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sabato 9 gennaio 2010

Il vescovo di Evreux si rimette a Roma

Mons. Nourrichard, l'ormai mondialmente noto vescovo di Evreux, nel corso di una conferenza stampa concessa ieri (da cui la foto è tratta) ha dichiarato di voler attendere la decisione di Roma inerente il caso dell'abbé Michel. Il quale "potrà celebrare la messa domenica a Thiberville alle 10", aggiunge il vescovo (e poi? monsignore forse attende una rapida decisione romana). E anche amministrare i sacramenti, tranne il matrimonio.

Questo perché, e il vescovo l'ha ripetuto chiaro e forte, non intende "in alcun modo rimettere in discussione la sua decisione di revocare l'abbé Michel" che, quindi, legalmente non è più parroco di Thiberville e non ha perciò la potestà di celebrare matrimoni.

Qui trovate un video dell'intervista.

La mossa del vescovo, riconosciamolo, è accorta e l'unica sensatamente percorribile. Insistere per l'applicazione di un decreto che non ha i mezzi per fare rispettare, l'avrebbe ulteriormente (e pericolosamente) coperto di ridicolo e avrebbe dimostrato un astio personale che ha tutto l'interesse a dissimulare.

Ora sta all'abbé Michel difendere le sue ragioni nel ricorso a Roma. Si è già rivolto allo stesso avvocato canonista che alcuni mesi fa prese le difese di un suo confratello, l'abbé Cheval di Courseulles-sur-Mer, nella diocesi vicina di Bayeux-Lisieux; reo quest'ultimo di celebrare - una volta al mese - la Messa in latino... di Paolo VI. Crimine sufficiente per considerare quel prete (sono parole ufficiali della diocesi di Bayeux) "non all'altezza di condurre una parrocchia, dove c'è bisogno di gente che tenga insieme sensibilità diverse". Il vescovo Pican l'aveva dunque 'trasferito' al servizio di un ospedale, peraltro sotto il comando di una 'cappellana' laica. L'abbé Cheval si era rivolto alla Congregazione per il Clero, che gli aveva dato ragione; ma il vescovo non aveva inteso piegarsi alla decisione di Roma e anzi aveva avviato la pratica di revoca del parroco. C'è voluto un decreto vero e proprio della Congregazione per reintegrare il povero abbé Cheval.
Se qualcuno aveva dubbi che il motivo di questi provvedimenti punitivi non fosse l'odio per l'attitudine tradizionale, anzi: semplicemente cattolica di quei parroci, se li tolga subito: tant'è vero che proprio su quel punto aveva dovuto decidere la Congregazione per il Clero. Del resto, nessuno stupore, A Evreux come a Bayeux: ricorderemo di mons. Pican quell'intervista (da noi a suo tempo pubblicata in questo post) in cui diceva:

Gli integristi sono dal loro canto sempre più netti e sempre più chiusi. Questa Chiesa non ci corrisponde, non dobbiamo approvare ciò che ci sembra inammissibile. La conseguenza, per converso, è che ora ci è possibile avere posizioni chiarissime. Se, voi integristi, non vi muovete, non abbiamo alcuna ragione di muoverci noi. Quando ci chiederete un battesimo in una chiesa, eh bene, sarà “no”. Solo per i funerali, cercheremo una soluzione adatta a ogni singola situazione. Se non si evolvono, nessuno sul campo sarà pronto ad aprir loro le porte. [..] Non si può concedere tutto, bisogna interrompere questo scherzo. Non sono stati valutati tutti gli elementi. Qui si è al di là della mano tesa. Ciò che io sento è che i cattolici sono molto scioccati, in Francia, Germania o Svizzera. Il Concilio è passato nel Popolo di Dio e il Vaticano II è un’acquisizione sulla quale non si ritorna.

Già che stiamo parlando di questo Pican, gustatevi il video che segue: il vescovo intervistato in giacca e cravatta, poi mentre celebra una strana Festa della Parola, infine mentre esalta la soppressione delle parrocchie e l'affidamento ai laici dell'animazione liturgica.



107 commenti:

  1. Che tristezza...in giacca e cravatta! Ma mica è un bancario!
    Matteo Dellanoce

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  2. Sono sacerdoti fuori dalla realtà  che prendono come pretesto la difesa del concilio vaticano secondo per continuare nella loro sterile opera di demolizione di tutto ciò che è tradizione , di tutto ciò che sa di dottrina cattolica. Per fortuna chi non ha chiarezza e certezza nella dottrina e solo voglia di protagonismo e amore  compie danni ma non semina un bel niente, si veda la situazione delle loro parrocchie.Coraggio amici ce tanto da ricostruire non dimenticando di non cadere nello stesso vizio del "bancario"la superbia.

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  3. Da noi i vescovi hano la veste...si presentano come moderati, spirituali...fanno credere che non sono contro il Vetus Ordo. Poi, con la scusa dell'unità dei fedeli, tolgono giurisdizione ai parroci che abbracciano la Messa di sempre.Si muovono con tattica in Vaticano, e nessuno difende i sacerdoti cattolici.

     Poi fanno credere che sono quei preti ad esagerare.

    Intanto le parrocchie affondano: provate a chiedere ai fedeli, oltre quale tipo di messa vogliono, a quali dogmi credono ancora e  quali comandamenti reputano ancora validi? Cosa fa un prete, per non essere buttato fuori dall'alleanza fedeli- curia: acconsente a tutto!Che tristezza!

    ecco perchè credo che non si possa restare solo alla lettera del motu proprio, ci vuole di più: la Tradizione non può essere tollerata, deve essere a casa sua nella Chiesa! Altrimenti sarà ristretta a un club...è l'ultimo tentativo per affossarla.

    Ecclesia Dei, se ci sei batti un colpo.

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  4. cancellate il vocabolo"e amore"scusate ma non ho tanta demestichezza con il pc

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  5. A questo punto non è improbabile che il vescovo perda la causa con Roma perchè le ragioni addotte da lui per giustificare il trasferimento del parroco non hanno basi. A questo si aggiunga, fatto non certo secondario, che i fedeli della parrocchia sono, se non tutti almeno nella quasi totalità, a favore del parroco e contro il vescovo. I numeri poi (dei battesimi, della frequenza ai Sacramenti, della frequenza al catechismo etc.) depongono solo a favore del parroco.

    E' probabile che si ripeta il caso accennato, del parroco di una diocesi limitrofa, reintegrato nelle sue funzioni da un decreto romano.

    In questo caso comunque peserà molto l'opera del parroco rocorrente; un'opera incontestabilmente più che positiva e in assoluta e completa controtendenza rispetto al resto della diocesi.

    Una diocesi, lo si deve ricordare fino alla noia, che ha la stessa vivacità di  un cimitero, e dove il vesvovo sembra più che altro lavorare per dichiarare lo stato fallimentare e mettere in liquidazione la Chiesa.

    L'ABBE MICHE VESCOVO DI EVREUX: SUBITO.

    L'attuale vescovo lo si mandi a fare l'ausiliare nella diocesi anglicana con cui si è gemellato.

    Ah Marcel, Marcel, Marcel Lefebvre, quanto hai avuto vista aguzza nel vedere 40 anni fa il danno che avrebbero fatto i neomodernisti alla Chiesa!

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  6. Bisogna poi riconoscere che l'opera svolta dall'internet per far conoscere a livello planetario il caso della Normandia, ha un grosso peso. E continuerà ad averne.

    Un mio amico ebreo mi ha detto: ma perchè voi cattolici se avete un prete che riempie le chiese e lavora così bene, subito lo punite e lo cacciate via?
    Prosegue il mio amico ebreo: sembra propio che voi cattolici vogliate fare un vero e propio karakiri.

    Che gli dovevo dire?
    Gli ho detto che lui, ebreo, vede così bene la realtà perchè gli Ebrei non hanno il cancro modernista con cui combattere.

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  7. Ma l'abbè Miche sta sulle due messe per convinzione o per diplomazia: per non perdere la causa con Roma? Mons. Lefebvre vide giusto: non si può solo preferire il Vetus Ordo, occorre anche dichiarare coi fatti che la Riforma è avelenata e provoca disastri ormai ampiamente documentati. I vescovi di Bayeux e Evreux hanno solo obbedito al Concilio come lo ha propagandato la Chiesa: da Tradizionale convinto capisco il loro sconcerto. La Chiesa, anche ai suoi vescovi deve dichiarare le sue intenzioni sul futuro. Mi sembra che il palazzo apostolico debba decidere...o la riforma fu sbagliata, o la si applichi senza nostalgie.  purtroppo temo che non ci sia, nonostante il crollo del cattolicesimo, nessun coraggio nel chiedere perdono di una follia che la Chiesa, alcuni per la verità, decise nel 1965. Ma il Signore ci prenderà con la fame...è questione di tempo. poco per la verità

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  8. Sono uno dei tre sacerdoti che nella mia diocesi celebra anche il rito antico; il mio vescovo pur non entusiasta non mi ha fatto storie, e pur chiamandomi amichevolmente "sporco tradizionalista" mi ha sempre difeso dai feroci attacchi dei miei cofratelli.

    Col mio vescovo non ho mai parlato di questioni tradizionali e da lui ho solo sentito queste parole, riguardo alla messa antica: "sai che sono contrario, ma è un tuo diritto celebrarla". In due anni di motu propio non m'ha detto una sillaba di più.
    Stamattina ho concelebrato con lui la messa che celebra tutti i giorni in cattedrale; di solito c'è qualche fedele e qualche altro prete. Stamattina eravamo solo io e lui. Ho approfittato della solitudine per accennare ai fatti di Thiberville. Stava togliendosi i paramenti, si è girato, mi ha guardato, e stringendo forte la stola che teneva in mano mi ha detto guardandomi negli occhi: voi tradizionalisti avete dalla vostra parte tutti papi, tutti i vescovi, tutti i preti e tutti i fedeli di ieri, avete dalla vostra parte tutta la chiesa di ieri, e avrete dalla vostra parte tutta la chiesa di domani. Poi s'è girato per continuare a deporre i paramenti ed ha proseguito: noi progressisti invece abbiamo dalla nostra parte solo noi stessi, le nostre idee, i nostri atti.
    Abbiamo commesso l'errore di voler sostituire a una Chiesa, da riformare, certo, ma pur sempre edificata dallo Spirito, una chiesa costruita da noi stessi.

    E mi è venuto in mente il titolo di un sinodo diocesano italiano: "quale chiesa costruire?".

    Un brivido mi ha percorso la schiena; il mio vescovo mentre mi parlava era tremendamente serio,  evidentemente scosso in volto, turbato, come mai lo avevo visto.

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  9. lo si mandi all' OCTOBER FEST a vendere birra ed arrostire maiali interi ......... credo sia un buon intenditore .........

    non c' è molto da aggiungere ........ ed è stato detto a sufficenza 


     poiche' ad ognuno il suo mestiere ......... e '' TANTO PIU' SI E' POSTI IN ALTO '' TANTO PIU' SI DEVE SOTTOSTARE ALLE REGOLE ,, .......

    e a maggior ragione che non si sta dirigendo  un azienda .......
    poiche' hanno sempre ragione loro ..................... tenetevela la ''RAGIONE,, anzi la DEA RAGIONE ................. io mi inchino e mi tolgo il cappello .......... 
    bene fanno ed hanno fatto i '' LEFEBVRIANI ,, a non cedere di un solo millimetro sulla dottrina ............  e poi , su cosa c' e' da cedere !?!?!?!? ......... 

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  10. il post sopra e' mio 

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  11. <span> Mi sembra che il palazzo apostolico debba decidere...o la riforma fu sbagliata, o la si applichi senza nostalgie.  </span>

    concordo con il gravissimo dilemma (ri)proposto per l'ennesima volta.
    E' ora di fare chiarezza. Non si sa bene quanto sarà lunga l'attesa di una risposta alla supplica di mons. Gherardini circa i punti controversi del Concilio: ma può la Chiesa tutta, possono i fedeli allo sbando, prossimi alla china dell'indifferenza totale, rimanere ancora in questa specie di LIMBO ?

    Abbiamo o non abbiamo, clero e fedeli di ogni età e cultura, il diritto e la urgente e salutare necessità di SAPERE se il Concilio ha fatto buone proposte che dovevano produrre buoni frutti, o QUALE deve essere il risanamento di parti di quella PIANTA perchè finalmente possa PRODURRE I FRUTTI che si speravano nel 1965 ?
    ...L'ora cioè di andare ad esaminare accuratamente, con lo sguardo lucido e impietoso di un MEDICO che vuole il bene del paziente, e per questo decide di fargli un CHECK-UP, auscultandolo DA CIMA A FONDO, con tutto il proprio bagaglio di studi clinici a portata di mano e memoria, al fine di pronunciare una ESATTA DIAGNOSI ed una altrettanto ESATTA ED EFFICACE TERAPIA,
    RISOLUTIVA , dopo 46 anni di lenta sfibrante malattia del Corpo che  con quei frutti si è nutrito?.......
    (oppure....con lo sguardo lucido della Verità, stabilire la natura di quella pianta che non ha dato buoni frutti e non li può dare affatto, senza paura di dirlo, se per caso questa fosse la nuda e cruda Verità!)

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  12. <span> Mi sembra che il palazzo apostolico debba decidere...o la riforma fu sbagliata, o la si applichi senza nostalgie.  </span>

    concordo con il gravissimo dilemma (ri)proposto per l'ennesima volta.
    E' ora di fare chiarezza. Non si sa bene quanto sarà lunga l'attesa di una risposta alla supplica di mons. Gherardini circa i punti controversi del Concilio: ma può la Chiesa tutta, possono i fedeli allo sbando, prossimi alla china dell'indifferenza totale, rimanere ancora in questa specie di LIMBO ?

    Abbiamo o non abbiamo, clero e fedeli di ogni età e cultura, il diritto e la urgente e salutare necessità di SAPERE se il Concilio ha fatto buone proposte che dovevano produrre buoni frutti, o QUALE deve essere il risanamento di parti di quella PIANTA perchè finalmente possa PRODURRE I FRUTTI che si speravano nel 1965 ?
    ...L'ora cioè di andare ad esaminare accuratamente, con lo sguardo lucido e impietoso di un MEDICO che vuole il bene del paziente, e per questo decide di fargli un CHECK-UP, auscultandolo DA CIMA A FONDO, con tutto il proprio bagaglio di studi clinici a portata di mano e memoria, al fine di pronunciare una ESATTA DIAGNOSI ed una altrettanto ESATTA ED EFFICACE TERAPIA,
    RISOLUTIVA , dopo 46 anni di lenta sfibrante malattia del Corpo che  con quei frutti si è nutrito?.......
    (oppure....con lo sguardo lucido della Verità, stabilire la natura di quella pianta che non ha dato buoni frutti e non li può dare affatto, senza paura di dirlo, se per caso questa fosse la nuda e cruda Verità!)

    RispondiElimina
  13.  e se poi....
    si dovesse arrivare a portare alla Luce impietosa della Verità, anche in tale questione,
    il fatto che, come diceva  il Doctor Angelicus
    "Bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu"
    in tal caso
    che cosa preferiremmo,
    un'amara e salutare Verità
    o una mielata e prolungata bugia (pietosa?...) ?..................

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  14. Ma possibile che non si siano ancora resi conto che facendo così hanno mandato allo sfascio la Chiesa di Francia?
    Eppure continuano imperterriti nel generare questa confusione che allontana la gente!

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  15. lacrima sulle macerie9 gennaio 2010 alle ore 10:54

    <span>Poi s'è girato per continuare a deporre i paramenti ed ha proseguito: noi progressisti invece abbiamo dalla nostra parte solo noi stessi, le nostre idee, i nostri atti.  </span>

    bella, come l'alba, questa confessione... tragica, inopinata presa di coscienza -epocale nel suo piccolo- di un raro prelato capace di un atto di resipiscenza e di umiltà....
    ma potrebbe forse questo ministro di Dio affacciarsi dalla Cupola di S. Pietro per dire questo che ha detto in triste privato, dirlo urbi et orbi, cioè dai tetti ?

    e anche se lo facesse, non sarebbe ormai tardi, troppo tardi ?....
    :'( ..... :'( .... :'(

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  16. Un prete....ma lei lo fa perchè ci crede o per avere un seggiola? io ho come l'impressione che ci sia una sorta di piagnisteo giustificatorio! Se lo faccio mi cacciano allora non lo faccio. Lo faccio poi mi cacciano ed è colpa del Papa. io non so Lei faccia adesso. io so che nella mia diocesi se vai controcorrente ti ignorano. Con una differenza che noi ci siamo movimentati, non ci siamo pianti addosso! Abbiamo dato vita ad una associazione culturale, cerchiamo i preti che sappiamo che ci amano per quello che siamo, facciamo apostolato e così via. Il piangersi addosso non è un bel biglietto da visita per un sacerdote!
    Matteo Dellanoce

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  17. ringraziamo il CIELO  di tanta persecuzione .......
    saro' grato   a BENEDETTO XVI in eterno per aver potuto mettere allo scoperto tanta canaglia , al di la' del suo operato ......

     a parte questo .......
    ma ....... SIGNORI ECCELLENTI ED EMINENTI DEL VATICANO .......una volta non si mandavano i visitatori apostolici nelle DIOCESI , a verificare che tutto procedesse secondo le '' regole ,, .......
    . all' Archivio della mia CATTEDRALE . ci sono rapporti dettagliassimi a proposito ....... 

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  18. bella, confortante la testimonianza di don S.
    ringraziamo il Signore per l'evidente inizio di conversione di quel vescovo, e preghiamolo che completi l'opera delle sue mani!

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  19. Che bell'aneddoto! Grazie per avercelo raccontato, don S.
    Descrive tutto lo sconcerto di chi comincia a prendere coscienza di quanto la sua "ideologia" sia fallace, dopo aver chiuso  gli occhi per anni sui tristi risultati che ha dato l'applicazione di essa.

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  20. Se non altro la pianterete di fare le veci del Papa. La Redazione, poi, con il suo salto di qualità in senso ideologico è stata una cocente delusione. Così impostata la causa non farà bon fine. Valete, proditores!

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  21. Mi spiace dirlo ma prima del '65 queste cose non accadevano. Certo, si sono verificati problemi analoghi ma mai dettate dalla confusione. Perchè è questo il problema: la confusione! Inutile negarlo. Stiamo ai fatti. Con la comparsa delle direttive del CV-II si è verificato uno strano modo di vedere le cose, con il risultato che all'interno della Chiesa si è creato un caos totale. Inutile tergiversare. Se parliamo di dettagli, norme, regoline e via dicendo non ne veniamo fuori. E' un discorso logico che Benedetto XVI (ricordiamolo, un protagonista di quel Concilio nefasto) sta tentando in tutti i modi dichiarire e rimettere le cose a loro posto. Agendo in questo modo, naturalmente, si è attirato rancori e risentimenti di una vasta moltitudine di uomini di Chiesa e non che nel corso degli ultimi quarant'anni, spesso dall'alto del loro peso e potere, hanno distrutto tutto. Fose passo per uno che vede nerissimo e che esagera, ma cercate di riflettere più in profondo. Quuì c'è un'allegra combricola di uomini di chiesa che tenta di ostacolare Benedetto XVI in tutti i modi. La causa è stata l'introduzione del Motu Proprio. Fanno capo a Carlo Maria Martini, colui che delira nelle notti di Gerusalemme, propagandando un miscuglio tra cristianesimo e filosofie (neo)gnostiche! Prendete un libro di Enzo Bianchi (colui che somiglia più a un buddista o ad un monaco taoista che a un cattolico) e vedete se i suoi deliri non sposano le false logiche di un Odifreddi, un Mancuso o un Cacciari!
    Solidarietà e sostegno a Benedetto XVI che sta tentando, in tutti i modi, di porre fine alla macelleria liturgica!

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  22. Redazione di Messainlatino.it9 gennaio 2010 alle ore 11:31

    Quale salto di qualità? Ci siamo persi un passaggio?

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  23. tutte queste reazioni ora (impensabili fino ad un anno fa) sono simili al pus che fuoriesce dalla piaga....
    meglio tardi che mai: ed è ora di curarla!

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  24. Mi spiace molto Reverendo,apprendere dell'amarezza delle Sue riflessioni; una sola considerazione: se la situazione che Lei si trova a dover vivere nella Sua Diocesi è moralmente così annichilente, perché non pensa all'opportunità di farsi incardinare presso qualche Istituto o qualche altra Diocesi dove si possa respirare un'aria spiritualmente migliore?

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  25. lasciatelo perdere: vada per la sua strada chi parte....
    Amicus Plato, sed magis amica Veritas!

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  26. Segnalo che il link al video intervista è sbagliato. Per il resto, pensavo a questo punto l'avrebbe lasciato stare... che tristezza...

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  27. Redazione di Messainlatino.it9 gennaio 2010 alle ore 11:52

    Bellissima e importante informazione. Grazie per averla condivisa. Fa davvero riflettere. Quel vescovo dev'essere un uomo corretto ed onesto. E, finalmente, sa cogliere 'i segni dei tempi'.

    Se ci scrive, si potrebbe fare un post su queste parole profetiche. Con garanzia di anonimato, naturalmente, anche del vescovo in questione.

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  28. ...è proprio la confusione diabolica di cui parlava suor Lucia di Fatima, che invano a suo tempo aveva pregato il Papa -come richiesto dalla SS.ma Vergine- di aprire il 3. segreto nel 1960 (guarda caso.....)

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  29. <p> 
    <p>Monsignor Pican che era stato scioccato nel gennaio scorso dal silenzio di Roma sui propositi di Monsignor Williamson, che pretendeva che è la fiducia nella Chiesa ad essere profondamente alterata da quel silenzio Scrivendo quelle parole in un comunicato della sua diocesi dimenticava senza dubbio il suo silenzio per il quale è stato condannato  a 3 mesi di prigione con la condizionale. Il suo silenzio e quello di coloro che hanno agito come lui ha veramente alterato la fiducia nella Chiesa cattolica, per quel  suo silenzio oggi con Benedetto XVI gli sarebbe stato domandato di demissionare. E invece è ancora libero di decidere a chi aprire la porta  e chi sbatterla in faccia, con un vero cuore di pastore. E sono questi i rappresentanti del clero postsessantottino così aperti al dialogo con i diversi, alla tolleranza, alla libertà religiosa, ma i "tradizionalisti" no, con loro non si dialoga, loro sono cattolici nemmeno di serie B, sono uno scherzo da interrompere, si adeguano o se ne vanno.  

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  30. Redazione di Messainlatino.it9 gennaio 2010 alle ore 12:10

    Sistemato, grazie

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  31. Mi scuso per il grassetto, ma il copia-incolla mi è venuto così e non sono riuscita a modificarlo.... 

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  32. ah sì, egr. Matteo...io la farei venire a fare il parroco nella mia diocesi (e regione) sotto il pugno di ferro di un episcopato che ha ridotto tutti i parroci a don Abbondii...e poi vorrei vedere se lei avrebbe il fegato di essere l'unico fra' Cristoforo nel raggio di...300 km, dove alla sola parola MP, tutti fuggono come davanti a un malato di AIDS! e dove i preti dicono che chi chiede la Messa antica è..."idolatra"!

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  33. Rafminim13@libero.it9 gennaio 2010 alle ore 12:20

     Lo scrissi tempo fa:
    sapete che differenza c'è tra il Vaticano II e l'Islàm ?
    NESSUNA!
    Entrambi, ciò che dicono di Buono non è nuovo e ciò che dicono di nuovo non è buno!

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  34. Nelle parole di questo vescovo, riportate da don S, non solo c'è una presa di coscienza sullo stato attuale della Chiesa ma anche si può intravedere una certa rassegnazione... Forse vescovi come questi non hanno abbastanza coraggio per cambiare le "strutture" imposte da una sbagliata applicazione del CVII. Chissà perché? Di che cosa hanno paura?

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  35.  
    <p><span>Un prete! Ne ho consociuti diversi. Uno addirittura si è rimboccato le maniche ha fondato un sito internet ( che arriva oggi a circa 1milione di contatti differenti). E' stato messo a riposo in casa sua e poteva uscire solo la mattina a fare Messa ad un gruppo di Suore! Il sito è <span style="color: windowtext;">www.storilibera.it</span> Questo è un esempio di chi non si commisera ma di chi sulla scia di ciò che diceva il Card. Van Thuan</span>
    <p><span></span>
    <p><span style="">“Non lasciarti scoraggiare dai fallimenti. Se hai cercato di fare la volontà di Dio, ogni fallimento può essere un successo ai suoi occhi, perché questo è il modo che Dio ha scelto. Guarda all’esempio di Gesù sulla Croce”</span><span> .</span><span>ed ancora</span><span style="">“Continui a lamentarti: «Se solo fossi stato in questa particolare situazione, a lavorare con quella persona, a occupare quella carica, di certo avrei ottenuto un meraviglioso successo». No! Fai il lavoro che il Signore ti ha affidato. Sei nel posto dove egli ti ha messo. Vai avanti senza incertezze. Se ti rigiri a destra e a sinistra non arriverai da nessuna parte”</span><span style="">Chi scrive è Padre di famiglia, abbondante famiglia, che corre dall'alba al tramonto e non sempre il lavoro va come deve andare! Ma non ci si commisera, si fa dell'altro come insegna il filosofo contadino Thibon!</span>
    <span style="">Matteo Dellanoce</span>

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  36. ma sì, provi Bartimeo....
    a fare una delle sue conferenze di gran belle teorie in una parrocchia tra le Marche e la Sicilia...e forse capirà che cosa vuol dire oggi essere prete o parrocchiano che ama e vuole il ritorno della Messa tradizionale....vedrà il pubblico! (e in che consiste la "seggiola" di cui sta parlando...)
    Tutt'al più, a nome di tutti quegli sventurati oppressi dal potere che li schiaccia e li mantiene nell'utile(al potere) ignoranza, posso lanciare un appello-invocazione al Cielo, che solo può ascoltarci:
    Signore dacci un vescovo o un cardinale come S. Carlo Borromeo (o anche il card. Federigo, così com'è ritratto dal Manzoni nel famoso incontro con don Abbondio, dove lo ammoniva paternamente di non aver avuto Fede e coraggio!)

    RispondiElimina
  37. Ideona!
    Perchè la redazione di "Messainlatino" non si fa promotrice di una "discesa cattolica" a Roma dei fedeli alla Messa tradizionale e arrivati a san Pietro chiediamo al Papa di celebrare (lui!) la Messa antica?
    Se il sondaggio sulla Messa tradizionale è vero e se tutti quelli che navigano si mettono insieme sarà un successo!

    RispondiElimina
  38. sono d'accordo con Bartimeo. Cari preti, se capite che è volontà di Dio, dite la messa tridentina e basta. Suvvia, un po' di fede, Dio non abbandona. Le curie sì, ma Dio no! ed è meglio così. esperienza fatta.

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  39. <span>d'accordo, Bartimeo!... è giusto che i preti non si devono scoraggiare davanti alle persecuzioni, ma se di fatto vengono del tutto privati della possibilità di celebrare more antiquo, a quel punto la loro perseveranza si riduce -ed è tutto- alla Croce: rinuncia totale, sacrificio di sè, invisibile, nascosto e sanguinoso... 
    come fu per Padre Pio sospeso a divinis. 
    Va bene così? 
    (ma intanto i fedeli rimarranno confinati anch'essi nella rinuncia a qualsiasi iniziativa, come una maggioranza silenziosa i cui gemiti nessuno può udire...) 
    =-X  
    e i vescovi placidi e sorridenti riferiscono in "alto loco": 
    "Non ci sono richieste qui per la Messa antica: qui non interessa a nessuno!" 
    =-X ... :( </span>

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  40. Dobbiamo dire a noi stessi e a tutti che è Dio che vuole la vera messa e non i fedeli. questo è essenziale. E il Papa lo sa ma tentenna...speriamo in Fatima.

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  41. Non è così, o piaga. Sei forse tu che vai per la tua strada, sei forse tu che parti, e sei già lontano mille miglia dalla Chiesa e da Cristo senza rendertene conto. Chi si è già perso forse sei tu. Forse, beninteso, forse.

    RispondiElimina
  42. Mamma mia... che manica di sfigati!!! E che cavolo! C'è bisogno della parrocchia per testimoniare? Se fosse così Cristo manco avrebbe iniziato! Mica lo facevano entrare così volentieri nelle sinagoghe ! Se lo facevano era per smentirlo. Costruite voi nuove realtà! La rete garantisce quella visibilità che prima non c'era. Fateci caso! Io ad esempio nulla sapevo di Econe e C. Lo so da poco grazie alla rete ed allora avnti con la fede! Certo che se si cerca la comodità della parrocchia...beh! Qualcuno non sarebbe nato in una stalla!
    Io quoto chi ha proposto di uscire dal clero diocesano ed incardinarsi in qualche comunità! CORAGGIO NON ABBIATE PAURA APRITE ANZI SPALANCATE LE PORTE A CRISTO::::SOLO LUI HA PAROLE DI VITA! SI! DI VITA ETERNA!
    Muoversi e basta piagnucolare! Mammolette!
    Matteo Dellanoce

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  43. Finisco qui! Non tutti possono essere Divo Barsotti o Escrivà! Ma pensate alle loro avventure! Pensate a Barsotti! Solo con la sua testimonianza cosa ha fatto!? Cosa ha costruito? A cosa ha dato vita? Pensate se ogni sacerdote facesse come LUI! 20mila sacerdoti per 2000 fedeli ( approssimati per difetto) 20 milioni di fedeli! Ma è più comodo nascondersi dietro un dito e fare..UEE UEEE UEEE voglio la pappa!
    Per piacere!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  44. qualcuno dei preti sta facendo molto...riconoscetelo!

    RispondiElimina
  45. Carissimi fratelli in Cristo,
    spero vi faccia piacere sapere che il quotidiano on-line 'Petrus' (www.papanews.it) ha giudicato Monsignor Guido Marini personaggio dell'anno 2009 per la rivalutazione della gloriosa tradizione liturgica della Chiesa.

    RispondiElimina
  46. al confratello delle 10.52:

    MA BENEDICI IL SIGNORE!!!! Tutta purificazione gradita a Dio!
    Se non l'hai presente ti consiglio di ascoltare l'introduzione all'ultimo convegno sul motu proprio di P. Nuara (http://curiaffi.immaculatum.net/tvimmacolata/), ne trarrai pace e...forse meno amarezza per il triste presente.

    RispondiElimina
  47. <span>al confratello delle 10.52: 
     
    MA BENEDICI IL SIGNORE!!!! Tutta purificazione gradita a Dio! 
    Se non l'hai presente ti consiglio di ascoltare l'introduzione all'ultimo convegno sul motu proprio di P. Nuara (<span style="color: #6131bd;">http://curiaffi.immaculatum.net/tvimmacolata/</span>), ne trarrai pace e...forse meno amarezza per il triste presente.</span>

    RispondiElimina
  48. <span> tocca al vicario di Cristo fare il suo dovete...?</span>

    bel lapsus! magari...lo dicesse in primis ai vescovi e poi a tutti i sacerdoti!

    Ora a lui la mossa-dovere...(è 'na parola!....)

    (stallo sulla scacchiera....)

    RispondiElimina
  49. Rafminimi13@libero.it9 gennaio 2010 alle ore 14:53

    Un prete! Ne ho consociuti diversi. Uno addirittura si è rimboccato le maniche ha fondato un sito internet ( che arriva oggi a circa 1milione di contatti differenti). E' stato messo a riposo in casa sua e poteva uscire solo la mattina a fare Messa ad un gruppo di Suore! Il sito è www.storilibera.it Questo è un esempio di chi non si commisera ma di chi sulla scia di ciò che diceva il Card. Van Thuan
    DON BENIAMINO è stato messo a riposo?
    Se ne freghi!!
    Faccia come hanno fato diversi altri suoi confratelli, compreso qualche suo conterrano. Sta ai laici non lasciarli soli

    RispondiElimina
  50. un'impressione: il medico ha iniziato l'incisione della piaga con il bisturi, (piccola...) e attende che l'effetto delle reazioni scatenate da quella prima mossa (2007) producano effetti di "sfogo" degli umori buoni e cattivi compressi da tempo...e che defluiscano tutti liberamente, favorendo magari un inizio di  "ossigenazione", forse parziale guarigione spontanea (?) mentre applica un po' di disinfettante...
    (ma i batteri sono ancora in circolo, ben agguerriti.... :(    )

    RispondiElimina
  51. *DONT_KNOW* ... *DONT_KNOW*

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  52. Redazione di Messainlatino.it9 gennaio 2010 alle ore 15:02

    Matteo, datti una calmata. E non giudicare con la facile sicumera di chi nemmeno conosce le situazioni. Non cancelliamo questi tuoi inaccettabili commenti solo perché resti il presente monito

    RispondiElimina
  53. Redazione di Messainlatino.it9 gennaio 2010 alle ore 15:08

    Il Papa, se potesse, lo farebbe ben volentieri. Se non può, non serve certo una 'marcia su Roma' a cambiar la situazione

    RispondiElimina
  54. Qualche vescovo che è consapevole della catastrofe c'è ovunque, in Italia come in Francia. La Francia!

    Cosa pensate che tutti i vescovi francesi siano come quello di Evreux?
    La maggior parte sono della stessa pasta, ma c'è pure chi non ha avuto paura ad aprire un seminario diocesano esclusivamente a quei seminaristi che da "grandi" vorranno celebrare solo in rito antico.
    Insomma, nella Chiesa c'è un po di tutto, bene e male, ortodossia ed eresia, serietà e pagliacciate. Cappe magne e camiciole stile hawaiano-religioso.

    E se in una diocesi francese un prete che riempie le chiese viene cacciato via dal vescovone iridescente in un'altra diocesi sempre francese i preti tradizionali vengono allevati e curati.

    L'ubriacatura nemodernista passerà. I vescovi di domani ne avranno di lavoro da fare per ricostruire ciò che i vescovi di oggi han distrutto.

    W Lefebvre

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  55. P.S.

    E se abitate in una diocesi in liquidazione come quella di Evreux, se avete un vescovo che anziché piangere per la situazione se la beve allegramente con la camiciola reigiosa, beh, peggio per voi. Vuol dire che ve la siete propio cercata. Fate domanda di trasferimento ed andate in un'altra diocesi. Se poi anche il vescovone bevitore verrà trasferito nella vostra nuova diocesi, rassegnatevi: siete sfigati.

    RispondiElimina
  56. Eh vabbeh, non pretendo certo che vescovi e preti girino 24h su 24h coi paramenti da Messa (VO o NO che sia) o che portino sempre addosso la tonaca, anche perché soprattutto nel caso di parroci che fanno molta attività coi bambini la tonaca può a volte essere scomoda (non penso che nessuno si scandalizzi se un parroco magari giovane fa due tiri a pallone coi ragazzi delle medie) e se il sacerdote è a casa sua, magari influenzato, stia pure in pigiama o come gli è più comodo, ma fuori casa in una situazione normale indossi ALMENO un cavolo di clergyman!!!
    Non credo sia chiedere la luna che il sacerdote sia un MINIMO riconoscibile e NON confondibile con un funzionario di banca!!! Penso al mio parroco: d'inverno indossa spesso la tonaca, d'estate un riconoscibilissimo clergyman. Solo in estate capita di trovarlo al massimo in polo quando fa qualche lavoretto in chiesa o in oratorio. Insomma, ok che gli abiti dei sacerdoti possono cambiare nel tempo, ma un MINIMO di riconoscibilità è dovuta!

    RispondiElimina
  57. Si j'ai bien compris le nœud de la question, l'évêque d'Evreux sanctionne l'abbé Michel parce que celui-ci continue de célébrer la messe en latin tourné "ad orientem"…
    On n'en finira jamais de méditer sur les méfaits des réformes conciliaires, celles de Paul VI en particulier, ce pape illuminé qui se croyait investi, comme aujourd'hui l'évêque d'Évreux, d'inaugurer la "civilisation de l'amour" — en commençant par détruire la langue et la liturgie de 1500 ans de chrétienté et en persécutant les bons prêtres et les catholiques fidéles.
    "Car Nous aussi, Nous avons le culte de l'homme"…
    Les prédecesseurs de Paul VI n'avaient pas, eux, le "culte de l'homme"; ils avaient seulement celui du Dieu trois fois Saint, vers lequel ils se tournaient pour prier — et c'est ainsi qu'ils ont construit la chrétienté, qui valait mieux que la "civilisation de l'amour" et ses foutaises, sous l'arc-en-ciel du New Age et de l'Alliance Maçonnique Universelle.

    RispondiElimina
  58. Parole che allargano il cuore, caro don S. Speriamo che grazie a lei e alla situazione di Thiberville, il suo vescovo abbia visto qualche barlume di luce. Continui così. 

    RispondiElimina
  59. Quoto pienamente quanto appena affermato dal mio corregionale Filippo Burighel. Credo che nell'ambito della tanto auspicata riforma della riforma promessa da Sua Santità un posto importante spetti anche ad un ritorno dell'obbligo, da parte dei chierici (sacerdoti e vescovi), di indossare la propria divisa: se non proprio la talare, almeno il clergyman.
    E' assolutamente necessario prendere provvedimenti in tal senso, dal momento che la secolarizzazione e il relativismo imperanti nella chiesa passano anche attraverso l'irriconoscibilità esteriore dei membri del clero. Nella mia diocesi (Treviso) ormai più nessun sacerdote indossa nè talare nè clergyman, tutti sono agghindati in abiti borghesi e moderni (compresi jeans, t-shirts, ecc...). I sacerdoti si vergognano di mostrare al mondo di essere tali, amano confondersi con la gente comune. Ma poi, esistono ancora i sacerdoti? i preti d'oggi assomigliano molto più ad assistenti sociali, ad animatori, ad operatori di strada. Secondo me non si sentono neanche più preti, ma uomini di mondo. E' per questo che rifiutano il vetus ordo: la messa in latino è "roba da preti" e loro preti non lo sono più!
    Viva Lefebvre, il vero futuro della Chiesa!

    RispondiElimina
  60. <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

    Cari amici, non ho letto tutti gli interventi ma concordo con quasi tutto ciò che dite.
    vorrei aggiungere una cosa che mi pare non dica ancora nessuno ma che forse è fondamentale. Mi pongo una domanda : perchè tutto questo? da dove viene uno sfascio così devastante in così poco tempo, al punto da trovarci praticamente difronte ad una eresia eretta a sistema all'interno del mistico Corpo di Cristo che è Santa Chiesa? Come un tumore maligno cresciuto incontrastato, anzi incoraggiato, dentro un corpo sano!
    La risposta la trovo, ce ne sono prove evidenti, nell' infiltrazione della massoneria..
    All'indomani della seconda guerra mondiale vari ordini massonici, o logge, di diversa estrazione e ideologica, hanno trovato una unità di azione e di interessi nel comune attacco dalla chiesa cattolica che si presentava ancora in Europa come l'unica capace di opporsi e contrastare il novo ordine mondiale che i vincitori: americani, comunisti, inglesi ebrei, si proponevano.
    Hanno potuto infiltrarsi comprando, con molto denaro, nomine di vertice ,da ecclesiastici corrotti e da li hanno potuto approfittare del momento di debolezza e incertezza, creatosi in modo particolare, con la morte, forse non naturale, del Beato Giovanni XXIII e l'elezione di Montini che personalmente considero un papa indegno, come ce ne sono stati altri nella storia della chiesa. Montini era un massone, come tutta la sua famiglia bresciana, ancor oggi attiva nella massoneria e intrallazzata con l' altro autorevole massone bresciano, il Card Re, grazie al quale si spiegano certe nomine disastrose ad importanti sedi vescovili. Pensateci bene cari amici, come ci insegna il santo padre il Papa, ogni male va combattuto nella sua causa ,altrimenti non potrà essere estirpato. abbiamo davanti a noi una battaglia da combattere che non è una guerra di stracci o di ammennicoli liturgici , con tutto il rispetto per la santa liturgia, bensì eè messa in gioco la fedeltà alla verità rivelata oggi minacciata dall' eresia eretta a sistema.
    <p> 

    RispondiElimina
  61. Questa notizia e' amara e mi chiedo xche' chi cerca di stare nel giusto, senza pretesa di essere perfetti, viene bastonato e deve dare spiegazioni.
    Il Vescovo dovrebbe essere chiamato a Roma e sostituito, nn il parroco.

    Se Roma la dara' vinta al vescovo, temo disastri a catena...

    notiziateci....

    RispondiElimina
  62. Roma continua a consentire che il vescovo di Campobasso IMPONGA  ai parroci di servirsi di catechsti neocatecumenali, dopo aver diramato un documento diocesano che introduce quel tipo di cosiddetto neocatecumenato nella diocesi...

    Roma consente molte cose...

    RispondiElimina
  63. ha detto una persona ben informata:

    Roma starà "a guardare", solo a guardare
    (come le stelle di Cronin)...
    Il vescovo sarà protetto dalla CEF...
    I fedeli devono difendersi da soli (con le unghi e con i denti):
    nessuno dall'alto li difenderà......
    :(

    RispondiElimina
  64. <!--StartFragment-->
    <p><span style="">J’approuve, pour l’essentiel, le commentaire de l’intervenant de 16:30.</span>
    <p><span style="">L’état calamiteux de l’Eglise d’aujourd’hui est le résultat, à niveau mondial, d’une conjuration orchestrée par la maçonnerie sous ses différentes formes et visant à détruire l’Église de fond en comble <span style="text-decoration: underline;">avec la collaboration de la hiérarchie et du clergé</span>.</span>
    <p><span style="">En veut-on un exemple supplémentaire?</span>
    <p><span style="">Il concerne un pays que je connais bien, le Portugal, où j’ai longtemps vécu, et où l’Eglise est aujourd’hui en complète déconfiture.</span>
    <p><span style=""><span style="">
    </span></span>
    <!--EndFragment-->

    RispondiElimina
  65. <p><span style=" font-family: Verdana;">Dans son «História Eclesiástica de Portugal», Mgr Miguel d’Oliveira, qui fut un des plus proches collaborateurs du grand cardinal Cerejeira, évoque les projets de la maçonnerie sur son pays. A la page 357 de son livre (4e édition, Lisbonne, 1968), il écrit ceci:</span>
    <p><span style=" font-family: Verdana;">[En mai 1911, après l’instauration de la république maçonne, Magalhães Lima, grand-maître du Grand Orient Lusitanien, déclarait:] «Dentro de alguns anos não haverá quem queira ser padre em Portugal: os seminários ficaram desertos.»</span>
    <p><span style=" font-family: Verdana;">Et il ajoute: «Em Abril [de 1911], Afonso Costa [autre grande figure de la maçonnerie portugaise] anunciava em Braga que o Catolicismo acabaria em duas ou três gerações, confirmando o que tinha dito, a 26 de Março, em sessão magna da maçonaria: “Está admiravelmente preparado o povo para receber essa lei [celle de la séparation de l’Eglise et de l’Etat]; <span style="text-decoration: underline;">e a acção da medida será tão salutar, que em duas ou três gerações Portugal terá eliminado completamente o catolicismo, que foi a maior causa da desgraçada situação em que caiu</span>.” E concluía: “Saiba ao menos morrer quem viver não soube!”»</span>
    <p><span style=""><span style="">
    </span></span>

    RispondiElimina
  66. <p><span style=" font-family: Verdana;">Comme on voit, les projets de destruction de l’Eglise par la maçonnerie ne datent pas d’hier. Ils sont aussi vieux que la maçonnerie elle-même, Mgr Henri Delassus l’a bien démontré, et les maçons eux-mêmes ne les ont jamais cachés, surtout dans leurs moments de triomphe.</span>
    <p><span style=" font-family: Verdana;">Eh bien, on a réédité en 1994, à l’initiative de la Faculté de Théologie Catholique de Lisbonne, alors dirigée par l’actuel cardinal-patriarche, D. José da Cruz Policarpo, l’«Histoire de l’Église» de Mgr Miguel de Oliveira, mort en 1968, et — miracle! — toutes les allusions à la maçonnerie et à ses projets ont disparu…</span>
    <p><span style=" font-family: Verdana;">Comme exemple de malhonnêteté intellectuelle, ce n’est pas mal…</span>
    <p><span style=" font-family: Verdana;">Et comme preuve de l’infiltration maçonnique dans les rangs du clergé portugais, ce n’est pas mal non plus.</span>

    RispondiElimina
  67. <span>Roma consente molte cose......</span>

    data epocale di consenso a molte cose:
    10 gennaio 2009
    ..........
    :'(
    "Caro m'è 'l sonno e più l'esser di sasso...."

    RispondiElimina
  68. C'è da augurarsi che questo bravo figliuolo abbia meno di diciotto anni, perché solo la sfrontatezza dell'incoscienza giovanile può giustificare questi quindici tagli soprarigo.

    RispondiElimina
  69. San Escrivà ti avrebbe fatto fare il giro del mondo in ottanta giorni a calci nel sedere.

    RispondiElimina
  70. Roma sta a guardare, ma essendo stata richiesta di pronunciarsi sul caso specifico, è evidente che si pronuncerà.

    Nel giudizio conterà molto la testimonianza del nuovo Parroco il quale, se dovessero essere confermate le sue parole, ha riconosciuto che l'allontanamento dell'ex Parroco è motivato da un aspetto punitivo per essere stato giudicato troppo "tradizionale" e celebrare anche in forma straordinaria.

    L'essere "troppo tradizionale" di per se non è un delitto e non può quindi essere sanzionato.

    Da sola questa motivazione,  se confermata in giudizio, basterebbe per cassare il decreto di rimozione e reintegrare l'ex  Parroco nelle sue funzioni.

    Un caso similare è stato, recentemente, oggetto di un pronunciamento romano.

    RispondiElimina
  71. oggetto di un pronunciamento romano....

    Potremmo cortesemente sapere, nel caso similare da lei citato, sig. Ex Aedibus,
    qual è stata la sentenza finale di codesto "pronunciamento"  ?
    Grazie

    RispondiElimina
  72. <span>"troppo tradizionale" di per sè non è un delitto</span>
    ohh....
    ottima rassicurazione, davvero, che ci risolleva il cuore affranto!
    :) ... *DONT_KNOW* ...però...
    quante "gradazioni" di intensità si possono attribuire all'aggettivo "tradizionale"....?
    troppo________tradizionale
    poco__________"  "  "
    alquanto______"  "  "
    per niente_____" " " "
    minimamente__"  "  "
    ......inaccettabilmente.....tradizionale....?
    E <span style="text-decoration: underline;">chi decide </span>questi avverbi di quantità da preporre all'aggettivo in questione....
    e su quali documenti ufficiali viene eventualmente apposta tale qualifica,
    a mo' di pagella che può essere assegnata ad un parroco?
    *DONT_KNOW* ......

    RispondiElimina
  73. gli interventi in francese di atalaia sono molto interessanti e intelligenti il vero peroblema è quello piantiamola di parlare di stracci e di merletti

    RispondiElimina
  74. <span> stracci e merletti</span>
    ? ? ? ? ?
    a che si riferisce ?????

    RispondiElimina
  75. Darmi una calmata di fronte ai piagnoni? manco ci penso! Se non hanno coraggio che lascino il sacerdozio. non glielo ha ordinato il dottore. Il loro, senza conoscere le situazioni particolri si intende ( ma sono loro che piangono!) è deporre la Croce! ma come! Testioniano uno che Porta la Croce e poi ne fanno a meno per quali motivi poi! Persecuzioni? Li hanno crocefissi? Li hanno frustati? Ma di che cosa parliamo!? Di chi è la sicumera? Di chi li vuole sempre in prima fila sulle barricate della FEDE o di chi invece li tratta alla stregua del "poverino!". Ma per piacere! Nonè questione di crociate è questioni di "Coraggio, Chiarezza e coerenza". Altrimenti cosa ce ne facciamo di testimoni che si tirano indietro? Ditemelo voi!?
    In quanto a come ci si rivolge ad un Prete! fermo restando che c'è satto un sacerdote che si è rivolto ad un Papa che mancava solo che gli dava del deficiente, vorrei ricordare che chi si merita il rispetto ha rispetto 8 vedi Parroco francese) ma chi si merita il disprezzo quello avrà! Se vi piace il politicamente corretto fatevi tutti gli inchini ed i salamelecchi che volete ma lasciate stare chi di questi inchini e salamelecchi ne ha visti anche troppi!
    Infine! Rimango sempre in attesa di quesi saccenti che non spendono parole se non per etichettare.
    Matteo Dellanoce
    Pa San escrivà, visto quello che ha passato, avrebbe degradato il sacerdote lamentoso a semplice segrista!
    PS mi sembra che i soggetti in questione abbiano ben descritto la loro situazione ed il loro relativo comportamento! se non vi piace sfigati, può andare bene VILI? E' più IN! Mah! A volte io resto stupito. Citate don Camillo, esaltate le virtù eroiche dei Papi e dei Snti e poi... di fronte a questi che non si trovano mica Hitler davanti li giustificate. Con gli strumenti che il XXI secolo ha dato loro a disposizione per evangelizzwre e testimoniare! Io resto basito!  e sfiduciato da questi comportamenti! e dovrei fidarmi di loro? ditemi voi!
    Poi censrare! Perchè! Perchè ho ustao il termine sfigati!? Ma se sono loro che si descrivono così!
    Mai mi calmerò! E' in gioco la vita eterna di troppe persone! E se non ci interessa quella...allora stiamo solo facendo una battaglia di potere! Spero di essere smentito!

    RispondiElimina
  76. il vero problema è un tutto denso di interconnessioni: il nesso tra i commenti di Atalaia e degli altri C'E', ma il guest che parla di STRACCI" non riesce a vederlo (ci vorrebbe una lettura più umile e paziente, attendendo di scoprire...l'anello mancante!)

    RispondiElimina
  77. Infine! poi non disturbo più, non vorrei passare per uno che fa della lesa maestà un hobby! Ho citato un cardinale che ha pasato metà della sua vita in galera! E loro si lamentano di non potere fare, avere apparire! Ma dai! conosco la storia di un giovane che è stato rifiutato da un seminario, etichettato e bollato come appestato, oggi è un Vescovo e non di certo un vescovo ( v minuscola).
    mah! Anzi BOH!
    Matteo Dellanoce
    Viva Don S.

    RispondiElimina
  78. Concordo con l'ospite che ha parlato dell'infiltrazione della massoneria in seno alla Chiesa: Paolo VI fu un papa indegno. E' stato la rovina della Chiesa. E' stato la causa del disastro in cui versa attualmente il Cattolicesimo. Credo che pochi pontefici possano vantare una responsabilità tanto rovinosa quanto quella di Montini. Egli è riuscito, in soli 15 anni, a distruggere secoli e secoli di fede. Credo che la sua elezione sia stata deteminata da una indebita intromissione del Maligno dentro il Sacro Collegio e sicuramente la Massoneria ha fatto la sua parte. Se la Chiesa è ridotta ad un ammasso di macerie, lo dobbiamo alla diabolica azione di Papa Montini. Egli ha distrutto la Messa, ha abolito la corte pontificia, ha azzerato la pietà popolare, ha trasformato i sacerdoti in assistenti sociali. Ha ucciso il sacro e mondanizzato tutta la Chiesa. Il male che egli ha compiuto in pochi anni di pontificato lo rende, secondo me, il peggior papa della storia e non basteranno i secoli a riparare la demolizione della Ciesa da lui operata, ma solo l'intervento provvidenziale dello Spirito Santo. Preghiamo perchè ciò accada il più presto possibile.

    RispondiElimina
  79. il pronunciamento romano a cui credo si riferisce ex aedibus riguarda un prete francese cacciato dal vescovo e a cui Roma ha dato ragione (ha dato ragione al prete e torto al vescovo); siccome quel vescovo, pur avendo "perso" la causa si ostinava nelle sue decisioni il prete ha nuovamente chiesto l'intervento romano e allora Roma, d'imperio, ha rimesso il prete al suo posto. Ne ha parlato pure la redazione.


    Tornando a noi, pur non essendo un canonisra noto: il vescovo di Evreaux era due anni che proponeva al parroco delle altre destinazioni; quindi presumibilmente questo vescovo ha iniziato a far fuori il parroco dal momento in cui ha iniziato a celebrare in rito antico (il motu propio è entrato in vigore circa due anni fa).
    Mi parrebbe un ulteriore elemento  a favore del prete tradizionale e contro il vescovo progressista. Elemento in perfetta sintonia con quanto affermato dal nuovo parroco sull'intenzione persecutoria del vescovo.

    Anche i fedeli di Thiberville sur L'Eure secondo me dovrebbero far presente a Roma che anche in futuro vogliono un prete tradizionale.
    Meglio prevenire. Perché se il vescovone modernista perde la causa pensate voi che, propio da buon modernista, non cercherà un domani di trovare qualche cavillo pur di "modernizzare" (leggi: radere al suolo) quella parrocchia tradizionale?
    Non dimentichiamo che tutto ciò che ha anche lontanamente odore di tradizione è per i neomodernisti una fogna a cielo aperto che va quindi interrata e coperta. 

    RispondiElimina
  80. <span><span style="font-family: Verdana;">Et comme preuve de l’infiltration maçonnique dans les rangs du clergé portugais, ce n’est pas mal non plus.</span>  </span>
    -----------
    se è vero, come dice Atalaia, che la massoneria si è infiltrata anche nelle file del clero portoghese, non mi spiego come mai la Madonna a Fatima rassicurò i tre pastorelli dicendo:
    "Il Portogallo conserverà il dogma della Fede!"
    Non avrei mai pensato che anche da lì avremmo sentito giungere così brutte notizie, come la seguente, sopra riportata:
    <span><span style="font-family: Verdana;">[detto con toni di certezza del futuro, nel maggio 1911]</span></span><span><span style="font-family: Verdana;">«Dentro de alguns anos não haverá quem queira ser padre em Portugal: os seminários ficaram desertos.»</span>  </span>
    :'(

    RispondiElimina
  81. non è cos'ì evidente dai suoi discorsi. Direi piùttosto che è stato il papa sbagliato nel momento storico sbagliato

    RispondiElimina
  82. notevole quel <span><span>(chi sa chi sono poi):</span></span>
    fa ripensare a quella risposta dell'anno 33:
    "Io non lo conosco!" data da Pietro alla serva che credeva di averlo riconosciuto come
    amico di Gesù!

    RispondiElimina
  83. ma no, non è pessimo, anzi molto buono. Bisogna scusare questi nostri vescovi, non è colpa loro. Ringraziamo piuttosto il buon Dio se ci ha conservato il giudizio e fatto crescere o formare con idee sane e se permette questa purificazione. Chissà che non abbia bisogno proprio del nostro sacrificio!
    Mi sto rendendo conto che le battaglie coi vescovi sono proprio inutili. Non capiranno mai. Ma giorno verrà...

    RispondiElimina
  84. <span>'adorare feticisticamente il rito</span>
    a quanto pare, Bartimeo insiste con i giudizi temerari, tranciati in modo generico su persone di cui non sa nulla, ma con una sicumera difficile da scalfire: lui sa tutto su tutti, senza mai averli incontrati nè visti, nè aver conosciuto le loro vite...incredibile questa onniscienza sulle persone vicine e lontane!
    Mi domando che significato e interesse abbia per lui la Messa VO, quando dice: "Quando lo trovo lo provo" ? pare che stia parlando di un gelato...e si sente una spanna al di sopra di tutti, che non hanno capito niente di quel che lui sa già, cioè tutto (e quindi non ha niente più da imparare!)

    RispondiElimina
  85. sì, però...
    "che anco tardi a venir non gli sia grave": dipenderà quanto sono stati ciechi volontari o involontari...preghiamo che venga per tutti il giorno della Luce, che farà cadere tutte le bende dagli occhi. Questo è il vero castigo epocale che ci era stato annunciato nel 1917: uomini di Dio che non riescono più a vedere il Signore là dov'è e dove sta venendo in mezzo a noi!

    RispondiElimina
  86. la Madonna infatti aveva detto: "La Chiesa sarà offuscata".
    Ora è proprio ottenebrata. E la tragedia è che essi dicono di vedere e che noi siamo i ciechi,
    come alcuni guests qui implacabili accusano i fedeli tradizionali di...essere eretici!
    Poteva mai essere concepito un simile OSCURAMENTO DELLA VERITA'  e suo rovesciamento, invertendo il bene col male ?
    Mai accaduto nella storia con questa diffusione e gravità, soprattutto in quelli che dovrebbero guidare le anime!

    RispondiElimina
  87. Diversi commenti andrebbero cancellati per la violenza del linguaggio e per le accuse generiche e non provate, come quella rivolta a qualche Papa e Cardinale d'esser notoriamente massoni. Si portino le prove e non il gossip da corridoio o da angiporto clericale. Le liste che son girate non sono attendibili. Il che non significa che non ci siano stati e ci siano vescovi e cardinali affiliati alla massoneria. Forse fra 100 anni si potrà sapere qualcosa di preciso. Infatti, don Ennio Innocenti, nel suo Inimica vis, ha a suo tempo pubblicato gli elenchi dei prelati  massoni del 1700 e 1800 fornitigli dal gran maestro Gamberini. L'unica lista attendibile sarebbe stata quella che don Putti ingenuamente andò a consegnare in Vaticano, ricevendone una fotocopia che naturalmente non serve a nulla essendo sparito nelle sacre stanze l'originale.

    C'è chi si appella a mons. Lefebvre: ebbene il defunto presule diceva sempre: è impossibile far nomi con certezza, e per questo preferisco parlar dello spirito massonico penetrato nella Chiesa.

    Quanto ai sacerdoti che si trovano in grande difficoltà, cerchiamo almeno di capire la loro sofferenza ed anche l'opera silenziosa che svolgono nel mantener la vera fede nel gregge loro affidato , fede che altrimenti andrebbe persa del tutto.

    RispondiElimina
  88. La difesa ad oltranza di un Vescovo perchè Vescovo riecheggia in realtà il modo di procedere di Istituzioni secolari non divine. Per esempio ai tempi dell'eresia catara, Papa Innocenzo III non ebbe tema di fustigare a dovere il clero di Occitania per le aberrazioni in cui era caduto, accusandolo di non osservare nemmeno le leggi della Chiesa. Innocenzo III disse anche che in Occitania i prelati erano diventati lo zimbello dei laici.
    FdS

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  89. Il suicidio è contrario alla morale e contrario al volere di Dio! Cari fratelli preti... prima armiamoci e poi incominceremo al guerra! PRIMA però occorre imparare la Messa, demolire tutto quello che abbiamo imparato alle università teologiche-post-conciliari, apprendere la VERA TRADIZIONE e essere pronti a MORIRE!

    Per i sacerdoti che stanno scoprendo la Tradizione che non è solo la liturgia piana consiglio di contattare le fraternità sacerdotali san Pio X, io stesso sono andato per diversi giorni da loro e ho appreso non solo l'ars celebrandi ma ho condivisio gioie e speranze!! Sono sacerdoti normalissimi che parlano la nostra lingua che hanno avuto il dono di coservare una ricchezza che desiderano condividere con altri sacerdoti!  (http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=104&Itemid=71)

    poi, celebrare celebrare celebrare! anche con soli gli angeli e i santi (penso possa bastare)!!! Io celebro felicissimamente da solo tutti i giorni la messa di San Pio X (sic!) perchè il mio parroco non vuole, pazienza, non faccio guerre perchè sarebbero inutili e dannose. Se Dio vorrà tra qualche tempo sarà parroco e incomincerò a proporre la Messa di sempre ad orario con adeguate catechesi SULLA TRADIZIONE CATTOLICA. Per il mentre celebro magnificamente senza nessuno! Sono prete della Tradizione Cattolica dura e pura, sono anni che faccio catechesi CATTOLICHE la mia sala è sempre piena! Sto in chiesa con la tonaca, vado in giro con la tonaca, gioco a pallone con la tonaca... tutti lo sanno tutti sono contenti e quelli che obbiettano preti compresi vedono le mia mani che sono due palanche e cambiano discorso! Ho una bella immagine di Mons. Lefebvre sempre di fronte a me che mi sorride insieme con la Madonna e il Signore Gesù... e ovviamente San Pio X felicemente regnante SEMPRE nel mio sacerdozio!

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  90. <span>Per i preti italiani consiglierei di ritrovarsi insieme ad altri preti (tradizionalisti e non conservatori, me che meno liturgo-nostalgici), l'unione fa la forza! per noi è ancora un po' presto fare come han fatto a Thiberville, ci sono tante cose che ancora ci impediscono di fare come abbe michel (che saluto caramente di cuore)!  
     
    Bisogna utilizzare strategie mirate e personalizzate... la vittoria sarà del Signore e Dio ci farà godere del premio che il Signore darà ai suoi servi fedeli... il futuro che ci attende è pieno di sorprese... e di fiducia  
     
    Per i fedeli umili! molti sarebbero interessati ma eccetto qualche rarissima eccezione non tutti sono disposti a intraprendere un vero cammino tradizionale... troppo esigente mi dicono! Li capisco, fanno quello che possono! Li seguo con amore.  
     
    per i fedeli dei movimenti: per me sono generalmente come i testimoni di geova (in modo particolare i neocat) MORTI CHE CAMMINANO... non li avvicino potrei fargli del male (non solo intellettuale), se si avvicinano e rinnegano il loro cammino-giudaico-immanente li posso considerare come i fedeli umili (vedi sopra).  
     
    per i fedeli conservatori tipo Matteo Dellanoce (ma forse mi sbaglio), ne conosco diversi, non vengono alle mie messe solo perchè non dico sempre Ite missa est, ma Benedicamus Domino... lo faccio di proposito OVVIAMENTE perchè sono quelli che sanno quattro cose e fanno sempre le pulci a tutti, preti compresi! Non penso bene di loro come non penso bene di Matteo specie quando spara giudizi verso i miei con-fratelli nel sacerdozio!  
     
    Una sola certezza con il Signore e la sua purissima Madre SI VINCE!</span>

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  91. GRAZIE GRAZIE don Camillo! per contattarla?

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  92. Ottimo Dante, sottoscrivo! :-D

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  93. Redazione di Messainlatino.it10 gennaio 2010 alle ore 01:20

    Meno male che Dante Pastorelli riporta un po' di razionalità e misura nei commenti

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  94. La Redazione mi chiede ulteriori notizie, ma non ne ho. Col mio Vescovo, come ho già detto, non ho mai parlato di simili questioni, e quando ho iniziato a celebrare anche in rito antico, pur non condividendo ha riconosciuto essere un mio diritto farlo; ha pure difeso questo mio diritto di fronte agli attacchi feroci subiti dai miei confratelli e da numerosi laici; non scendo nei particolari di questi attacchi per decenza e carità; li ho definiti "feroci": ho detto tutto.

    Il mio Vescovo si sta rendendo conto ora dell'immane disastro o se n'è reso conto da molto? Non lo so.
    E' solo addolorato della triste situazione oppure in cuor suo è "tradizionalista"? Non lo so.

    Le sue parole così schiette e addolorate hanno meravigliato pure me.

    Sono parole che pensa veramente oppure solo la momentanea reazione per un fatto non usuale come quello del vescovo di Evraux cacciato via dai fedeli? Non lo so.

    So solo che le ultime parole "una chiesa costruita da noi stessi" pronunciate dal vescovo mi ritornano in mente come una eco e mi fan venire i brividi. E a questo punto poco mi importa sapere se è un tradizionalista in incognito  o un progressista pentito. 

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  95. chiodialatradizioneodiacristo@gmail.com

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  96. <span style="">Tre risposte.</span>
    <span style="">Chi dice che io giudico e poi mi giudica cade in contraddizione. Io non giudico nessuno ma le parole  che questi esprimono. Le parole come i fatti indicano un comportamento. Questo comportamento è categorizzabile in una categoria. Esempio se uno uccide è un omicida. Se uno ruba è un ladro, se uno piagnucola sulle sue disgrazie è un piagnucoloso. Se uno si ritira di fronte al nemico è un vile. se uno dice una somarata è unsomaro e così via. Negare la capacità di discernere è molto neoterico! Altro è arrogarsi un giudizio divino ma sfido chiunque a dirmi se l'ho fatto ( tramme con Maggio...ma per il bene della sua anima). Il vostro atteggiamento di fronte alla discussionemi ricorda quello dei preti che quanto vai a confessarti ti dicono non fa nulla non preoccuparti ecc ecc. Quindi se si vuole dialogare in una logica ratzingeriana e non tettamanziana si accetta tutto ( tranne l'insulto gratuito. Sfido chiunque a rileggersi i miei post ed ad aver insultato chiunque gratuitamente...tranne Maggio va da sè! Ma per amore).</span>
    <span style="">in sintesi: uno compie un atto, dice una parola scrive una frase punto primo se ne assume la propria responsabilità, punto secondo ne accetta le conseguenze. Troppo comodo tirare il sasso e poi nascondere la mano o fare le zitelle offese!</span>
    <span style="">Detto questo: la Chiesa corre due rischi che sono posti esattamente alle due estremità. Alla sinistra c'è la negazione della Verità che è il neomodernismo e la riduzione della Messa ad un happening che fa "discoteca" dopo una settimana di lavoro. Con il sacerdote un disk jockei da quattro soldi invero! Dall'altro lato specularmente c'è la staticizzazione della verità. Il bloccarla in un antro ed il farle perdere la sua stabile dinamicità ( se ci pensate è togliere l'anima all'uomo), la sua stabile fecondità nei tempi. Da un lato si spiritualizza ( ed è diabolico trasformare il cristianesimo in una sorta di religione dello spirito) dall'altro si lasscia ferma e quando una cosa è ferma ristagna e non è più capace di convertere ma semplicemente di finire con la fine dei nostalgici! Se la rpima è diabolica la seconda lo è ugualmente! Semplicemente separa uno ieri ad un oggi.</span>
    CONTINUA

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  97. <span style=""><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La risposta è semplice: mettere insieme ieri ad oggi ( e chi tanto cita Mons. Gherardini poi dimentica che lo stesso lo fa!)! Come fare. Riplasmando rispetto ai sistemi economici, politici e sociologici, mo il contenuto ma il contenitore. Portare il contenuto nel nuovo contenitore ( Bacio di GPII al Corano). Ma cosa vuol dire nuovo contenuto in nuovo contenitore? Vuol dire che il contenuto purifica eliminando ciò che non è ne umano ( ad esempio i sacrifici umani, la violenza sulle donne ecc ecc) e che non è divino ( tutto il neopaganesimo e le varie violenze che convertono ec ecc) trasfigurando le culture e le religioni che le ispirano in religioni che liberano l'uomo dalle pastoie "farisaiche" ( intese sia religiosamente che secolarmente).</span>
    <span style="">Questo è quanto. certo che se i tradizionalisti si chiudono ed i progressisti fanno lo stesso, si avrà una lotta tra fratelli che distruggerà la Chiesa senza colpo ferire da parte dei nemici. E' semplice, la tradizione deve entrare nel nuovo millennio per eliminare la liquamosità di una fede secolarizzata e per ridare solidità alla Chiesa. Chi non lo fa non è al servizio dell'uomo, di Dio ma si comporta solo per avere un potere che gli è stato sottratto. </span>
    <span style="">detto questo? andate avanti a fare gli offesi ( siete come il consiglio pastorale di quella macchietta di vesovo francese) dimostrate solamente di essere un consiglio pastorale diverso ma non contrario al loro! si accettano confutazioni nel merito non slogan. Altrimenti è tempo perso!</span>
    <span style="">La Chiessa ha bisogno che le persone leggano i segni dei tempi con gli occhi di Cristo: questo lo nega si chi nega i segni dei tempi ( adorando ieri! e non trasformando iggi in ieri) sia chi nega ieri assolutizzando l'oggi! tra i due mali, se mi permettete preferisco i Papi. </span>
    <span style="">Matteo Dellanoce</span>
    <span style="">PS quando intendevo "se la trovo la provo" è proprio inteso nel senso letterale. La Messa deve dare gusto, sapore e sapienza...vi garantisco di aver assistito a VO che avrebbero allontanato anche Lefebvre! </span>

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  98. Siamo nella terza parte del segreto di Fatima, non rivelata: siamo nel grande castigo, un auto-castigo, le anime che si perdono. Ci può essere castigo più grave? e per colpa della stessa Chiesa che dovrebbe salvarle!!!

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  99. Invece il prete pedofilo della sua diocesi  lo ha coperto tacendo, i tradizionalisti li scopre parlando.

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  100. <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

    concordo con ospite anche nella mia diocesi un prete pedofilo modernista è stato difeso su tutti i mezzi stampa e non solo dal nuovo vescovo che nemmeno lo conosceva con pesanti affermazioni contro la magistratura. Il prete condannato in primo grado è ancora difeso da tutto l'ambaradam diocesano cattocomunista. D'altra parte c'è una caccia alle streghe disperata contro ogni prete che porti anche solo la tonaca, la messa in latino la diciamo nelle catacombe. Questa è la realtà con buona pace di bartimeo o tutti quelli che cercano di salvare capra e cavoli.
    Non so voi ma a me è sorto il dubbio sentendo predicare certi vescovi e preti che manchino totalmente di quella che san tommaso chiamava virtù di religione.....Quanto ai diaconi permanenti, magari stessero come le palline all'albero di natale, secondo me stanno come tanta immondizia in una discarica abusiva, sono aborti di una ideologia religiosa archeologistica oggi di gran moda e che superbia hanno
    <p> 

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  101. errata corrige : ho citato bartimeo a sproposito non volevo, scusa

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  102. Chi o che cosa gli impedirebbe di celebrare una messa in Vetus Ordo? Prima o poi è probabile che lo faccia. Sarà lui a deciderlo. Non è uomo da lasciarsi intimidire. Se finora non lo ha fatto è perché ha ritenuto opportuno non farlo. Bisogna essere più umili.

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  103. Non ci sono problemi...
    Grazie
    Matteo Dellanoce

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  104. OSPITE, io conosco diaconi permanenti veramente degni. Ma ne conosco anche QUALCUNO  ignorantE ed arrogantE. Giudizi sommari eespressi in linguaggio inaccettabile come i tuoi rendon un grosso servizio a chi ci emargina. Non si tratta di salvar capra e cavoli, si tratta di far le giuste distinzioni, con la guicciardiniana discrezione e, soprattutto  la cristiana carità.
    La discussione poi sulla istituzione del diaconato permanente può esser legittimamente varia nelle argomentazioni: i pro e i contro ci sono, naturalmente. Io ne vedo l'utilità soprattutto in terra di missione e lì dove i sacerdoti sono ridotti ai minimi termini.

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La Redazione