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venerdì 30 ottobre 2009

Testimonianza liturgica di un parroco



Abbiamo ricevuto questa lettera e volentieri la pubblichiamo. Vorremmo che altri parroci seguissero l'esempio.


"Spett.le Redazione “Messainlatino”, allego documentazione che, se lo riterrete opportuno, potrà essere pubblicata sul vostro blog.
Si tratta di una comunicazione ai miei fedeli (comparirà sul foglietto settimanale degli avvisi di domenica prossima 1 novembre) circa la decisione di non ricollocare altari provvisori davanti a quello, bellissimo come vedrete nella foto che trasmetto, esistente e che ora risplende ancor più dopo il radicale restauro della chiesetta.
Spero che qualche mia parrocchiana (di solito sono le pie donne a creare problemi …) più zelante non si scandalizzi dell’operazione.
Si deve agire con i piedi di piombo, ma ad un certo punto, se si è convinti bisogna pur agire.
Vi terrò informati di quello che succederà.
d. Pierangelo Rigon

Ecco il testo del "foglietto" :

SALIRO’ ALL’ALTARE DI DIO
Dove celebrare il Sacrosanto Sacrificio Eucaristico?
Cari fedeli,
come avrete potuto constatare, i lavori all’interno del corpo centrale della nostra chiesa sono terminati: il risultato è stupendo, oltre ogni più rosea aspettativa. Sia lodato Nostro Signore che ci riscalda i cuori con tanta bellezza!
Volevo informarvi che, in questa fase, prima di procedere alla sistemazione definitiva delle componenti espressamente liturgiche (altare, ambone, battistero, confessionale) dell’aula, del presbiterio e degli altri locali attigui, ritengo opportuno un congruo tempo di riflessione e di “garbate” sperimentazioni
Per questo motivo preferisco non mettere alcun altare provvisorio in mezzo al presbiterio, nemmeno per il tempo della S. Messa: la bellezza di questo magnifico coro ne risulterebbe compromessa, ed inoltre due altari nello stesso presbiterio costituiscono un problema teologico-liturgico che vorrei evitare. E allora, dove si celebrerà la Messa?
Semplice: all’altare che si è usato per secoli e da tutti ammirato. Nessuno, però, prenda paura! Non si tratta della Messa in latino con il sacerdote che volge le spalle ai fedeli (il rito straordinario è una cosa diversa, qualche volta lo useremo, ma non sarà la prassi abituale). E’ la Messa in italiano che conosciamo bene e si sentirà tutto perché all’altare vi è il microfono.
L’unica differenza è che il sacerdote, dopo la Liturgia della Parola (fatta dal leggio di fronte all’assemblea) si recherà all’altare antico per la presentazione del pane e del vino, la successiva preghiera consacratoria e i riti di comunione. Tutto qui! Ovvio che in questa parte del rito lo si vedrà di spalle, ma non credo che sia poi così sconveniente e sconvolgente … basta solo abituarsi all’idea. Provate a pensare al forte simbolismo di questa posizione: il sacerdote sale all’altare mettendosi alla testa di tutti i fedeli che gli sono affidati e, rivolgendosi al Signore Dio Onnipotente, diventa l’intercessore di ogni grazia come Mosè sul monte. Non è bello questo richiamo?
Nella Liturgia non c’è solo la dimensione orizzontale, della fraternità, della condivisione, del guardarsi in faccia, del tenersi per mano ecc … ma anche quella, ancor più importante, verticale. Siamo tutti rivolti ad Oriente (per questo l’abside è posta ad est!), simbolo suggestivo del Sole che sorge, Cristo Nostro Signore! Il culto cristiano è proprio un guardare a questa Luce che rischiara il cammino davanti a noi e riscalda il cuore di chi si affida totalmente ad essa. Vi prego quindi di accogliere benevolmente, anche come atto di stima nelle competenze da me conseguite in quest’ambito della riflessione teologica, il piccolo cambiamento. Ho molto riflettuto, pregato, mi sono consultato con personalità autorevoli dalle quali ho ricevuto incoraggiamenti a proseguire in questa direzione. Ritornerò sull’argomento in successivi contributi sia su questo foglio che su l’Anzìn, in modo che tutti possano approfondire e, spero, apprezzare queste scelte in materia liturgica che, oltretutto, corrispondono perfettamente ai desideri del Santo Padre e agli esempi che Egli ci offre. Grazie.
d. Pierangelo

28 commenti:

  1. caro don Pierangelo..coraggio...preghero' san Michele....per darti la forza..e di difenderti....Che bella la tua proposta!

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  2. Complimenti a don Pierangelo!!
    Ad maiorem Dei gloriam!

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  3. Complimenti, anche da parte mia, a questo sacerdote coraggioso!
    Mi auguro che i fedeli sappiano comprendere questo meraviglioso gesto.

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  4. certo, complimenti!
    Ma.....dopo aver distrutto tutto non sarà afcile ricostruire senza sacrifici e.........prove...

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  5. Un Parroco ESEMPLARE !!!
    Grazie don Pierangelo

    Maranatha.it

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  6. mi dispiace di non avere don Pierangelo come parroco...mi auguro che il suo esempio venga seguito da tantissimi

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  7. Dato che il cognome del sacerdote è di origine veneta, come lo sono io stesso, mi piacerebbe sapere dove celebra questo parroco.

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  8. Internet è una grande invenzione, basta digitare in Google "don Pierangelo Rigon" e avrete tutte le informazioni che volete. Optime, don Pierangelo. Poi, magari, anche una messa tradizionale ogni tanto... Nelle parrocchie non ci sono solo le pie donne. C'è anche il restante 70%.

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  9. Caro don Pierangelo a te tutto il mio plauso, penso che saranno molti di più gli apprezzamenti che le critiche. Anche io nei giorni feriali celebro molto spesso "coram Deo"...
    don Bernardo

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  10. Che bello! Solitamente poi Preti di questo tipo usano anche bei paramenti e curano anche la Musica Liturgica.. Quindi immagino che saranno celebrazioni bellissime!

    C.

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  11. Vero...sono le pie donne che, messo una volta il piede in sacrestia, si sentono trasformate in parroco.

    Una volta un amico arcivescovo mi disse: "Le donne in sacrestia sono come i laici in Vaticano: una volta entrati non se ne vanno più via".

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  12. Il segnale è ottimo a prescindere da musiche e paramenti (ed anche lingua per adesso). Significa che la macchina si è messa in movimento

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  13. Bravissimo don Pierangelo !!!
    Il Signore La benedica !
    Andrea Carradori

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  14. Buona notizia, ma l'ideale è sempre la messa di sempre, Don Pierangelo non abbia paura nel proporla ai fedeli, è questo che Le chiede Gesù!
    enzo

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  15. Caro d. Pierangelo, ringraziandola per questa iniziativa le auguro di cuore che nessuno porti i NC nella sua Parrocchia, altrimenti questa nobile iniziativa naufragherà miseramente secondo le direttive di Kiko
    ^__^

    Perdonatemi l'ardire, non sono pessimista, ma realista...è già successo e non una sola volta, con la benedizione del vescovo...

    In tutto dunque:
    A.M.D.G.

    ma restando vigilanti...

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  16. Don!!!! Non vuole venire a fare il Vescovo a Lodi?
    Matteo Dellanoce

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  17. Ogni tanto qualche buona notizia ci vuole!

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  18. Reverendissimo don Pierangelo, così erano tutti gli altari fino a quarant’anni fa… e così dovrebbero essere anche oggi!...
    Purtroppo molti sono stati demoliti o irrimediabilmente manomessi da preti sulla cui sensibilità spirituale non oso pronunciarmi…
    Per fortuna c’è ancora chi come Lei ha il senso del “sacro”!
    Non si faccia remore a dire apertamente che Lei - alla stregua di chi partecipa alla Santa Messa - si rivolge a Dio con la dovuta riverenza, senza volgerGli irrispettosamente le spalle!!!…
    Non si tratta di mancanza di riguardo al “popolo”… (e chi è mai il popolo in confronto a Dio?!?), ma della doverosa deferenza nei confronti dell’Altissimo e di Suo Figlio che si è immolato sulla croce per la nostra salvezza!!!...
    Sia lodato Gesù Cristo.

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  19. Premettendo il plauso all'ottimo Don Rigon, che conosco per aver frequentato spesso gli stessi convegni liturgici... Quello che tuttavia mi fa rimanere un po' perplessa, è la necessità (purtroppo è proprio così) di usare un tono che quasi chiede scusa, che tranquillizza sul fatto che non si stanno facendo cose strane o "contro" lo status quo... Quando in realtà sarebbe l'unica cosa giusta da fare in tutte le parrochhie e chiese cattoliche. Un po' paradossale, ma vero, e quindi bravo Don Pierangelo! Spero proprio che lei possa ricevere buoni frutti e tante grazie!
    Al prossimo convegno!

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  20. Caro don PierAngelo ha fatto i conti con il suo vescovo?. basta essere in veneto, perchè tutto sia un problema. La scuola liturgica di S. giustina di padova l'ha sentita ?

    Comunque auguri e buona fortuna.

    Chissà che non la troveremo nelle prime pagine di qualche giornale "massone e progressista" con un articolo ad hoc confezionato da qualche cattolico adulto per far toglier dalla sua testa certe idee e incoraggiare le beghine e le "bizzocche2 a scatenarsi contro di lei.

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  21. che strano leggere queste cose. Da me è sempre stato così. nella mia parrocchia la Messa del Nuovo Ordo la si è sempre celebrata all'antico altare specie in quelle chiese secondarie o campestri dove il parroco ha voluto assicurare la celebrazione ogni sabato pomeriggio. Nella Chiesa Parrocchiale invece l'altare maggiore si è lasciato tale e quale era, diventando l'altare del Santissimo, mentre la Messa la si è celebrata e la si celebra sull'altare mobile posto al centro del presbiterio. Per me quindi nulla di sorprendente. A volte basta un pizzico di buon senso, senza polemiche assurde, ma mirando sempre e solamente a ciò che si va a celebrare: la Santa Messa è appunto Santa quando la si celebra seguendo le rubriche e le norme dei Messali. Gli abusi o le omissini sono sempre da condannare.
    Giovanni

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  22. caro anonimo....per me la messa attuale e' troppo egocentrica...sembra che il prete e il popolo fanno la liturgia...perdonami...ma la vedo troppo superficiale...mi trasmette poco niente!!!

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  23. caro Istriano, probabilmente non conosci bene la nuova liturgia. Non vedo dove sia l'egocentrismo di cui parli. per me è Messa cioè Santo Sacrificio. Cerca di vedere i profondo del Mistero celebrato reso presente, lascia perdere il sentimentalismo. Se un celebrante è serio e celebra seriamente Cristo si fa presente per la nostra salvezza!
    altrimenti se così no è dimostramelo o buttiamo a mare tutti gli ultimi 50 anni di messe improprie. a che mi è giovato partecipare? a nulla?

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  24. caro anonimo...preferisco il mio sentimentalismo...fa' parte di me....non lo nego...nemmeno metto in dubbio la validita' della santa messa...ma come va celebrata...per me c'e' poca sacralita'...tanto teatro...saranno due modi diversi da vedere...capisco la tua spiritualita'....ma alle volte certi comportamenti non sono e non dimostrano questa spiritualita'...tanti preti girano le spalle al Santissimo nel tabernacolo....questo si chiama serieta???? Non ho parole! Io quando rivolgo la parola a qualcuno lo guardo in faccia...loro no!guardano il popolo.La messa la fa' Dio...non il popolo e il prete.

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  25. "Non si tratta della Messa in latino con il sacerdote che volge le spalle ai fedeli (il rito straordinario è una cosa diversa..."
    Parole sante! Anche don Pierangelo si rende conto che il rito antico è UNA COSA DIVERSA!
    Anche io ho notato un tono eccessivamente remissivo del comunicato, ma il parroco conoscerà le sue pecore!
    Non abbia paura a usare il vero altare della sua chiesa! Ce ne fossero di sacerdoti dotati di semplice buon senso cpme lei.....

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  26. Salve a tutti. Sono Francesco, ho 18 anni e domenica scorsa ho partecipato ad una S. Messa in rito antico officiata dal grande Don Pierangelo. Vi devo dire che non ho mai partecipato ad una celebrazione così composta ma allo stesso tempo così viva e sentita dai partecipanti... non mi ero mai sentito così "trasportato" da ciò che vedevo e lì, ne sono sicuro, c'era veramente il Signore!
    Questa è stata la mia prima Messa in latino ma sono assolutamente sicuro che ne seguiranno molte altre!

    Lunga vita a Don Pierangelo!
    E sia lodato Gesù Cristo!

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La Redazione