato, stimato, un vero "orgoglio" per il Collegio dell`Abbazia di Saint- Maurice, mandato su tutti i fronti, competente e ascoltato, carismatico,  diventa così d`un colpo, un ingrato apprendista che deve tutto al collegio.</span>
    <span>Ipocrisia "quand tu nous tiens"!</span>
    <span></span><span>http://www.canal9.ch/television-valaisanne/emissions/entretien.html</span>  
    <span></span><span>E qui, sempre per chi legge i francese, un articolo in cui si può constatare come la Liturgia fosse importante per il canonico Yannick-Marie Escher che cita  Benedetto XVI e, credetemi se vi dico che è cosa rarissima qui da noi che un chierico citi il Papa salvo per deriderlo o parlarne con toni condiscendenti come mons. Roduit, nella sua intervista ...</span>  
    <span></span><span>http://www.ligue-vaudoise.ch/site_09/index.php?id=77</span>  
    </span>

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  14. Il comportamento dell'Abate non è , purtroppo, l'unico.
    In una diocesi della mia terra un esponente autorevole della Curia ha detto ad una giovane e devota signora " Meglio i musulmani che voi tradizionalisti lefebvriani".
    La pericolosissima lefebvriana, che a causa dell'età e della non frequentazione degli ambienti legati alla FSSPX non conosceva neppure il termine lefebvriano, cosa aveva fatto di così pericoloso?
    Aveva deprecato l'uso , in voga in una parrocchia, di precedere la Messa parrocchiale con l'irradazione di musiche come " Gianna, Gianna; ed altre edificanti melodie di Vasco Rossi ecc"
    Nel ricevere poi l'Eucaristica la giovane fedele aveva, cosa orribile, accennato ad un inchino troppo ossequioso.
    La cosa , veramente troppo per il curiale, gli è valso il rimprovero " meglio i musulmani che voi tradizionalisti lefebvriani".
    Volete sapere il risultato?
    La giovane fedele andrà a frequentare il vicino priorato della FSSPX di Rimini.
    Così', grazie al curiale, la giovane lefebvriana in pectore potrà contemporaneamente riappropriarsi della propria identità cattolica, conoscere la venveranda Messa tridentina e abbeverarsi alle sorgenti del catechismo cattolico .
    Questo grazie al curiale della diocesi di questa giovane operaia a cui è valso il rimprovero " meglio i musulmani che voi tradizionalisti lefebvriani".
    Qualcuno si domanda ancora perchè la FSSPX sta crescendo in santità e numericamente ?

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  15. Cari amici, benché possa umanamente capire la reazione del canonico, non posso condividere la sua scelta. Se il Signore lo aveva messo lì ad offrire il suo personale sacrificio in nome della Tradizione e della retta dottrina, lì doveva rimanere! Mi spiegate sennò per quale motivo dovremmo farci il sangue amaro tutti i giorni sopportando insulti e calunnie per l'ostinazione con cui chiediamo che venga applicata la parola del Papa?
    Cum Petro, SUB Petro

    nibinagh@alice.it

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  16. Il punto pericoloso verso il quale ci spingono queste notizie è proprio l'errore di GIUDICARE la scelta fatta dalla persona in questione e sottovalutare le motivazioni che stanno a monte....come a chiederci: perchè Gesù scacciò i mercanti dal Tempio se tanto dopo si lasciò crocifiggere? ;)
    Io stessa sopra ho sottolineato che "non so se il canonico abbia fatto bene ad andarsene, ma di certo male non ne ha fatto"...
    soprattutto non ne ha fatto se spingerà i suoi Superiori ad interrogarsi sulla drammatica situazione che i fedeli stessi vivono...

    Io stessa resto dove il Signore credo mi abbia messo... anche quando entro spesso in contrasto con altri catechisti, resto al mio posto...ma ci sono delle circostanze in cui rimanere non è possibile e comunque sia ci sono scelte PERSONALI che non è possibile giudicare se non a fronte del fatto che tale situazione ci da l'opportunità di approfondire la grave situazione che stiamo vivendo...
    Ho parlato infatti anche di FALLIMENTO!
    Queste situazioni denotano un fallimento ma certamente dei superiori che spingono i fedeli a "scappare"....
    se un figlio venisse maltrattato in famiglia senza dubbio se sopporta è un santo, un martire, ma in certi casi che riesca a scappare è anche un segno PROVVIDENZIALE che può indurre i suoi maltrattatori a convertirsi... ;)

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  17. Bene ha fatto invece, rimanendo comunque cum Petro e sub Petro... probabilmente molto più di prima.

    "<span>E l’abate riferisce che cercherà di evitare ogni contatto tra gli studenti e il loro ex cappellano."</span>
    Appestato! Appestato!

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  18. Cara Caterina, io di solito condivido ampiamente quello che dici. Ma qui io non ho affatto inteso giudicare la persona, Dio me ne guardi. Ma il suo atto ...
    Allora spiegami, altrimenti perché per tutti questi anni, fino all'emanazione del Motu Proprio S.P. io tenti altri siamo andati a messa in parrocchia, elevando preghiere di riparazione per i tamburi, le chitarre, i balli, la sufficienza con cui si tratta l'Eucaristia e l'atmosfera da circo, nonostante avessi la possibilità di andare alla Messa di sempre - sacrosantamente valida - celebrata tutte le domeniche dai sacerdoti della FSSPX a poce centinaia di metri da casa mia?
    Solo perché volevo e voglio stare cum Petro e sub Petro ... senza se e senza ma. Mi insultano? Sì. Mi deridono? Sì. Mi calunniano? Sì. Mi attaccano da tutte le parti? Sì, sì, sì. Non importa: Ubi Petrus ibi Ecclesia!

    Con affetto
    nibinagh@alice.it

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  19. per il canonico: BRAVO, BRAVO E ANCORA BRAVO

    per l'abate:VATTENE IN TIBET A FARE IL BONZO BUDDISTA

    ancora per il canonico:BRAVO BRAVO BRAVISSIMO

    COMPLIMENTI COMPLIMENTI COMPLIMENTISSIMI

    O come sono felice di una simile notizia!
    Speriamo che serva a scuotere le coscienze intorpidite da 40 di apostasia strisciante.

    Ma credete voi che la maggior parte dei neomodernisti, il cui cuore è indurito dall'ideologia, rifletterà sulle cause di una simile "fuga"?

    Essi han già riflettuto e le parole dell'abatonzolo neoterico lo dimostrano: per loro è più grave andare ad Econe mentre è quasi una goliardata perdonabile e quasi comprensibile andare in Tibet a fare il bonzo.

    Che ci vadano però in Tibet, che ci vadano subito, anche tutti, ma di corsa.
    E se non hanno i soldi per il biglietto, beh,  glielo offriamo noi, molto cordialmente.

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  20. Anche a me recentemente hanno dato di lefebvriano. Ho spiegato cortesemente che l'appellativo non mi offende e che anzi lo reputo quasi un apprezzamento, per quanto io non frequenti abitualmente chiese legate  alla Fraternità.
    Nel mondo tradizionalista c'è  simpatia e attenzione per la FSSPX, non sempre ricambiate.

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  21. Mi spiegate sennò per quale motivo dovremmo farci il sangue amaro tutti i giorni    Allora, coloro che hanno scelto di fare non pochi msacrifici, anche economici e appoggiare chi difende la Tradizione, sono dei poverio imbecilli? Se Mons. Lefbvre, che non chiedeva di meglio che andare a chiudere i prorpi giorni in pace, tra i negretti di Dakar, che tanto lo stimavano, doveva farlo? Dove saremmo adesso?

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  22. Mica solo uno è scappato alla FSSPX! Te lo credo, se si vuole essere fedeli alla propria vocazione non ci sono molte alternative. Io mi stupisco di più che l'esodo non sia in massa, visto che ci sono tanti sacerdoti e seminaristi dalla buona volontà martirizzati nelle proprie diocesi perseguitati più che se fossero sotto la dittatura comunista. Certo non perseguitati con carcere o tortura, ma psicologicamente puntando sempre sul ricatto subdolo, che bisogna OBBEDIRE. Un po' come i trinariciuti di Guareschi: obbedienza cieca ed assoluta....alle assurdità e alle vanità dei propri modernisti vescovi.

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  23. L a fraternità San Pio X è vero non è più "scomunicata", è però vero che non lo sono più neanche gli ortodossi, il canonico con tutto il rispetto a avrebbe fatto meglio ad entrare in uno degli ordini religiosi o fraternità che vivendo nella forma stsordinaria sono in piena comunione con Roma, in questo modo avrebbe dimostrato maggiore amore per la Chiesa e avrebbe fatto un servizio migliore agli amanti della Santa Tradizione.

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  24. nvece di aiutare la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma, divide ancor più l'opinione ecclesiale, già sensibile,                                                                   Chi parla in tal modo fa venire voglia di dire:"ATTENZIONE!! PERICOLO!!! Vogliono che la FSSPX (e più in generale la TRADIZIONE) DIVENTI SOLO UNA "MERCE"  IN PIù SUGLI SCAFFALI del supermarket post-conciliare!" La principale intenzione di preghiera di tutti i buoni cattolici è:"Affinché si accorcino i tempi per il ritorno di Roma alla tradizione e della tradizione a Roma. Quando ciò avverrà (e prima o poi avverrà) la FSSPX N O N CHIEDERà DI MEGLIO CHE SCIOGLIERSI! MISSIONE COMPIUTA!

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  25. nvece di aiutare la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma, divide ancor più l'opinione ecclesiale, già sensibile,                                                                   Chi parla in tal modo fa venire voglia di dire:"ATTENZIONE!! PERICOLO!!! Vogliono che la FSSPX (e più in generale la TRADIZIONE) DIVENTI SOLO UNA "MERCE"  IN PIù SUGLI SCAFFALI del supermarket post-conciliare!" La principale intenzione di preghiera di tutti i buoni cattolici è:"Affinché si accorcino i tempi per il ritorno di Roma alla tradizione e della tradizione a Roma. Quando ciò avverrà (e prima o poi avverrà) la FSSPX N O N CHIEDERà DI MEGLIO CHE SCIOGLIERSI! MISSIONE COMPIUTA!

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  26. nvece di aiutare la FSSPX a tornare a Roma e portare il suo carisma, divide ancor più l'opinione ecclesiale, già sensibile,                                                                   Chi parla in tal modo fa venire voglia di dire:"ATTENZIONE!! PERICOLO!!! Vogliono che la FSSPX (e più in generale la TRADIZIONE) DIVENTI SOLO UNA "MERCE"  IN PIù SUGLI SCAFFALI del supermarket post-conciliare!" La principale intenzione di preghiera di tutti i buoni cattolici è:"Affinché si accorcino i tempi per il ritorno di Roma alla tradizione e della tradizione a Roma. Quando ciò avverrà (e prima o poi avverrà) la FSSPX N O N CHIEDERà DI MEGLIO CHE SCIOGLIERSI! MISSIONE COMPIUTA!

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  27. <p><span>Ed ecco, sempre per chi legge il francese, la conferma dei motivi che hanno spinto il canonico Escher a raggiungere la FSSPX.</span>
    </p><p><span></span>
    </p><p><span>ttp://www.summorum-pontificum.fr/article-pourquoi-le-chanoine-escher-a-quitte-l-abbaye-saint-maurice-pour-econe-53607877.html</span>
    </p>

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  28. <span>

    <span>Ed ecco, sempre per chi legge il francese, la conferma dei motivi che hanno spinto il canonico Escher a raggiungere la FSSPX.</span>

    <span>http://www.summorum-pontificum.fr/article-pourquoi-le-chanoine-escher-a-quitte-l-abbaye-saint-maurice-pour-econe-53607877.html</span>  
    </span>

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  29. Cara Caterina, se un figlio fosse maltrattato in famiglia sarebbe sì un martire, ma se un sacerdote venisse meno al suo mandato, tradendo così Gesù per obbedire a falsi farisei, e rimanesse li in quella parrocchia a fare il nulla se non del danno, non diverrebbe martire, ma disertore, perchè non si può obbedire ad un ordine erroneo e completamente ingiusto verso le anime che ti sono state affidate. Un soldato non può obbedire ad un ordine che lo porta ad uccidere persone innocenti.
    Qui sta la differenza a mio parere. I martiri sono eroi, non pusillamini. Era solo una sottolineatura, perchè condivido i tuoi post.

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  30. ‎"Quando evochiamo la defezione di un altro canonico, che è diventato bonzo quarant<span>... <span>Mostra tutto</span></span><span>’anni fa, monsignore [l'abate del monastero] sorride. Questa volta, dice, è ben altra cosa: Ecône rinnega il Vaticano II, ritiene che i papi abbiano sbagliato strada. Entrare a Ecône, è cambiare confessione, rinnegare i propri voti. È grave, non gli si poteva fare un male maggiore."

    Per l'abate, quindi, l'apostasia è meno grave di ciò che egli definisce "un cambio di confessione", ma che, nella realtà, non è che il passaggio ad un istituto sicuramente più cattolico di quello che ha lasciato. Quali siano gli effetti di un tal modo di pensare, lo dice la statistica. Nel 1962 la Congregazione di San Maurizio di Agaune aveva 132 membri. Nel 2003 ne aveva 67. La metà. Oggi quanti? È sorprendente come l'ideologia cancelli la realtà. L'abate non è neppure capace di pensare che i motivi della "defezione" siano da ricercarsi altrove che in un semplice colpo di testa.

    Credo che in certi contesti, a voler ottenere l'impossibile, si rischi di perdere la propria anima più che di fare del bene al prossimo. Può essere discutibile la scelta (anche se, allo stato attuale delle cose, non ci vedo nulla di abnorme), non le intenzioni che l'hanno mossa.</span>

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  31. <span>"Quando evochiamo la defezione di un altro canonico, che è diventato bonzo quarant<span><span></span></span><span>’anni fa, monsignore [l'abate del monastero] sorride. Questa volta, dice, è ben altra cosa: Ecône rinnega il Vaticano II, ritiene che i papi abbiano sbagliato strada. Entrare a Ecône, è cambiare confessione, rinnegare i propri voti. È grave, non gli si poteva fare un male maggiore."  
     
    Per l'abate, quindi, l'apostasia è meno grave di ciò che egli definisce "un cambio di confessione", ma che, nella realtà, non è che il passaggio ad un istituto sicuramente più cattolico di quello che ha lasciato. Quali siano gli effetti di un tal modo di pensare, lo dice la statistica. Nel 1962 la Congregazione di San Maurizio di Agaune aveva 132 membri. Nel 2003 ne aveva 67. La metà. Oggi quanti? È sorprendente come l'ideologia cancelli la realtà. L'abate non è neppure capace di pensare che i motivi della "defezione" siano da ricercarsi altrove che in un semplice colpo di testa.  
     
    Credo che in certi contesti, a voler ottenere l'impossibile, si rischi di perdere la propria anima più che di fare del bene al prossimo. Può essere discutibile la scelta (anche se, allo stato attuale delle cose, non ci vedo nulla di abnorme), non le intenzioni che l'hanno mossa.</span></span>

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  32. Se è vero che i vescovi dellla FSSPX non sono più scomunicati è anche vero che non sono in piena comunione con la Chiesa, quasi come un vescovo ortodosso, ogni loro atto è attualmente illecito i matrimoni celebrati nell'ambito della FSSPX sono invalidi così come le confessioni se non in casi straordinari, Mons. Lefebvre era un colosso, ma ha sbagliato, ha disobbedito, ha provocato uno scisma ha fatto un pessimo servizio alla tradizione. Il canonico avrebbe fatto meglio ad entrare in uno degli ordini o fraternità sacerdotali che vivendo nella forma straordinaria sono in  piena comunione con Roma, avrebbe così dimostrato maggiore amore per la Chiesa e reso un servizio migliore alla Santa Tradizione.

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  33. I soldi per il bigletto di solo andata ce l'anno, stai sicuro. anzi vorrei dire che ne manneggiano abbastanza tanto che per loro sono piu' importanti della fede in Nostro Signore.

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  34. date un'occhiata al link19 luglio 2010 alle ore 10:28

    e' stato indicato come esempio di "equilibrio" anti-tradizionalista
    http://gkupsidedown.blogspot.com/2010/06/orthopraxis-and-orthodoxy.html

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  35. <span>Concordo in toto con te, Andreas.</span>

    I varî commenti tendono a mischiare due problematiche differenti: la disobbedienza del canonico ed il suppruso del suo superiore.

    In realtà tutti e due hanno agito malissimo e anche se, davanti a Dio, il secondo porta la sua responsabiltà nella defezione del primo, questi ha però agito contro i propri voti liberamente dati.

    Vedo in questa storia superbia e disobbedienza da tutte le parti e provo grande vergorgna per loro.

    <span>La mia preoccupazione è che questo tipo di atteggiamento possa invece spingere certi vescovi ed altri responsabili a non fidarsi ulteriormente di chi ama la forma straordinaria e a ritardarne ancor più l'applicazione.</span>

    SdC

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  36. tto ...
    Allora spiegami, altrimenti perché per tutti questi anni, fino all'emanazione del Motu Proprio S.P. io tenti altri siamo andati a messa in parrocchia,                                 Come giudicate coloro che hanno fatto la scelta di NON FREQUENTARE PIù IL NO, anche se ciò li esponeva all'altrenativa, tra, ripeto, sacrifici non da poco o il limitarsi a leggere la Messa? Se non ci fossero staTi anche loro, ci sarebbe mai stato il MP?

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  37.  caro don Marco, andare in un istituto Ecclesia Dei avrebbe significato avere le lettere dimissorie del propio vescovo. Lei crede che gliele avrebbero date fscilmente?

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  38. Dice Ospite:

    Non importa il contenuto della propria volontà, ma il fatto che questo religioso, dopo aver promesso obbedienza, preferisce disobbedire invece che portare la CROCE e testimoniare fino al martirio interiore il suo attaccamento per la Messa di SEMPRE. Avessero fatto tutti così, soprattutto adesso, chi avrebbe portato avanti nella CHIESA, con tanta sofferenza ed emarginazione, la buona battaglia?  
    Questo canonico ha scelto la via facile, ma in questo momento e in questo modo danneggia la santa causa.


    Sono d'accrodo. Sebbene io creda fermamente che la SPX sia perfettamente Cattolica, anche se dal punto di vista giuridico ancora da definire.
    Il problema non è tanto passare alla SPX, il che sarebbe anche una grazia. Il problema è farlo ORA. Sebbene il Signore e la Sua Madre Benedetta siano gli arbitri, è pur vero che Dio ha dato Talenti dei quali chiede il frutto. E quindi chiede una nostra parte. La parte della SPX, ora, sarebbe necessario fosse "dentro" la Chiesa nella pienezza anche giuridica. Proprio per sostenere pienamente il Papa e lavorare per la Tradizione in modo più incisivo.

    Mons. Fellay, uomo di Dio che stimo moltissimo, di recente ha definito il Papa "Progressista con la testa ma tradizionale col Cuore". Ma io dico, che definizione è? Eccellenza, non sarebbe più proficuo schierarsi senza remore al fianco di Benedetto? Invece che farsi tirare la tonoaca dalle tendenze radicaliste interne alla SPX? La Fraternità sovlgerà il suo compito solo se lo farà nella Chiesa in pienezza! Caricandosi delle inevitabili croci, degli insulti, delle ingisutizie, degli ostacoli, degli sputi, della violenza. Per questo il Signore ha detto che non farà mancare la sua Grazia.

    Una cosa è soffrire perchè si è vittima di un sopruso (come inizialmente questo canonico). Una vittima che si presenta al Papa come tale! Una cosa è reagire, anche se GIUSTAMENTE, e mettere sul tavolo del Papa un fatto che, vedrete, i ribelli strumentalizzaranno SUBITO! A scapito del MP e della tradizione!

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  39. Per La Cronaca... L'Abbazia dell'ex canonico in questione è una delle più antiche,anzi la più antica in assoluto dell'europa occidentale. Il nome vi dirà qualcosa: Abbazia territoriale di San MAurizio d'Agauno fondata nel V Secolo,luogo del martirio della Legione Tebea, fino al 1987 l'abate manteneva il titolo di Vescovo di Betlemme, legatissima a casa Savoia ( ordine dei santi Maurizio e LAzzaro), luogo di incoronazione dei re borgognoni...
    In parole povere...uno dei santuari più ricchi di tradizione dell'europa. Chissà che miserrima fine ha fatto per invogliare il buon canonico ad una scelta così radicale.
    Comunque qui stiamo tornando ai tempi di S.Ambrogio: i cattolici con Lui e gli ariani,dall'altra parte, con il "vescovo" aussenzio. Piccolo particolare: a nessun ariano è mai venuto in mente di definirsi cattolico per convenienza.
    Ma batter le terga al suolo oggi come oggi fa male...Vero ?

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  40. Non parlavo di te personalmente, ma che dalle tue parole si poteva giungere a quel giudicare la persona (esclusivamente la sua scelta) trascurando il problema che c'è a monte...
    Infatti vedi la tentazione? tu dici (giustamente)
    "io e  tanti altri siamo andati a messa in parrocchia, elevando preghiere di riparazione "... benissimo, ma NON siamo tutti uguali... ;)  se uno "fra i tanti" se uno più di "io, me, tu" riesce a fare quel salto di qualità, perchè non esserne contenti?
    Altrimenti rischiamo di dispiacerci solo perchè il canonico è andato nella FSSPX?
    ma allora è vero che si interpreta la FSSPX QUALE NEMICA, IN OPPOSIZIONE DELLA CHIESA....non so se mi spiego...

    La FSSPX forse non sta cum Petro e sub Petro?
    Se così non fosse perchè ritenere per loro fondamentale la revoca della scomunica ai 4 vescovi?
    Io ho due figli....uno sta ancora a casa con noi ha 19 anni, studia e non vuole andare a vivere altrove...l'altro figlio a 16 anni è andato via di casa, ha scelto la Scuola militare....forse devo pensare che non stesse bene a casa o che non sta "con i genitori"? :-D
    Parliamo tanto del vanto di avere nella Chiesa MIGLIAIA DI GRUPPI CHE FORMANO LE DIVERSITA'  e poi restiamo male se un canonico decide di TRASFERIRSI in una comunità più confacente alla professione della sua vocazione? ;)
    Allora: se riteniamo la FSSPX cattolicamente in cammino nella Chiesa, come intende lo stesso Pontefice altrimenti non avrebbe senso la sua revola di scomunica ai 4 vescovi, seppur CON LE SUE CARATTERISTICHE CHE LA CONTRADDISTINGUONO, la scelta del Canonico non deve indirizzarci a giudicare il dove sia andato, ma IL PERCHE'... e questo perchè va ricercato nei suoi superiori e nell'andamento della sua diocesi e non nella FSSPX...
    Tranquillo che gli insulti arriveranno sempre e comunque.... :-D
    Ubi Petrus ibi Ecclesiaè valido anche per la FSSPX visto che tale Petrus ha approvato perfino il Cammino Neocatecumenale....se sono cattolici loro, a maggior ragione lo sono ancor di più la FSSPX....Ormai da dopo il Concilio dove stai stai... PIETRO STAREBBE DAPPERTUTTO....LO DICE IL CONCILIO o no? Pietro appoggia tutti o no?   ;)  non vedo perchè il problema debba essere la FSSPX, se andava nel CN come avrebbero reagito? Questi disobbediscono al Papa ma il Papa li approva....ergo?

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  41. Non in casi straordinari, ma nei casi previsti ordinariamente dal diritto canonico (pericolo di morte, errore comune, dubbio di fatto o di diritto).

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  42. son invalidi anche i matrimoni ortodossi? Lo dico subito ad un mio amico che sta con una romena divorziata.

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  43. <span>Dice Ospite:  
     
    Non importa il contenuto della propria volontà, ma il fatto che questo religioso, dopo aver promesso obbedienza, preferisce disobbedire invece che portare la CROCE e testimoniare fino al martirio interiore il suo attaccamento per la Messa di SEMPRE. Avessero fatto tutti così, soprattutto adesso, chi avrebbe portato avanti nella CHIESA, con tanta sofferenza ed emarginazione, la buona battaglia?    
    Questo canonico ha scelto la via facile, ma in questo momento e in questo modo danneggia la santa causa.
     
     
    Sono d'accrodo. Sebbene io creda fermamente che la SPX sia perfettamente Cattolica, anche se dal punto di vista giuridico ancora da definire.  
    Il problema non è tanto passare alla SPX, il che sarebbe anche una grazia. Il problema è farlo ORA. Sebbene il Signore e la Sua Madre Benedetta siano gli arbitri, è pur vero che Dio ha dato Talenti dei quali chiede il frutto. E quindi chiede una nostra parte. La parte della SPX, ora, sarebbe necessario fosse "dentro" la Chiesa nella pienezza anche giuridica. Proprio per sostenere pienamente il Papa e lavorare per la Tradizione in modo più incisivo.  
     
    Mons. Fellay, uomo di Dio che stimo moltissimo, di recente ha definito il Papa "Progressista con la testa ma tradizionale col Cuore". Ma io dico, che definizione è? Eccellenza, non sarebbe più proficuo schierarsi senza remore al fianco di Benedetto? Invece che farsi tirare la tonaca dalle tendenze radicaliste interne alla SPX? La Fraternità svolgerà il suo compito solo se lo farà nella Chiesa in pienezza! Caricandosi delle inevitabili croci, degli insulti, delle ingisutizie, degli ostacoli, degli sputi, della violenza. Per questo il Signore ha detto che non farà mancare la sua Grazia.  
     
    Una cosa è soffrire perchè si è vittima di un sopruso (come inizialmente questo canonico). Una vittima che si presenta al Papa come tale! Una cosa è reagire, anche se GIUSTAMENTE, e mettere sul tavolo del Papa un fatto che, vedrete, i ribelli strumentalizzaranno SUBITO! A scapito del MP e della tradizione!</span>

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  44. La questione non sarebbe stata di competenza del Vescovo, ma dell'abate, trattandosi di un canonico regolare.

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  45. Non aggiungo altro a quello che ha detto il (futuro) collega Enrico...parole sante!!!

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  46. <span>Caterina 63,</span>
    <span> la scomunica è stata levata agli ortodossi ai tempi di Paolo VI e Athenagoras, ciò non implica che gli ortodossi siano cum Petro sub Petro.</span>
    <span>SdC</span>

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  47. <span>"sono io", </span>
    <span>tu non sei canonico nè un religioso, credo capire, quindi non hai gli stessi obblighi verso l'obbedienza nè la stessa relazione ai tuoi "superiori". Non hai ingaggiato liberamente ma formalmente la tua vita intorno a questo perno in quel modo: e la parola data, il voto concesso ha valore di per sè. Di superiori idioti ne abbiamo tutti.</span>
    <span>SdC</span>

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  48. Pienamente d'accordo con Don Marco!19 luglio 2010 alle ore 10:50

    Basta con questi atteggiamenti pateticamente "DISOBBEDIENTI" e controrivoluzionari, da attivista "pro-choice"!
    Siete tradizionalisti: ebbene, guardate ai SANTI di DIO!
    O credete forse che Padre Pio, Madre Teresa, Josemaria Escrivà non vedessero le storture della Chiesa?!
    Ma non si sarebbero mai sognati di ABBANDONARE (perchè questo ha fatto il monaco no-global) la SANTA MADRE CHIESA, dimostrando così
    1. <span>superbia</span> (ho capito tutto io e ora ve lo faccio vedere...)
    2 <span>mancanza di fede </span>(Dio "non c'è" nella Chiesa, è meglio che mi attivo io, super-monaco, sennò dove andremo a finire...Lo Spirito santo ha dato le dimissioni!)
    3.<span>vanità esibizionista</span>: ("adesso gliela faccio vedere io all'abate, a don farinella, a don gallo, a lord darth fener, a...)

    I VERI Santi di Dio conservano l'OBBEDIENZA (che per un monaco, in particolare, dovrebbe essere un imperativo assoluto), offrono MAGGIORI SOFFERENZE a Dio in riparazione e per l'aiuto alla Chiesa, offrono qualche ROSARIO in più, magari detto con un briciolo di fede
    in più, si annullerebbero nel santo nascondimento di Dio per avere la massima efficacia nell'azione spirituale.

    E' incredibile come nei seguaci della cd. Tradizione si riscontrino gli stessi atteggiamenti (ma mutati di segno) che si riscontrano nei preti "progressisti", dimostrando una volta di più - se ce ne fosse bisogno - quanto profonda sia stata l'azione di corruzione del nemico di Dio che ha inculcato la ribellione e la divisione nell'umanità tutta!
    Ecco la terribile verità, altro che Concilio Vaticano II origine di tutti i mali della Chiesa!
    I mali della Chiesa sono iniziati quando l'umanità intera ha messo da parte ogni misura, ogni freno, ogni ragione per abbandonarsi al capriccio e al piacere! La debolezza della reazione di NOI CRISTIANI ha fatto la differenza, anche se la forza dell'attacco è stata davvero poderosa: l'inferno intero si muove contro la Chiesa, ma "NON PREVALEBUNT"!!!

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  49. SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX. Egregio don Marco, ma quale pianeta scende? E' rimasto (alora è lei l'arretrato ) al CJC del 1917? Nessuno le ha mia detto, che, anche ai sensi di quel codice, ciò che dice Lei era sensato proprio fino al giorno delle consacrazioni epsicoali? il CJC del '17 stabilivsa che confessione e matrimonio celebrati dagli illecitamente ordianti erano dubbi. nel moemnto in cui sono stati consacrati i vescovi, i chierici dela FSSPX, hanno smesso di essere degli illecitamente ordinati, oper diventare (APPARENTEMENTE & MAterialmente) ministri di altra chiesa, di  SUCCESSIONE APOSTOLICA CERTA. PERTANTO  anche  matrimonio e confessione che prima erano, in base ad una lettura letterale del codice, "dubbi", sono diventati paradossalmente certi. E, comunqauie, stiamo parlando come  se lo statao di necessità non esistesse. Staim o mettendo in mezzo un'argomento, su cui il Vaticano NON HA MAI FATTO riferiemtno esplicito. Anzi, nelle vecchie trattative, ancora in mano a GP2, si era giunto perfino a "sanare in radice" e riconoscere validi nientepopodimeno che gli "Annullamenti" matrimoniali (che, poi, in definitiva eranoi solo pareri personali)sancti dalal realtiva commissione della FSSPX. Comunque, ripeto, se & quando, sempre dal Vaticano, si elogierà (come già si è fatto) l'operato della FSSPX, le consiglio di mettersi in lista per il premio "Figura di MALTA" (Ovviamente la giuria si riunisce sull'isoal del Mediterraneo9. Tanto le si doveva.

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  50. SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX. Egregio don Marco, ma quale pianeta scende? E' rimasto (alora è lei l'arretrato ) al CJC del 1917? Nessuno le ha mia detto, che, anche ai sensi di quel codice, ciò che dice Lei era sensato proprio fino al giorno delle consacrazioni epsicoali? il CJC del '17 stabilivsa che confessione e matrimonio celebrati dagli illecitamente ordianti erano dubbi. nel moemnto in cui sono stati consacrati i vescovi, i chierici dela FSSPX, hanno smesso di essere degli illecitamente ordinati, oper diventare (APPARENTEMENTE & MAterialmente) ministri di altra chiesa, di  SUCCESSIONE APOSTOLICA CERTA. PERTANTO  anche  matrimonio e confessione che prima erano, in base ad una lettura letterale del codice, "dubbi", sono diventati paradossalmente certi. E, comunqauie, stiamo parlando come  se lo statao di necessità non esistesse. Staim o mettendo in mezzo un'argomento, su cui il Vaticano NON HA MAI FATTO riferiemtno esplicito. Anzi, nelle vecchie trattative, ancora in mano a GP2, si era giunto perfino a "sanare in radice" e riconoscere validi nientepopodimeno che gli "Annullamenti" matrimoniali (che, poi, in definitiva eranoi solo pareri personali)sancti dalal realtiva commissione della FSSPX. Comunque, ripeto, se & quando, sempre dal Vaticano, si elogierà (come già si è fatto) l'operato della FSSPX, le consiglio di mettersi in lista per il premio "Figura di MALTA" (Ovviamente la giuria si riunisce sull'isoal del Mediterraneo9. Tanto le si doveva.

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  51. SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX. Egregio don Marco, ma quale pianeta scende? E' rimasto (alora è lei l'arretrato ) al CJC del 1917? Nessuno le ha mia detto, che, anche ai sensi di quel codice, ciò che dice Lei era sensato proprio fino al giorno delle consacrazioni epsicoali? il CJC del '17 stabilivsa che confessione e matrimonio celebrati dagli illecitamente ordianti erano dubbi. nel moemnto in cui sono stati consacrati i vescovi, i chierici dela FSSPX, hanno smesso di essere degli illecitamente ordinati, oper diventare (APPARENTEMENTE & MAterialmente) ministri di altra chiesa, di  SUCCESSIONE APOSTOLICA CERTA. PERTANTO  anche  matrimonio e confessione che prima erano, in base ad una lettura letterale del codice, "dubbi", sono diventati paradossalmente certi. E, comunqauie, stiamo parlando come  se lo statao di necessità non esistesse. Staim o mettendo in mezzo un'argomento, su cui il Vaticano NON HA MAI FATTO riferiemtno esplicito. Anzi, nelle vecchie trattative, ancora in mano a GP2, si era giunto perfino a "sanare in radice" e riconoscere validi nientepopodimeno che gli "Annullamenti" matrimoniali (che, poi, in definitiva eranoi solo pareri personali)sancti dalal realtiva commissione della FSSPX. Comunque, ripeto, se & quando, sempre dal Vaticano, si elogierà (come già si è fatto) l'operato della FSSPX, le consiglio di mettersi in lista per il premio "Figura di MALTA" (Ovviamente la giuria si riunisce sull'isoal del Mediterraneo9. Tanto le si doveva.

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  52. Piena comunione a Roma o all'eresia conciliare? Siamo sicuri veramente don Marco che siano quelli della FSSPX a non essere in comunione con Roma? O c'è da credere dagli atti e dagli scritti che fuori da Roma ci siano andati molti alti prelati e anche qualche "santo subito" o beato che da da pensare? Mi pare che molte rivelazioni riconosciute dalla Chiesa, tra cui la Salette, Fatima, Quito, anche in Giappone nel XX sec. siano state annunciatrici del tradimento di Roma: ROMA PERDERA' LA FEDE(Salette); NEL XX SEC.NON SI TROVERANNO PIù PRELATI CHE VOGLIANO IL BENE DEL SACERDOZIO E DELLE ANIME (Quito). A chi bisogna obbedire quando i superiori disertano? Sempre e prima di tutto a Dio, che ci ha parlato sia tramite le Sacre Scritture che tramite il Magistero infallibile della Chiesa, Magistero che non può esserte mutato nemmeno da un Papa o da un Concilio. Io se fossi un sacerdote avrei più paura a tradire Gesù per obbedire ai falsi profeti modernisti insinuatisi in Vaticano e nelle diocesi. Obbedire al Papa significa obbedire al Magistero Infallibile, da 40 anni i Papi non parlano più con autorità, a cosa dunque si disobbedisce se si continua nell'ortodossia della Chiesa? Si disobbedisce perchè non si fanno Messe show, si disobbedisce perchè non si baciano corani ad Assisi, si disobbedisce perchè si continua ad insewgnare senza cambiamenti la dottrina di Cristo che è poi la dottrina immutabile della Chiesa? Direi che disobbediscono più quei sacerdoti o prelati che sono pro aborto o pro matrimoni gay, che maltrattano quotidianamente Gesù nell'Ostia (facendola profanare), che si disinteressano del bene supremo delle anime, che fanno i sociologhi più che i sacerdoti, sacerdoti e prelati che costantemente dicono di obbedire e poi fanno tutto il contrario di ciò che il papa dice. Questi don Marco sono i soldati in piena comunione con Roma. Io rabbrividisco e preferisco essere difesa, sacramentata ed istruita nella dottrina da dotti, santi sacerdoti che sanno cosa sia il sacrificio per le anime, piuttosto che da sociologi che non vestono nemmeno più la talare per vergogna, che sanno poco della vera dottrina cattolica, vivono come se non avessero una vocazione (la più bella ed importante nella società), nonostante siano in comunione con non si sa quale Roma.

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  53. <span>Antonello,</span>
    penso proprio di sì.
    SdC

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  54. Un sacerdote che non sa che NON era la FSSPX ad essere scomuncata ma i 4 vescovi è già grave.... ma che giri il dito nella piaga allontanando una fretarnità che dovrebbe predicare maggiormente come insegna lo stesso Concilio, è davvero inquietante...
    Insomma, si usa il Concilio per quello che fa comodo.... con il Concilio si sono fatti entrare nella Chiesa cani e porci facendoli cozzovigliare a più non posso e facendoli diventare i padroni delle catechesi e delle pastorali, con il Concilio si predica l'apertura, salvo poi sbattere in faccia le porte a chi si permette di contestare di usare il Concilio per dire cose che la Chiesa non ha mai insegnato...
    Mi perdoni don Marco, ma anche lei perde di vista il vero problema che non è il trasferimento volontario del canonico MA LE MOTIVAZIONI....
    Un giorno chiesi ad un sacerdote a causa della predica strana che fece: "mi scusi padre, ma se come lei ha affermato all'omelia, Gesù finì sulla Croce PERCHE' COMPRENDISSIMO CHE TUTTE LE RELIGIONI SONO UGUALI, perchè ha fondato la Chiesa e perchè la Patristica ha insegnato la simbologia di quel fianco squarciato nei Sacramenti?", mi rispose: " Bisogna chiederlo alla Chiesa di prima del Concilio! Ma adesso SAPPIAMO LA VERA MOTIVAZIONE, la Chiesa è solo una guida per tutte le religioni le quali SONO TUTTE UGUALI, SE FOSSE NECESSARIO IO SAREI PRONTO A FARE IL PRETE DAI PROTESTANTI, siamo tutti una sola grande chiesa...."
    *DONT_KNOW*
    E' questa la vera comunione con Roma? E' questa la vera obbedienza a Pietro?
    Tutti dovremo diventare amanti della vera Tradizione (come lo eravamo) a tal punto da dover far scomparire questa ANOMALIA (la definizione di essere tradizionalisti) nata da dopo il Concilio....
    Predico bene e razzolo male anch'io perchè non entro nelle file della FSSPX, ma una cosa è certa: mentre loro dovranno uno sforzo per comprendere certe legittime aperture della Chiesa, "noi" dovremo fare lo sforzo maggiore per comprendere che NOI SIAMO NELL'APOSTASIA LORO NO...controbattere le decisioni prese ad un Concilio PASTORALE non è fare apostasia, quello che abbiamo fatto noi invece si...eccolo il famoso avvertimento di Cristo della TRAVE NEL NOSTRO OCCHIO e di lasciare la PAGLIUZZA nell'occhiuo del fratello...Gesù chiama TRAVE (notare la mole) dentro il nostro occhio e definisce PAGLIUZZA l'altra... ;)
    Mi perdoni "la predica" e mi benedica!

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  55. certo, infatti intendevo dire del propio ordinario

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  56. Mi è uscita senza volere quella faccetta gialla, in realtà doveva essere parentesi chiusa.

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  57. per il commento delle 10,50:

    tu si che hai capito tutto della situazione della Chiesa, delle disobbedienze progressiste, della posizione della FSSPX e della decisione del canonico!

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  58. <span>L'abate è il vescovo in questo caso particolare: l'abbazia in questione gode di extra-territorialità rispetto alla diocesi di Sion.</span>
    <span> SdC</span>

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  59. O credete forse che Padre Pio, Madre Teresa, Josemaria Escrivà non vedessero le storture della Chiesa?!                                                                                       A prescindere che sulla santità di Madre Teresa e di Escivà, più si va avanti, più sorgono dubbi, Padre Pio agiva e viveva in un contesto ancora formalememnte cattolico. I più radicali tra i tradizionalisti, si tra tra i Figli spirituali di PADRE PIO o tra chi è creciuto alla loro sc uola. La priam generazione dela congrazione tradizionalista di Figlie del Cencolo è tutta di figlia spirituiali di paDRE PIO

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  60. O credete forse che Padre Pio, Madre Teresa, Josemaria Escrivà non vedessero le storture della Chiesa?!                                                                                       A prescindere che sulla santità di Madre Teresa e di Escivà, più si va avanti, più sorgono dubbi, Padre Pio agiva e viveva in un contesto ancora formalememnte cattolico. I più radicali tra i tradizionalisti, si tra tra i Figli spirituali di PADRE PIO o tra chi è creciuto alla loro sc uola. La priam generazione dela congrazione tradizionalista di Figlie del Cencolo è tutta di figlia spirituiali di paDRE PIO

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  61. O credete forse che Padre Pio, Madre Teresa, Josemaria Escrivà non vedessero le storture della Chiesa?!                                                                                       A prescindere che sulla santità di Madre Teresa e di Escivà, più si va avanti, più sorgono dubbi, Padre Pio agiva e viveva in un contesto ancora formalememnte cattolico. I più radicali tra i tradizionalisti, si tra tra i Figli spirituali di PADRE PIO o tra chi è creciuto alla loro sc uola. La priam generazione dela congrazione tradizionalista di Figlie del Cencolo è tutta di figlia spirituiali di paDRE PIO

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  62.  Di certo essendo i sacerdoti della FSSPX illeciti non sono abili a celebrare nozze valide, per gli ordossi la situazione è più complessa so che la validità è dubbia. Ho fatto l'esempio degli ortodossi in relazione ai vescovi, non al matrimonio; la similitudine è : non c'è più la scomunica, ma nonc'è ancora neanche la piena comunione

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  63. Maestro di Cappella affranto19 luglio 2010 alle ore 11:06

    Carissimi, vado fuori tema ma mi sembra improtante segnalarvelo:
    su Repubblicavideo è pubblicato un filamto della pesante contestazione al nostro amico mons. Mani di Cagliari, fischiato e verbalmente aggredito dai parrocchiani di una chiesa della città che protestano per il cambio del parroco.

    Mi sembrerebbe bello che la redazione pubblicasse il video sul blog, sembra di rivedere i "fasti" di Tiberville

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  64. Caterina63,
    quel che tu scrivi mi sà un po' un sofisma.... ;-)
    SdC

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  65. Padre Pio non ha mai detto e voluto dire una Messa protestante, ops novus ordo. E nemmeno la FSSPX si è mai sognata di abbandonare la Santa Chiesa Cattolica Apostolica e Romana, per questo ha dovuto "disobbedire" a chi l'aveva abbandonata e tradita. Giusto per rimanere fedeli!

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  66. Cattolico, e fiero di esserlo.19 luglio 2010 alle ore 11:09

    Perché l'abate non è andato nella FSSP? Oppure nei FI? Oppure eventualmente in altre realtà tradizionali in comunione con la Chiesa? Perché aderire a un gruppo che per ora è scismatico (in futuro speriamo di no)?

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  67. Cattolico, e fiero di esserlo.19 luglio 2010 alle ore 11:09

    Perlomeno, a me risulta che sia scismatico.

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  68. Il mondo è pieno di religiosi sclaustrati.
    Semmai la rinuncia ai voti dovrebbe  essere fatta col permesso delli superiori e la FSSPX dovrebbe accettarlo a rinuncia formalizzata.
    credo funzioni così e mi parrebbe la prassi più logica.

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  69. <span> A chi bisogna obbedire quando i superiori disertano? Sempre e prima di tutto a Dio, che ci ha parlato sia tramite le Sacre Scritture che tramite il Magistero infallibile della Chiesa, Magistero che non può esserte mutato nemmeno da un Papa o da un Concilio. </span>

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  70. ..... cara Annarita,
    ma a che giova ormai, nella deriva senza freni, ricordare i severi moniti del Cielo agli apostati ?
    Sì, ripetiamoli pure, ma...
    questi numerosi esponenti del clero che si sono allontanati dalla Fede, NON credono più neanche alle parole dette dalla Madonna e Gesù Cristo in quelle apparizioni che lei ha citato, e che predicevano l'autodemolizione della Chiesa e il crollo della Fede cattolica, quindi come potrebbero accorgersi della loro apostasia ?
    Diranno sempre che <span>siccome</span> non è obbligatorio credere a quegli ammonimenti del Cielo, <span>allora</span> NON è neanche vero, secondo loro, che Roma ha perso la Fede: hanno occhi e non vedono, orecchie e non odono più i richiami di Dio che si manifestano in tanti modi, tempi e luoghi !

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  71. Una domandina semplice semplice a tutti coloro che continuano a tirar fuori con la questione dell'obbedienza:
    se il vostro vescovo vi ordinasse di sputare su un crocifisso che cosa fareste? (e, per favore, non cercate di eludere la domanda dicendo che si tratta di un'ipotesi del tutto assurda).

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  72. <span>Anche a me risulta così.</span>

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  73. Se ce ne andiamo tutti alla san Pio X, le gia` flebili speranze di vedere nella Chiesa catolica la "Tradizione" innalzata nuovamente al ruolo che le compete scompariranno del tutto. Una "sferzata" come quella in discussione e` indubbiamente salutare, ma le nostre parrocchie hanno un disperato bisogno di fedeli (e religiosi principalmente) realmente legati alla Tradizione. 

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  74. I santi hanno sempre obbedito, ma non certo alle eresie o agli eretici. Molti santi hanno avuto la grazia di non vedere ciò che abbiamo dovuto vedere noi, il tradimento di Pietro e degli apostoli. Ma ci sono stati anche santi che hanno obbedito ad un antipapa come S.Vincenzo Ferreri, mentre contemporaneamente S.Caterina da Siena difendeva il Papa vero. Non sempre si hanno tutti i lumi anche se si è santi. Come si fa ad essere santi ed obbedire al falso Papa? Si è santi perchè si continua comunque anche in contingenze difficili e di difficile interpretazione ad obbedire a Cristo e al Magistero Infallibile della Chiesa, cioè sacra scrittura e tradizione, pilastri che non verranno mai meno, perchè protetti dall'infallibilità e dall'impeccabilità (la Chiesa rimane sempre Santa ed Immacolata), infallibilità ed impeccabilità che gli uomini non hanno, nemmeno i Papi, se non nel momento che parlano con autorità (ex cathedra) ed impegnando la propria autorità hanno infallibilmente la protezione ed il consiglio dello Spirito Santo.

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  75. MI chiamo Domenico non "il commento delle 10.50"...19 luglio 2010 alle ore 11:28

    on crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma la spada" Mt 10,34

    La Verità "separa" necessariamente chi la segue da chi la contesta, chi umilmente si pone nel solco di ciò che si è sempre seguito e chi mette i "distinguo", i "però", le "profezie", etc. progressista o tradizionalista che sia.

    Perdonatemi, io non sono molto aggiornato sulle "profezie" e le "rivelazioni": c'è una sola Rivelazione ed è la Sacra Scrittura:

    "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa,e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa!" (Mt 16, 18-19)

    La Parola di Dio è chiarissima: ma voi invece dite che sì, le porte degli inferi "<span>hanno prevalso</span>", da Roma si diffondono "<span>solo</span>" eresie, la corruzione è "<span>totale</span>" (tranne che ad Econe): tutte eresie, facilmente contestabili con il catechismo (anche di S.Pio X) alla mano.

    Io invece vedo che sì, ci sono le degenerazioni progressiste, ma ci sono anche tanti sacerdoti che celebrano la Messa (anche Novus Ordo) con la dovuta devozione e serietà, come fa il Papa, tanti religiosi che si prodigano nella carità e non nell'attivismo volontaristico, tanti fedeli che testimoniano la Fede senza per questo assumere atteggiamenti "ribelli".

    E' a questi che bisogna guardare, non all'indegno esempio di chi scrive, ma quello dei piccoli e grandi santi che vivono ORA nel mondo, senza clamori e senza assumere pose da "ultrà" di questa o quella posizione.

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  76. Fu sempre ribadito, anche dal Vaticano, che non ci fu scisma!

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  77. per i ciechi e sordi volontari di fronte al disastro del crollo della Fede che richiedei urgenti rimedi (ritorno alla Tradizione) si sta avverando quella Parola detta da Gesù di fronte agli increduli, valida per  i duri di cuore di tutti i tempi:
    <span><span>"<span>E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:</span></span></span>
    <span>Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca</span><span>!"</span>
    In ogni tempo i duri di cuore, ciechi e sordi volontari NON VOGLIONO essere guariti dal Signore:
    per loro si può solo pregare.

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  78. <span>per i ciechi e sordi volontari di fronte al disastro del crollo della Fede che richiede urgenti rimedi (=ritorno alla Tradizione) si sta avverando quel passo del Vangelo di S. Giovanni, che ricorda la durezza di cuore degli increduli di fronte ai miracoli di Gesù, Parola valida per  <span>i duri di cuore </span>di tutti i tempi:  
    <span><span>"<span>E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:</span></span></span>  
    <span>Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca</span><span>!"</span>  (Gv, 12, 39-40)
    In ogni tempo i duri di cuore, ciechi e sordi volontari NON VOGLIONO essere guariti dal Signore:  per loro si può solo pregare.</span>

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  79. Infatti il concilio no ha detto nulla di contrario al magistero infallibile... 

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  80. Me l'aspettavo una risposta verso gli Ortodossi.....
    il Papa nella Sacramentum Caritatis dice: la Chiesa vive e si esprime nei sette Sacramenti.... ergo, la FSSPX si esprime e vive la Chiesa nei sette Sacramenti? ;)
    Anche gli Ortodossi hanno i sette Sacramenti ma non hanno nel Matrimonio l'indissolubilità...ergo non sono paragonabili....
    Paolo VI non tolse la scomunica nello specifico a dei vescovi che non dovevano essere fatti, ma si tolsero (AL PLURALE) le reciproche scomuniche, il caso è molto, molto diverso!
    Inoltre la posizione della FSSPX che è ALL'INTERNO della Chiesa Cattolica (gli ortodossi sono all'esterno) è un caso UNICO nella Chiesa, è un paradosso generato dalla Chiesa stessa.... che continuerà fino a quando non si saranno chiariti E CONDANNATI gli errori provocati dalle false interpretazioni usate con lo strumento del Concilio...La FSSPX è Figlia LEGITTIMA della Chiesa, è stata la risposta (che piaccia o meno) alle cattive interpretazioni del Concilio...
    Le differenze stesse specificano questa diversità quando, infatti, gli Ortodossi vengono INVITATI COME OSPITI alle funzioni Cattoliche, un invito che non avrebbe alcun senso se fosse fatto alla FSSPX ed infatti non viene fatto... ;)

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  81. Il Concilio può avere dei punti non chiari ma non ha mai inteso essere infallibile, proprio per questo non può essere contrario al magisero infallibile, nonosante ciò si obbedisce anche per le cose che non sono infallibili, il mio celibato non è materia di fede ne è oggetto di infallibilità eppure io non vado in giro in cerca di belle ragazze...le messe schow NON SONO FRUTTO DEL CONCILIO MA DELLA STESSA ERMENEUTICA DELLA ROTTURA FATTA PROPRIA ANCHE DAI LEFEBVRIANI

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  82. CHI HA DETTO MAI che le porte degi inferi hanno prevalso ?
    .... citi un esempio reale, con serietà per favore: i discorsi generalizzatori di accusa NON HANNO ALCUN VALORE !

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  83. scusi Annarita, per essere concreti:
    lei ha parlato di "<span> falso Papa" ; ma quando è mai accaduto che nella Chiesa si dovesse obbedire ad un falso Papa ?</span>
    Non ha valore lanciare accuse generiche: chi sarebbe il "falso Papa" ?

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  84. ..saranno validi allora i sacramenrti di Nourrichard, Vescovo di Evreux..ma per carità. Preferirei beccarmi la sifilide piuttosto che farmi benedire da quell'uomo, magari dopo una messata "pop".


    In ogni caso, Don Marco.. capisco il suo commento... Ma quello che dice è apertamente in contrasto non solo con il buon senso post-conciliare, per cui sono benvenuti cani e porci, da Bose a Mancuso passando per le pretesse veterocatto-tettamanziche..
    Ma sulla validità dei Sacramenti celebrati dalla FSSPX s'è già espresso più volte e in modo molto chiaro l'allora Prefetto dell'Ecclesia Dei il card. Castrillon Hoyos.. sono validissimi.
    Tra lei, caro Don, e Sua Eminenza.. mi tengo Sua Eminenza e mi scusi se è poco.

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  85. <span>scusi Annarita, per essere concreti: 
    lei ha parlato di "<span> falso Papa" ; ma quando è mai accaduto che nella Chiesa si dovesse obbedire ad un falso Papa ?</span> 
    Non ha valore lanciare accuse generiche: chi sarebbe il "falso Papa", nella storia recente, dopo l'episodio da lei citato riguardante S. Vincenzo Ferreri ?</span>

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  86. l'abate (minuscolo voluto) ha pure rinfacciato a padre Escher d'aver "sfruttato" l'abbazia per "pagarsi" gli studi !!!!! Gli hanno "pagato" maturità e studi universitari!!!
    Prima di giudicare l'agire di padre Escher sarebbe bello poter leggere la lettera "d'addio" che ha scritto.
    perdonatemi le troppe virgolette.

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  87. Può anche essere caro SdC, ma al momento non è che abbiate dato risposte diverse dalle mie, ancora una volta si ottengono, erroneamente, due versanti, ancora una volta i pro e i contro e intanto il problema a monte resta e nessuno lo affronta, mentre fra i miei rischiosi sofismi sene aggiungono degli altri, quelli vostri, quelli dell'altro versante.... nel mio piccolo ho tentato di indirizzare i più sapienti di me verso quell'approfondimento e non all'indice di gradimento dove tale Canonico sarebbe dovuto andare... ;)

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  88. questa affermazione mi pare essere vittima della <span>trappola hegeliana</span>, quella ingannevole teoria degli oppostismi, venuta di moda dal Concilio in poi: una vera gabbia per la ragione e per la vera Fede !

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  89. <span>questa affermazione mi pare essere vittima della <span>trappola hegeliana</span>, quella ingannevole teoria degli oppostismi, venuta di moda dal Concilio in poi: una gabbia per la ragione e per la vera Fede !</span>

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  90. Scisma o non scisma, purtroppo certe dichiarazioni ufficiali della Fraternità fanno ancora vedere come anche ad Econe vi sia ancora una lettura del concilio secondo un'ermeneutica della rottura, speculare rispetto a quella dei progressisti-modernisti.
    Noi non possiamo avere dubbi. Preghiamo, certo, per la completa risoluzione della situazione della FSSPX, ma non illudiamoci o non facciamo finta che ci sia piena comunione.
    Ribadisco che ognuno è libero di pensare quel che crede, ma la posizione cattolica è con Pietro, in piena sottomissione a Lui. Pietro non sbaglia mai in tema di morale e di dottrina. E de Maistre affermava anche che di fronte a un pronunciamento di Pietro che io non condivido "se anche avessi la certezza di aver ragione, avrei la fede di avere torto". 
    Amici, questo è lo spirito cattolico. Non dividiamoci e stiamo con il papa, costi quel che costi.

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  91. Se il mio vescovo mi ordinasse di sputare su un  crocifisso io non obbedirei e per questo non sarei disobbediente al vescovo in quanto non si può comandare un sacrilegio se il mio vescovo mi comandasse di camminare con le mani invece che con i piedi io non sarei tenuto ad obbedire proprio perche non si tratta di fede e morale, tanto meno si può dire che il Concilio ha detto delle eresie ha inteso aggiornaere il linguaggio, si è forse spinto un po' in là lo ha fatto in maniera maldestra va bene ma non per questo io sono tenuto ad uscire dalla Chiesa.

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  92. <span>secondo un'ermeneutica della rottura, speculare rispetto a quella dei progressisti-modernisti.  </span>
    ripeto c.s.:
    <span>questa affermazione mi pare essere vittima della <span>trappola hegeliana</span>, quella ingannevole teoria degli oppostismi, venuta di moda dal Concilio in poi: una gabbia per la ragione e per la vera Fede !</span>

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  93. <span>Pietro non sbaglia mai in tema di morale e di dottrina.</span>
    esatto: quando parla ex cathedra, NON da dottore privato, come disse più volte Pastorelli !

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  94. Gabbia, mi dispiace per la tua affermazione. Dimostra ampiamente che anche in campo cosiddetto tradizionalista esistono persone che si oppongono all'ermeneutica della continuità, non avendo evidentemente fatto proprie le parole del Papa Benedetto. Che sono un pronunciamento dottrinale di eccezionale portata e un chiarimento definitivo su come si debba leggere il CVII. Il Concilio non si può leggere fuori della Tradizione: vale a sinistra e anche a destra (scusate i termini impropri ma suggestivi)!  Intendiamoci, non che a me sia risultato facile "leggere il concilio alla luce della tradizione": ma se lo si fa veramente, allora sì si può difendere la Tradizione. Altrimenti le si rema contro.

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  95. Se c'è un ambito, dove il Vat II (o se preferite il post) è  stato dievastante, è proprio la vita religiosa. Come disse un vecchio monaco, i voti si sono arricchiti di attributi: Castità "arrangiata" (qaundo non proprio "coniugata"), obbedienza "dialogata" e povertà MEGLIO NON PARLARNE! O, come disse un altro, in convento è entrato il D.D.T. . E non si riferiva solo all'insetticida tossico e cancerogeno, ma, anche a DONNE, DANARI & TITOLI (Accademici e nobiliari). Vi stupite se il 75% delle congrazioni tradizionaliste , vicine alla FSSPX, sono nate in seguito ad eventi simili, a quelli del nostro canonico? E si tratta di istituti, quelli tradizionalisti, che toccano con mano la benedizione divina, non fosse altro per le tante vocazioni che vi bussano.  Tutti nati da errori dei fondatori? Avrebbe fatto meglio a fare come tanti altri che, soffrendoin silenzio, forse si sono santificati personalmente ma di certo, coloro che sono andati via hanno fatto ben di più PER LA SOPRAVVIVENZA della regola monastica che hanno professato a suo tempo!

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  96. Se c'è un ambito, dove il Vat II (o se preferite il post) è  stato dievastante, è proprio la vita religiosa. Come disse un vecchio monaco, i voti si sono arricchiti di attributi: Castità "arrangiata" (qaundo non proprio "coniugata"), obbedienza "dialogata" e povertà MEGLIO NON PARLARNE! O, come disse un altro, in convento è entrato il D.D.T. . E non si riferiva solo all'insetticida tossico e cancerogeno, ma, anche a DONNE, DANARI & TITOLI (Accademici e nobiliari). Vi stupite se il 75% delle congrazioni tradizionaliste , vicine alla FSSPX, sono nate in seguito ad eventi simili, a quelli del nostro canonico? E si tratta di istituti, quelli tradizionalisti, che toccano con mano la benedizione divina, non fosse altro per le tante vocazioni che vi bussano.  Tutti nati da errori dei fondatori? Avrebbe fatto meglio a fare come tanti altri che, soffrendoin silenzio, forse si sono santificati personalmente ma di certo, coloro che sono andati via hanno fatto ben di più PER LA SOPRAVVIVENZA della regola monastica che hanno professato a suo tempo!

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  97. Se c'è un ambito, dove il Vat II (o se preferite il post) è  stato dievastante, è proprio la vita religiosa. Come disse un vecchio monaco, i voti si sono arricchiti di attributi: Castità "arrangiata" (qaundo non proprio "coniugata"), obbedienza "dialogata" e povertà MEGLIO NON PARLARNE! O, come disse un altro, in convento è entrato il D.D.T. . E non si riferiva solo all'insetticida tossico e cancerogeno, ma, anche a DONNE, DANARI & TITOLI (Accademici e nobiliari). Vi stupite se il 75% delle congrazioni tradizionaliste , vicine alla FSSPX, sono nate in seguito ad eventi simili, a quelli del nostro canonico? E si tratta di istituti, quelli tradizionalisti, che toccano con mano la benedizione divina, non fosse altro per le tante vocazioni che vi bussano.  Tutti nati da errori dei fondatori? Avrebbe fatto meglio a fare come tanti altri che, soffrendoin silenzio, forse si sono santificati personalmente ma di certo, coloro che sono andati via hanno fatto ben di più PER LA SOPRAVVIVENZA della regola monastica che hanno professato a suo tempo!

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  98. prima di fare paragoni con Thiberville io approfondirei le motivazioni della protreste cagliaritana.

    E soprattutto approfondirei l'operato del parroco in questione.


    E dalle prime notizie che ho letto su internet poco fa questo prete mi sembrerebbe molto ma molto progressista, quindi l'opposto del parroco di Thiberville.


    Indipendentemente da queste considerazioni le proteste di Thiberville come questa di Cagliari, sono il frutto di 40 di lavaggio del cervello.
    Se ai fedeli gli dite ogni momento che sono "sacerdoti", che sono loro il vero centro della celebrazione eucaristica; se per non dar loro le spalle gli girate ilprete (che così ora da le spalle a Dio) etc. etc.
    Se gli dite ogni momento che essi hanno un posto importantissimo nella Chiesa(quasi più importante del sacerdote), etc. etc.

    Beh, allora non lamentatevi se i fedeli si sentono esautorati di fronte a un trasferimento.

    Non lamentatevi se protestano.

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  99. Benedetto XVI deve dimostrarla sta continuità. Non basta dichiararla senza prove. Per ora tutti i fatti portano a una conclusione opposta rispetto a quella della continuità.

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  100. siamo rimasti sempre sub Petrus, anche quando Paolo VI annunciò la grave mutazione subita dalla Chiesa: abbiamo ritenuto che il Papa avesse deciso e fatto tutto per il bene del Gregge, e abbiamo seguito il Pastore supremo in tutti questi 45 anni, sulla scia di quella grave mutazione da lui annunciata nel 1969 con quelle memorabili parole:
    <span><span><span>"....sarà bene che ci rendiamo conto dei motivi, per i quali è introdotta questa <span>grave mutazione: l’obbedienza al Concilio, </span>la quale ora diviene obbedienza ai Vescovi che ne interpretano e ne eseguiscono le prescrizioni;</span></span><span><span> </span></span> ....."
    <span><span>(da</span></span>  <span><span>Allocuzione all'udienza generale ai fedeli del 26 novembre 1969</span></span> ).</span>
    -------------
    Bene, Hofer: il Gregge ha sempre seguito il Papa,<span> docilmente e con fiducia, </span>da quel giorno in cui egli annunciò la<span> grave mutazione introdotta nella Chiesa:</span>
    e allora, io le chiedo: che cosa c'è di nuovo oggi, dopo 45 anni, e perchè stiamo qui a discutere di
    MESSA-IN-LATINO   ?......
    OGGI, Hofer, a chi o a che cosa dobbiamo obbedire ? 
    dobbiamo o non dobbiamo continuare ad obbedire alla grave mutazione annunciata da Paolo VI ?......

    RispondiElimina
  101. Il carattere scismatico della FSSPX si configura all'interno della Chiesa stessa e NON fuori di essa, qui sta la differenza da non sottovalutare e che la rende unica in tutta la sua storia....esso è " segnale di un malessere scaturito DALLE FALSE INTERPRETAZIONI DEL CONCILIO"...come spiegava bene l'allora Ratzinger ai vescovi del Cile nel 1988
    Senza alcun dubbio L SPACCATURA, LA DIVISIONE(=SCISMA) c'è stato ma attenzione, con il Concilio sono cambiati anche i modi di comprendere il senso stesso dello scisma.
    Ratzinger stesso dice ai vescovi cileni parlando di mons. Lefebvre:
    <span><span>Un cristiano non può mai, o non dovrebbe, compiacersi di una rottura. </span>Anche se è assolutamente certo che <span><span>la colpa non può essere attribuita alla Santa Sede</span></span>, è un dovere per noi esaminarci,<span> tanto circa quali errori abbiamo fatto, quanto quali, persino ora, stiamo facendo</span>.</span>


    e ancora dice:

    <span>Dobbiamo riflettere su questo fatto: <span>che tantissimi cattolici, lontani dalla cerchia stretta della fraternità di Lefebvre, vedono questo uomo come guida, in un certo senso, o almeno come alleato utile. Non bisognerà attribuire tutto a motivi politici, a nostalgia, o a fattori culturali di importanza secondaria.</span> Queste cause non sono capaci di spiegare l'attrattiva che è sentita anche dai giovani, e particolarmente dai giovani, che vengono da molte nazioni davvero differenti e che sono immersi in realtà politiche e culturali completamente diverse. </span>
    <span>Certamente mostrano ciò che è, da ogni punto di vista, una prospettiva limitata e parziale;<span><span> ma non c'è alcun dubbio che un fenomeno di questa portata sarebbe inconcepibile se non ci fossero qui all'opera dei valori, che generalmente non trovano sufficienti possibilità di realizzarsi all'interno della Chiesa di oggi</span></span>.

    Per tutti questi motivi, dobbiamo considerare tutta la questione soprattutto <span>come l'occasione per un esame di coscienza</span>. Dovremmo non avere apura di farci noi stessi domande fondamentali, <span>circa i difetti della vita pastorale della Chiesa, che emergono da questi fatti</span>.</span>
    <span></span>
    <span>**************</span>
    <span> ;) </span>
    <span>ergo questa rottura non è paragonabile con la situazione ortodossa....</span>

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  102. <span>siamo rimasti sempre sub Petrus, anche quando Paolo VI annunciò la grave mutazione subita dalla Chiesa: abbiamo ritenuto che il Papa avesse deciso e fatto tutto per il bene del Gregge, e abbiamo seguito il Pastore supremo in tutti questi 45 anni, sulla scia di quellagrave mutazione da lui annunciata nel 1969 con quelle memorabili parole:  
    <span><span><span>"....sarà bene che ci rendiamo conto dei motivi, per i quali è introdotta questa <span>grave mutazione: l’obbedienza al Concilio, </span>la quale ora diviene obbedienza ai Vescovi che ne interpretano e ne eseguiscono le prescrizioni;</span></span><span><span> </span></span> ....."  
    <span><span>da</span></span>  "<span><span>Allocuzione all'udienza generale ai fedeli del 26 novembre 1969</span></span> ".</span>  
    -------------  
    Bene, Hofer: il Gregge ha sempre seguito il Papa,<span> docilmente e con fiducia, </span>da quel giorno in cui egli annunciò la<span> grave mutazione introdotta nella Chiesa:</span>  
    e allora, io le chiedo: che cosa c'è di nuovo oggi, dopo 45 anni, e perchè stiamo qui a discutere di  "MESSA IN LATINO" e argomenti connessi   ?......  
    OGGI, Hofer, a chi o a che cosa dobbiamo obbedire ?   
    dobbiamo o non dobbiamo continuare ad obbedire alla grave mutazione annunciata da Paolo VI ?......</span>

    RispondiElimina
  103.  nel commento delle 10,50 il nome non lo hai messo e siccome io non leggo nè le carte nè le sfere di cristallo il tuo nome non potevo saperlo e pertanto ti ho chiamato in base alle indicazioni che tu stesso mi hai  dato.

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  104. Andreas, de Maistre parlava quando il Papa faceva ancora integralmente il Papa.

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  105. Caro Ospite, intanto stai parlando del Papa, e dar degli ordini al Papa mi sembra un po' eccessivo.

    Poi, evidentemente non hai letto molti scritti del card. Ratzinger, prima ancora che diventasse papa. Altrimenti sapresti cosa intende, perché lo ha spiegato in lungo e in  largo ...

    Il Papa ha bisogno delle nostre preghiere perché è attaccato soprattutto da sinistra, ma purtroppo, mi tocca di prenderne atto, anche da destra. "Sta continuità" te la potevi proprio risparmiare, caro "ospite": non si parla così del successore di Pietro!

    nibinagh@alice.it

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  106. <span>"leggere il concilio alla luce della tradizione": </span>

    questa è una frase astratta, teorica; provi a fare un esempio concreto di COME si faccia la lettura in continuità, visto che molte enunciazioni del Concilio sono <span>ambivalenti,</span> cioè portano la ragione e la prassi su strade divergenti !

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  107. <span>ha inteso aggiornaere il linguaggio,</span>
    col pretesto di aggiornare il linguaggio, ha scelto un linguaggio ambivalente, che permetteva UNA interpreetazione E ANCHE LA SUA OPPOSTA !
    Questa si chiama ambiguità, atta a disorientare sia i pastori che il Gregge !

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  108. Quale continutà c'è tra la Mortalium Animos e le giornate di preghiera interconfessioanli. L'ERMENEUTICA DELLA CONTINUTà è semopre annunciatia e MAI dimostrata, perchè non c'è continuità

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  109. mi meraviglio che tra i lettori di questo blog ci siano ancora tante persone che non hanno una visione ampia e chiara e dei problemi in cui versa la Chiesa e delle posizioni della FSSPX!

    Quando io inneggio alla decisione del canonico svizzero non sto inneggiando allla disubbidienza, alla diserzione, al tradimento; sto inneggiando a una scelta coraggiosa di restare cattolico; scelta forse anche dolorosa.

    E' la Chiesa che da 40 anni, con le forsennate riforme  e con la desistenza dell'autorità, ha posto non pochi fedeli nella tragica necessità di fare scelte dolorose. Legge suprema della Chiesa è la salus animarum.

    W il canonico svizzero che  per restare cattolico se n'è andato ad Econe.

    RispondiElimina
  110. <span><span>ha inteso aggiornaere il linguaggio,</span> 
    ....ed è proprio col pretesto di aggiornare il linguaggio, che ha scelto un<span> linguaggio ambivalente</span>, che permetteva UNA interpretazione E ANCHE LA SUA OPPOSTA ! 
    Questa si chiama ambiguità, atta a disorientare sia i pastori che il Gregge !</span>
    Il male del Concilio, foriero di tutti gli abusi e le derive conseguenti, sta proprio nell'AMBIGUITA', che confonde le idee anzichè chiarirle:
    laddove erano certezze, esso ha portato incertezza e confusione, tuttora NON sanate !
    (...da cui la supplica di Mons Gherardini ed altri illustri uomini di Chiesa)

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  111. Egregio "concretamente", leggere il concilio alla luce della Tradizione significa che quando si incontrano frasi ambigue si devono leggere secondo quanto la Tradizione ha sempre affermato al riguardo. Questo dice il Papa. Ad esempio sostenere la libertà religiosa significa dire che non possiamo imporre la Verità con la forza, ma NON significa che tutte le religioni sono uguali. Una sola è la Verità e una sola è la Vera Religione, mentre le altre sono errori che possono o meno contenere quaqlche ricordo della verità cattolica. Significa comunque che nessuno stato pò imporre l'ateismo per legge, e scusate se è poco. La storia della Polonia insegni!

    P.S.: Ma perchè, pur usando nicknames, non vi firmate per quel che siete, magari con l'indirizzo e-mail, come faccio io? Non ho nulla da nascondere. Quidquid latet apparebit! nibinagh@alice.it

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  112. Caro Daniele per casi straordinari intendevo quelli previsti dal codice visto che ilpericolo di moret non capita così spesso ecc....caro ospite che mi ha insultato dicendomi che nho fatto una figura di Malta sarebbeil caso di abbassare i toni, ciò che lei dice mi giunge nuovo in merito ai Lefebvriani accampare la scusa dello stato di necessità credo sia forzare un po'la mano comunque mi informerò meglio e le dirò, anticipatamente la ringrazio

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  113. Caro ospite ciò che lei dice è oggetto di dibattito chiedo scusa per aver usato l'indicativo al posto del condizionale

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  114. è infatti la Chiesa, a cominciare dalle Gerarchie (come avvisò la Madonna nel 1917) che ha messo il Gregge in un gravissimo stato di confusione, sbandamento, indebolimento della Fede, e stati di emergenza di salvataggio del Depositum, come quello di Lefebvre, al quale furono poste delle vere trappole, come è stato più volte ricordato su questo blog, qui ,  qui  e soprattutto qui  !
    Ma vedo che da oltre 40 anni la gran massa dei fedeli ha la memoria molto corta ed anche in questo blog (dove molte verità di fatti storici pur si dicono) tende a dimenticare ciò che è stato poco prima da fonti affidabili ACCERTATO !

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  115. Hofer l'ermeneutica della continuità non esiste!
    Mi collochi Nostra Aetate nel solco della Tradizione se è capace!

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  116. Pour moi qui suis fier et heureux d'être un abominable «lefebvriste», je ne souhaite qu'une chose: qu'il y ait beaucoup d'autres prêtres «conciliaires» à rejoindre les rangs de la FSSPX. Il y a d'ailleurs urgence; pour toute l'Église, le compte à rebours est commencé…

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  117. perchè ciò che conta è il concetto che si sta esprimendo: su quello bisogna discutere, non sulla persona che lo enuncia !

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  118. Concretamente, l'esempio fatto sull'antipapa e S.Ferreri, non era per dire che in questi 40 anni ci fosse un falso Papa, fortunatamente non sono sedevacantista, ma solo per dire che non si hanno sempre tutti i lumi per giudicare una sittuazione, nemmeno i santi li ebbero tutti, dunque come facciamo ad essere così sicuri che la FSSPX non sia in perfetta comunione con la Chiesa di Roma? Che non è solo la Chiesa del CVII, ma è la Chiesa eterna, che opera in tutti i tempi. Era solo dunque per dire di stare attenti a parlare di disobbedienze e scismi, perchè forse i disobbedienti e gli scismatici sono altri, noi cerchiamo di farci santi come S.Vincenzo Ferreri e Santa Caterina, che furono santi nonostante i problemi del papato dei loro tempi, che poteva confondere le menti e i cuori, se non ben saldi alla Sacra Scrittura, al magistero e alla tradizione della Chiersa, che sono pilastri incorruttibili.

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  119. per tutti quelli che accusano la FSSPX di essere "fuori", cito da Pastorelli:
    <span>"Palazzini, grande teologo e giurista, era uno di coloro che erano addentro alle secrete cose. E a Neri Capponi, canonista, subito dopo la scomunica, disse: macché scomunica, non c'è né scisma nè eresia."</span>
    (commento di Pastorelli su
    http://blog.messainlatino.it/2010/05/verso-la-riabilitazione-di-mons.html
    tutti quelli che non hanno le idee chiare sull'evento-Lefebvre, dovrebbero andare a rileggersi quel dibattito sull'argomento, che resta sempre aperto, ovviamente, fino alla conclusione dei colloqui dottrinali con la S. Sede: quando ?......)

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  120. <span>@ Caterina63,</span>
    <span>1)Il Luteranesimo è stata la rispsota a cattivi comportamenti della Chiesa, non ne fà dei figli legittimi della Chiesa.</span>
    2)Non è per cattiva volontà ma non capisco in cosa sacramento di matrimonio o no o il fatto che si"tolsero le reciproche scomuniche" cambi qualchecosa alla natura stessa di togliere una scomunica (per di più i cari ortodossi possono togliere le loro scomuniche ciò non mi tocca più di ciò, a parte il fatto che si esprime più fratellanza)
    3)Non credo che si possa tecnicamente dire che la FSSPX sia "all'interno" della Chiesa cattolica, in quanto non ha nessun statuto caninico e tutti i suoi presbiteri sono sospesi a divinis. Ovviamente i fedeli che la frequentano sono loro cattolici: ma ciò non fa della FSSPX una struttura all'interno della Chiesa

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  121. .............ha fatto bene..andarsene....................

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  122. <span>"a nessun ariano è mai venuto in mente di definirsi cattolico per convenienza."</span>

    <span>Caro Simone, un po' di umiltà storico-teologica: ha mai sentito parlare dei "Semi-ariani"? No. Allora si informi. Sono eretici anche quelli.... </span>

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  123. Cara Caterina63, la seguo sempre e sono spesso in accordo con lei. Ma ora farebbe vergognare suo Padre San Domenico sentendo le sue affermazioni. Si ricordi della santa domenicana di cui porta il nome e dei martiri dell'Ordine dei Predicatori. Hanno mai lasciato il Papa per seguire la "verità?". E poi le chiedo, cosa dice san Tommaso a proposito dei religiosi (perchè di un religioso qui si parla) che lascia il suo Ordine per andarsene, senza chiedere permessi nè niente, ma sbattendo la porta? Sa cosa diceva Tommaso? Che andrebbe ripreso e incarcerato, anche contro la sua volontà, ma per la salvezza della sua anima, avendo rotto il VOTO DI OBBEDIENZA. 

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  124. Quì c'è poca visione soprannaturale.
    I Pontefici sono anche profeti ed affermano cose il cui significato si capisce solo attarverso ulteriore Magistero dopo riflessione della Chiesa stessa, a volte dopo anni.
     
    Prendiamo il caso dell'Enciclica Humane Vitae, testo profetico per eccellenza e rigettato anche da gran parte dei vescovi in suo tempo: solo da qualche anno, se ne è davvero capito la portata anche teologica e filosofica.

    La dottrina dell'ermeneutica della continuità chiama ad una visione profetica che non si è ancora risolta: la sua comprensione completa necessiterà anni di studio e di dibattiti fino a quando il Magistero si pronuncerà su ogni specifica proposizione. Quando due realtà sembrano in opposizione, il che non è ontologicamente possibile, vuol dire che si è dimenticata una dimensione.

    Intanto rimane l'obbedienza, l'obbedienza fino alla morte sulla croce.

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  125. <span>Tanti "ergo" ma mi piacerebbe capire come la tua premessa sia possibile: "</span><span>Il carattere scismatico della FSSPX si configura all'interno della Chiesa stessa e NON fuori di essa"<span>. Visto che scisma vuol propio dire essere aldifuori della Chiesa ;-)</span></span>

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  126. Guardi.. lascerei a Dio scegliere che tipo di santi vuole, sia quelli coram Deo, sia quelli coram Ecclesia..
    Io non mi scervello sulla santità o meno di Madre Teresa.. io dico che le Sue congregazioni hanno bagnato la terra col sangue di suore e fratelli martiri, conducono una vita "tre metri sopra il cielo" pur restando sempre, scalzi, in mezzo al sangue e alla m***a delle situazioni più estreme di povertà e di dolore... Lo dico perchè la mia personale "via di damasco" passa proprio da una Casa di Betlemme di quattro suorine in abito bianco-azzurro piantata proprio in mezzo ad uno dei quartieri più "hard" di una modernissima e civilizzatissima città occidentale.
    Sono donne assolutamente trasfigurate dall'Amore di Cristo, che vivono a passo lieto nell'umiliazione e nella negazione di sè più totale. Madre Teresa amava profondamente il Sacerdozio Ministeriale e l'Eucarestia.. Ella stessa diceva di soffrire terribilmente quando vedeva gente, in giro per le parrocchie del mondo, che la prendeva con le mani.. Se non avessimo sacerdoti, diceva, non avremmo il Corpo di Cristo qui sulla Terra..
    Tocchiamo pure i fanti, e tra di essi, abati e pretonzoli (e magari ogni tanto pure qualche "santosubito" a caso) progressisti.. ma si 'mme se toccan le sorine mie, ve 'sciònco!

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  127. Don Marco. Beh! che il CVII non fosse dogmatico si sapeva, ma come mai per anni l'hanno reso il dogma dei dogmi? Inganno? Dove sarebbe il piccolo gregge a cui auspicava Paolo VI se non ci fosse stato mons. Lefebvre?
    Forse che chiedere ai propri parroci di essere sacrilegi o apostati è cosa meno grave di chiedere di sputare su un crocifisso? Con la messa nuova, o messa protestante, non si è offeso mggiormente Gesù sacramento, realmente presente? Calpestato, spalpugnato, e oltraggiato in mille modi, abbandonato nei tabernacoli. Forse non è peggio che sputare su un crocifisso che lo rappresenta, ma che non è Lui realmente?
    Perchè dunque così sicuri di disobbedire verso richieste che giustamente ci paiono sacrileghe e così invece obbedienti nel portare avanti atteggiamenti ancora più offensivi verso la Divina Maestà? Forse che la messa nuova (o protestante) abbia maggiormente contribuito a salvare le anime e a portare onore a Dio, o è vero il contrario? Non mi pare di vedere una grande fede tra il popolo di Dio e non mi pare che le chiese siano più piene, mi pare inverce di assistere ad un'apostasia di massa e ad una società agonizzante. Non è colpa dello spirito del Concilio? (di che spirito si tratta è palese, non certo lo Spirito Santo), dunque da dove viene questo cambiamento disastroso nella Chiesa? E' colpa di mons. Lefebvre, se siamo diventati come i protestanti, increduli? E' colpa sua se i sacerdoti hanno buttato la talare per indossare la tuta da metalmeccanico? E' colpa di mons. Lefebvre, se i sacerdoti non sanno più chi sono e cosa sono le loro mani benedette? Se i seminari sono covi di hegeliani-marxisti-progressisti di chi è colpa? Se i fedeli vivono come tutti gli altri, convivendo, divorziando, abortendo, usando anticoncezionali per un amore più libero, andando in costume da bagno a Messa, di chi è la colpa? Dove sono coloro che dovevano vigilare? Dove sono i responsabili? Pietro che faceva nel momento che si minava la Chiesa? Guardate dentro ai seminari della FSSPX (consiglio il DVD) "Econe, porte aperte", guardate la compostezza,durante la S.Messa, dei fedeli, il silenzio straordinario (nonostante i tanti bambini) durante la consacrazione. Osservate la vita dei sacerdoti sempre in giro in macchina per portare i sacramenti, per stare vicino ai fedeli sparsi in Italia e nel mondo, guardate il sacrificio delle famiglie che cercano di vivere secondo i precetti ed obbedire a Dio, nonostante le difficoltà, dovute anche a non avere l'appoggio di una parrocchia dove poter stare assieme, dove poterci sostenere gli uni con gli altri. Voi avete strutture, chiese, avete la vita facile eppure avete in gran parte perso la Fede. Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti! Vi riconosceranno dalle opere, fu detto e dalla carità gli uni verso gli altri. L'albero si vede dai frutti e i frutti del CVII (bene interpretato o male interpretato) sono chiese vuote, chiese chiuse, obbrobri spacciati per chiese, perdita generale della fede, ignoranza sulla dottrina, seminari semivuoti o chiusi, sacrilegi, apostasia (baci di corano, cacca di mucca sacra sulla fronte, messe show, cambiamento di preghiere nel messale per rispetto umano,dogma della  shoa, scuse a destra e a manca fuorchè a Gesù...etc...etc...)
    Beh! prima di parlare di disobbedienza altrui è bene valutare l'obbedienza propria.

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  128. Ma perché Benedetto XVI parla di una Fraternità in pericolo di separazione?  Se è in pericolo, lo scisma è consumato o è possibile nel futuro?

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  129. Via don Marco, non faccia scempio della sua intelligenza. Le messe-show da chi sono state tollerate? Perché si sono moltiplicte più dei pani e dei pesci? Si possono aver tutte le ermeneutiche di rottura che lei immagina, ma la responsabilità risiede non nel basso ma in alto, in chi deve guidare e vigilare.

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  130. Ma se il vescovo-abate ti dice di obbedire al suo insegnamento nel quale l'apostasia - divenir bonzo - è meno grave dell'aderire alla FSSPX, l'obbedienza non è più obbligatoria, perché tutto l'insegnamento da lui dispiegato non può che esser viziato dall'indifferentismo e dal sincretismo, oltre che dalla disubbidienza alla volontà del Papa.

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  131. Il problema nasce soprattutto dal fatto che si ciancia tanto di ermeneutica della continuità ma non si dimostra nei fatti e nella dottrina in cosa consista.

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  132. Caterina, 
    ma perché non vai anche tu nella FSSPX, visto che pensi che il prete abbia fatto bene? 

    Ricordati che UBI PETRUS, IBI ECCLESIA. Potete girare quanto volete, ma se non si sta SUB Pietro, non si sta nella Chiesa.

    Mi ricordate i superliberali nella Chiesa: essere come i protestanti, ma rimanere nella Chiesa.
    Se la Chiesa Cattolica non vi piace e lodati il prete svizzero, seguitelo.

    Io rimarrò con Pietro, perché lui è la roccia, e non certo la FSSPX!

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  133. E chi è lei per stabilire quando il Papa fa veramente il Papa?

    Ma impari l'umiltà!

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  134. Ai Papi precedenti e allo stesso Benedetto sono state poste domande serie e argomentate. Tocca al Papa fornir adeguate ed indiscutibili risposte: lo scioglimento dei noti nodi teologici e magisteriali è improcrastinabile.

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  135. @Dante A quale testo di Benedetto XVI ti riferisci esattamente? Il contesto conta.
    Ma lo sai meglio di me: lo scisma fu "canonicamente consumato" all momento stesso in cui dei vescovi furono consacrati senza l'unione con il Papa e la medicinale scomunica latae sententiae scattò.
    Il problema qui è complesso: i fedeli che frequentano la Fraternità sono cattolici romani senza dubbio alcuno, quindi restano sottomessi al codice di diritto canonico a tutti gli effett; mentre la Fraternità stessa non è più parte canonicamente della Chiesa che non rappresenta più nè canonicamente nè sacramentalmente con tutti i suoi presbiteri sospesi a divinis al momento sostesso in cui ricevono l'ordinazione sacredotale illecita.
    Il testo del Papa è quindi importante in quanto bisogna capire se non si riferisce ai fedeli che seguono la Fraternità per estenzione semantica.

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  136. Il problema non è il metodo: il problema son le risposte. Punto per punto ci si spieghi il significato ed il valore dei testi o parti di testi conciliari contestati. In caso contrario si chiuda una volta per tutte il problema con l'affermazione che, trattandosi di concilio pastorale, i suoi documenti non son vincolanti. Per cui, poiché il concilio nessuna innovazione dottrinale ha portato, i dubbi e le discussioni ed il dissenso su alcuni documenti o parti di esso non costituiscon rottura con la Chiesa.

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  137. Allora, se il concilio niente ha innovato e nei casi dubbi si deve restar ancorati alla Tradizione, si può viver santamente nella Chiesa ignorando il Concilio.

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  138. Cara Annarita ciò di cui Lei parla non è non è colpa del Concilio, ma degli uomini che nel concilio hanno volutotrovare il pretresto per fare i comodi loro, ciò di cui Lei parla sono abusi, diffusissimi, ma abusi

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  139. @Dante: verissimo quando dici "<span> lo scioglimento dei noti nodi teologici e magisteriali è improcrastinabile."  </span>

    <span>Ma il tempo che ci vuole per farlo può andare fino a qualche secolo, in quanto spesso, ci vuole in "tempo di Dio" per capire bene i problemi e nel frattempo ci è richesta filiale obbedienza ed ossequio per il Vicario di Cristo. </span>Le risposte indiscutibili arriveranno, forse, prima della fine dei tempi.

    L'ermeneutica della continuità è una razionalizzazione della virtù di speranza nell'indefetibilità della Chiesa: ma non è razionale ne realistico chiederne l'attuazione immediata, specialmente poi quando ancora tutto si molto emozionale.

    In fin dei conti, forse, a questo dovrebbero concludere le discussioni dottrinali a Roma: ad accettare l'ermeneutica della continuità come una profezia da realizzare, facendo fiducia nelle promesse di Cristo circala Chiesa senza restrizioni mentali, mentre la FSSPX potrebbe continuare a sviluppare il proprio carisma e una miglior comprensione di questa ermeneutica.

    Una cosa è chiara: ermeneutica di rottura è ormai paragonabile ad un eresia eccelsiologica.
    Solo l'obbedienza conta: "Fiat Voluntas Tua".

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  140. Ma il canonico non potev a entrare al Buon Pastore o alla FSSP o all'ICRSP?
    Perchè proprio a Econe?

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  141. scusi, Ospite,
    che cos'è secondo lei, quella "verità" che mette tra virgolette, mentre Caterina la identifica con Cristo che ha detto :
    "Io sono la Via, la Verità e la Vita" ?
    che cosa lei identifica con la "verità", concretamente  ?

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  142. <span>Certo! ma non in quanto Cattolico Romano</span>

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  143. E chi sarebbero questi uomini?
    Don 0arco, mi spiega, lei che è sacerdote, perché per 40 anni i vescovi hanno PROIBITO di celebrare secondo il rito antico? Perché molti continuano a farlo?
    Perché sono state distrutte cattedrali millenarie IN NOME DEL CONCILIO? Ma crede che sia stato un manipolo di facinorosi ad assecondare queste sconcezze? Mentre i vescovi, dall'alto dei lori episcopii e delle loro grasse ricchezze cosa stavano a fare? A massaggiarsi la pancia, compiaciuti...

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  144. <span><span><span>se il concilio niente ha innovato e nei casi dubbi si deve restar ancorati alla Tradizione, si può viver santamente nella Chiesa ignorando il Concilio.</span></span></span>

    OTTIMO !
    e allora, se l'intera Chiesa metterà nei suoi archivi di oggetti del passato questo Concilio 21.mo, e lo ignorerà, non avrà perso nulla di fondamentale  per la Fede !
    Ignoriamo dunque il Concilio VII e rimarremo sempre Cattolici!
    anzi.....avremo un intralcio in meno, non dovendoci più scervellare ogni giorno per trovare la fantomatica CORRETTA INTERPRETAZIONE delle sue indecifrabili e ambigue enunciazioni !

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  145. co
    Caro ospite ciò che lei dice è oggetto di dibattito chiedo scusa per aver usato l'indicativo al posto del condizionale.                                                                    Chieda scusa in primis a coloro verso i quali (mi auguro involontariamente) poteva essere fattore di confusione, proprio presentando per assodato, ciò che non lo è

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  146. Appunto in nome del Concilio si fa ciò che il Concilio non ha detto. L'errore è averlo permesso più per viltà che per cattiva coscienza, ma in sè il concilio non è stato un errore

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  147. egregio SdC,
    quando lei afferma:
    <span> ermeneutica di rottura è ormai paragonabile ad un eresia eccelsiologica.  </span>
    mi spiega quelle parole di Paolo VI di cui sopra, (dall'allocuzione del 1969)
    <span><span><span>"....sarà bene che ci rendiamo conto dei motivi, per i quali è introdotta questa <span>grave mutazione: l’obbedienza al Concilio, </span>la quale ora diviene obbedienza ai Vescovi che ne interpretano e ne eseguiscono le prescrizioni;</span></span><span><span> ...."</span></span></span>
    PERCHE' secondo lei, parla di MUTAZIONE ? è essa mutazione segno di CONTINUITA' ?
    E CONTINUITA' CON CHE COSA ?

    RispondiElimina
  148. <span>egregio SdC,  
    quando lei afferma:  
    <span> ermeneutica di rottura è ormai paragonabile ad un eresia eccelsiologica.  </span>  
    mi spiega quelle parole di Paolo VI di cui sopra, (dall'allocuzione del 1969)  
    <span><span><span>"....sarà bene che ci rendiamo conto dei motivi, per i quali è introdotta questa <span>grave mutazione: l’obbedienza al Concilio, </span>la quale ora diviene obbedienza ai Vescovi che ne interpretano e ne eseguiscono le prescrizioni;</span></span><span><span> ...."</span></span></span>  
    PERCHE' secondo lei, parla di MUTAZIONE ? è essa mutazione segno di CONTINUITA' ?  
    E CONTINUITA' CON CHE COSA ?</span>

    RispondiElimina
  149. a proposito dello stato di necessità19 luglio 2010 alle ore 14:40

    http://it-cultura.confusenet.com/showthread.php?t=226371                                                                   http://it-cultura.confusenet.com/showthread.php?t=226371

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  150. a proposito dello stato di necessità19 luglio 2010 alle ore 14:41

    Amerio lo ha mai letto?

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  151. Cattolico, e fiero di esserlo.19 luglio 2010 alle ore 14:45

    Bravo! E poi volendo ci sono anche realtà tradizionali all'interno della Chiesa.

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  152. Ubi Petrus ibi ecclesia19 luglio 2010 alle ore 14:47

    IO SU QUESTO NON SONO D'ACCORDO E NON CREDO SIA LA LINEA DI PAPA BENEDETTO. UN MODO PER UNIRE iL VATICANO II e la messa gregoriana potrebbe essere quiello di utilizzare i diaconi permanenti nelle messe solenni secondo la forma straordinaria. IL DIACONATO PERMANENTE MI SEMBRA UN BUON FRUTTO DEL CONCILIO.

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  153. ..Chiaramente non condivido un bel niente di quello che ha detto "pienamente d'accordo con don marco".

    In camera mia, tra i quadretti dei Santi, le devozioni particolari i cari defunti e le foto a me care, ho pure la foto di S. Ecc. Rev.ssima Mons. Lefebvre... in fondo, l'unico che ha dimostrato di come, la Dottrina e la Tradizione siano veramente intoccabili. Figure sante come quella di Lefebvre sono garanzia che il Magistero vada preso sul serio, SEMPRE.. Nemmeno se scendesse un angelo dal cielo a insegnarvi cose diverse dovrete ascoltarlo, diceva San Paolo.. Lefebvre ha obbedito, eccome. Aveva davanti a sè l'esempio e gli insegnamenti di secoli e secoli di storia della Chiesa. Non se l'è sentita di zittire tutto il boato della Storia, per obbedire alle riforme "a colabrodo" di un singolo Papa, che seppe piagnucolare sulle sventure della Chiesa più che governarla.

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  154. <span>C'è disobbedienza e disobbedienza. A volte la disobbedienza a Simone è obbedienza a Cristo e a quel che avrebbe voluto Pietro se non avesse resistito all'azione dello Spirito Santo.</span>
    (citazione da D. Pastorelli)

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  155. Una delle caratteristiche importanti che hanno i cattolici è l' ubbidienza al papa e alla Chiesa.
    La fraternità san Pio x si trova in una situazione molto delicata, essi pur essendo rimasti nella fede si sono allontanati dalla Chiesa e dal papa. Essi sono effettivamente degli scismatici anche se ultimamente si stanno avvicinando sempre più alla piena unione.
    Certamente il canonico aveva buoni motivi per disubbidire ma, un conto è la disubbidienza e ben altro è l'abbandonare il suo ordine per entrare in una fraternità non ancora in unione con la Chiesa cattolica.
    San Francesco dice che nei casi in cui si dovrebbe andare contro la propria coscienza si può disubbidire ma non abbandonare l'ordine.
    Io personalmente penso che al massimo si puo anche lasciare l'ordine ma non l'intera Chiesa cattolica. 
    Padre Pio diceva: " tieniti sempre unito alla Santa Chiesa Cattolica, solo essa può darti la vera pace.
    La Chiesa in questo momento si trova in una situazione difficile e noi dobbiamo cercare di aiutarla facendole ritrovare la Tradizione e non allontarci da essa.

    RispondiElimina
  156. <span>chissà se repetita iuvant? 
     
    <span>Mi pare che la Fraternità di San Pio X non abbia dato origine a nessuno scisma. Nella Messa si prega per il Papa di cui viene riconosciuta l'autorità e il Credo è quello comune atutta la Chiesa.  
    Lo stesso Benedetto XVI ha detto, mi sembra nella lettera indirizzata ai Vescovi dopo la revoca delle scomuniche, che vi era stato "rischio" di scisma, ma non che vi era stato uno scisma, quindi non vedo giustificato tutto quell'orrore espresso sopra.  
    I protestanti, invece, sono eretici e scismatici ma ora sono chiamati "fratelli separati</span></span>

    RispondiElimina
  157. e perchè, caro don Marco, gli abusi continuano a ruota libera, sempre impuniti ?
    perchè forse chi dovrebbe impedirli deve inchinarsi al Concilio ? e non riesce ancora a spiegare agli abusivi CHE COSA HA VERAMENTE DETTO IL CONCILIO ?
    ....per ora, davanti ai nostri occhi, da 45 anni, fluisce -imperterrita-
    la continuità dell'abusivismo: <span>di abuso in abuso, di deriva in deriva</span>, TUTTO il mondo dell'abusivismo liturgico e dottrinale e catechetico, di fatto,
    continua.....! eccome....
    .....ma non certo la Tradizione: quella, NON ANCORA <span>ricomincia a continuare !</span>

    o vogliamo negare l'evidenza ?

    RispondiElimina
  158. <span>Una delle caratteristiche importanti che hanno i cattolici è l' ubbidienza al papa e alla Chiesa.  
    La fraternità san Pio x si trova in una situazione molto delicata, essi pur essendo rimasti nella fede si sono allontanati dalla Chiesa e dal papa. Essi sono effettivamente degli scismatici anche se ultimamente si stanno avvicinando sempre più alla piena unione.  
    Certamente il canonico aveva buoni motivi per disubbidire ma, un conto è la disubbidienza e ben altro è l'abbandonare il suo ordine per entrare in una fraternità non ancora in unione con la Chiesa cattolica.  
    San Francesco dice che nei casi in cui si dovrebbe andare contro la propria coscienza si può disubbidire ma non abbandonare l'ordine.  
    Io personalmente penso che al massimo si puo anche lasciare l'ordine ma non l'intera Chiesa cattolica.   
    Padre Pio diceva: " tieniti sempre unito alla Santa Chiesa Cattolica, solo essa può darti la vera pace.  
    La Chiesa in questo momento si trova in una situazione difficile e noi dobbiamo cercare di aiutarla facendole ritrovare la Tradizione e non allontarci da essa</span>
    <span>Il canonico avrebbe potuto entrare nella comunità del buon pastore.</span>

    RispondiElimina
  159. Infatti: che hanno voluto 'a colleggggialità? che hanno voluto 'a democrazia? ..e mo sa'a pijano!

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  160. <span>e perchè, caro don Marco, gli abusi continuano a ruota libera, sempre impuniti ?  
    perchè forse chi dovrebbe impedirli (soprattutto preti e vescovi che li avallano, visto che il Papa fa molto per raddrizzare le idee...) deve inchinarsi al Concilio ? e non riesce ancora a spiegare agli abusivi  CHE COSA HA VERAMENTE DETTO IL CONCILIO, ma lo nomina sempre per giusticare qualsiasi stortura ?  
    ....per ora, davanti ai nostri occhi, da 45 anni, fluisce -imperterrita-  
    la continuità dell'abusivismo: <span>di abuso in abuso, di deriva in deriva</span>, TUTTO il mondo dell'abusivismo liturgico e dottrinale e catechetico, di fatto,  
    continua.....! eccome....  
    .....ma non certo la Tradizione: quella, NON ANCORA <span>ricomincia a continuare !</span>  
     
    o vogliamo negare l'evidenza ?</span>

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  161. Possibile che tutta Chiesa debba essere impiccata ad un concilio. Continuiamo a guardarci l'ombelico mentre le anime vanno in rovina...

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  162. <span>Che ridere!!!</span>
    <span>Hanno pontificato su collegialità e disseminato consigli pastorali, hanno stravolto e sovvertito i ruoli tra Chiesa docente e Chiesa discente in regime oclocratico guidato dal "popolo di Dio"... Ora il Vescovo dice che tutto 'sta bella roba non è più Chiesa di Dio, ma è tutta una "baracca"! Muhahahahaha!!.. io "baracca" non l'ho mai detto, ma da oggi, con la benedizione di Mons. Mani, un pensierino...!
    </span>
    <span>
    ..hanno voluto 'a colleggggialità? che hanno voluto 'a democrazia? ..e mo sa'a pijano!</span>

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  163. matrimonio tridentino19 luglio 2010 alle ore 15:17

     Ho letto di una ragazza che desidera sposarsi con il rito tridentino. Scrivo il presente non per scoraggiarla, infatti non è impossibile (io stesso ho avuto tale grazia), ma per evidenziare ai soliti del «tutto va bene» che non è semplice: comportarsi e vivere da buon Cattolico, da vero Cattolico, seguace di quel Gesù che parlava di via stretta e irta di rovi, non è facile e costa fatica, denaro e gravi incomprensioni. Come scrissi tempo addietro, di tutti i Sacramenti, il matrimonio, oltre ad essere l'unico "istituito" da Dio Padre in persona nel Paradiso Terrestre, oltre ad essere l'unico che sarebbe esistito anche senza il peccato originale, è anche quello che ha una dimensione sociale più spiccata e tocca anche aspetti che vanno oltre la sola sfera religiosa. In altri termini in Italia comporta anche la trascrizione civile, con tutte le conseguenze pratiche relative. Chi, giustamente, desidera che il suo matrimonio ricada sotto il concordato, cioè chi vuole la trascrizione civile con i relativi annessi e connessi, si trova costretto a doverlo far celebrare nella forma canonica. D'ordinario tale forma prevede che il matrimonio sia celebrato dal parroco della sposa o da un suo delegato. Per chi, invece, sceglie volontariamente o per forza di sposarsi al di fuori della forma canonica, il problema è relativo. Si tratta di separare le due cerimonie, seguendo la prassi di prima del concordato: sposarsi civilmente alle 10 del mattino e religiosamente a mezzogiorno. Ed ecco alcuni episodi di nozze tradizionali, di cui sono a conoscenza: 1) Coppia AA - VP (AA è un magistrato di fama nazionale) Le nozze dovevano avere luogo in un celebre santuario campano. Era stato organizzato per il tardo pomeriggio di un giorno feriale, proprio allo scopo di fare avvenire il tutto in assenza del parroco. Il celebrante era un prete della FSSPX. Al parroco, con i buoni uffici di un frate del santuario, era stata data una spiegazione sommaria sul "latino" che avrebbe usato il celebrante. Si vedeva che era convinto che si sarebbe trattato della Messa di Bugnini, ma in latino, e che il prete sarebbe stato del clero diocesano del Piemonte (del resto, nessuno gli aveva mentito, ma lo si era lasciato credere). Infatti, dimostrando a sua volta o di non aver capito nulla o di aver capito anche troppo, aveva fatto trovare il messale del 1965, ancora Messa tridentina, quantunque già trasformata, e la pianeta tradizionale. Ciò, però, di cui si era raccomandato era che la celebrazione, indipendentemente dalla lingua, avvenisse verso il popolo e non verso il Tabernacolo. Nessuno gli aveva risposto. Ma purtroppo ci fu una spia. Non abbiamo mai saputo chi, ma abbiamo dei sospetti. Il parroco, che normalmente sarebbe dovuto essere assente, è lì, c'è. Allora si cerca di tenerlo bloccato in confessionale. Diversi fedeli, amici degli sposi, chiedono al parroco di essere confessati, ma non fanno una confessione qualunque, di pochi minuti, la fanno lunga, generale, dalla prima caramella rubata all'ultimo pizzicotto dato all'altro sesso. Ma confessione o non confessione, il parroco, non appena scorge che il leggio ed i candelabri vengono cambiati d'orientamento, esce dal confessionale. Il celebrante non se ne dà per inteso e continua imperterrito a cantare. Dopo la Messa il parroco fa un po' il difficile per mettere a disposizione i registri, ma, dato anche il nome e la professione dello sposo, tutto finisce bene. Questo particolare dei registri dice tanto. 2) Una coppia di amici ha parlato con il parroco. Prima il parroco ha accettato, poi ci ha ripensato. Alla fine i due sposi, "ob torto collo", hanno scelto il compromesso di sposarsi senza messa. Hanno fatto solo il rito dell'espressione [...]

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  164. matrimonio tridentino19 luglio 2010 alle ore 15:18

     Ho letto di una ragazza che desidera sposarsi con il rito tridentino. Scrivo il presente non per scoraggiarla, infatti non è impossibile (io stesso ho avuto tale grazia), ma per evidenziare ai soliti del «tutto va bene» che non è semplice: comportarsi e vivere da buon Cattolico, da vero Cattolico, seguace di quel Gesù che parlava di via stretta e irta di rovi, non è facile e costa fatica, denaro e gravi incomprensioni. Come scrissi tempo addietro, di tutti i Sacramenti, il matrimonio, oltre ad essere l'unico "istituito" da Dio Padre in persona nel Paradiso Terrestre, oltre ad essere l'unico che sarebbe esistito anche senza il peccato originale, è anche quello che ha una dimensione sociale più spiccata e tocca anche aspetti che vanno oltre la sola sfera religiosa. In altri termini in Italia comporta anche la trascrizione civile, con tutte le conseguenze pratiche relative. Chi, giustamente, desidera che il suo matrimonio ricada sotto il concordato, cioè chi vuole la trascrizione civile con i relativi annessi e connessi, si trova costretto a doverlo far celebrare nella forma canonica. D'ordinario tale forma prevede che il matrimonio sia celebrato dal parroco della sposa o da un suo delegato. Per chi, invece, sceglie volontariamente o per forza di sposarsi al di fuori della forma canonica, il problema è relativo. Si tratta di separare le due cerimonie, seguendo la prassi di prima del concordato: sposarsi civilmente alle 10 del mattino e religiosamente a mezzogiorno. Ed ecco alcuni episodi di nozze tradizionali, di cui sono a conoscenza: 1) Coppia AA - VP (AA è un magistrato di fama nazionale) Le nozze dovevano avere luogo in un celebre santuario campano. Era stato organizzato per il tardo pomeriggio di un giorno feriale, proprio allo scopo di fare avvenire il tutto in assenza del parroco. Il celebrante era un prete della FSSPX. Al parroco, con i buoni uffici di un frate del santuario, era stata data una spiegazione sommaria sul "latino" che avrebbe usato il celebrante. Si vedeva che era convinto che si sarebbe trattato della Messa di Bugnini, ma in latino, e che il prete sarebbe stato del clero diocesano del Piemonte (del resto, nessuno gli aveva mentito, ma lo si era lasciato credere). Infatti, dimostrando a sua volta o di non aver capito nulla o di aver capito anche troppo, aveva fatto trovare il messale del 1965, ancora Messa tridentina, quantunque già trasformata, e la pianeta tradizionale. Ciò, però, di cui si era raccomandato era che la celebrazione, indipendentemente dalla lingua, avvenisse verso il popolo e non verso il Tabernacolo. Nessuno gli aveva risposto. Ma purtroppo ci fu una spia. Non abbiamo mai saputo chi, ma abbiamo dei sospetti. Il parroco, che normalmente sarebbe dovuto essere assente, è lì, c'è. Allora si cerca di tenerlo bloccato in confessionale. Diversi fedeli, amici degli sposi, chiedono al parroco di essere confessati, ma non fanno una confessione qualunque, di pochi minuti, la fanno lunga, generale, dalla prima caramella rubata all'ultimo pizzicotto dato all'altro sesso. Ma confessione o non confessione, il parroco, non appena scorge che il leggio ed i candelabri vengono cambiati d'orientamento, esce dal confessionale. Il celebrante non se ne dà per inteso e continua imperterrito a cantare. Dopo la Messa il parroco fa un po' il difficile per mettere a disposizione i registri, ma, dato anche il nome e la professione dello sposo, tutto finisce bene. Questo particolare dei registri dice tanto. 2) Una coppia di amici ha parlato con il parroco. Prima il parroco ha accettato, poi ci ha ripensato. Alla fine i due sposi, "ob torto collo", hanno scelto il compromesso di sposarsi senza messa. Hanno fatto solo il rito dell'espressione [...]

    RispondiElimina
  165. matrimonio tridentino19 luglio 2010 alle ore 15:18

     Ho letto di una ragazza che desidera sposarsi con il rito tridentino. Scrivo il presente non per scoraggiarla, infatti non è impossibile (io stesso ho avuto tale grazia), ma per evidenziare ai soliti del «tutto va bene» che non è semplice: comportarsi e vivere da buon Cattolico, da vero Cattolico, seguace di quel Gesù che parlava di via stretta e irta di rovi, non è facile e costa fatica, denaro e gravi incomprensioni. Come scrissi tempo addietro, di tutti i Sacramenti, il matrimonio, oltre ad essere l'unico "istituito" da Dio Padre in persona nel Paradiso Terrestre, oltre ad essere l'unico che sarebbe esistito anche senza il peccato originale, è anche quello che ha una dimensione sociale più spiccata e tocca anche aspetti che vanno oltre la sola sfera religiosa. In altri termini in Italia comporta anche la trascrizione civile, con tutte le conseguenze pratiche relative. Chi, giustamente, desidera che il suo matrimonio ricada sotto il concordato, cioè chi vuole la trascrizione civile con i relativi annessi e connessi, si trova costretto a doverlo far celebrare nella forma canonica. D'ordinario tale forma prevede che il matrimonio sia celebrato dal parroco della sposa o da un suo delegato. Per chi, invece, sceglie volontariamente o per forza di sposarsi al di fuori della forma canonica, il problema è relativo. Si tratta di separare le due cerimonie, seguendo la prassi di prima del concordato: sposarsi civilmente alle 10 del mattino e religiosamente a mezzogiorno. Ed ecco alcuni episodi di nozze tradizionali, di cui sono a conoscenza: 1) Coppia AA - VP (AA è un magistrato di fama nazionale) Le nozze dovevano avere luogo in un celebre santuario campano. Era stato organizzato per il tardo pomeriggio di un giorno feriale, proprio allo scopo di fare avvenire il tutto in assenza del parroco. Il celebrante era un prete della FSSPX. Al parroco, con i buoni uffici di un frate del santuario, era stata data una spiegazione sommaria sul "latino" che avrebbe usato il celebrante. Si vedeva che era convinto che si sarebbe trattato della Messa di Bugnini, ma in latino, e che il prete sarebbe stato del clero diocesano del Piemonte (del resto, nessuno gli aveva mentito, ma lo si era lasciato credere). Infatti, dimostrando a sua volta o di non aver capito nulla o di aver capito anche troppo, aveva fatto trovare il messale del 1965, ancora Messa tridentina, quantunque già trasformata, e la pianeta tradizionale. Ciò, però, di cui si era raccomandato era che la celebrazione, indipendentemente dalla lingua, avvenisse verso il popolo e non verso il Tabernacolo. Nessuno gli aveva risposto. Ma purtroppo ci fu una spia. Non abbiamo mai saputo chi, ma abbiamo dei sospetti. Il parroco, che normalmente sarebbe dovuto essere assente, è lì, c'è. Allora si cerca di tenerlo bloccato in confessionale. Diversi fedeli, amici degli sposi, chiedono al parroco di essere confessati, ma non fanno una confessione qualunque, di pochi minuti, la fanno lunga, generale, dalla prima caramella rubata all'ultimo pizzicotto dato all'altro sesso. Ma confessione o non confessione, il parroco, non appena scorge che il leggio ed i candelabri vengono cambiati d'orientamento, esce dal confessionale. Il celebrante non se ne dà per inteso e continua imperterrito a cantare. Dopo la Messa il parroco fa un po' il difficile per mettere a disposizione i registri, ma, dato anche il nome e la professione dello sposo, tutto finisce bene. Questo particolare dei registri dice tanto. 2) Una coppia di amici ha parlato con il parroco. Prima il parroco ha accettato, poi ci ha ripensato. Alla fine i due sposi, "ob torto collo", hanno scelto il compromesso di sposarsi senza messa. Hanno fatto solo il rito dell'espressione [...]

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  166. Sinceramente, dire che vi è da parte di Benedetto "resistenza allo Spirito Santo" mi sembra veramente spropositato e pericolosamente eterodosso.

    Cari amici, è inutile azzuffarsi, anche se solo verbalmente: lo spirito "scismatico" purtroppo trasuda dalle parole di molti. Ed è quello spirito che si mette, per opera dell'inquilino del piano di sotto, tra noi ed il trionfo della sana dottrina e costituisce il maggior ostacolo, per esempio, alla diffusione della S. Messa in rito straordinario. Perché dall'altra parte non avnno tanto per il sottile: vuoi la messa in latino? Allora sei un lefebreviano ...

    Cum Petro et Sub Petro. Pietro è l'incarnazione stessa della Tradizione viva della Chiesa. Io non conosco altra regola.

    Un caro saluto e ... io mi fermo qui. Questa discussione è già andata oltre....

    In J et M
    nibinagh@alice.it

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  167. 5) Situazione particolare. I protagonisti sono dei convertiti. Sono già sposati da anni solo civilmente. Desiderano sposarsi in un celebre santuario. Vanno a parlare con il rettore che chiede loro: – "POTETE GARANTIRE PER ISCRITTO CHE TUTTI I VOSTRI INVITATI SANNO IL LATINO?" Che acutezza di domanda! Che furbizia di prete! A tanto non era arrivato neppure Don Abondio, vigliacco, ma buono. Si vede che questo rettore, oltre che vigliacco, è anche cattivo. In conclusione li sposa un altro anziano sacerdote, a casa loro e in rito tridentino. Ovviamente tutti questi problemi sono risolti alla radice, in parrocchie il cui parroco, come padre Louis Demornex a Corigliano di Sessa Aurunca, caso rarissimo in Italia, ma non infrequente all'estero, sia tornato a celebrare la Santa Messa Tridentina. Ovviamente da quelle parti tutti i matrimoni saranno celebrati in rito tridentino. Concludendo, spero che in futuro, per grazia di Dio, gli ostacoli vengano tutti appianati. Raffaello Minimi           rafminimi13@libero.it

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  168. 5) Situazione particolare. I protagonisti sono dei convertiti. Sono già sposati da anni solo civilmente. Desiderano sposarsi in un celebre santuario. Vanno a parlare con il rettore che chiede loro: – "POTETE GARANTIRE PER ISCRITTO CHE TUTTI I VOSTRI INVITATI SANNO IL LATINO?" Che acutezza di domanda! Che furbizia di prete! A tanto non era arrivato neppure Don Abondio, vigliacco, ma buono. Si vede che questo rettore, oltre che vigliacco, è anche cattivo. In conclusione li sposa un altro anziano sacerdote, a casa loro e in rito tridentino. Ovviamente tutti questi problemi sono risolti alla radice, in parrocchie il cui parroco, come padre Louis Demornex a Corigliano di Sessa Aurunca, caso rarissimo in Italia, ma non infrequente all'estero, sia tornato a celebrare la Santa Messa Tridentina. Ovviamente da quelle parti tutti i matrimoni saranno celebrati in rito tridentino. Concludendo, spero che in futuro, per grazia di Dio, gli ostacoli vengano tutti appianati. Raffaello Minimi           rafminimi13@libero.it

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  169. 5) Situazione particolare. I protagonisti sono dei convertiti. Sono già sposati da anni solo civilmente. Desiderano sposarsi in un celebre santuario. Vanno a parlare con il rettore che chiede loro: – "POTETE GARANTIRE PER ISCRITTO CHE TUTTI I VOSTRI INVITATI SANNO IL LATINO?" Che acutezza di domanda! Che furbizia di prete! A tanto non era arrivato neppure Don Abondio, vigliacco, ma buono. Si vede che questo rettore, oltre che vigliacco, è anche cattivo. In conclusione li sposa un altro anziano sacerdote, a casa loro e in rito tridentino. Ovviamente tutti questi problemi sono risolti alla radice, in parrocchie il cui parroco, come padre Louis Demornex a Corigliano di Sessa Aurunca, caso rarissimo in Italia, ma non infrequente all'estero, sia tornato a celebrare la Santa Messa Tridentina. Ovviamente da quelle parti tutti i matrimoni saranno celebrati in rito tridentino. Concludendo, spero che in futuro, per grazia di Dio, gli ostacoli vengano tutti appianati. Raffaello Minimi           rafminimi13@libero.it

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  170. ovviamente si tratta19 luglio 2010 alle ore 15:31

    di un testo scritto prima del MP. Vorrei sapere, però, nelle esperienze normali delle parrocchie normali, cosa è cambiato.

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  171. Ubi Petrus ibi ecclesia19 luglio 2010 alle ore 15:31

    Non capisco perchè nel primo caso si dovette ricorrere ad un prete della FSSPX. NON SI POTEVA FAR VENIRE UNO DELLA FSSP o di altro istituto ecclesia Dei e fare la cosa alla luce del sole?

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  172. ovviamente si tratta19 luglio 2010 alle ore 15:34

    si, ma ai tempi di Padre Pio, la Chiesa Cattolica lo si poteva vedere facilmente. Oggi non è più così

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  173. Non vedo tutto questo problema: un matrimonio celebrato da un prete della FSSPX non solo è illecito ma anche invalido.
    Quindi non ha da entrare nel quadro del concordato: si può sposare dove vuole civilemente e dopo dove vuole "religiosamente"

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  174. ovviamente si tratta19 luglio 2010 alle ore 15:34

    si, ma ai tempi di Padre Pio, la Chiesa Cattolica lo si poteva vedere facilmente. Oggi non è più così

    RispondiElimina
  175. <span>Non vedo tutto questo problema: un matrimonio celebrato da un prete della FSSPX non solo è illecito ma anche invalido. 
    Quindi non ha da entrare nel quadro del concordato: si può sposare dove vuole civilemente e dopo dove vuole "religiosamente"</span>

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  176. Ubi Petrus ibi ecclesia19 luglio 2010 alle ore 15:36

    Ritornando a quello che dicevo prima volevo chidervi cosa ne pensate della possibilità di usare diacono permanenti nelle messe solenni della forma straordinaria.

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  177. <span>Non mi sembra che il concetto di mutazione implichi a priori una nozione di discontinuità, ma piuttosto di cambiamento senza soluzione di continuità. In questo contesto una mutazione può benissimo essere causata dalla situazione precedente e non essere per forza in opposizione. Ad esempio, una gallina rappresenta una mutazione/sviluppo dell'uovo e non sono in contraddizione l'uno con l'altro. Anche quel testo di Paolo VI va da essere letto nel suo contesto. Comunque, di sicuro, dal momento che il Concilio, che è forma straordinaria del Magistero, si è espresso, è dovere di obbedienza applicarlo, interpretarlo e seguirne le prescrizioni (ovviamente da non confondere con l'influenza societale sessantottina e la disobbedienza ed apostasia modernista)</span>

    RispondiElimina
  178. ..sarei d'accordo se questo canonico avesse lasciato Manelli o Mons. Oliveri (o Caffarra, o Schneider, o Negri..ecc ecc) per abbracciare in modo polemico l'ala più oltranzista della Fsspx..

    Io non credo che obbedire ad un tale abate e al vescovo ufficiale di quella diocesi sia proprio proprio garanzia di unione con Roma, a meno che per unione non intendiamo un pezzo di carta bianca (..Totò direbbe: e 'cci si pulisca il...!).

    Non ha lasciato la Chiesa di Pietro; innumerevoli sono le disobbedienze e gli attacchi, enorme è il disprezzo intellettuale e teologico (e a volte, pure umano) che colpisce il Papa tra quelle realtà ecclesiali.. Il Papa stesso se n'è rammaricato nella lettera aperta ai Vescovi dopo la remissione delle scomuniche..
    Non si può dire di essere in unione con Pietro solo perchè formalmente si fa parte di un establishment canonico-burocratico che molto lontanamente fa riferimento al Papa. Dicono cose diverse, insegnano cose diverse, pretendono cose diverse..

    Se, come sostiene qualcuno, oggi il canonico Escher non è più in unione con il Vescovo di Roma "perchè aderisce alla Fsspx".. beh, mi domando cosa fosse invece prima, quando "aderiva" a chi avversa non solo il Papa snobbandone il Magistero, ma rifiuta pure radicalmente gli insegnamenti della Chiesa (e qui non c'è nemmeno più pre- o postconcilio) sostituendo ad essi la propria e personale volontà. Certo, quelli di prima avevano il bollino verde.. e quelli di adesso hanno il bollino "giallo".  Ma se le banane sono marce, non c'è bollino che tenga.

    RispondiElimina
  179. <span>..e chi fa la voluntas Eius?</span>
    <span>sarei d'accordo con lei se questo canonico avesse lasciato Manelli o Mons. Oliveri (o Caffarra, o Schneider, o Negri..ecc ecc) per abbracciare in modo polemico l'ala più oltranzista della Fsspx..  
     
    Io non credo che obbedire ad un tale abate e/o al vescovo ufficiale di quella diocesi sia proprio proprio garanzia di unione con Roma, a meno che per unione non intendiamo un pezzo di carta bianca (..Totò direbbe: e 'cci si pulisca il...!).  
     
    Non ha lasciato la Chiesa di Pietro; innumerevoli sono le disobbedienze e gli attacchi, enorme è il disprezzo intellettuale e teologico (e a volte, pure umano) che colpisce il Papa tra quelle realtà ecclesiali.. Il Papa stesso se n'è rammaricato nella lettera aperta ai Vescovi dopo la remissione delle scomuniche..  
    Non si può dire di essere in unione con Pietro solo perchè formalmente si fa parte di un establishment canonico-burocratico che molto lontanamente fa riferimento al Papa. Dicono cose diverse, insegnano cose diverse, pretendono cose diverse..  
     
    Se, come sostiene qualcuno, oggi il canonico Escher non è più in unione con il Vescovo di Roma "perchè aderisce alla Fsspx".. beh, mi domando cosa fosse invece prima, quando "aderiva" a chi avversa non solo il Papa snobbandone il Magistero, ma rifiuta pure radicalmente gli insegnamenti della Chiesa (e qui non c'è nemmeno più pre- o postconcilio) sostituendo ad essi la propria e personale volontà. Certo, quelli di prima avevano il bollino verde.. e quelli di adesso hanno il bollino "giallo".  Ma se le banane sono marce, non c'è bollino che tenga.</span>

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  180. In un'intervista il card. Castrillon, allora al vertice dell'Ecclesia Dei, ebbe a dire che la Fraternità è nella Chiesa, manca una "più piena" comunione ma la comunione c'è.

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  181. <span>In un'intervista il card. Castrillon, allora al vertice dell'Ecclesia Dei, ebbe a dire che la Fraternità è nella Chiesa, manca una "più piena" comunione ma la comunione c'è.</span>
    Chiamare in causa il luteranesimo è fuori luogo.

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  182. <span>@Ubi Non vi vedo nessun problema.</span>

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  183. ...ma perchè invece NON SI FA ciò che il Concilio HA DETTO ? 

    ......E SE il Concilio 21.mo NON HA DETTO NIENTE di nuovo rispetto alla Tradizione,
    a che cosa è servito o doveva servire  ?

    QUALI SCOPI  si è prefisso questo Concilio ?
        sono stati effettivamente raggiunti i suoi scopi ?

    se sì, DOVE essi sono visibili e tangibili ?
        se no, PERCHE' non sono stati raggiunti  ?

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  184. 1) esatto, ortodossi e protestanti non sono nella Chiesa, la FSSPX si, lo ha spiegato Ratzinger diventato poi Pontefice;
    2) Paolo VI NON tolse le scomuniche AI VESCOVI Ortodossi, ma SI tolsero la reciproca accusa di scomunica alle Chiese...la situazione NON è la stessa con la FSSPX;
    3) che la FSSPX sia ALL'INTERNO DELLA CHIESA MA SENZA GIURISDIZIONE lo ha spiegato l'allora Ratzinger...e lo ha ribadito il card. Hojos allora Presidente dell'ED un anno prima della revoca della scomunica:
    <span> ;) D. Dai Lefebvriani alla figura, controversa di Monsignor Marcelle Lefebvre. Che giudizio ne da?:

    R. “ egli fu un grande uomo di chiesa e negarlo sarebbe sbagliato e certamente antistorico, contro la verità. Indubbiamente, commise un grave atto di disubbidienza contro il Papa che gli costò una necessaria scomunica e commise un errore anche grave. Ma, per essere intellettualmente onesti, bisogna saper riconoscere che accanto a quell’errore Lefebvre ebbe e nutrì un grande amore per la Chiesa cattolica e compì cose buone delle quali bisogna tener conto. In sostanza, dico, senza timore di smentita, che Lefebvre fu un buon cattolico la cui vita va studiata, approfondita e in certi lati anche rivalutata”. </span>

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  185. Ubi Petrus ibi ecclesia19 luglio 2010 alle ore 16:17

    Potrebbe essere un modo per far dialogare le due forme come +è stato detto dal Papa.

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  186. Mio caro ospite, mentre santa Caterina stava con il Papa legittimo, un altro che divenne un grande santo domenicano stava con l'antipapa...ergo? ;)
    Voi fate dell'obbedienza alla Chiesa un feticcio a rischio della Verità, ma nessuno ha ancora risposto in che cosa avrebbe disobbedito questo Canonico!

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  187. E' sbagliato l'uso del termine scismatico che non è stato usato neppure da Benedetto XVI...il Papa usa il termine IMPERFEZIONE non scismatici! Quella frase è dell'allora card. Ratzinger non mia! ;)

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  188. Può essere che obbedire a tale abate possa indurre a commettere un peccato: in questo caso disobbedire è obbligatorio. Comunque c'è da dimostare che il vescovo-abate abbia chiesto di peccare: sembra piuttosto un atto di sopruso. In questo caso, la sola via è l'umile obbedienza rimettendo tutto nelle mani di Maria "fiat mihi secundum Verbum Tuum".

    Poi se proprio, per debolezza psicologica, non ce la fà proprio, mi sembra che ci siano altri modi di mostrare la propria obbedienza nel 2010 che di lasciare la Chiesa Cattolica!

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  189. Jacu...le rispondo con le parole del Papa nella Lettera ai Vescovi, usate per chiarire la posizione della FSSPX, dice:

    <span>A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo.</span>

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  190. Ancora una volta si evince la lungimiranza di monsignore che non cedette alle lusinghe della roma temporale che seguiva le mode e i presunti aggiornamenti portando all'apostasia  tanti fedeli e parte del clero...verrà un giorno in cui il romano pontefice si recherà ad econe e chiederà perdono per come certi uomini di chiesa hanno agito.
    Monsignore,figlio fedele devoto della chiesa e del successore di pietro ha  salvato la santa messa cattolica ed il santo sacerdozio:quale più grande titolo di gloria!
    Dice san tommaso d'aquino che il fine ultimo delle anime è l'amore di Dio.Questo egli ha cercato,questo ha sempre insegnato!

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  191. <span>Ci sono diversi livelli di comunione e lo sai bene. Ma la "piena comunione" o la si ha o non la si ha: non si può essere in "più piena comunione" ma solo in "più comunione". C'è comunione con tutti i battezzati cristiani di tutte le denominazioni, c'è più comunione con la FSSPX che con gli ortodossi, isto che con i primi solo ci separa un Concilio. Ma non c'è "piena comunione".</span>

    Ho poi citato il luteranesimo nel contesto dell'affermazione di Caternina63 che giustificava lo scisma lefebvrista a causa del mal comportamento di certuni nella Chiesa in uqanto similare all'atteggiamento di Lutero che giudicava anche lui i comportamenti romani.

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  192. La FSSPX in quanto tale non è nella Chiesa, ma tutti i suoi fedeli lo sono.
    Non è perchè tutti i membri di un'associazione sono cattolici che quest'associazione è cattolica: questo lo definisce la Santa Sede o il Vescovo del luogo asseconda di cosa si parla.

    Quanto all'intervista del card de Hojos la condivido, in partciolare:
    "<span>Indubbiamente, commise un grave atto di disubbidienza contro il Papa che gli costò una necessaria scomunica e commise un errore anche grave"</span>

    Si tranquilizzi, però, colla morte la scomunica "scompare" e Mgr Lefebvre torna ad essere un cattolico che deve rendere solo conto a Cristo stesso dei suoi atti terreni.

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  193. Ma scusi, Hofer,
    Mons. Gherardini che chiede al Papa di chiarire i punti ambigui del Concilio, sarebbe uno che "rema contro" di lui  ?
    e i fedeli che chiedono tutela e rispetto per l'applicazione del MP, di continuo osteggiata dai Vescovi,
    sarebbero gente che "rema contro"  ?
    e i Vescovi ribelli sono obbedienti ?
    chi invoca il Papa PERCHE' USI CHIAREZZA E FERMEZZA nel correggere errori ed abusi ed usi PER INTERO LA SUA AUTORITA', sarebbe  colui che "rema contro"  ?
    resistere allo tsunami modernista che da 45 anni sta travolgendo l'intera Chiesa, Papa compreso,
    significa "remare contro Pietro"  ?
    voler aiutare Pietro a liberarsi dai lacci, bavagli e impedimenti che subisce dal Potere effettivo, perchè ALZI la sua voce autorevole e faccia obbedire al Magistero perenne tutto il Gregge, cominciando dai Pastori, significa "remargli contro" ? ?
    tutto ciò, questo stravolgimento inaudito di parole e significati, mi sembra assurdo !

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  194. <span>In effetti: questo del scisma è definito in modo univoco nel codice di diritto canonico che sottende tutte le affermazioni del Papa.</span>

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  195. Andreas, a chi pecora si fa, lupo accorre! il punto è, temo, che se i nostri vescovi fanno ben poco, o peggio, è perché troppi fedeli sono eccessivamente accondiscendenti.

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  196. I lefebvriani sono scismatici, fuori della Chiesa...... i matrimoni e le confessioni da loro amministrate sono perfettamente invalide quindi coppie che si credono sposate davanti a Dio sono invece concubine mentre i tanti che pensano di avere ottenuto la remissione dei loro peccati  e si sono comunicati hanno invece commesso un orribile sacrilegio e bruceranno nel fuoco dell'inferno, tutto ciò a rigore del Codice di Diritto Canonico, la vera porta del paradiso. Bene, dato per scontato quanto sopra io mi chiedo: il rev.mo abate che rifiuta l'applicazione del Motu Proprio è in perfetta comunione con Roma? L'ecc.mo arcivescovo di Pisa Plotti (giusto per fare un esempio a me vicino) che quando uscì il MP emanò una direttiva capestro di applicazione dello stesso, quanto era in comunione con Roma? L'episcopato austriaco che ha rifiutato un vescovo nominato dal Papa, quanto è in comunione con Roma? Il presidente della conferenza episcopale tedesca che ha negato o minimizzato un dogma di fede quanto è in comunione con Roma? Gli esempi potrebbero continuare numerosi..... Io penso che la questione della comunione sia troppe volte affrontata solo de jure e non de facto. Un suddito di mons. zoellisch che ne condivida l'insegnamento è de jure cattolicissimo e de facto eretico. Detto questo penso che il canonico vallesano abbia fatto benissimo a lasciare la disobbediente ma in perfetta comunione abbazia per recarsi ad Econe almeno lì si è disobbedienti del tutto. Avrebbe potuto raggiungere un istituto Ecclesia Dei? Sì certo, ma con il rischio di vedersi poi imposto come superiore uno Zoellisch di turno (in perfetta comunione)

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  197. Mi raccomando non s'avvicini alla Fsspx altrimenti andrà all'inferno!
    Strano però, un certo cardinale Edouard Gagnon così si esprimeva dopo aver visitato il seminario di Econe:
    <span><span>(Fideliter, n. 62, marzo-aprile 1988, p. 29) La Santa Sede ha inviato un visitatore nella persona del cardinale Edouard Gagnon. Dopo un minuzioso esame delle opere della Fraternità San Pio X, il cardinale non ha avuto, l'8 dicembre 1987, che elogi verso l'arcivescovo e la sua opera:

    "Io voglio dire che siamo stati colpiti ovunque. Nutriamo una grande ammirazione per la pietà della persone, per l'attualità e l'importanza delle opere, soprattutto per quel che riguarda la catechesi, la formazione, l'amministrazione dei sacramenti. Di certo, abbiamo in mano tutto ciò che è necessario per fare un rapporto molto positivo" .</span></span>

    Forse il Cardinale, ora defunto, era posseduto dal Demonio?

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La Redazione