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domenica 25 luglio 2010

Festa di San Giacomo Maggiore. "Sicut incensum..."

Il celeberrimo e "tradizionale" (in tutti i sensi) botafumeiro della Cattedrale di San Giacomo Maggiore (detto el ;Matamoros, - l'uccisore dei mori - ai tempi della Reconquista) a Santiago de Compostela.
Qui di seguito, durante una sollennità di quest'anno 2010...



... per la solennità odierna in onore al patrono di Spagna CLICCARE QUI

"Dirigátur, Dómine, orátio mea, sicut incénsum in conspéctu tuo: elevátio mánuum meárum sacrifícium vespertínum..."
*

Per saperne di più:
"
Pur essendo presente fin dagli albori del pellegrinaggio a Santiago, il botafumeiro di cui si ha notizia certa fu una gran pignatta di argento del secolo XVI, dono del re Luigi XI di Francia; venne in seguito rubato dalle truppe napoleoniche.
L'attuale è stato fuso nel 1851, utilizzando ottone poi ricoperto d'argento.
Solo recentemente il botafumeiro ha assunto la funzione che gli è propria: infatti in passato veniva utilizzato prevalentemente per coprire il forte odore emanato dai pellegrini che affollavano la cattedrale e nella quale spesso trovavano ricovero per la notte.
Al momento è utilzzato quasi esclusivamente in occasione delle messe solenni e durante l'Anno Santo Compostellano.
Nel corso della storia è accaduto alcune volte che il "fumeiro" di distaccasse dalle corde; famosi sono rimasti gli incidenti del 1499, al quale assistette la Infanta Catalina (futura Caterina d'Aragona) e del 1622.
Il botafumeiro viene fatto oscillare da personale addetto (i "
tiraboleiros"): essi lo issano fino a 22 metri d'altezza al centro del transetto e quindi, con un sistema di corde e carrucole, gli imprimono un moto pendolare, fino a fargli sfiorare il soffitto dei due transetti, di destra e di sinistra, ad una velocità di circa 70 km/h"
.
Fonte: wikipedia

12 commenti:

  1. Ma che razza di casule hanno i celebranti... e il pastorale?
    Che rozzezza...

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  2. <span>Mi dispiace, ma il filmato non é proprio quello della cellebrazione di oggi. Questo si invece: http://www.abc.es/videos-nacional/20100725/apostol-santiago-ilumina-nuestras-248200839001.html</span>

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  3. Direi che questo è il sogno di ogni chierichetto!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    (e l'incubo delle signorine che tossiscono tutto il tempo...)  8-)

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  4. è vero chi non ha desiderato da piccolo un turibolo come questo?

    ahahah

    quand'ero piccino usavamo un turibolo "preconciliare" in ottone che si salvò dalla devastazione postconciliare solo perché per decenni non si usò più l'incenso. alla fine degli anni ottanta quindi il parroco nuovo si sentì in dovere di acquistare un turibolo nuovo,più in linea con la liturgia riformata. e che comprò? Un turibolo che sembraba una noce di cocco bucata! era in bronzo e pertanto pesantissimo per le braccia di noi poveri bambini. Era poi orrendo, anzi, di più.
    Pensate! anche dei bambini si resero conto che quel nuovo turibolo era brutto! tutto dire!

    Dopo averlo usato alcune volte nessuno di noi voleva più adoperarlo e abbiamo dovuto minacciare uno "sciopero" per poter usare il vecchio turibolo il quale oltre ad esser bello era pure leggerissimo!

    E così il turibolo nuovo finì subito nel ripostiglio. Qualche anno dopo,  con un nuovo parroco, facendo ordine in quel ripostiglio trovammo qul turibolo-noce di cocco e lo mettemmo subito nel sacco delle cose da buttare. E così fin nel mondezzaio. assieme alla navicella che sembrava una patata deforme.

      

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  5. Molto bello, soprattutto per chi ama il rischio. Ma se si stacca ed arriva in testa a qualcuno, questi viene proclamato martire della fede?  O:-)

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  6. Però noi ambrosiani incensiamo meglio...  8-)
    Anzi...oserei dire più meglio!!!  :-D

    Poi il mio parroco in questo è delinquente quasi quanto me... è l'unica idea liturgica su cui siamo perfettamente in accordo: se si incensa si deve incensare, non agitare un turibolo con un filettino di fumo!
    Quindi incensazioni modello "nebbia in val padana"... Alla faccia dei piangìna che fanno la faccia disgustata perchè "mi attacca in gola"!!  :-P

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  7. Non si può più chiamare "matamoros" (e neppure "mataindios" in Sudamerica...). 

    "<span>Hoy en día el apodo de Matamoros es políticamente incorrecto y apenas se usa, ante el temor de herir susceptibilidades dentro del islam. Se han retirado estatuas de Santiago Matamoros de emblemáticas iglesias como la Catedral de Santiago de Compostela, por esta causa"</span>

    fonte wiki

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  8. Ma voci calanti !!!
    Peccato ... rovinano tutto !

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  9. Maestro di Cappella affranto26 luglio 2010 alle ore 09:32

    Carradori, mi hai battuto: volevo scriverlo io.
    Che pena infinita!!!!!!!
    Ma chi è quella gallina che riesce a calare nonostante l'organone di Santiago? Cos'è la nipote dell'Arcivescovo? La caccino!

    e poi: visto che c'era l'anno santo, visto che tutti stanno col naso all'insù per vedere questo "ausilio profano" piegato all'animazione liturgica, almeno una riparata al tetto per porre rimedio alle infiltrazioni d'acqua e una ritinteggiata al catino del transetto non la potevano dare?

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  10. Quando Giacomo e Giovanni chiesero tramite la madre un posto d'onore vicino a Gesù nel suo Regno, Gesù chiese loro: "sarete capaci di bere il calice che io sto per bere?" Loro risposero prontamente di sì, infatti S.Giacomo fu il primo degli apostoli a subire il martirio. Chi oggi nella Chiesa, tra tutti quelli che ricercano gloria ed onori, sa dire quel sì a Gesù? Chi è pronto al martirio prima di pretendere la gloria?

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  11. Già nel mio recente Camino verso Compostela ho notato che in molte immagini si son coperti i mori falciati dalla sciabola del Santo a cavallo per nono offendere gl'infedeli spregiatori di Cristo.... Viviamo tempi di vigliacchi e cantori calanti.... Herru Santiago, got Santiago... adiuva nos!

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  12. A Dio piacendo il prossimo mese sarò a Santiago per la quinta volta. E' sempre un'esperienza affascinante e spiritualmente tonificante. Riguardo al Matamoros ricordo che la prima volta che ci andai, il 25 luglio 1990, la statua suddetta fu portata in processione, l'anno scorso invece era in una nicchia del transetto con una bella composizione floreale che copriva le teste dei mori travolte dall'Apostolo a cavallo.

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