Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

giovedì 10 giugno 2010

Per ora, non è previsto che il Papa celebri in rito antico


Rome.Reports ha realizzato un'intervista a mons. Guido Marini, riportata (parzialmente in parafrasi) nel citato sito. Eccone la traduzione.


8 Giugno 2010. Il monsignore italiano Guido Marini ha 45 anni ed è Maestro di cerimonie pontificie dall'ottobre del 2007. È un lavoro delicato, tenuto conto che l'attenzione alla liturgia è uno degli elementi fondamentali del pontificato di Benedetto XVI.

Mons. Guido Marini: "Penso che l'attenzione del Papa per la liturgia, le sue lezioni in questo ambito e il suo esempio, aiutino molti sacerdoti e molti cattolici a riscoprire il valore centrale della liturgia per la vita della Chiesa e per la vita di ogni persona".

Secondo il Maestro delle cerimonie papali, la liturgia non è un'area riservata solo ad utenti esperti. Ma egli osserva che i cattolici hanno bisogno di aiuto per comprendere il pieno significato dei simboli e gesti liturgici.

Mons. Guido Marini: "La liturgia ha una dimensione popolare che dovrà essere mantenuta perché attraverso la liturgia ci troviamo di fronte al mistero di Dio. In essa il mistero della salvezza diviene reale per la vita di ogni persona. Per questo è importante preparare il popolo in modo che possa leggere i gesti e i simboli della liturgia."

Negli ultimi anni, Benedetto XVI ha riportato alcuni elementi liturgici tradizionali che raramente erano utilizzati. Ad esempio, la presenza del Crocifisso al centro dell'altare o la comunione ricevuta in ginocchio. Sono gesti che il Papa ha spiegato come cosiddetta "ermeneutica della continuità."

Mons. Guido Marini: "L'ermeneutica della continuità evidenzia che, nella vita della Chiesa, c'è un'autentica crescita in quanto non si tagliano le radici così che questo sviluppo comprende la ricchezza della sua storia e tradizione".

Egli dice che per il momento non è previsto che il Papa celebrerà una Messa secondo i riti anteriori al Concilio Vaticano II. Monsignor Marini riceve regolarmente le istruzioni dal Papa, ma anche l'Ufficio delle celebrazioni liturgiche propone elementi per ogni celebrazione.

Mons. Guido Marini: "Oltre a mettere in pratica le istruzioni del Papa, suggeriamo alcuni elementi liturgici. Egli decide se accettarle o no. Bisogna dire, in ogni cerimonia ci sono istruzioni dal Santo Padre e suggerimenti presentati dal nostro ufficio".

In ogni caso, dal momento che il Papa ha scritto molte opere sulla liturgia, quando era cardinale, per l'Ufficio per le celebrazioni liturgiche è molto facile sapere che cosa si aspetta il Papa da ogni celebrazione. In altre parole, che la celebrazione aiuta a condurre le persone più vicine al mistero di Dio.

191 commenti:

  1. Certo ! Con i cardinaloni che minacciano il Santo Padre ( come lo fecero prima della pubblicazione del MP ) se Egli avesse l'ardire di celebrare IN PUBBLICO ( perchè in privato ....) con il santo rito gregoriano ...
    Certo ! Con i "fratelli, fratelloni, tratellastri, fratellini, maggiori, minori" che Lo avvertono, fraternamente, si intende, che se celebrasse secondo il rito di una volta...
    Lasciamo perdere che è meglio ....

    RispondiElimina
  2. Certo ! Con i cardinaloni che minacciano il Santo Padre ( come lo fecero prima della pubblicazione del MP ) se Egli avesse l'ardire di celebrare IN PUBBLICO ( perchè in privato ....) con il santo rito gregoriano ...
    Certo ! Con i "fratelli, fratelloni, tratellastri, fratellini, maggiori, minori" che Lo avvertono, fraternamente, si intende, che se celebrasse secondo il rito di una volta...
    Lasciamo perdere che è meglio ....

    RispondiElimina
  3. da quando in qua i fratelli, fratellini fratelloni, fratellastri, possono più del Signore?

    RispondiElimina
  4. infatti: questa situazione ci riporta allo spinoso quesito:

                                              CHI COMANDA DI FATTO NELLA CHIESA ?

    ....che rimarrà senza risposta (verbale)!
    Ma i fatti stessi, incontrovertibili, dimostrano la potenza suprema effettiva del Potere (occulto e palese) che agisce mediante quelle forze e quella fazione che ha preso in mano il timone della Barca, fin dal 1962 !

    RispondiElimina
  5. <span>nfatti: questa situazione ci riporta allo spinoso quesito: 
     
                                              CHI COMANDA DI FATTO NELLA CHIESA ? 
     
    ....che rimarrà senza risposta (verbale)! 
    Ma i fatti stessi, incontrovertibili, dimostrano la potenza suprema effettiva del Potere (occulto e palese) che agisce mediante quella fazione che ha preso in mano il timone della Barca, fin dal 1962 !</span>

    RispondiElimina
  6. Egli dice che <span>per il momento non è previsto che il Papa celebrerà una Messa secondo i riti anteriori al Concilio Vaticano II</span>

    *****

    Tutti noi attendiamo un pò questo evento e mi piacerebbe che (noi tutti) non ne rimanessimo delusi se Benedetto XVI ancora non giunge a "soddisfare" i nostri desideri... ;)
    Leggendo le parole di mons. Guido Marini (che non ringrazierò mai abbastanza!) , mi è venuto alla mente il quadro di Mosè nella Genesi.... nel suo pellegrinare nel deserto per 40 anni (un numero non casuale), accompagnando un popolo caro al Cuore di Dio ma alquanto bizzarro, disobbediente, a volte attezzoso, altre volte superbo, altre volte sfinito...
    Inutile dire che possiamo vedere tranquillamente Ratzinger in questo Mosè che in questi 40 anni non ha fatto altro che scrivere, parlare di Liturgia, ammonire in qualità di Prefettto per la Fede autentica.... un ruolo che Dio gli aveva affidato fin da quandoegli accettò la sfida della vocazione...
    Chiamandolo ad occupare la scomodissima Sede Petrina, sembra come avessimo attraversato il Mar Rosso, fra due altissimi muri d'acqua ai lati e il popolo benedettiano dietro al suo Mosè, fiducioso, speranzoso, timoroso, trepidante.... giunti all'altra sponda sembrava fatta, sembrava essere giunti alla meta con quel Summorum Pontificum, ed invece ecco davanti a noi il deserto... la dura prova...

    Ed è qui che si conclude il "questo quadro", con questo Mosè che sa di non poter entrare nella terra promessa (il sacro presbiterio nella forma antica), ma solo di poterla vedere da lontano....senza potervi celebrare...
    Del resto non dimentichiamo che il cuore stesso del Summorum Pontificum non è semplicemente la liberalizzazione della Messa nella forma antica e legittima, e l'avergli ridato la sua legittima visibilità, ma quanto piuttosto un atto per cominciare la vera Riforma di una Messa ordinaria piena di abusi, Benedetto XVI sta davvero accompagnando il popolo e i suoi pastori verso questa PURIFICAZIONE e tentando di spazzare via questi 40 anni di creatività liturgica che hanno minato le fondamenta del sacro...
    Il Papa sta RI-INSEGNANDO ai sacerdoti come si celebra la Messa, come si fa una liturgia, come si deve servire il popolo, il gregge ad essi affidato...
    accompagnamolo con la nostra fiducia, fedeltà e tanta, tanta preghiera, qualche sacrificio, anche quello dell'attesa...e penitenza...

    Ancora il mio augurio grande per tutti i Sacerdoti: tra oggi e domani si conclude questo Giubileo che resterà negli annali della storia della Chiesa, entrando di diritto nella TRADIZIONE, una santa Tradizione cominciata 2000 anni fa e che non finirà che al ritorno di Cristo Re!
    ;)

    RispondiElimina
  7. Egli dice che <span>per il momento non è previsto che il Papa celebrerà una Messa secondo i riti anteriori al Concilio Vaticano II</span>

    *****

    Tutti noi attendiamo un pò questo evento e mi piacerebbe che (noi tutti) non ne rimanessimo delusi se Benedetto XVI ancora non giunge a "soddisfare" i nostri desideri... ;)
    Leggendo le parole di mons. Guido Marini (che non ringrazierò mai abbastanza!) , mi è venuto alla mente il quadro di Mosè nella Genesi.... nel suo pellegrinare nel deserto per 40 anni (un numero non casuale), accompagnando un popolo caro al Cuore di Dio ma alquanto bizzarro, disobbediente, a volte attezzoso, altre volte superbo, altre volte sfinito...
    Inutile dire che possiamo vedere tranquillamente Ratzinger in questo Mosè che in questi 40 anni non ha fatto altro che scrivere, parlare di Liturgia, ammonire in qualità di Prefettto per la Fede autentica.... un ruolo che Dio gli aveva affidato fin da quandoegli accettò la sfida della vocazione...
    Chiamandolo ad occupare la scomodissima Sede Petrina, sembra come avessimo attraversato il Mar Rosso, fra due altissimi muri d'acqua ai lati e il popolo benedettiano dietro al suo Mosè, fiducioso, speranzoso, timoroso, trepidante.... giunti all'altra sponda sembrava fatta, sembrava essere giunti alla meta con quel Summorum Pontificum, ed invece ecco davanti a noi il deserto... la dura prova...

    Ed è qui che si conclude il "questo quadro", con questo Mosè che sa di non poter entrare nella terra promessa (il sacro presbiterio nella forma antica), ma solo di poterla vedere da lontano....senza potervi celebrare...
    Del resto non dimentichiamo che il cuore stesso del Summorum Pontificum non è semplicemente la liberalizzazione della Messa nella forma antica e legittima, e l'avergli ridato la sua legittima visibilità, ma quanto piuttosto un atto per cominciare la vera Riforma di una Messa ordinaria piena di abusi, Benedetto XVI sta davvero accompagnando il popolo e i suoi pastori verso questa PURIFICAZIONE e tentando di spazzare via questi 40 anni di creatività liturgica che hanno minato le fondamenta del sacro...
    Il Papa sta RI-INSEGNANDO ai sacerdoti come si celebra la Messa, come si fa una liturgia, come si deve servire il popolo, il gregge ad essi affidato...
    accompagnamolo con la nostra fiducia, fedeltà e tanta, tanta preghiera, qualche sacrificio, anche quello dell'attesa...e penitenza...

    Ancora il mio augurio grande per tutti i Sacerdoti: tra oggi e domani si conclude questo Giubileo che resterà negli annali della storia della Chiesa, entrando di diritto nella TRADIZIONE, una santa Tradizione cominciata 2000 anni fa e che non finirà che al ritorno di Cristo Re!
    ;)

    RispondiElimina
  8. attenzione però al fatto che mons. Marini specifica "per il momento"....

    RispondiElimina
  9. Altra prova che la cosiddetta "ermeneuticadellacontinuita' "  e' un  pacchiano costrutto  sofistico.

    RispondiElimina
  10. <span><span>per il momento non è previsto</span></span>
    solo per il momento ?
    io ritengo che NON per il momento, ma per IL TEMPO A VENIRE DELLA Chiesa NON SARA' PIU' PERMESSO ai Papi di celebrare more antiquo, fino alla vittoria decisiva di Cristo sulle forze delle tenebre, mediante il Cuore Immacolato di Maria.

    RispondiElimina
  11. <span><span><span>per il momento non è previsto</span></span> 
    solo per il momento ?  ma che simpatica illusoria precisazione !
    è evidentissimo ormai che NON per il momento, ma per IL TEMPO A VENIRE DELLA Chiesa NON SARA' PIU' PERMESSO ai Papi di celebrare more antiquo, fino alla vittoria decisiva di Cristo sulle forze delle tenebre, mediante il Cuore Immacolato di Maria.</span>

    RispondiElimina
  12. Ho paura che quel "per il momento" sappia un po' di presa per i fondelli... Sappiamo benissimo che questo non avverrà mai; sappiamo benissimo che - Ad multos annos, Santità! - finita l'era B-XVI il Rito antico tornerà clandestino; a questo punto vien davvero da pensare che Ratzinger non sia poi così fermo nel sostenere la Messa di sempre...

    RispondiElimina
  13. <span>sta davvero accompagnando il popolo e i suoi pastori verso questa PURIFICAZIONE</span>

    ma davvero, Caterina ? sta accompagnando.....?
    e perchè mai, secondo lei, ha promosso e inviato glieretici Kiko e Carmen ad "evangelizzare" secondo il loro catechismo lueteran-giudaico tante nuove parrocchie ?

    Questo investimento-promozione secondo lei, si inserisce perfettamente nella PURIFICAZIONE di cui lei sta parlando ?
    seminare eresie  per il mondo significa purificare la Chiesa ?
    sono basito.....
    ma non dovrei esserlo più, visto che da 48 anni bianco=nero e viceversa,
    ma nessuno ce lo spiega: ci dicono solo che c'è la continuità tra logica e assurdità trionfante  !

    RispondiElimina
  14. <span><span>sta davvero accompagnando il popolo e i suoi pastori verso questa PURIFICAZIONE</span>  
     
    ma davvero, Caterina ? sta accompagnando.....?  
    e perchè mai, secondo lei, ha promosso e inviato glieretici Kiko e Carmen ad "evangelizzare" secondo il loro catechismo luteran-giudaico tante nuove parrocchie ?  
     
    Questo investimento-promozione secondo lei, si inserisce perfettamente nella PURIFICAZIONE di cui lei sta parlando ?  
    seminare eresie  per il mondo significa purificare la Chiesa ?  
    sono basito.....  
    ma non dovrei esserlo più, visto che da 48 anni bianco=nero e viceversa,  
    ma nessuno ce lo spiega: ci dicono solo che c'è la continuità tra logica e assurdità trionfante  !</span>

    RispondiElimina
  15. del resto anche lui parlò di "tolleranza verso i nostalgici", basta rileggere qui:
    <span><span>“ È una paura infondata perché questo Motu proprio è semplicemente un atto di tolleranza, ai fini pastorali, per persone che sono state formate in quella liturgia, la amano, la conoscono, e vogliono vivere con quella liturgia.”</span><span>Non v’è dubbio che qui il Papa esprime un concetto che, pur legittimo in sé stesso, sconfessa pesantemente i presupposti del Motu Proprio, da lui ripresi nella Lettera di accompagnamento.</span> 
    <span>Innanzi tutto occorre notare che parlare di “atto di tolleranza” equivale a tornare a 10, 20, 30 anni fa. Si tollera il male o il fastidio, e compiere un atto di tolleranza nei confronti dei fedeli tradizionali significa affermare che essi sono il male: esattamente ciò che vescovi e papi hanno ripetuto per quarant’anni. </span> 
    <span>Se qualcuno ha pensato che col Motu Proprio le cose fossero cambiate abbiamo ragione di ritenere che sarà costretto a ricredersi. Il male tollerato va trattato in maniera tale che quanto prima si esaurisca.</span> 
    <span>La frase è lunga e articolata, non lascia quindi adito a dubbi. Il Papa dice che le persone che amano, conoscono e vivono la liturgia tradizionale, nella Chiesa di oggi sono “semplicemente” tollerati.</span></span>

    RispondiElimina
  16. <span>del resto anche lui parlò di "tolleranza verso i nostalgici", basta rileggere qui, quando </span>alla domanda del giornalista, sull'aereo che nel settembre 2008 lo portava a Parigi:
    <span>DOMANDA: Che cosa dice a coloro che in Francia temono che il Motu proprio “Summorum pontificum” segni un ritorno indietro rispetto alle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II? In che modo può rassicurarli?</span>
    egli rispose:
    <span><span><span>“ È una paura infondata perché questo Motu proprio è semplicemente un atto di tolleranza, ai fini pastorali, per persone che sono state formate in quella liturgia, la amano, la conoscono, e vogliono vivere con quella liturgia.”</span><span>Non v’è dubbio che qui il Papa esprime un concetto che, pur legittimo in sé stesso, sconfessa pesantemente i presupposti del Motu Proprio, da lui ripresi nella Lettera di accompagnamento.</span>   
    <span>Innanzi tutto occorre notare che parlare di “atto di tolleranza” equivale a tornare a 10, 20, 30 anni fa. Si tollera il male o il fastidio, e compiere un atto di tolleranza nei confronti dei fedeli tradizionali significa affermare che essi sono il male: esattamente ciò che vescovi e papi hanno ripetuto per quarant’anni. </span>   
    <span>Se qualcuno ha pensato che col Motu Proprio le cose fossero cambiate abbiamo ragione di ritenere che sarà costretto a ricredersi. Il male tollerato va trattato in maniera tale che quanto prima si esaurisca.</span>   
    <span>La frase è lunga e articolata, non lascia quindi adito a dubbi. Il Papa dice che le persone che amano, conoscono e vivono la liturgia tradizionale, nella Chiesa di oggi sono “semplicemente” tollerati.</span></span></span>

    RispondiElimina
  17. <span><span>del resto anche lui parlò di "tolleranza verso i nostalgici", basta rileggere qui, quando </span>alla domanda del giornalista, sull'aereo che nel settembre 2008 lo portava a Parigi:  
    <span>DOMANDA: Che cosa dice a coloro che in Francia temono che il Motu proprio “Summorum pontificum” segni un ritorno indietro rispetto alle grandi intuizioni del Concilio Vaticano II? In che modo può rassicurarli?</span>  
    egli rispose:  
    <span><span><span>“ È una paura infondata perché questo Motu proprio è semplicemente un atto di tolleranza, ai fini pastorali, per persone che sono state formate in quella liturgia, la amano, la conoscono, e vogliono vivere con quella liturgia.”</span><span>Non v’è dubbio che qui il Papa esprime un concetto che, pur legittimo in sé stesso, sconfessa pesantemente i presupposti del Motu Proprio, da lui ripresi nella Lettera di accompagnamento.</span>     
    <span>Innanzi tutto occorre notare che parlare di “atto di tolleranza” equivale a tornare a 10, 20, 30 anni fa. Si tollera il male o il fastidio, e compiere un atto di tolleranza nei confronti dei fedeli tradizionali significa affermare che essi sono il male: esattamente ciò che vescovi e papi hanno ripetuto per quarant’anni. </span>     
    <span>Se qualcuno ha pensato che col Motu Proprio le cose fossero cambiate abbiamo ragione di ritenere che sarà costretto a ricredersi. Il male tollerato va trattato in maniera tale che quanto prima si esaurisca.</span>     
    <span>La frase è lunga e articolata, non lascia quindi adito a dubbi. Il Papa dice che le persone che amano, conoscono e vivono la liturgia tradizionale, nella Chiesa di oggi sono “semplicemente” tollerati.</span></span></span></span>

    RispondiElimina
  18. <span><span>Siamo offesi? Neanche per idea! Ce l’aspettavamo. </span> 
    <span>In questi 40 anni, a partire dal Concilio Vaticano II, ci siamo assuefatti a dichiarazioni perfino contraddittorie.</span> 
    <span>Non v’è dubbio infatti che questa tolleranza dell’ultima ora, non solo sconfessa il Motu Proprio, ma è in contrasto perfino con la già ultradiplomatica Lettera di accompagnamento.</span> 
    <span>In essa il Papa afferma:</span> 
    <span>“ Sono giunto, così, a quella ragione positiva che mi ha motivato ad aggiornare mediante questo Motu Proprio quello del 1988. Si tratta di giungere ad una riconciliazione interna nel seno della Chiesa.”</span> </span>

    RispondiElimina
  19. <span>CHE SIGNIFICA RICONCILIAZIONE  ?</span>
    <span>"Parlare di riconciliazione significa presupporre l’esistenza di una contesa, di una lotta, tutte cose che abbisognano di due contendenti: in questo caso si tratterebbe dei fedeli tradizionali, chierici e laici, da un lato, e i fedeli modernisti, chierici e laici, dall’altro. Diversamente non si potrebbe neanche parlare di riconciliazione. </span>
    <span>Giuste o sbagliate che siano le argomentazioni delle due parti, sempre di due parti si tratta. Adesso invece il Papa precisa che vi è solo una parte, quella che è in errore e che la gerarchia tollererebbe “ai fini pastorali”. </span>
    <span>Ogni riconoscimento positivo, seppure indiretto, presente nel Motu Proprio e nella Lettera, viene qui contraddetto. I fedeli tradizionali sarebbero quelli nati e cresciuti, e “formati” in quella liturgia: quel piccolo nucleo di fedeli che vogliono vivere per conto loro e che per questo la Gerarchia tollera. Bontà sua!"</span>
    .....
    <span><span>quella famosa Domenica era il 14 settembre, anniversario dell’entrata in vigore del Motu Proprio, una data che molti sacerdoti hanno ricordato con SS. Messe solenni in Rito tradizionale. </span> 
    <span>Quanto ci sarebbe piaciuto, e quanto bene sarebbe stato per la Santa Chiesa se anche il Santo Padre ne avesse celebrata una!"</span></span>

    leggere il resto su
    http://www.unavox.it/Giornale/127g_n_Ultima_ora.htm

    RispondiElimina
  20. Non Celebrerà MAI! MAI MAI! non lo desidera perchè non lo vuole, non è imprigionato, non è sotto ricatto, è semplicemente un Papa modernista, felicemente regnante!

    Lo scopo del MP è quello di far uscire allo scoperto cripto-lefevriani e veri cattolici, e attraverso tribunali conservatori (Eccleisa Dei e affini), commissionare una spietata eliminazione!

    Ma la Madonna è cattolica!

    RispondiElimina
  21. <span> Ratzinger in questo Mosè....</span>
    cara Caterina,
    appena  Mosè vedeva il popolo eletto che si metteva ad adorare idoli, GLIELI SPACCAVA ipso facto senza pietà, e li richiamava severamente all'adorazione dell'Unico Vero Dio !
    Dov'è qui la somiglianza?   è stato frantumato dal Papa    l'idolo-Cammino ?
    è stato ammonito e corretto il popoloNC  Kiko-idolatra   ? ?

    RispondiElimina
  22. E ancora una volta, nessuno cerca di capire il papa. Nessuno prova a calarsi nei suoi panni. Il papa non fa (o non lo fa subito) quello che altri vogliono?
    E allora vai con la tirata (implicita o esplicita che sia) sul papa modernista, eretico e bla bla bla.
    Strana questa fretta da parte di persone che sembrano aver dimenticato come la Chiesa sia abituata ad agire al ritmo di secoli.
    Certo con questo non voglio dire che per avere la fine dell'abusivismo liturgico si dovranno attendere secoli, ma la fretta non fa parte della natura della Chiesa.

    RispondiElimina
  23. egr. ospite,
    un Papa del calibro di Pio XII, ed un <span>qualsiasi Papa, grande o mediocre non importa, fino al 1960,</span>
    AL SOLO APPARIRE di un pinco-pallino o sedicente ispirato gruppo eretico, LO AVREBBE STRONCATO sul nascere, perchè pericoloso per la Fede e la Chiesa, altro che storielle di fretta ! non lasciato proliferare,
    come tutti i Papi hannop fatto, DAL CONCILIO AD OGGI, in nome
    dell' inclusività misericordiosa = diavolo abbracciato all'acqua santa  !
    Da 50 anni i Papi hanno dimenticato il sacrosanto principio di salvaguardia della Verità
    di Papa San Felice III<span> (483-492 d.C.):</span>
    <span>"Non opporsi ad un errore,
    vuol dire approvarlo.
    Non difendere la Verità,
    vuol dire sopprimerla."
    </span>

    RispondiElimina
  24. <span>egr. ospite,  
    un Papa del calibro di Pio XII, ed un <span>qualsiasi Papa, grande o mediocre non importa, fino al 1960,</span>  
    AL SOLO APPARIRE di un pinco-pallino o sedicente ispirato gruppo eretico, LO AVREBBE STRONCATO sul nascere, perchè pericoloso per la Fede e la Chiesa, altro che storielle di fretta ! non lasciato proliferare,  
    come tutti i Papi hanno fatto, DAL CONCILIO AD OGGI, in nome  
    dell' inclusività misericordiosa = diavolo abbracciato all'acqua santa  !  
    Da 50 anni i Papi hanno dimenticato il sacrosanto principio di salvaguardia della Verità  
    di Papa San Felice III<span> (483-492 d.C.):</span>  
    <span>"Non opporsi ad un errore,  
    vuol dire approvarlo.  
    Non difendere la Verità,  
    vuol dire sopprimerla."
    </span></span>

    RispondiElimina
  25. se suo figlio ingurgita un veleno,
                        lei che cosa fa, lo guarda e con flemma anglo-sassone gli dice:
    "Calma figlio mio, non aver fretta: col tempo maturano le nespole e guarisce tutto...." ?!?!?
    (mentre quello diventa cianotico e mostra sintomi sempre più gravi di avvelenamento,
    perde conoscenza ecc.....)
                        OPPURE prende l'auto e lo porta a razzo al pronto soccorso a fare la 
    lavanda gastrica  ??
    -----------

    eh..., MA è RISAPUTO che oggi il buonsenso è merce d'antiquariato  !

    RispondiElimina
  26. Sono più che certo che il Papa celebrerà secondo il rito antico non appena i TRadizionalisti Francesi saranno elevati a Prelatura come l'Opus DEI e la cosa ancorchè sembri distante e più vicina di quanto non si creda.

    RispondiElimina
  27. Speriamo e preghiamo per questo.......

    RispondiElimina
  28. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 09:57

    In Italia, dopo la caduta del potere temporale della Chiesa, si sviluppò un movimento cattolico particolarmente incisivo, che per tanti anni si batté a viso aperto contro i cattolici liberali e la setta massonica, rivendicando i diritti del regno sociale di Cristo. I cattolici intransigenti seppero fare molto e bene, poiché si mantenevano fedelmente ancorati al magistero della Chiesa. Non furono i nemici dichiarati a vincerli, ma il democratismo cristiano che, come un cancro maligno, si diffuse all’interno del movimento cattolico. Nacque così il modernismo sociale che, con l’aiuto e la protezione del modernismo religioso (basti pensare all’azione dell’allora mons. Giovanbattista Montini nella FUCI) riuscì a imporsi, cancellando quasi del tutto l’intransigenza cattolica. E così ai giorni nostri, dopo quasi un secolo da quegli avvenimenti, quando si parla di cattolici in politica si pensa unicamente ai democristiani, ritenendola l’unica via di presenza cattolica nella vita pubblica. L’unica opzione è la scelta tra i democristiani più progressisti, spregiudicati sino ad accettare alleanze con i partiti dell’estrema sinistra, e quelli più conservatori, che preferiscono allearsi con il centro-destra. Quindi vi è un unico democratismo cristiano, seppur con sfumature diverse, che ha soppiantato l’intransigenza cattolica e la difesa del regno sociale di Cristo.
    Lasciando il modernismo politico e osservando il modernismo religioso, ritroviamo la stessa situazione. La Fede cattolica autentica è stata aggredita e poi offuscata dall’eresia modernista, che ha coronato i suoi progetti col Concilio Vaticano II. Oggi all’interno della Chiesa, la scelta non è tra i “modernisti” e i “tradizionalisti” (termini usati per semplificare il discorso) ma tra due schieramenti interni al modernismo: quello dei modernisti più progressisti e quello dei modernisti più conservatori.
    Carlo Maria Martini o Dionigi Tettamanzi appartengono alla prima fazione: per loro il Vaticano II non è sufficiente e auspicano un Vaticano III e qualcuno, di idee ancora più radicali, è già idealmente al Vaticano IV o V… Martini o Tettamanzi predicano e scrivono quello che pensano, e pensano secondo i principi del modernismo che, come ogni pensiero soggettivista, si evolve di continuo. Vogliono bruciare le tappe, e dopo aver contribuito ad appiccare l’incendio modernista all’interno della Chiesa, sono insofferenti nei confronti di chi, piromane di ieri, oggi ha assunto i panni del pompiere. Se avessero combattuto nella prima guerra mondiale non sarebbero stati rannicchiati nelle trincee ma si sarebbero esposti al fuoco nemico. Insomma, sono fastidiosamente e sfacciatamente coerenti con l’opera di demolizione della Chiesa intrapresa dai loro predecessori.
    Vi sono poi i modernisti cosiddetti conservatori, come Joseph Ratzinger. Cosa intendono conservare? Il Vaticano II e il post-Concilio alla luce della tradizione modernista. Non hanno fretta di arrivare al Vaticano III, poiché sono ancora inebriati dal traguardo raggiunto con Giovanni XXIII e Paolo VI; esultano nel ricordare le radiose giornate dell’epoca di Woityla, quando l’ortodossia del Concilio fu radicata tra i cattolici, anche grazie al “prefetto di ferro” della dottrina riformata. Nella grande guerra non avrebbero corso dei rischi, sono persone guardinghe, sanno aspettare, come seppero aspettare i Roncalli, a differenza dei Buonaiuti. Non amano le esagerazioni, gli errori di gioventù sono serviti a renderli prudenti, sanno che le rivoluzioni non si fanno in un giorno e neppure in una generazione.
    ....

    RispondiElimina
  29. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 09:57

    .....La dialettica progressisti-conservatori ci prospetta la scelta tra i due schieramenti: le riviste del modernismo progressista, come Famiglia Cristiana, o quelle del modernismo conservatore, come il Timone; la “messa nuova” con chitarre e comunione in mano o la stessa “messa nuova” con canti gregoriani e comunione in ginocchio; il Vaticano II inteso per quel che è, cioè rottura col passato, oppure interpretato in modo fantareligioso come continuità con la Tradizione; il matrimonio dei sacerdoti auspicato da Martini o il matrimonio dei sacerdoti realizzato da Ratzinger (per i catto-anglicani)… E la lista potrebbe proseguire.
    L’applicazione pratica di questo discorso si è vista con il 50° anniversario della morte di Pio XII. I “progressisti”, logici con le proprie idee, hanno ribadito la condanna morale di Papa Pacelli, si sono dissociati da un Papa che incarnava la Chiesa che hanno voluto demolire, seppellendolo con il suo magistero antimodernista. I “conservatori” hanno invece fatto buon viso a cattiva sorte. Non potendo ignorare l’anniversario hanno dipinto Pio XII come un precursore del Vaticano II e della riforma liturgica, facendo dire al povero Pontefice il contrario di quello che aveva insegnato, denunciato e condannato: “Per questo l’eredità del magistero di Pio XII è stata raccolta dal Concilio Vaticano II e riproposta alle generazioni cristiane successive” (Benedetto XVI ai partecipanti al convegno su Pio XII svolto alla Sala Clementina del Vaticano l’8/11/2008). Quindi l’eredità della Mystici Corporis, della Mediator Dei o dell’Humani Generis sarebbe la realizzazione di ciò che queste encicliche hanno proibito e condannato!
    Il fatto che la quasi totalità dei cattolici non reagisca davanti a queste affermazioni è indice della perdita ormai generalizzata della fede. In questo contesto, l’ala conservatrice (sempre più euforica e intraprendente), è particolarmente insidiosa perché diffonde questi errori in ambienti dove (almeno teoricamente) dovrebbero nascere le reazioni alla demolizione della Chiesa. Invece i vaticanisti, i conferenzieri, gli scrittori della “destra conciliare” confondono le idee a tante brave persone e le intruppano nel vicolo cieco dell’accettazione del Vaticano II.
    La situazione diventa ancora più complicata da quando Benedetto XVI ha incatenato il rito “tridentino” agli errori modernisti. È stato un vero colpo da maestro: innanzitutto perché è riuscito a imporre l’idea che la “messa nuova” sia davvero il rito “ordinario” della Chiesa, e che per i “tradizionalisti” (che l’hanno sempre bollata come la “messa di Lutero”) lo scopo da conseguire non sia più nella sua abrogazione, ma di ottenere qualche “nicchia tridentina” all’interno della vita ecclesiale ancorata al Vaticano II.
    Inoltre il “motu proprio” tende a far passare come difensori della Messa di san Pio V quelle persone che in tutti questi anni non l’hanno mai difesa, anzi prendevano le distanze da chi la celebrava tra mille difficoltà. Se per 40 anni il rito della Messa era una linea di demarcazione ben precisa, ora il Missale Romanun diventa un’opzione all’interno dello schieramento dei modernisti conservatori. Ecco un esempio dell’unione ibrida tra rito vecchio e dottrine nuove: quest’estate mi è capitato tra le mani un bollettino diocesano, nel quale alla pagina 2 vi era l’avviso della “Messa di san Pio V” celebrata ogni domenica vicino al Duomo di quella città, e alla pagina 3 vi era il programma di una cerimonia di “gemellaggio” con una comunità luterana, all’interno del Duomo e alla presenza del “vescovo” locale.
    Possiamo affermare che il “motu proprio” ha sancito la beffarda cancellazione dei 40 [...]

    RispondiElimina
  30. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 09:58

    .....Per concludere: Ratzinger più che accogliere gli anglicani nella Chiesa romana, sta portando la Chiesa a una situazione simile a quella anglicana, con la “chiesa alta” (quella dei conservatori, magari col rito tridentino) e la “chiesa bassa” (quella dei progressisti).
    È doveroso smascherare questa apparente opposizione tra coloro che, invece, aderiscono agli stessi errori già condannati dal Magistero dei Papi. La scelta non può essere tra due errori ma tra la Verità e l’errore. Purtroppo, tra il dire e il fare, c’è il mare dell’opportunismo, del rispetto umano, del compromesso, della superficialità, della rassegnazione.
    Invochiamo allora la Santa Vergine Immacolata per essere protetti dalle lusinghe del serpente e dalla debolezza della carne, e rimanere così fedeli alla Fede: “siam peccatori, ma figli tuoi, Immacolata prega per noi”.

    RispondiElimina
  31. Caro risposte zero, lei non dimentichi che qui c'è una mentalità da cambiare (quindi semmai il veleno è a effetto lento :-P ). Se il papa facesse quello che alcuni chiedono, ovvero imporre subito la messa tridentina a tutta la Chiesa, sa cosa accadrebbe? Che non appena lui non ci sarà più (cosa che prego Iddio avvenga il più tardi possibile) i modernisti non perderanno tempo a sabotare la sua eredità, a cercare di annullarla, per recuperare quello che, per loro, è stato tempo sottratto. Risultato: ci ritroveremmo messi peggio di prima.
    Ratzinger sa bene che il lavoro è lungo e non credo proprio che pensi di concluderlo: lui segnerà la rotta che altri proseguiranno e forse sarà l'equivalente 'tradizionalista' di Giovanni XXIII, personalmente un sant'uomo, che però aprì le porte senza aver ben capito quanto possente (e quindi rischioso) fosse il desiderio di aggiornamento nella Chiesa. Ora che la piena è passata, si comincia a ricostruire.
    Il papa ha quello che, mi viene da pensare (e non intendo offenderla, è una mia impressione, se sbaglio allora mi scuso), gente come lei non ha: la fede nel Signore che ha già vinto il mondo.
    Gli atteggiamenti alla 'se non facciamo qualcosa, è finita' non sono cristiani.
    Ovviamente noi dobbiamo fare la nostra parte, sarebbe fideismo abbandonarsi ad altri atteggiamenti tipo 'tanto ci pensa Dio', ma è la Grazia che guida la Chiesa e che, se non impedisce gli scossoni in nome del rispetto della libertà umana, non permetterà mai la distruzione.
    'La verità patisce ma non perisce' diceva Santa Teresa.
    Perchè dunque tanto astio ;) ?

    RispondiElimina
  32. Certo noi piccoli fedeli cosa possiamo fare?
    Visto che (forse) il Santo Padre è troppo, diciamo così, "timido", almeno noi cerchiamo di andare avanti lo stesso celebrando nel rito antico, organizzando Messe, parlandone e cercando di essere fedeli alla dottrina di sempre, mettendo da parte la teologia "conciliare", modernista che fa solo danni.......
    Sinceramente mi aspetterei dal Papa qualcosa di più: ad es. abolizione della comunione sulla mano almeno nella basilica di san Pietro,  nelle basiliche romane e nelle Messe pontificie, qualche decisione della Ecclesia Dei più veloce, e anche ad es. divulgare qualche foto di Lui, il Papa, che celebra nella sua cappella privata la Messa Tridentina....

    don Bernardo

    RispondiElimina
  33. Cara Caterina il paragone con Mosè mi sembra azzeccato, ma non vi vedo un complimento per il Papa...... Mosè non entrò nella Terra Promessa perchè aveva vacillato nel difendere gli interessi di Dio a fronte della idolatria e del mormorio del popolo, non ebbe polso fino in fondo....... Essere Papa è un terribile responsabilità.... per questo a mio parere bisogna stare attenti a beatificare i pontefici.......

    RispondiElimina
  34. aspetta e spera
    che poi s'avvera

    RispondiElimina
  35. aspetta e spera
    che poi s'avvera

    RispondiElimina
  36. quale astio  ?
    lei chiama astio lo sgomento di vedere la Chiesa in agonia, noi con essa, e gli eretici approvati e promossi come "nuovi evangelizzatori", mentre la Tradizione è odiata e rivalutata per pura e precaria "tolleranza" ?
    Voler vedere e seguire la Verità, senza illusioni o edulcoramenti sarebbe equivalente ad "astio" ?

    ma....come dicevo, IL BUONSENSO è tramontato, insieme al significato autentico ed originario delle parole:
    la diabolica mistificazione di cui siamo vittime iniziò 48 anni fa PROPRIO PER MEZZO DEL LINGUAGGIO AMBIGUO, foriero di tutte le menzogne che ci soffocano e avviluppano come tentacoli di una piovra !
    Lei chiama astio il tentativo inesausto di liberarsi dal bavaglio e dalle bende sugli occhi che il Potere della menzogna oggi regnante vuole di continuo affibbiarci addosso, usando la sottile violenza del linguaggio falsificatore e narcotizzante: quello che rifiuta il <span> </span>SI' SI' NO NO,
    per trovare una via di mezzo tra Verità e menzogna, 
    o TRA DUE ERRORI, come ha detto bene "santo subbbito" qui sopra !

    RispondiElimina
  37. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 10:22

    smentisco... il Santo Padre non celebra in privato secondo il rito tridentino ma in ialiano.... guardate questo video e fermatevi al primo minuto in cui viene mostrata la Messa privata con la famiglia pontificia....

    http://www.youtube.com/v/xFOoKtYUSps" type="application/x-shockwave-flash" width="200" height="165

    RispondiElimina
  38. <span>quale astio  ?  
    lei chiama astio lo sgomento di vedere la Chiesa in agonia, noi con essa, e gli eretici approvati e promossi come "nuovi evangelizzatori", mentre la Tradizione è odiata e rivalutata per pura e precaria "tolleranza" ?  
    Voler vedere e seguire la Verità, senza illusioni o edulcoramenti sarebbe equivalente ad "astio" ?  
     
    ma....come dicevo, IL BUONSENSO è tramontato, insieme al significato autentico ed originario delle parole:  
    la diabolica mistificazione di cui siamo vittime iniziò 48 anni fa PROPRIO PER MEZZO DEL LINGUAGGIO AMBIGUO, foriero di tutte le menzogne che ci soffocano e avviluppano come tentacoli di una piovra !  
    Lei chiama astio il tentativo inesausto di liberarsi dal bavaglio e dalle bende sugli occhi che il Potere della menzogna oggi regnante vuole di continuo affibbiarci addosso, usando la sottile violenza del linguaggio falsificatore e narcotizzante: quello che rifiuta il <span> </span>SI' SI' NO NO,  
    per trovare una via di mezzo tra Verità e menzogna,   
    o TRA DUE ERRORI, come ha detto bene "santo subbbito" qui sopra !</span>

    RispondiElimina
  39. C'è sempre chi ha qualcosa da insegnare al Papa. Come deve comportarsi, cosa deve fare, come deve celebrare, a chi deve rivolgere la parola e a chi la deve togliere, dove deve andare in pellegrinaggio, da che balcone deve affacciarsi per prendere una boccata d'aria, che tipo di fazzoletto usare per il raffreddore.

    Mi sembra di essere al bar a commentare la formazione messa in campo dal CT della nazionale. Qualsiasi cosa faccia, sbaglia, e se poi vince il mondiale è stata solo "fortuna".

    Il virus modernista che inorgoglisce al punto di credere di poter insegnare al principe degli apostoli la dottrina cattolica ha fatto breccia anche tra gli anti-modernisti. Tutto si può mettere in discussione, su tutto si può discutere. E non fa niente che la "vittima" dei giudizi sia colui che fa le veci di Cristo stesso su questa terra. Non fa niente che sia stato scelto dallo Spirito Santo tra 6 miliardi di persone. Lo sforzarsi di lodare la "divina volontà" anche nelle avversità svanisce per far posto al giudizio. E questo verrebbe coperto anche da "tradizionalismo". Tradizionalismo-modernista lo chiamerei io.

    RispondiElimina
  40. precisando:
    siamo vicini ad una trappola -mentale e morale- in cui ci verrà imposto (per forza maggiore di persuasione, non con la forza fisica) di scegliere tra due errori, uno ultra-modernista, e l'altro modernista-conservatore!
    ma ci cadremo in modo soft, senza esserne del tutto consapevoli, così come è accaduto dal Concilio ad oggi, che, ritenendo di aver aperto gli occhi, ci chiediamo: "Come abbiamo potuto essere così sciocchi?"
    Accadrà la stessa cosa, in questo compimento del 3° anno dalla promulgazione del Motu Proprio.
    E' evidente che NON gli espedienti e i sofismi umani, per quanto autorevoli e ben-intenzionati, ma solo una mano dal Cielo potrebbe condurci fuori dalla lunga serie di trappole presenti in questo oscuro mezzo secolo di satanico CAOS (<span>buio della Fede e della ragione</span>) che si prolunga sine fine....

    RispondiElimina
  41. Caro Santo subito....... hai ragione nel dire che il Papa non celebra la messa tridentina nemmeno nella sua cappella privata...... semplicemente dicevo che sarebbe bene (a mio modesto avviso) che lo faccia almeno in quella sede e lo faccia sapere........

    RispondiElimina
  42. Caro Laico hai ragione nel dire che non sta a noi dire quello che il Santo Padre deve o non deve fare, però aspettarsi qualche gesto da parte sua e pregare in questo senso non credo che sia una mancanza di fede. Del resto anche Santa Caterina da Siena scriveva a più riprese ai vari pontefici di far ritorno a Roma da Avignone, e prima lo hanno fatto meglio è stato.......

    RispondiElimina
  43. Caro risposte zero, l'astio lo vedo nel tono che lei usa.
    Chi ha mai detto che è astioso voler distinguere il bene dal male?
    La verità è sacrosanta, l'errore va combattuto.
    Ma va combattuto con le armi del convincimento e della persuasione.
    'Uccidere l'errore, amare l'errante'.
    E' indubbio che negli ultimi decenni tanti, troppi, cattolici, abbiano abdicato o fatto confusione intorno a questo concetto. Ma lo ha fatto anche il Magistero vero? Non credo, a giudicare da come la Chiesa viene vista nel tritacarne mediatico.
    E' una questione di atteggiamento: anche io tengo alla Chiesa, cosa crede? E non accetto che mi intacchino la sua purezza, come purtroppo è accaduto.
    Dico solo che non approvo gli atteggiamenti apocalittici, quelli che nel mio post precedente ho definito 'se non facciamo qualcosa, è finita'.
    Bisogna combattere per la Verità? Certo!
    Ma bisogna farlo con animo sereno, perchè noi abbiamo la Speranza, fondata sulla Certezza: Cristo ha vinto il mondo.
    In amicizia.

    RispondiElimina
  44. ma certo, come no ? continuiamo a giocare con le parole... purchè la Verità sia oscurata!
    d'altra parte, è certo che abbiamo dei limiti : e AL QUIA ci dobbiamo fermare, chi lo nega ?

    RispondiElimina
  45. don Camillo, sei esagerato! Non si deve pensar male del prossimo, tanto meno del Papa. Credo che ci siano due vie per riportare ordine nella Chiesa: quella umana dei tempi brevi con gravi danni collaterali e quella provvidenziale, dei tempi lunghi ma con la regia di Dio che pian piano tocca i cuori e le coscienze.

    RispondiElimina
  46. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 10:48

    Aggiungo un altro video tratto dalla TV spagnola in cui si descrive la vita privata del Papa... da notarsi in che modo celebra la Messa  nella sua cappella.

    http://www.youtube.com/v/mfY8_Dcx4Ho" type="application/x-shockwave-flash" width="200" height="165

    RispondiElimina
  47. Certo che, a leggere certi commenti pieni di astio, mi viene l'idea (del tutto personale) che il papa non celebri la Messa secondo il rito gregoriano per non buttare le perle ai porci.

    RispondiElimina
  48. Non si chiede di imporre niente a nessuno, altri da quarant'anni e passa impongono stravolgimenti della dottrina cattolica e chi avrebbe il DOVERE di sanzionarli tace, non viene nemmeno detto che li si "tollera" per qualche motivo così come è avvenuto per "giustificare" ai media il MP, si tace.
    Dice bene, dobbiamo avere "la fede nel Signore che ha già vinto il mondo" ma dobbiamo pure tenere presente quel testo di S.Paolo nella lettera agli Efesini "Veritatem facientes in caritate", "Realizzate la verità nella carità", non starsene con le mani in mano e soprattutto zitti.

    RispondiElimina
  49. Complimenti! vivissimi! mi piacerebbe farti delle domande in privato perchè qui verrebbero censurate, come fare?

    RispondiElimina
  50. PRIMA SEDES A NEMINE IUDICATUR

    RispondiElimina
  51. (discorsi in loop)
    se NON dobbiamo <span>mettere in discussione nulla di ciò che il Papa o I PAPI hanno fatto nella storia,</span>
    dovremmo CONTINUARE A FIDARCI ciecamente e incondizionatamente DI TUTTO CIO' che è stato detto e fatto da 50 anni a questa parte:
    MA ALLORA,   PERCHE'  stiamo discutendo del RITORNO/NON-RITORNO
    della Tradizione e della Santa Liturgia bimillenaria ?
    CHE SENSO HA QUESTO BLOG o altri blog dove si voglia esaminare la questione
    della Tradizione calpestata, della Liturgia stravolta,
    CHI CE LO FA FARE ? 
    Perchè dunque non ci decidiamo a prendere atto che TUTTO QUELLO CHE I PAPI FANNO è sempre 
    non-criticabile e sicuramente BEN FATTO, perchè noi fedeli non siamo nessuno per esaminare tali argomenti ? a che pro leggere e interessarsi della situazione post-conciliare, come si fa da diversi anni ? che senso ha parlarne ?
    Ovvero, vogliamo finalmente approdare all'affermazione, molto rassicurante (   ?    )
    che "il reale è razionale", cioè che TUTTO QUELLO CHE ACCADE è SICURAMENTE BUONO ?
    Rinunciamo dunque a ragionare sui fatti e (forse) vivremo in pace !
    (fine della trasmissione)

    RispondiElimina
  52. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 10:57

    Sono un povero seminarista...

    RispondiElimina
  53. <span>(discorsi in loop)  
    se NON dobbiamo <span>mettere in discussione nulla di ciò che il Papa o I PAPI hanno fatto nella storia,</span>  dovremmo CONTINUARE A FIDARCI ciecamente e incondizionatamente DI TUTTO CIO' che è stato detto e fatto da 50 anni a questa parte:  
    MA ALLORA,   PERCHE'  stiamo discutendo del RITORNO/NON-RITORNO  
    della Tradizione e della Santa Liturgia bimillenaria ?  SE ci siamo sempre fidati dei Papi,</span>
    <span>SE I PAPI hanno sempre fatto il meglio nella loro funzione, come noi ritenevamo da sempre,
    CHE SENSO HA QUESTO BLOG o altri blog dove si voglia esaminare la questione  
    della Tradizione calpestata, della Liturgia stravolta, CHI CE LO FA FARE ?   
    Perchè dunque non ci decidiamo a prendere atto che TUTTO QUELLO CHE I PAPI FANNO è sempre non-criticabile e sicuramente BEN FATTO, perchè noi fedeli non siamo nessuno per esaminare tali argomenti ? a che pro leggere e interessarsi della situazione post-conciliare, come si fa da diversi anni ? che senso ha parlarne ?  
    Ovvero, vogliamo finalmente approdare all'affermazione, molto rassicurante (....? ...)  
    che "il reale è razionale", cioè che TUTTO QUELLO CHE ACCADE è SICURAMENTE BUONO ?  
    Rinunciamo dunque a ragionare sui fatti e (forse) vivremo in pace !  
    (fine della trasmissione)</span>

    RispondiElimina
  54. Santo subbbbbbbbbbbito10 giugno 2010 alle ore 11:03

    don camillo se lei lascia la sua mail magari la contatto...

    RispondiElimina
  55. Unisco i miei complimenti a <span><span>Santo subbbbbbbbbbbito!</span></span>
    <span><span>Ce ne fossero di seminaristi così...</span></span>

    RispondiElimina
  56. e chi sarebbero i porci, secondo lei ?

    RispondiElimina
  57. ho l'impressione che sio il coraggioso Benedikt, che ritengo un martire (testimone) della Messa VO e della talare, perseguitato e schernito dai suoi compagni di seminario, che odiano la Tradizione !

    RispondiElimina
  58. <span>ho l'impressione che sia il coraggioso Benedikt, che ritengo un martire (testimone) della Messa VO e della talare, perseguitato e schernito dai suoi compagni di seminario, che odiano la Tradizione !</span>

    RispondiElimina
  59. Discutere e pregare per la conversione della Chiesa è una cosa. Stare a pontificare e giudicare è un'altra cosa. Non capirne la differenza e far equivalere le due cose è grave, secondo me.

    Faccio notare, ai pontefici in pectore, che se il Santo Padre decide di celebrare solo con il NO non incorre in alcuna apostasia tranne quella immaginata dalle proprie menti. Fino a prova contraria il Sacrificio eucaristico si realizza completamente anche nelle Messe NO. Nè è tenuto a farsi filmare quando celebra secondo il messale del 1962 (cosa non estranea al card. Ratzinger...quindi molto prima del Motu Proprio) per il semplice gusto di soddisfare le curiosità della blogosfera.
    Inoltre, non sono un esperto, ma credo che per esservi, oggi, una celebrazione pubblica del Sommo Pontefice andrebbero preventivamente modificate le rubriche del messale.

    RispondiElimina
  60. lei vorrebbe forse asserire che i fedeli sinceri amanti della Tradizione siano "porci", che il Papa li consideri tali, e che non li ritenga "degni" di una sua celebrazione VO ?
    Complimenti per l'interpretazione del passo evangelico !

    RispondiElimina
  61. quod.et.tradidi.vobis@gmail.com

    RispondiElimina
  62. "<span>Per questo è importante preparare il popolo in modo che possa leggere i gesti e i simboli della liturgia."</span>

    Si, ma quando mi 'preparate'? Quando avrò 80 anni e sarò chiamata a lasciare questo mondo? La Chiesa non ha forse la missione di prepararmi affinché la mia anima entri direttamente in Paradiso o possa rimanere il minor tempo possibile a soffrire in  Purgatorio? Non è qui che devo prepararmi? O devo forse iniziare a credere che  mi attenderà qualche "corso accelerato"? 

    RispondiElimina
  63. TUTTE QUESTE CONSIDERAZIONI HANNO UN SENSO, MA DA VERI CATTOLICI DOBBIAMO RICONOSCERE CHE BENEDETTO XVI E' IL PAPA MIGLIORE CHE POTESSIMO AVERE OGGI. NON SIAMO IN GRADO DI ESPRIMERE GIUDIZI PERCHE' IL POSTO CHE LUI TIENE LO PONE IN CONDIZIONE DI AGIRE NEL MODO GIUSTO E  LE NOSTRE RIMANGONO IPOTESI.

    RispondiElimina
  64. <span> quando mi 'preparate'?</span>

    è esattamente questo che molti cercano di far capire con insistenza, e vengono per questo considerati "astiosi" o addirittura "porci";
    è esattamente per questo sconforto, cpeer questa "impazienza" dovuta ad anni di attese scoraggianti che molti sono disillusi, vedeno anche la spavalderia di cui certi catto-modernisti danno prova, quando, forti delle loro posizioni eretiche, approvate e appoggiate "in alto loco", con inaudita arroganza si permettono di dire sui blog, rivolti a coloro che sperano nel rifiorire della Fede con la Liturgia tradizionale:
    "NON VI ILLUDETE !   La riforma della riforma NON CI SARA' ! "
    E' evidente che si tratta di persone molto vicine a QUELLI CHE comandano di fatto, e SANNO benissimo come vanno le cose "nei corridoi" dell'"alto loco"!

    RispondiElimina
  65. <span><span> quando mi 'preparate'?</span>  
     
    è esattamente questo che molti cercano di far capire con insistenza, e vengono per questo considerati "astiosi" o addirittura "porci";  
    è esattamente per questo sconforto, per questa "impazienza" dovuta ad anni di attese scoraggianti, che molti sono disillusi, vedendo anche la spavalderia di cui certi catto-modernisti danno prova, quando, forti delle loro posizioni teologiche-avanzate e anche eretiche, approvate e appoggiate "in alto loco", con inaudita arroganza si permettono di dire sui blog, rivolti a coloro che sperano nel rifiorire della Fede con la Liturgia tradizionale:  
    "NON VI ILLUDETE !   La riforma della riforma NON CI SARA' ! "  
    E' evidente che si tratta di persone molto vicine a QUELLI CHE comandano di fatto, e SANNO benissimo come vanno le cose "nei corridoi" dell'"alto loco"!</span>

    RispondiElimina
  66. Da quel che noto Lei sa leggere e scrivere. Pare possegga anche l'accesso ad internet. Non Le dovrebbe essere difficile consultare il Magistero sulla liturgia e approfondire gli argomenti che le stanno a cuore prima degli 80 anni. Se poi possiede anche una piccola somma in denaro da investire in libri la Sua preparazione sarà anche più alta della media dei frequentatori di questo blog, me incluso, ovviamente.

    RispondiElimina
  67. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 11:38

    Ma non si tratta di 'riti anteriori al Concilio Vaticano II': si tratta dei riti celebrati durante tutto il Concilio.

    RispondiElimina
  68. intanto, già sarebbe moltissimo non tanto che IMPOGNA il VO a tutta la Chiesa, ma che dopo averlo liberalizzato non si limitasse a parlare di tolleranza e lo 'promuovesse' con l'IMPORLO attuativamente non solo ipoteticamente dove ci sono richieste. Perché permettere qualoca senza promuoverla (soprattutto quando ci sono opposizioni così forti) è quasi come non averla permessa

    RispondiElimina
  69. <span>Già sarebbe moltissimo non tanto che che il Papa IMPONGA il VO a tutta la Chiesa (sarebbe l'optimum ma al punto in cui siamo purtroppo è realisticamente improponibile), ma che, dopo averlo liberalizzato, non si limitasse a parlare di tolleranza e lo 'promuovesse' con l'IMPORLO attuativamente non solo ipoteticamente dove ci sono richieste. Perché permettere senza promuovere (soprattutto quando ci sono opposizioni così forti) è quasi come non aver permesso... anche se mi pare che il Signore già sta operando, nonostante... E tuttavia un aiutino da parte del Trono più alto otterrebbe effetti più immediati (e non è che l'urgenza non lo richiederebbe!)</span>

    RispondiElimina
  70. i conti non tornano più tanto quando il Papa, oltre a permettere, promuove ben altro...
    e la mia anima diventa un punto interrogativo gigante, prima di sospendere il giudizio e affidarsi al Signore

    RispondiElimina
  71. Senza polemiche, ma, sbaglio, o questo è un testo ricopiato paro paro dal bollettino d'informazioni della (sedevacantista) Casa San Pio X?

    RispondiElimina
  72. preghiamo il Signore di non caderci: già aver visto la trappola non credo sia aiuto da poco

    RispondiElimina
  73. Il problema non è il fatto che si dica al Papa cosa dovrebbe fare... il dilemma è che non lo si vede fare quel che dovrebbe, non in base a nostre opinioni, ma al Magistero Perenne!

    RispondiElimina
  74. IL Papa deve celebrare la messa antica prelatizia, se non si vuole fare un pontificale, o almeno assistere ad un pontificale al faldistorio facendo l'assistenza in piviale. Fino a quando il Papa non farà un gesto concreto queto rito non sarà mai pienamentew legittimato e riammesso nella vita ecclesiale di oggi.

    RispondiElimina
  75. il rito è già pienamente legittimato. Quello che non si fa abbastanza è l'attuazione e la promozione, perché evidentemente non interessa o chissa?

    RispondiElimina
  76. Pio XII è il Papa che approvò e promulgò la riforma dei riti della Settimana Santa ispirata da mons. Bugnini, ampiamente criticata e criticabile (nonchè palesemente anticipativa della successiva riforma del 1969). Era dunque un Papa modernista?
    Giovanni XXIII è il Papa che non celebrò secondo la riforma dei riti della Settimana Santa ispirata da mons. Bugnini. Era dunque un Papa fieramente conservatore?
    E Benedetto XVI? Un po' di umiltà nel giudicare il comportamento del Papa non guasterebbe. Un po' di realismo nel considerare quante opposizioni Egli trovi lungo il suo cammino forse eviterebbe di scambiare una vera e prudente saggezza per pavidità, o di invocare come risolutezza ciò che sarebbe solo sconsiderata avventatezza. Quale generale sferra un attacco prima di aver rinsaldato le truppe e sapendo che una buona parte dei suoi ufficiali non lo seguiranno?  Se in passato è stata distrutta la linea di comando, prima di rimettersi a comandare bisogna ricostruirla; altrimenti si manda in rovina anche quel tanto o poco che è rimasto. Attaccare intempestivamente non è eroismo, ma stoltezza.
    Cordialità,
    ms

    RispondiElimina
  77. Caro cesare, se rilegge il mio post, si accorgerà che nell'ultima parte dico la stessa cosa che dice lei: sono sbagliati anche gli atteggiamenti fideistici, noi dobbiamo fare la nostra parte. ;)

    RispondiElimina
  78. DOMANDA: QUALCUNO HA DOMANDATO AL PAPA DI CELEBRARE IN RITO ANTICO?

    RispondiElimina
  79. <span>..."Dio che pian piano tocca i cuori e le coscienze"... </span>per una nuova e rinnovata "civiltà dell'amore".

    RispondiElimina
  80. Redazione di Messainlatino.it10 giugno 2010 alle ore 12:58

    Meno male, ms, che ogni tanto un commento assennato compare perfino su questo blog.
    Agli altri diciamo: la tentazione di chiudere la comment box è molto forte. Ciascuno si dia una regolata, limiti gli interventi e le parole, e colleghi le dita che digitano sulla tastiera al cervello.

    RispondiElimina
  81. risposte zero

    come a fede n'zomma.......

    RispondiElimina
  82. Redazione di Messainlatino.it10 giugno 2010 alle ore 13:07

    Don Camillo, modera i termini, ricordati del tuo stato se davvero sei un sacerdote (che vuoi, siamo tradizionalisti e abbiamo la mania di non apprezzare preti che criticano in quel modo il Papa) o ci costringerai a ri-bannarti.

    RispondiElimina
  83. Credo che  Benedetto XVI sia figlio e padre del CVII.  Per lui l'ermeneutica della continuita' e' un bastone che serve a sostenere meglio un corpo teologico -liturgico, che di fatto si e' creato dopo il Concilio,  il quale da se' vacilla. Lui lo ha capito e si e' mosso in questa direzione. Altri prendono lucciole per lanterne. Ovvero inneggiano alla restaurazione.
    Verra' ma nn sara' questo Papa ad esserne il protagonista.   NN si scolla un cm dalla centralita' del vat. II come ha ribadito anche a Fatima.

    E' inutile  chiedere  a questo Papa quello che nemmeno lui ha in testa.
    Realismo.

    RispondiElimina
  84. Credo che  Benedetto XVI sia figlio e padre del CVII.  Per lui l'ermeneutica della continuita' e' un bastone che serve a sostenere meglio un corpo teologico -liturgico, che di fatto si e' creato dopo il Concilio,  il quale da se' vacilla. Lui lo ha capito e si e' mosso in questa direzione. Altri prendono lucciole per lanterne. Ovvero inneggiano alla restaurazione.
    Verra' ma nn sara' questo Papa ad esserne il protagonista.   NN si scolla un cm dalla centralita' del vat. II come ha ribadito anche a Fatima.

    E' inutile  chiedere  a questo Papa quello che nemmeno lui ha in testa.
    Realismo.

    RispondiElimina
  85. però ci sono anche i "fratelli" ortodossi che non si offenderebbero affatto se celebrasse VO: anzi credo che il Patriarca Cirillo si rallegrerebbe molto a Mosca! :-D

    RispondiElimina
  86. Profezia o pessimismo? Dati i toni usati credo di aver capito quale dei due si tratti.

    RispondiElimina
  87. Perchè?  Quali sono i commenti che la Redazione giudica non assennati?
    Forse sarebbe bene che la REDAZIONE indichi chiaramente i limiti da non oltrepassare, personalmente, in questo thread, non vedo i motivi di un tale intervento anche offensivo, come  se chi scrivesse non avesse riflettuto, non ragionasse,non esprimesse i pensieri e i sentimenti che sono quelli di tanti, sono esacerbati? A fior di pelle? Senza dubbio, ci vorrebbe una maggior diplomazia, nell`esprimerli? Forse.

    RispondiElimina
  88. Quindi? Il MP è sbagliato. Ma anche non attuarlo è sbagliato.
    E' probabile, a questo punto, che anche le Messe siano fatte per capire chi va in Chiesa e chi no e provvedere all'eliminazione? E perchè no i rosari? Chi li prende è probabile che li preghi, ecco chi colpire!
    Se si parte da questi presupposti non se ne esce più e si diventa martiri della propria mania di persecuzione.

    RispondiElimina
  89. e voi cari sacerdoti che criticate il S.Padre, voi che avete l'autorizzazione ed il diritto di celebrare la S.Messa di Sempre, perche' non la celebrate? Avete paura che vi mandino al polo sud? Siete convenientisti. Mirate anche voi come i vostri vescovi alla vostra carriera? Non pensate anche voi al vostro martirio ed il premio della vita eterna: o anche voi siete nientr'altro che un pochino ipocriti. Su. coraggio e avanti con Cristo e Maria!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  90. vuoi formare un gruppo stabile a San Pietro e chiedere l'applicazione del Motu Proprio? magari il Papa potrebbe celebrare personalmente la prima Messa senza infastidire nessuno, in quanto questo sarebbe fatto per "esigenze pastorali". O:-)

    RispondiElimina
  91. Don Camillo,  non so cosa mi trattenga da dirle quello che penso, ma grazie a Dio mi trattiene.

    Ribadiamo: il Papa NON PUO' celebrare un Pontificale papale Vetus Ordo perché le rubriche suppongo l'esistenza della Corte Pontifica, che fu abolita da Paolo VI!!! Anche ipotizzando che il Papa ripristini la Corte Pontificia, pensa che sia cosa dal detto al fatto? Che il Papa è forse diventato Harry Potter che fa apparire le cose da nulla?
    Il Papa potrebbe celebrare un Pontificale Vetus Ordo solo in due modi: derogando dalla rubriche del Pontificale papale, scatenando i deliri di tutti i cripto-sedevacantisti di questo cavolo di mondo; applicando a sé stesso in modo DECISAMENTE ESTENSIVO il Motu Proprio celebrando un Pontificare vescovile Vetus Ordo come Vescovo di Roma, anche in questo caso scatenando tutti i volponi che aspettano solo di cogliere in fallo il Papa per accusarlo di modernismo.

    Qualunque decisione prenda il Papa per una sua eventuale celebrazione VO INEVITABILMENTE scontenterà qualcuno, quindi non è solo bene, ma è NECESSARIO che faccia questo passo solo dopo attente riflessioni. Ne va del bene di tutti noi!

    RispondiElimina
  92. A dire il vero mi pongo qualche domanda su Santosubbbbito-benedikt-san Domenico, che scrive commenti completamente opposti come contenuti a secondo del nick che sceglie.
    Da quando ho letto da Tornielli che il sacerdote, allontanato dal Vaticano, si diverte sul suo blog giocando diversi personaggi, che litigano fra di loro, che hanno visioni diametralmente opposte, mi domando se il detto sacerdote non stia divertendosi anche su questo blog.

    RispondiElimina
  93. Aldo, proprio sicuro che la Prelatura sia la soluzione canonica più adatta? Salvo modifiche al diritto (che sono convinto l'Opus Dei apprezzerebbe) o deroghe al caso specifico (che l'Opus Dei non apprezzerebbe), una Prelatura personale ha delle limitazioneia operare nell'ambito di una Diocesi il cui Ordinario non voglia.

    RispondiElimina
  94. Aldo, proprio sicuro che la Prelatura sia la soluzione canonica più adatta? Salvo modifiche al diritto (che sono convinto l'Opus Dei apprezzerebbe) o deroghe al caso specifico (che l'Opus Dei non apprezzerebbe), una Prelatura personale ha delle limitazioneia operare nell'ambito di una Diocesi il cui Ordinario non voglia.

    RispondiElimina
  95. Santosubbbbbbito- Benedikt...non è così chiaro come lo pretende...posso chiedergli perchè ha scritto quel che ha scritto firmandosi san Domenico?

    RispondiElimina
  96. Ecco, bravi... Così poi lo sentite voi il coro di babbei dire "Ecco, questo Papa non ha polso, celebra col rito tridentino solo in privato perché è sottomesso ai vescovi in pubblico ecc. ecc." e altre babbeaggini sedevacantiste... NO GRAZIE!!!

    Se intende celebrare more antiguo sarebbe auspicabile lo facesse in pubblico e solo quando sia ben sicuro delle più opportune condizioni.

    RispondiElimina
  97. "Per capirsi", perché voler cercare doppi sensi in un modo di dire popolare?

    RispondiElimina
  98. Mosé a dire il vero vedendo l'idolatria del Popolo spezzò le prima tavole della Legge.
    Questo Papa invece, a differenza del profeta, si è armato di colla e sta cercando di ricomporre non la Legge, ma la Fede della Chiesa un frammento alla volta. Ed è bene notare che in questi anni la Fede è stata messa nel tritatutto...

    RispondiElimina
  99. Ma prevedibili. Ricordate la Messa più a Nord nel mondo? Le Messe celebrate nelle isole Orcadi, politicamente Gran Bretagna, (l'antico regno della Fata Morgana), ma geograficamente ad un tiro di schioppo dal Circolo Polare Artico, dai Redentoristi Tradizionalisti? dopo il MP, fanno pace (almeno i 7/8 della congregazione) con il Vaticano (preferisco dire con i suoi occupanti). Risultato? OGGI, i vescovi delle località dove operano, INTERFERISCONO pure nei loro affari interni! Basti dire che, dato che hanno per vocazione specifica, il predicare le missioni popolari, hanno chiesto di poterlo fare nelle diocesi. Risposta: potete farlo, purché, magari in latino, però, quando c'è gente celebrate il N.O. I Redentoristi hanno scritto all'Ecclesia Dei ed hanno avuto come risposta: "SE IL VESCOVO TEME CHE IL V.O possa generare divisioni, dovete ADEGUARVI".

    RispondiElimina
  100. Ma prevedibili. Ricordate la Messa più a Nord nel mondo? Le Messe celebrate nelle isole Orcadi, politicamente Gran Bretagna, (l'antico regno della Fata Morgana), ma geograficamente ad un tiro di schioppo dal Circolo Polare Artico, dai Redentoristi Tradizionalisti? dopo il MP, fanno pace (almeno i 7/8 della congregazione) con il Vaticano (preferisco dire con i suoi occupanti). Risultato? OGGI, i vescovi delle località dove operano, INTERFERISCONO pure nei loro affari interni! Basti dire che, dato che hanno per vocazione specifica, il predicare le missioni popolari, hanno chiesto di poterlo fare nelle diocesi. Risposta: potete farlo, purché, magari in latino, però, quando c'è gente celebrate il N.O. I Redentoristi hanno scritto all'Ecclesia Dei ed hanno avuto come risposta: "SE IL VESCOVO TEME CHE IL V.O possa generare divisioni, dovete ADEGUARVI".

    RispondiElimina
  101. Ma prevedibili. Ricordate la Messa più a Nord nel mondo? Le Messe celebrate nelle isole Orcadi, politicamente Gran Bretagna, (l'antico regno della Fata Morgana), ma geograficamente ad un tiro di schioppo dal Circolo Polare Artico, dai Redentoristi Tradizionalisti? dopo il MP, fanno pace (almeno i 7/8 della congregazione) con il Vaticano (preferisco dire con i suoi occupanti). Risultato? OGGI, i vescovi delle località dove operano, INTERFERISCONO pure nei loro affari interni! Basti dire che, dato che hanno per vocazione specifica, il predicare le missioni popolari, hanno chiesto di poterlo fare nelle diocesi. Risposta: potete farlo, purché, magari in latino, però, quando c'è gente celebrate il N.O. I Redentoristi hanno scritto all'Ecclesia Dei ed hanno avuto come risposta: "SE IL VESCOVO TEME CHE IL V.O possa generare divisioni, dovete ADEGUARVI".

    RispondiElimina
  102. Ma prevedibili. Ricordate la Messa più a Nord nel mondo? Le Messe celebrate nelle isole Orcadi, politicamente Gran Bretagna, (l'antico regno della Fata Morgana), ma geograficamente ad un tiro di schioppo dal Circolo Polare Artico, dai Redentoristi Tradizionalisti? dopo il MP, fanno pace (almeno i 7/8 della congregazione) con il Vaticano (preferisco dire con i suoi occupanti). Risultato? OGGI, i vescovi delle località dove operano, INTERFERISCONO pure nei loro affari interni! Basti dire che, dato che hanno per vocazione specifica, il predicare le missioni popolari, hanno chiesto di poterlo fare nelle diocesi. Risposta: potete farlo, purché, magari in latino, però, quando c'è gente celebrate il N.O. I Redentoristi hanno scritto all'Ecclesia Dei ed hanno avuto come risposta: "SE IL VESCOVO TEME CHE IL V.O possa generare divisioni, dovete ADEGUARVI".

    RispondiElimina
  103. Certo che "non si scolla" perchè il problema non è il secondo Concilio tenutosi sul Colle Vaticano, ma l'interpretazione di alcuni suoi testi.

    RispondiElimina
  104. Eccclesia Dei o 'amici del giaguaro'?

    RispondiElimina
  105. sarebbe buona educazione cancellare i commenti doppi-tripli..

    RispondiElimina
  106. Dove sta scritto che il papa debba  necessariamente celebrare, in pubblico, in forma pontificale ?? La vedi la foto qui sopra?
     La verità è che il papa è debole, è attaccato da tutti per le varie ragioni che ben tutti conosciamo; non gli conviene inimicarsi ancora di più i vescovi.

    RispondiElimina
  107. mons Marini è nato dopo il concilio , s è formato con i nuovi seminari ed è stato ordinato con il nuovo rito... mmm c'è qulcosa che non mi quadra

    RispondiElimina
  108. Redazione di Messainlatino.it10 giugno 2010 alle ore 14:22

    Cancellati.

    RispondiElimina
  109. Il papa non celebra la messa V.O per non consumare le pagine dei messali di San Pio V  da lui tanto amati e venerati.

    RispondiElimina
  110. ma ve lo immaginate un Papa che fa quello che vogliamo noi? che Papa sarebbe? io sono certo che Benedetto sa il fatto suo  e fa bene quello che fa. A noi non resta che l'ossequio e l'obbedienza se vogliamo essere dentro la Chiesa.

    RispondiElimina
  111. <span>Il papa non celebra la messa V.O per non consumare le pagine dei messali, di San Pio V,  da lui tanto amati e venerati.</span>

    RispondiElimina
  112. Nobis quoque peccatoribus10 giugno 2010 alle ore 14:30

    Realismo. E' proprio quello che ci vuole. Non mi pare che Benedetto XVI abbia modificato le visioni conciliari su liberta' reigiosa, ecumenismo, laicita', dialogo interreligioso.
    Ho capito sin dall'inizio che questo blog si reggeva su alcuni presupposti e intendo seguire queste regole. Bisogna comunque attenersi alla realta' dei fatti.

    FdS

    RispondiElimina
  113. L'Ecclesia Dei ha davvero scritto " dovete adeguarvi" ?
    Allora è tutto finito !
    Poveri noi, e poveri i nostri sforzi, veramente rivolti solo alla Croce , per poter tranquillamente pregare con le espressioni dei nostri padri!
    Ho sempre chiesto e pregato per la completa riappacificazione della Fraternità San Pio X con gli uffici romani.
    Da qualche tempo mi auguro che almeno essi rimangano così come sono... in vista di una probabile "fuga" di noi tutti dalle nostre chiese e dai nostri conventi.
    Andremo all'Aventino !
    Che si tengano le belle Chiesa riempite con i palloncini colorati e con le padane rivestite su cui hanno messo i tavolini eucaristici.
    Noi sappiamo creare anche dai garages delle chiese "ad laudem Dei " !
    Questa risposta dell'Ecclesia Dei mi addolora ancor più della non - notizia pontificia ...

    RispondiElimina
  114. la maledizione di OPERA colpisce ancora!!

    RispondiElimina
  115. la maledizione di OPERA colpisce ancora!!

    RispondiElimina
  116. la maledizione di OPERA colpisce ancora!!

    RispondiElimina
  117. Beato te che queste cose le sai....

    RispondiElimina
  118. e nquali aebbero i testi conciliari non interpretati bene dal Papa??

    RispondiElimina
  119. e certo obbedire al proprio vescovo è una legge

    RispondiElimina
  120. Già, chi comanda? E chi dovrebbe comandare? E' uno scacco a re, anche se non matto perché lo Spirito Santo trova sempre la mossa risolutiva.

    RispondiElimina
  121. Magari il 'momento' è quello in cui i lefebvriani rientreranno nella piena comunione.

    RispondiElimina
  122. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 14:51

    Il Vaticano II è centrale come tutti gli altri concili ecumenici della Chiesa. Mi dà l'impressione vi siano persone che invece di passare il loro tempo nella parte costruttiva (proporre tutto il magistero nella sua continuità e anche nella sua indubbia evoluzione), siano invece impegnate a lamentarsi dei tempi attribuendone ogni male al Vaticano II.
    A parte l'inconsistenza storica di simile interpretazione, essa difetta su un punto fondamentale: che il Vaticano II fu concilio legittimamente convocato, celebrato e promulgato. In tal senso dire che Benedetto XVI è "figlio e padre del CVII" è un grande elogio per un uomo di Chiesa.

    RispondiElimina
  123. Su chi siano i porci non credevo ci fosse bisogno che mi pronunciassi, è così chiaro...

    La perla è ovviamente la Messa gregoriana, i porci sono quelli che stanno sproloquiando con astio da stamattina. Per capirsi, c'è modo e modo di amare il vecchio rito: chi lo ama odiando il papa fa la parte dei porci.

    RispondiElimina
  124. Mi rallegro che sia per lei strumento di ascesi e di santificazione, ma come ribadito, potrebbe (ma non lo vuole) celebrare privatamente... questo basterebbe... ma forse mi domando , basterebbe a cosa? Boh!. Anche se celebrasse cambierebbe qualcosa?
    Mah!

    RispondiElimina
  125. Quell'espressione ("occupanti della Sede di Pietro") sa molto di sedevacantismo *DONT_KNOW*

    RispondiElimina
  126. a Tripparo', me fai sgara' da le risate!
    questi fanno a gara a chi è più veloce
    cor culo callo e le gambe dottorali accavallate
    a 'nzegna' a Cristo come se porta la Croce!
    ;)

    RispondiElimina
  127. Mah...
    Mons. Marini, se non ho fumato cose strane, era Cancelliere dell'Arcidiocesi in quel di Genova. Ora una frase come:
    <span>"per il momento non è previsto che il Papa celebrerà una Messa secondo i riti anteriori al Concilio Vaticano II"</span>
    Cosa fa venire in mente? Beh...non ci siamo detti che il Messale del '62 è lo stesso che usarono durante il CVII? Non sta dicendo che non celebrerà MAI con il messale del '62, solo che non userà edizioni precedenti a quello...
    Nella testa di una persona abituata a leggi e sacri una negazione in questi termini può suonare come un'affermazione nascosta.
    Non scordiamoci l'Aquila...Non è previsto che il Papa vada dai terremotati disse BErtone. Il Giorno dopo Benedetto XVI era lassù come un novello Pio XII nella Roma bombardata. Non poniamo limiti a Dio.

    Per i redentoristi: potrei conoscere , se possibile, la fonte della notizia/soffiata sul dovete adeguarvi? in che termini è stato detto? anche perchè l'ordinario, a norma di MP DEVE dare il consenso alla celebrazione se il Sacerdote richiede. Non è questione da ecclesia Dei quanto da tribunali ecclesiastici se c'è un diniego no?

    RispondiElimina
  128. <span>Mah...  
    Mons. Marini, se non ho fumato cose strane, era Cancelliere dell'Arcidiocesi in quel di Genova. Ora una frase come:  
    <span>"per il momento non è previsto che il Papa celebrerà una Messa secondo i riti anteriori al Concilio Vaticano II"</span>  
    Cosa fa venire in mente? Beh...non ci siamo sempre detti che il Messale del '62 è lo stesso che usarono durante il CVII? Non sta dicendo che non celebrerà MAI con il messale del '62, solo che non userà edizioni precedenti a quello...  
    Nella testa di una persona abituata a leggi e sacri canoni una negazione in questi termini può suonare come un'affermazione nascosta.  
    Non scordiamoci l'Aquila...Non è previsto che il Papa vada dai terremotati disse BErtone. Il Giorno dopo Benedetto XVI era lassù come un novello Pio XII nella Roma bombardata. Non poniamo limiti a Dio.  
     
    Per i redentoristi: potrei conoscere , se possibile, la fonte della notizia/soffiata sul dovete adeguarvi? in che termini è stato detto? anche perchè l'Ordinario, a norma di MP e CIC DEVE dare il consenso alla celebrazione se il Sacerdote richiede. Non è questione da Ecclesia Dei quanto da tribunali ecclesiastici se c'è un diniego. No?</span>
    Today, 16.29.28<span><span> – </span>Flag</span><span><span> – </span>Mi piace</span><span><span> – </span>Reply</span><span><span> – </span>Delete</span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>

    RispondiElimina
  129. Naturalmente presentando le cose in maniera più semplice, sono stato bellamente aggredito dal Burighel. vedremo se sarà così anche con te.

    RispondiElimina
  130. Più che segno di divertimento, mi pare malattia psichiatrica!

    RispondiElimina
  131. Mettere in grassetto quelle parole non serve a renderle più vere, anche se è la frase magica che dovrebbe rispondere a tutte le interrogazioni.
    "Non sono i testi sono le sue interpretazioni", ma se ci sono state tutte quelle libere interpretazioni, significa che nei  testi  c`era il margine sufficente che permetteva l`interpretazione, termini ambigui, e molto probabilmente volutamente ambigui come ammesso da Suenens e Küng, e poi coloro che da subito hanno applicato i documenti del Vaticano II, sono gli stessi che hanno studiato e firmato quei testi, dunque sapevano ciò che facevano.
    E ancora se quelle interpretazioni e applicazioni erano false perchè non sono state e da subito corrette?

    RispondiElimina
  132. Anche per la comunione sotto l'unica specie del pane, d'altronde, c'è chi ha parlato di giusto ritegno del clero, per cui tra i moventi della negata comunione sotto le due specie ci sarebbe stata l'idea di distinguere i gradi, di marcare cioè la differenza tra il sacerdote, superiore in santità e dunque ammesso alle due specie, e i laici, inferiori e dunque liquidati con una specie sola. A parte i decreti tridentini e a parte le ragioni pratiche, come la facile perdita del sacro Sangue, la non sempre facile reperibilità del vino in ogni tempo e luogo, e persino la trasmissione di malattie, è una tesi tanto bislacca quanto suggestiva. Un po' come l'idea che il Papa non celebri la messa antica e rifili una patacca a noi poveri porci.

    RispondiElimina
  133. Se è così, siamo panati, fritti e rifritti.

    RispondiElimina
  134. non è il Papa a interpretare male i testi dell'ultimo Concilio.

    RispondiElimina
  135. la Santa Sede ha sempre mostrato qual'è la giusta interpretazione dei testi.

    RispondiElimina
  136. A parte che il rito antico è ancora osteggiato da parecchie parti e quando non è osteggiato palesemente, per puro ecumenismo, anche verso la "setta dei tradizionalisti" (così spesso siamo considerati), viene fatto dire, per grande clemenza da sacerdoti che starebbero benissimo senza dirlo, mentre quelli che disgraziatamente si fanno vedere in giro in talare e che desiderano imparare e dire tale S.Messa sono osteggiati e quasi perseguitati. Non da pertutto, ma in alcune città succede.
    Pare che l'unico male da cui i sacerdoti, i seminaristi, i vescovi et. si devono guardare è la tradizione. Danno Chiese ad Ortodossi, a protestanti, ma non potrebbero mai dare una chiesa, tra tutte quelle ormai chiuse e decadenti ad un tradizionalista uscito da Econe. L'unico sacerdote da cui starsene lontani, come dalla peste.
    Se il Papa dunque per clemenza dicesse una S.Messa Tridentina, che per'altro è pure bella ed edificante, oltre che onorevole per il buon Dio, forse darebbe un bel esempio ai tanti vescovi che ancora la vedono come una peste.
    Attendiamo con fiducia, sapendo che al fine la S.Chiesa è innanzitutto di Cristo, il quale la riporterà sulla strtada maestra, nonostante chi rema contro, oltretutto la Chiesa ha come madre Maria e come patrono S.Giuseppe. Non si può dubitare, che questi ultimi 50 anni verranno spazzati via, prima o poi.

    RispondiElimina
  137. ah! Dimenticavo, ma dei seminari che vogliono farne? Perchè se i sacerdoti oggi, sono liberi di dire anche la S.Messa di sempre, perchè non la insegnano nei seminari? Addirittura so di seminaristi guardati a vista perchè dicono troppi rosari che distraggono dallo studio. Seminaristi obbligati a vestirsi come dei laici qualsiasi, anche quando vorrebbero mettere la talare. Seminaristi che studiano di nascosto la Summa Teologica e che leggono i padri della chiesa con la paura di essere presi in flagrante. Dov'è la presunta apertura alla tradizione? I seminari sono molto più simili a covi di protestanti che a istituti per formare sacerdoti cattolici.

    RispondiElimina
  138. Studiati un pò meglio gli errori e ambiguità conciliari - ad esempio tramite Gherardini - poi ne riparliamo ;).

    RispondiElimina
  139. Non direi, se ancora siamo staccati dalla Traditio.

    RispondiElimina
  140. beh caro Laico, in fondo queste lamentele nascono anche dal fatto che il Concilio ha dato ampia facolotà di parola ai fdeli. Per cui ciascuno parla, secondo la propria sensibilità, per il bene comune. A volte capita che si abbia la presunzione di avere la soluzione in tasca... tuttavia mi pare che di positivo ci sia la volontà a migliorare la vita ecclesiale, anche se a volte i mezzi proposti non sono proprio quelli più adeguati...  
    Per esempio leggo :
    " ... l'apostolato non consiste soltanto nella testimonianza della vita; il
    vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola
    sia ai non credenti per condurli alla fede, sia ai fedeli per
    istruirli, confermarli ed indurli ad una vita più fervente; « poiché
    l'amore di Cristo ci sospinge » (2 Cor 5,14) e nel cuore di tutti
    devono echeggiare le parole dell'Apostolo: «Guai a me se non
    annunciassi il Vangelo » (1 Cor 9,16) (11).

    Siccome m questo nostro tempo nascono nuove questioni e si diffondono
    gravissimi errori che cercano di abbattere dalle fondamenta la
    religione, l'ordine morale e la stessa società umana, questo sacro
    Concilio esorta vivamente tutti i laici, perché secondo la misura dei
    loro talenti e della loro formazione dottrinale, e seguendo il pensiero
    della Chiesa, adempiano con diligenza anche maggiore la parte loro
    spettante nell'enucleare, difendere e rettamente applicare i principi
    cristiani ai problemi attuali"
    (cfr AA 6ss)

    RispondiElimina
  141. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 19:38

    A parte il libro di Gherardini che conosco bene e che non parla affatto nei tuoi termini, affermare "errori ed ambiguità" di un Concilio ecumenico promulgato dal Successore di Pietro è, ai miei occhi, un'enormità gratuita, diciamo così.

    RispondiElimina
  142. La Chiesa intesa come Santa Sede apostolica non può essere staccata dalla "traditio", essa stessa è la traditio.
    Se uno legge - per fare un esempio concreto - la Dominus Iesus, molte interpretazioni equivoche ed erronee di parte dei testi del Concilio (non avallate e volute dalla Santa Sede tali erronee interpretazioni) vengono azzerate. sta alla Chiesa docente (Vescovi e i loro aiutanti sacerdoti) far conoscere il Magistero e le giuste interpretazioni dei testi dell'ultimo Concilio.

    RispondiElimina
  143. evoluzione nella forma espositiva della dottrina di sempre va bene.
    evoluzione nel significato della dottrina di sempre non va bene (ciò significherebbe contraddire il precedente magistero infallibilmente espresso).

    RispondiElimina
  144. per Mandis e altri...

    Il punto nn e' l'interpretazione ma "il testo  del Concilio e la sua interpretazione".  Entrambe le cose. E' questo il senso della analisi del  Gheradini.
    Ora che il Vaticano II sia cosi'  ossessivamente centrale, quando e' stato pastorale e quando nn si ricorda mai ne' quello di Trento  ne il Vaticano I, mi pare il segno di uno sbilanciamento  grave.  pensi che il mio parrocco rifiuta la distinzione tra peccato mortale e veniale, e mi ride anche in faccia.  Egli da' pure la comunione ai giovani conviventi.....

    Due: Vaticano II e modernita'.

    Ho limpressione che l'ossessione della Chiesa conciliare di rincorrere il mondo cercado di salvare il meglio dei suoi "valori" democratici o rivoluzionari popolari,  pare fuori tempo massimo.
    Eppure ancora a Fatima si e' insistito su questo punto.
    democrazia e liberta':  lo sapete che 900 milioni di persone nel mediooriente saranno per le prossime generazioni implicati in problemi degenerativi ed ereditari x tutto il piombo all'uranio sparato nelle guerre di Iraq afganistan ect....
    X dire, oggi si incensa un potere che ha mani sporchissime...........  ma la Chiesa si attarda ancora in queste sciocchezze.

    In realta' le cose economiche e politiche indicano un imminente fine di questa epoca, in pratica il fallimento di un capitalismo senza anima.  Gli asset scambiati sul mercato debiti-crediti ammontano a 12 volte il pil mondiale.  

    L'oro e' scambiato su carta x 100 volte le consistenze reali.

    E' la fine di un epoca comoda e facile, in fondo del cattolicesimo liberale, che voleva sposare verita'-mondo, dicendo di salvare la prima, e ovviamente tradirla x le comodita' del secondo.

    La Chiesa e' ancora impegnata su questa strada, ma la violenza dei fatti economici e sociali la spingera' a un maggior equilibrio, ed alla ripresa di un linguaggio chiaro.

    per le persone comuni sara' drammatico

    RispondiElimina
  145. robdealb91
    "Quell'espressione ("occupanti della Sede di Pietro") sa molto di sedevacantismo" Premesso che ho scritto occupanti "DEL VATICANO", il sedevacantismo è una tesi verso la quale sono agnostico. Non la professo, ma non la escludo a priori.

    RispondiElimina
  146. meno male che almeno lui non li intrpreta male. tuttavia da ciò che dici sarebbero tutti gli altri che male interpretano

    RispondiElimina
  147. Non e' possibile interpretarli perche ' contradditorii o come li definiva Amerio " circiterici" e "anfibologici".

    RispondiElimina
  148. Pensiamo alla palese e blasfema contraddizione insita nella violazione, ancor piu' grave perche' ad opera  d'un Pontefice,  della bolla Quo primum Tempore promulgata da un suo Santo predecessore!

    RispondiElimina
  149. Anche Ario lo fu.

    RispondiElimina
  150. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 20:51

    La stessa distinzione era stata formulata dal beato Giovanni XXIII nel discorso d'apertura. L'importante è non vedere "magistero infallibilmente espresso", prima del Vaticano II, dappertutto. La Traditio, che qui vedo con molta facilità citata, non è sempre quella che noi immaginiamo tale. La distinzione tra Tradizione e tradizioni, molte volte utilizzata dal card. Ratzinger e sistematicamente studiata dal card. Congar, ci aiuta a non confondere la Tradizione vivente della Chiesa con l'attaccamento affettivo a qualche manuale del Tanquerey studiato in seminario negli anni '30.

    RispondiElimina
  151. anna rita ma ne sai di cose... non è che sei la rettora di qualcxhe seminario?

    RispondiElimina
  152. E perchè non ha corretto?

    RispondiElimina
  153. <p><span>Caro Laico,<span>  </span>mi riferivo alla pratica liturgica! Quanto tempo perde un’anima se non viene guidata bene! </span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>In quanto i libri,<span>  </span>hanno dato sempre risposta e fatto chiarezza i miei dubbi.<span>  </span>Pochi soldi ne ho, ma quanto mi basta per spendere in quelli che ho ritenuto/ritengo siano di aiuto a ciò che tengo a cuore, LA FEDE, e tutto ciò che a essa possa portarmi e affermare,<span>  </span>altrimenti nei tempi in cui viviamo, se non fosse stata sia per Grazia e per i libri che hanno dato risposte alle varie incoerenze, la fede la avrei già persa, sarei altrove, fuori dalla chiesa e senza aver capito il perché della sua esistenza,<span>  </span>ne avrei dato risposta alle mie esigenze interne. </span>
    </p>

    RispondiElimina
  154. <p><span>Esigenza non compresa. Ogni iniziativa intraprendevo (nella chiesa)<span>  </span>...<span>  </span>di fronte a qualche estraneità mi dicevano<span>  </span>'questo non è per te'... o ancora<span>  </span>… 'questo non va per lei' .... e così via. Mi chiedevo, e cos’è per me? Due erano le cose: o io ero di qualche altro pianeta (un marziano per intenderci e Dio aveva<span>  </span>sbagliato a mettermi in questa terra) o la mia ricerca doveva proseguire. Ho continuato questa ricerca affinché ho ‘scoperto’ (e dire 'scoperto' è dir tutto! Perché non frutto dell’ istruzione della chiesa locale)<span>  </span>la Tradizione,<span>  </span>il rito antico e ciò che racchiude ho sperimentato che qui si appaga quella mia sete interiore ed è attraverso questa<span>  </span>interiorizzazione che ne deriva la mia<span>  </span>purificazione, ma è un avanzare limitato perché questo dono di Dio, la chiesa lo dona a<span>  </span>‘flash’, e il Bene che ne ricava l’anima è di simile risposta, a flash.<span>  </span></span>
    </p><p><span>Intanto accolgo con umiltà e qualche sofferenza quanto Dio offre alla mia vita, altrimenti sarebbe un emigrare di continuo. Spesso mi chiedo chi dovrà rispondere davanti a Dio del Bene che è stato sottratto alle anime e delle barriere che a lei ostacolano. Se la chiesa possiede questo dono qui e ora, credo sia 'di dovere'  mettere a disposizione per il Bene di tutti. </span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Ho la speranza (spero non sia illusione) perciò passo da qui, in attesa la Redazione attraverso un ' Alleluia, Alleluia' .... (o titolo simile ) ci faccia sapere:<span>  </span>tale giorno ….il Santo Padre ha emanato ...e per tanto, a partire da ... ogni diocesi DOVRÀ  'istruire' i fedeli sul MP e anche così d'obbligo una messa in rito antico domenicale in ogni diocesi,<span>  </span>lasciando al fedele la propria scelta. </span>
    </p><p><span> </span>
    </p><p><span>Questo è il ‘corso’ che attendo prima degli 80! Viverlo in pienezza.<span>  </span>Così come è accaduto a me, di scoprire questo dono di Dio alla chiesa, alla mia vita … quando verrà messa questa luce in alto in modo tale che tutti possano conoscere e vivere di/con essa? E quanti fedeli, senza saperlo, sono nella mia<span>  </span>stessa ricerca? </span>
    </p>

    RispondiElimina
  155. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 21:08

    "Palese e blasfema contraddizione"? Ma ci rendiamo conto del portato delle parole? Perché un pontefice non può 'sbollare' quanto un suo predecessore ha 'bollato'? Mi chiedo se valga la pena proseguire la discussione.

    RispondiElimina
  156. Si vede che conosci un Gherardini diverso dal mio.

    RispondiElimina
  157. Cioè, dici di conoscer Gherardini e poi dai retta a un progressista come il Congar?? Nnamo bene. Vedi un pò come ne parla di Congar, il Gherardini:

    http://www.maranatha.it/news/Gherardini.htm

    Già comunque il fatto che l'attaccamento alla Tradizione sia in contrasto - secondo te - a quello verso l'ottimo Tanquerey, è sintomatico.

    RispondiElimina
  158. Ecco appunto: tradizione vivente. Leggi il link che ho postato, e poi ne riparliamo di questo pericolosissimo aggettivo.

    RispondiElimina
  159. Glielo chiediamo (in)formalmente noi qui da tempo.

    RispondiElimina
  160. D'accordo con la prudenza e la cautela, ma il troppo è troppo. Se il Papa vuole, può modificar le rubriche per eliminar la partecipazione della corte pontificia. E a questo punto avrrebbe avuto tutto il tempo per farlo. Non credo che si debba lasciar influenzare dai cripto-sedevacantisti. Non creiamo alibi abbastanza fragili.

    RispondiElimina
  161. tedeschinof@libero.it10 giugno 2010 alle ore 21:37

    La Tradizione non è vivente? E' forse morta? Non vale proprio la pena.

    RispondiElimina
  162. La contraddizione, il continuum proprio della Traditio ora  chiamasi "sbollare".  Stiamo parlando della Santa Messa , baby, non del numero di flabellieri.

    RispondiElimina
  163. Parole sciocche e per questo intollerabili.

    RispondiElimina
  164. E beccate la tradizione "vivente"

    http://www.maranatha.it/news/Gherardini.htm#La_Tradizione_vivente

    RispondiElimina
  165. <span>La negazione del Principio logico di non contraddizione ora  chiamasi "sbollare".  Stiamo peraltro parlando della Santa Messa , baby, non del numero di flabellieri.</span>

    RispondiElimina
  166. <span>... Motu proprio è semplicemente un atto di tolleranza, ai fini pastorali, per persone che sono state formate in quella liturgia, la amano, la conoscono, e vogliono vivere con quella liturgia.”</span>

    Santo Padre, ma io non sono stata formata in quella liturgia, non la conoscevo, perciò non potevo amarla. Come devo considerarmi? Se non fosse stato per il Suo Motu proprio  sarei ancora nella mia ricerca! Per questo seguo e ringrazio ogni giorno la Sua guida e attendo, perchè il mio desiderio è vivere la mia vita spirituale immersa in questa liturgia.  

    RispondiElimina
  167. Redazione di Messainlatino.it10 giugno 2010 alle ore 23:49

    Cara Luisa, non vede commenti dissennati semplicemente perché ne abbiamo cancellati una decina. Il che non è da noi. Ma quando si comincia a postare materiale sedevacantista, interveniamo pesantemente.
    Per il resto, la regola è chiara. Non è tanto questione di contenuto del messaggio, ma di forma insultante o offensiva. Altro che 'diplomazia': è la minima decenza, che si richiede.

    RispondiElimina
  168. Direi la sindrome da accerchiamento.

    RispondiElimina
  169. Don Camillo, se lei riuscisse a intendere la profonda spiritualità che Papa Benedetto XVI incarna e promana, se lei riuscisse a liberarsi di quella cappa ideologica che pare velarle gli occhi, si risparmierebbe e ci risparmierebbe tanta ingiustificata acredine. Mi auguro che sia l'ultima volta che la leggiamo seminare con leggerezza confetti al curaro come quello cui fa capo questa bella sfilza di commenti. Benedetto XVI è un grande Papa, una figura rara e preziosa: non aspetti ad avvedersene quando arriverà il momento dei rimpianti.

    RispondiElimina
  170. Can. 1404. si parla dei processi. Nessun foro può giudicare il papa.
    Prima Sedes a nemine iudicatur significa questo sul piano del giudiziio e della condanna e della pena da comminare.
    Esprimere opinioni critiche sull'operato del papa non rientra nella fattispecie.

    RispondiElimina
  171. <span>Don Camillo, se lei riuscisse a intendere la profonda spiritualità che Papa Benedetto XVI incarna e promana, se lei riuscisse a liberarsi dalla cappa ideologica che pare velarle gli occhi, si risparmierebbe e ci risparmierebbe tanta ingiustificata acredine. Mi auguro che sia l'ultima volta che la leggiamo seminare con leggerezza confetti al curaro come quello cui fa capo questa bella sfilza di commenti. Benedetto XVI è un grande Papa, una figura rara e preziosa: non aspetti ad avvedersene quando arriverà il momento dei rimpianti.</span>

    RispondiElimina
  172. Il Tanqueray non ha scritto solo dei manuali - peraltro eccellenti e di solida dottrina - di teologia dommatica, morale, mistica, tradotti in una decina di lingue, ma anche importanti volumi  ad es. sulla presenza di Gesù nella Chiesa,  e molte voci  sul Dict. de Th. Catholique e saggi su riviste. E' un teologo assai stimato ed ancor oggi le sue opere sono dei classici da consultare per capir qualcosa. La sua preoccupazione è semprre stata quella della chiarezza: il suo latino è ottimo.

    RispondiElimina
  173. Chissà, però le mie fonti confermano quel che dice Anna Rita.

    RispondiElimina
  174. Nobis quoque peccatoribus11 giugno 2010 alle ore 02:02

    Quanto all'Ecclesia Dei, Mons. Pozzo non ha fatto mistero che l'ultima parola e' quella degli Ordinari diocesani.

    Quanto alla Tradizione vivente e precedente, famo a capisse. I principi fondamentali su cui ruota la questioni sono talmente chiari in tutti i testi precedenti al concilio, inclusi i manula per seminaristi, che non fit disputatio, salvo introdurre in senso modernistico la tradizione vivente.

    Quanto alle c.d. pseudo-tesi sedevacantiste faccio notare che la vacatio Saedis implica l'obbligo di convocare il Conclave.

    FdS

    RispondiElimina
  175. <span>Quanto all'Ecclesia Dei, Mons. Pozzo non ha fatto mistero che l'ultima parola e' quella degli Ordinari diocesani. </span>

    allora:
    punto e a capo !
    per questo a tanti fedeli disincantati ormai, dopo 3 anni, il MP appare come una grande illusione; salvo il fatto che lo Spirito Santo stesso non lo voglia promuovere efficacemente ben oltre le mete che il suo ideatore si prefissava, liberandolo dalle pastoie burocratiche in cui sembra "intrappolato",  e che sono i "ceppi" imposti dal Potere alla Tradizione, ritenuta  ancora il grande rivale da demonizzare, (e ovunque additata come tale), da "tenere sotto controllo", reprimendo ogni moto di "risorgimento".

    RispondiElimina
  176. <span><span>Quanto all'Ecclesia Dei, Mons. Pozzo non ha fatto mistero che l'ultima parola e' quella degli Ordinari diocesani. </span> 
    allora: 
    punto e a capo ! 
    per questo a tanti fedeli disincantati ormai, dopo 3 anni, il MP appare come una grande illusione; salvo il fatto che lo Spirito Santo stesso non lo voglia promuovere efficacemente ben oltre le mete che il suo ideatore si prefissava, liberandolo dalle pastoie burocratiche in cui sembra bloccato e "intrappolato",  e che sono i "ceppi" imposti dal Potere alla Tradizione, ritenuta  ancora il grande rivale da demonizzare, (e ovunque additata come tale), da tenere sotto stretto controllo, reprimendo ogni moto di "risorgimento".</span>

    RispondiElimina
  177. OK, così è più chiaro, e vi ringrazio per la precisione, non sarò di certo io a lamentarmi se togliete i commenti insultanti per il Santo Padre e per le persone che scrivono.
    Ma è anche vero che lo scoramento di molti è grande,  e la notizia che il Papa non nominerebbe il santo Curato d`Ars patrono dei sacerdoti, se confermata, non contribuirà di certo a ridare coraggio, fiducia e speranza a chi li sta perdendo.

    RispondiElimina
  178. <span>OK, così è più chiaro, e vi ringrazio per la precisazione, non sarò di certo io a lamentarmi se togliete i commenti insultanti per il Santo Padre e per le persone che scrivono. 
    Ma è anche vero che lo scoramento di molti è grande,  e la notizia che il Papa non nominerebbe il santo Curato d`Ars patrono dei sacerdoti, se confermata, non contribuirà di certo a ridare coraggio, fiducia e speranza a chi li sta perdendo.</span>

    RispondiElimina
  179. Quanto alle c.d. pseudo-tesi sedevacantiste faccio notare che la vacatio Saedis implica l'obbligo di convocare il Conclave.
    La c.d. "Tesi di Cassiciacum", suggerisce una scappatoia che potrebbe salvare capra e cavoli. Riletta poi, alla luce della "Ipotesi di Velletri", e, fermo restando il mio "agnosticismo", ci si può tirare fuori almeno un modo pratico di vivere la Fede.

    RispondiElimina
  180. mi è giunta notizia che, nei seminari del terzo mondo, il Canone Romano NON è più insegnato, in quanto reputato segno di cultura eurocentica. Infatti, i preti di tale provenienza, presenti nei tessuti parrocchiali, usano in sempre il II o il III Canone (salvo che non usino quelli approvati ad esperimentum per i loro paesi d'origine)

    RispondiElimina
  181. Ogni ex-lefebvriano si fa la sua tesi.

    RispondiElimina
  182. infatti è così; nella chiesa vi tolleriamo, il papa vi ha concesso la caramella per farvi stare buoni, ma non tirate troppo la corda. Fatevi le vostre cerimonie antiche e non intralciate il cammino di chi non vuole vivere nella muffa.

    RispondiElimina
  183. avete idea di cosa sarà posto in essere il prossimo 7 luglio (e/o il 14 settembre)? Ovvero allo scadere del triennio di prova del MP?

    RispondiElimina
  184. Egregio Professor Pastorelli, diciamocela tutta, senza farsi una propria tesi, SI IMPAZZISCE. Se legge i manuali di teologia degli anni'50, vede bene che molto di ciò che diciamo e facciamo noi tutti, intendendo per TUTTI, TUTTE le compagini tradizionaliste, comunque intese

    RispondiElimina
  185. <p><span>non intralciate il cammino di chi non vuole vivere nella muffa </span><img></img>
    </p><p>-----------------------
    </p><p> 
    </p><p>Com'è? Com'è? ...............   Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Gesù, i Santi ... dicono qualcosa a lei? Anche loro sono d'intralcio al suo cammino? Capisco, lei ritiene il "sèbo" aria fresca!
    </p>

    RispondiElimina
  186. <p>non intralciate il cammino di chi non vuole vivere nella <span>muffa  </span> *DONT_KNOW*   
    </p><p> 
    </p><p>------------------------
    </p><p> 
    </p><p> 
    </p><p>Com'è? Com'è? ...............   Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Gesù, i Santi ... dicono qualcosa a lei? Anche loro sono d'intralcio al suo cammino? Già, sicuramente lei ritiene il "sèbo" aria fresca!
    </p>

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione