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lunedì 24 maggio 2010

Il grande Pellegrinaggio di Pentecoste 2010 della Tradizione si conclude oggi

La cerimonia di partenza a Notre Dame di Parigi sabato scorso alle 7.00


Senza alcun dubbio, una delle più imponenti dimostrazioni di vitalità e forza del movimento tradizionale è il pellegrinaggio che tutti gli anni si svolge tra Chartres e Parigi nel fine settimana di Pentecoste, dal sabato al lunedì (giorno festivo, in Francia).

Il "Pélé de Chartes" (abbreviazione da pélerinage, pellegrinaggio) è da oltre un millennio una pia devozione francese; nel 1982 (proprio quando l'idea stessa di pellegrinaggio appariva superata dall'aggiornamento conciliare e si stava perdendo l'antica pratica), i fedeli legati alla tradizione della Chiesa iniziarono ad organizzare questo pellegrinaggio a Pentecoste. Dopo la scomunica dei vescovi lefebvriani, il pellegrinaggio si scisse: da Parigi a Chartres quello dei gruppi Ecclesia Dei (ossia rimasti 'in piena comunione' con Roma e con i vescovi - anche se, con questi ultimi, molto meno...); percorso inverso per la Fraternità San Pio X.

Sempre con numeri considerevoli, che oltrepassano ampiamente i 15.000 pellegrini nei due sensi. Ovviamente (trattandosi di una camminata di oltre 80 chilometri, con pernottamento in tende e pranzi campestri), la media d'età è molto giovane. Non si conta il numero di vocazioni sacerdotali di tipo 'tradizionale' che sono maturate sulle strade erbose del percorso, o quello di coloro che, grazie al pellegrinaggio, scoprono con stupefatta ammirazione la liturgia tradizionale, che è celebrata in via del tutto esclusiva durante i tre giorni di cammino.

Da segnalare che quest'anno, per la prima volta, partecipa anche una delegazione ufficiale italiana, con l'Istituto Cristo Re. Si unisce ad altri capitoli internazionali che sono invece presenze di lunga data: inglese, tedesco, spagnolo e polacco.

E' tale l'importanza del pellegrinaggio, e del movimento tradizionale che vi sta dietro, specie in termini di vocazioni, che quest'anno - per la prima volta - esso è stato annunciato sul sito ufficiale della Conferenza Episcopale francese. Non solo: alcuni vescovi, compreso il cardinale di Parigi, si sono prestati a partecipare ad alcune delle celebrazioni lungo il cammino.

Speriamo che sia l'inizio di una politica episcopale più pragmatica, e senz'altro opportuna: se non li puoi combattere, fatteli amici.

Qualche foto, dal sito di Notre Dame de Chretienté:



Messe private dei sacerdoti in tenda, la mattina

In marcia

16 commenti:

  1. ....speriamo che presto il Pélé si riunisca tutto nella stessa direzione ingrossando vigoroso. Non è bello rovesciarele cose...

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  2. Redazione, perchè non ti fai promotrice attraverso le Tue conoscenze per organizzare il 1° Pellegrinaggio della Tradizione Italiano ? Noi abbiamo Roma con la tomba dei due S.S. Apostoli Pietro e Paolo, sarebbe stupendo.
    Motivo poi validissimo per "contarci" e mostrarci al mondo.

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  3. Anch'io ho pensato la stessa cosa....
    Certo è che dobbiamo vincere le mille divisioni che (motivate o meno) ci sono tra i tantissimi gruppi/associazioni/confraternite/realtà/et alia legati alla Santa Tradizione. Bisogna incominciare nel nostro piccolo rinunciare all'egoistico orgoglio, e a lavorare veramente tutti assieme perché la battaglia buona non è nel nome nostro ma in quello di Nostro Signore.
    Se così non facessimo rischiamo di fare come i Regni Latini d'Oriente....

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  4. Bravo Bile e Luis, appoggio totalmente l'idea. Una Voce Mantova sono certo parteciperebbe volentieri.
    Usciamo dalle "catacombe" nelle quali hanno voluto relegarci.
    MOSTRIAMOCI UNITI !

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  5. Non sarà certo il pelè francese, ma, in Toscana sabato 29 maggio , al Santuario della Madonna di Montenero (Livorno), vi sarà, con l'assenso del vescovo di Livorno, il Terzo Pellegrinaggio dei gruppi tradizionalisti della regione aperto a tutti coloro che  vogliano  parteciparvi. Raduno alle ore 11 sul piazzale antistante il santuario e recita del Santo Rosario, alle ore 11,30 solenne pontificale in rito straordinario.  Presterà servizio all'altare  l'Istituto Cristo Sommo Sacerdote di Gricigliano.

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  6. Non è certo paragonabile, anche se la Redazione ebbe la bontà, l'anno scorso, di accostarlo all'evento francese. Però in Toscana quest'iniziativa ha rinsaldato i contatti e le iniziative in maniera veramente virtuosa: abbiamo cercato di lasciar cadere distinguo, incidenti passati, incomprensioni e campanilismi... e se ci riusicamo noi, maledetti toscani...
    Guardate che accadono cose inaudite: il pisano abbraccia il livornese, il lucchese paga da bere, il fiorentino si sente uguale agli altri, il senese beve anche l'acqua, il grossetano parla in latino.... :-D :-D :-D

    Venite al Sacro Colle che guarda il Mar Tirreno accostarsi a quello Ligure, chissà, potremmo anche già buttar giù delle idee e tessere contatti per un Pellegrinaggio di tutti quanti a Roma!

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  7. Ancora una volta il comportamento dei Vescovi stranieri "sconfessa" de facto quello miope, antidemocratico e integralista dei vescovi italiani così contrari ad ogni riaffiorare dei nuovi germogli della tradizione.
    Avendo all'estero sofferto moto tempo prima din noi la piaga della sovversione e delle sperimentazioni eretiche ora , di fronte alla distruzione ed al deserto, stanno andando avanti nel nome della Tradizione ritrovata.
    In Italia ancora pensano ai gruppi ecclesiali "impegnati" , alle Messe con i palloncini e i gruppi rock ecc ecc ecc
    Poveri vescovi : asssaltati dai potentati liturgici, che impongo loro la linea da seguire, i gruppi ecclesiali che godono di un autonomia de facto non sanno cosa fare e dove sbattere la testa !
    Ci siamo messi anche noi ... a complicare la vita di questi poveri vescovi ...

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  8. Ch'io sappia, da molti anni L'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote partecipa al pellegrinaggio.

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  9. Vi è anche la possibilità, per chi non puo rendersi da Parigi a Chartres, di effettuare il pellegrinaggio nel capitolo dei non-camminatori. Un'esperienza valida che porta alla ferma volontà di recarsi di persona l'anno seguente ad effettuare il pellegrinaggio. Quest'anno è la prima volta che vi è un capitolo di lingua italiana.
    L'anno prossimo, aDp, partecipero al pellegrinaggio. Non so ancora a che capitolo chiederò assistenza ma sicuramente vi andrò.
    Ora, persino il buon Cardinale Vingt-Trois si è racato ad incontrare i pellegrini. Forse si è accorto che se vuole vedere in futuro ancora gente nelle chiese, deve rivolgersi ai giovani tradizionalisti. Mi pare che in Francia la stragrande maggiornaza dei giovani cattolici praticanti sia di sensibilità tradizionalista. Gli altri fedeli che frequentano la messa NO regolarmente hanno un'età media che passa i 70 anni.
    Forse, dico forse, il Cardinale Ving-Trois ha capito che il vero futuro è nella tradizione. Vedremo!

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  10. Per averlo capito, lo avrà capito senz'altro, non ho dubbi. Il punto è che i vescovi progressisti francesi (cioè il 95 % del totale) preferiscono l'autoestinzione piuttosto che ammettere la sconfitta.
    Riguardo ai pellegrinaggi pro-traditione, ricordo che ogni anno (credo a Settembre, ma non ne sono certo) si tiene il Pellegrinaggio da Assisi a Bevagna organizzato dalla Fraternità S. Pio X. So che ha sempre grande successo ed è molto partecipato.
    Colgo l'occasione per ricordare a tutti che è possibile ricevere gratuitamente a casa propria la rivista ufficiale del distretto italiano della Fraternità S. Pio X, intitolato "La Tradizione Cattolica". Basta recarsi sul sito della Fraternità e farne richiesta. E' un ottimo modo per essere aggiornati sulla Tradizione e sulla situazione generale della Chiesa Cattolica, facendo un servizio a coloro che dedicano la propria vita a questa causa. Personalmente, ogni tanto faccio qualche piccola offerta sul loro conto corrente e mi è stato anche detto che, dall'anno prossimo, sarà probabilmente possibile destinare alla Fraternità il cinque per mille dalla dichiarazione dei redditi.
    Scusate per questa digressione non del tutto a tema.

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  11. Ho pensato in passato di partecipare al pallegrinaggio Bevagna - Assisi, ma sinchè la posizione canonica della FSSPX no si sarà normalizzata, non me la sento, e non penso di essere il solo.
    Organizzare una marcia tra i fedeli "tradizionalisti" in comunione piena con Roma sarebbe bello ma di grande fatica e impegno di molti.

    Sarebbe bello invece organizzarci per partecipare numerosi slla Parigi - Chartres del 2011.
    Se qualcuno con più capacità, non solo organizzative, ma anche di navigazione in rete, e tempo libero di me avesse voglia di organizzare, si faccia avanti.
    Manca più di in anno all' evento.

    Guido - Torino 

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  12. Penso che il primo passo sia quello di trovare l'assistenza spirituale per il pellegrinaggio. Trovata questa si tratterebbe d'organizzare un "capitolo".
    Credo che l'anno prossimo mi aggregherò al capitolo svizzero. Se però vi fosse bisogno di qualcuno che parli francese per aiutare ad organizzare il tutto, mi metto volentieri a disposizione.

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  13. Sì, questo si può fare e anch'io, come si dice da noi, l'avevo nel buzzo... quest'anno non ho potuto partecipare per varii motivi ma già degli amici miei l'hanno fatto; poi qua vicino c'è Gricigliano che regolarmente partecipa potremmo prendere informazioni e chiederne eventualmente l'assistenza.
    PERO' un Pellegrinaggio nostro, italiano! Noi che abbiamo il cuore della cattolicità dobbiamo allontanarcene fisicamente? Facciamone anche uno nostro!
    Bevagna - Assisi c'è già, non vedo ostacoli al parteciparvi:, anzi... la FSSPX non ci ha mica la lebbra, le dobbiamo solo riconoscenza perché senza la sua presenza saremmo tutti a battere le mani in calzoncini di velluto.
    Però è un unirsi a qualcosa di già esistente, sarebbe facile per i nostri nemici bollarci tutti come "scismatici della San Pio X".
    Il messaggio deve venire forte anche da noi: signori, parliamone il tempo c'è, le energie le troveremo, le idee vengono da sé e se Nostro Signore è con noi si può andare anche in capo al mondo!

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  14. <span><span>"Messe private dei sacerdoti in tenda, la mattina"</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>Questo no è amore per la liturgia, ma colpevole indifferenza. Com'è che no ve ne rendete conto?</span></span>

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  15. Il Sacerdote si santifica nella celebrazione della S. Messa. La concelebrazione è una FACOLTA' concessa ma non obbligatoria. La norma è la celebrazione individuale.

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La Redazione