Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

mercoledì 21 ottobre 2009

Anglocattolici, evangelici e latitudinari

La cattedrale di Canterbury, centro dell'anglicanesimo

L'anglicanesimo nasce come via media tra il cattolicesimo ed il protestantesimo: un 'cattolicesimo riformato', viene anche definito. O meglio, nasce come un cattolicesimo autocefalo (al re Enrico VIII interessava solo di poter divorziare e comandare i vescovi, mica sovvertire i dogmi per la difesa dei quali aveva appena ricevuto dal papa - ironia della storia - il titolo di defensor fidei, ancora portato dai suoi successori). Ma presto vi fu una protestantizzazione indotta dall'arcivescovo Cranmer.

Come ogni ibrido di genitori incompatibili, l'anglicanesimo è da sempre lacerato all'interno da tendenze opposte, che solo la forza del potere politico riuscì a tenere insieme: la Chiesa d'Inghilterra (come si denomina ufficialmente), con a capo il sovrano, è un caso perfetto di cesaropapismo, ossia di asservimento della religione alla politica. E se oggi il ruolo della regina Elisabetta è poco più che un simpatico cerimoniale, in passato erano le leggi dello Stato e i Tribunali civili a stabilire che cosa fosse ortodosso e che cosa no e quali fossero le regole del culto; le autorità politiche nominavano i parroci, su presentazione (patronage) dei maggiorenti civili, di solito aristocratici. Ancora nell'800, fu proprio una pronunzia giurisprudenziale (sulla non automatica efficacia del battesimo a cancellare il peccato originale), a far decidere il futuro cardinale Manning a convertirsi, abbandonando la sua confortevole vicarìa anglicana.

Fin dall'inizio, tre grandi correnti si delineano nell'anglicanesimo

1) Gli anglo-cattolici, legati alla tradizione, appunto, cattolica, cui sono relativamente vicini in campo dottrinale e molto in campo liturgico (cosiddetta high church, chiesa 'alta'). Essi conobbero grande sviluppo nell'Ottocento, sotto l'influsso del movimento di Oxford guidato dal futuro card. Newman. Ma la conversione di quest'ultimo (e di Manning, come detto, e di molti altri) indebolì la posizione del movimento all'interno dell'anglicanesimo, così come avvenne con la proclamazione del dogma dell'infallibilità pontificia e con il documento Apostolicae curae di Leone XIII, che definiva invalide le ordinazioni anglicane.

2) Gli evangelici: sono i più prossimi al protestantesimo, al sola scriptura, e quel che è peggio di forte impronta calvinista, con quel che ne consegue: moralismo bigotto e minimalismo liturgico (donde il nome di low church, chiesa 'bassa'). Da questo ceppo sono fuoriuscite moltissime nuove eresie (presbiteriani, quaccheri, metodisti, battisti, e i puritani che nel '600 vinsero la guerra civile; per dirvi i tipi: sotto il loro governo, decapitato il re, erano reati gravi festeggiare il Natale, il teatro, o mettere una croce sugli altari-mense).

3) I latitudinaristi. Ossia un magma dai contorni dottrinali e dogmatici indefinibili (per gli anglicani, nemmeno il credo atanasiano è vincolante: solo quello degli Apostoli). Una religione 'inclusiva', come si dice oggi, dove non è strettamente necessario condividere la stessa fede. Questa è sempre stata la corrente più numerosa ed importante ed è all'origine della galoppante secolarizzazione degli ultimi decenni che ha portato, ad esempio, ad ammettere la contraccezione, il sacerdozio femminile, le unioni omosessuali e l'ordinazione di omosessuali conviventi, ecc.

Questa la situazione della Chiesa d'Inghilterra: ma la comunione anglicana ha seguito l'espansione coloniale dell'Impero Britannico ed oggi il grosso dei fedeli si ritrova in Africa ed Oceania. La comunione anglicana si struttura in province indipendenti, grosso modo corrispondenti ai vari stati, che riconoscono un primato d'onore al primate d'Inghilterra, l'Arcivescovo di Canterbury, e partecipano ad una specie di concilio che si tiene ogni dieci anni, la Lambeth conference (dal nome del palazzo dell'arcivescovo di Canterbury nel centro di Londra).
Nelle province non inglesi, si riscontra nuovamente quella tricotomia di cui si è detto. Ma con molte particolarità locali: l'anglocattolicesimo è relativamente forte in Inghilterra e Australia; nel terzo mondo, prevale l'impronta evangelica e carismatica; negli Stati Uniti la chiesa episcopaliana (come si definisce colà l'anglicanesimo) è fortissimamente ipotecata al più dissennato modernismo (ha nominato, ad esempio, il primo vescovo gay 'praticante' in New Hampshire e benedice unioni omosessuali), tanto che alcune parrocchie nordamericane più moralmente conservatrici hanno fatto secessione dalla loro Provincia e sono diventate parte della Provincia nigeriana. Non stiamo scherzando...

All'ultima Lambeth conference lo scorso anno, nonostante l'accorgimento di non invitare il controverso vescovo del New Hampshire, si è praticamente consumato uno scisma tra l'anglicanesimo latitudinario-progressista e le evangeliche e moralmente conservatrici province africane, tanto che quattro primati di queste, con i relativi vescovi, non si presentarono e tennero un incontro alternativo a Gerusalemme (Global Anglican Future Conference: GAFCON).

Gli anglocattolici, minoranza, hanno atteso sornioni, mentre Canterbury si lambiccava il cervello per trovare il modo di tenerli buoni e 'uniti nella diversità', con divertenti assurdità canonistiche come i "vescovi volanti" o la nomina di vescovesse con poteri limitati e ricusabili (v. qui).

Ora il lieto giorno è venuto per sciogliere le contraddizioni incompatibili e abbandonare la zavorra del morente anglicanesimo al suo destino segnato. Ma di questo, diremo dopo.

76 commenti:

  1. Notizie tutte giuste e impeccabili, ma vi prego, un po' di linguaggio ecumenically correct(!): mi volete far morire il card. Kasper di creapacuore a leggere questa vostra sintesi?!?

    RispondiElimina
  2. L'anglicanesimo progressista sta attraversando una crisi drammatica; solo un miracolo straordinario dello Spirito Santo potrà riportarli nella Chiesa.

    La situazione degli anglo-cattolici è diversa. Chissà quanti di questi rientreranno nell'ovile. Credo che sia giunto il momento decisivo: "ora o mai più". Se non rientrano adesso che i progressisti hanno legalizzato l'episcopato per le donne e per i gay, quando vogliono rientrare?

    RispondiElimina
  3. Per guardare in casa nostra... Non l'abbiamo anche noi ormai una high church e una low church?

    RispondiElimina
  4. Più che altro la chiesa cattolica sembra pervasa da "latitudinarismo" dato che ognuno fa come gli pare. Vorrei sapere, se qualche esperto può delucidarmi, a che tipo di liturgia si ispirano gli anglo cattolici. Nell'articolo infatti si dice che in campo liturgico sono vicini ai cattolici. Ma alla vecchia o nuova liturgia? Peter

    RispondiElimina
  5. E' lampante che anche nel Cattolicesimo sia in atto una "anglicanizzazione", questo grazie all'apertura del Vaso di Pandora ovvero il Concilio Vaticano II. Il Papa cerca di accontentare un pò tutti, un motu proprio sulla Liturgia tradizionale di quà, un riconoscimento ai neocatecumenali di là etc. Tutti sappiamo che tipo di sangue scorra tra queste varie fazioni. Il futuro non è certo roseo. Ve lo immaginate un Papa neocatecumenale????
    Per quel che riguarda i cosiddetti anglo-cattolici, bisogna ricordare che in alcune frange di questo settore dell'Anglicanesimo,nell'800', sorse il movimento dei Ritualisti o Movimento Ecclesiologico. Costoro pur rimanendo Anglicani nella dottrina, miravano ad un riavvicinamento, soprattutto a livello liturgico, con la Chiesa Romana. Non ebbero molto successo. Tuttavia echi di questa ecclesiologia si ebbero fino a non pochi decenni fa. Ricordo che un sacerdote cattolico, non italiano ed ex -anglicano, mi raccontò di quando, da giovane, in Inghilterra assisteva alle funzioni di alcuni "vescovi" dell'Alta "Chiesa" Anglicana. Ebbene tali "vescovi" "celebravano" la "messa" in latino. ( non so con quale Messale, ma dubito si trattasse di quello di Paolo VI ). Per quello che ne so io le Liturgie Anglicane escludono l'uso del latino salvo che per qualche canto. Forse quei "vescovi" utlizzavano il Messale di San Pio V, non essendoci una versione latina del Common Prayer Book, o forse seguivano il Rito di Sarum.

    RispondiElimina
  6. L'occidente si sta trasformando in una grande Chiesa con a capo il papa. Forse è l'unica possibilità che permetterà a tutti di coesistere: alla FSSPX come agli anglocattolici, ecc... tutti con il proprio messale e la propria liturgia, i propri usi e costumi. Alla fine saranno i fedeli a decidere a quale liturgia aderire?

    RispondiElimina
  7. ...allora: trionfo del relativismo ecclesiale a 360°, detto amministrativamente "federalismo"?
    O tempora, o mores!
    Fedele basito

    RispondiElimina
  8. Fatico a comprendere gli ultimi commenti.
    Oggi è un giorno di grande gioia, perché non una ma migliaia e migliaia di pecorelle stanno per tornare all'ovile. Papa Benedetto, come il Buon Pastore, le ha cercate e attese con pazienza e misericordia.
    Noi, come le 99 pecorelle che non hanno bisogno di conversione, dobbiamo rallegrarci e ringraziare Dio per la sua infinita misericordia.

    PS: anch'io fatico a capire la situazione degli anglo-cattolici. Poco tempo fa ero a Oxford e, visitata una chiesa anglo-cattolica, conobbi il vicario che a me, cattolico, diceva che la sua liturgia era molto simile a quella di Roma e mi chiedeva se anch'io avessi la medesima impressione. Che cosa aspettino a tornare in comunione con l'unica Chiesa di Cristo proprio non so. Preghiamo per loro!

    RispondiElimina
  9. Qualcuno già ha parlato di "federalismo ecumenico", del resto quale altra alternativa? Ai nostri giorni si guardano i numeri!

    RispondiElimina
  10. Voglio solo ricordare che fino al Concilio, i domenicani, i carmelitani e altri ordini religiosi, avevano ognuno la propria liturgia. Quindi non ci trovo nulla di strano se agli anglicani tradizionalisti venga concesso l'uso di un loro rito (che a quanto pare assomiglia all'antica liturgia del rito romano).

    RispondiElimina
  11. Meglio una chiesa fondata su tanti squadroni felici che una chiesa fondata su tanti singoli credenti scontenti. Bravo papa!

    RispondiElimina
  12. Con la differenza che il rito Domenicano, Ambrosiano etc. sono riti nati ed approvati dalla Chiesa Romana. Il Common Prayer Book è stato creato da degli eretici in opposizione alla Liturgia Romana.

    RispondiElimina
  13. Tra i tradizionalisti anglicani alcuni usano il rito di Sarum (almeno saltuariamente), che quindi riottiene piena cittadinanza nella Chiesa cattolica. Altri usano l'Anglican Missal, che e` la liturgia di Cranmer purificata da elementi eretici, altri ancora usano l'English Missal, che e` una traduzione in inglese ieratico del nostro amatissimo Messale di s. Pio V.

    RispondiElimina
  14. Sarebbe utile vedere una liturgia in inglese ieratico del nostro Messale di s. Pio V. Si potrebbe tradurre in italiano aulico e diffonderla

    RispondiElimina
  15. The English Missal, stupenda traduzione in inglese del Messale di s. Pio V, con testo originale latino a fronte.

    RispondiElimina
  16. In ogni caso, riguardo alla validità degli Ordini Sacri preso gli Anglicani, è possibile che molti chierici anglicani siano stati , almeno in passato, veri Sacerdoti, giacchè richiedevano segretamente di essere riordinati con il Rituale Romano, da Vescovi scismatici (vecchio-cattolici) o da alcuni Episcopi vagantes. Per i Vescovi la questione è più complessa, visto che per essere consacrati validamente dovevano essere anche già veri Preti. In ogni caso si parlerebbe di celebrazioni segrete. Ufficialmente , per quello che ne so io, anche quando alle "Consacrazioni" episcolali, prendevano parte i Vescovi Vetero-Cattolici, che imponevano le mani sui consacrandi, il rito era quello Anglicano, pertanto non avveniva vera consacrazione. Oggigiorno , è necessario tener presente, che neppure la validità degli Ordini dei Vetero-Cattolici è certa.

    RispondiElimina
  17. il rito di Sarum è utilizzato anche dalla chiesa ortodossa inglese, favorirebbe l'ecumenismo!

    RispondiElimina
  18. Filippo mi deludi, ma che c'entrano i vescovi girovaghi? quel che conta è quel che ha deciso il papa, una sua parola basta per mettere a posto tutto. Chi decide cosa è valido e cosa no è il papa, immagino che a Roma abbiano preso in considerazione la preparazione di questi preti e abbiano deciso sul "da farsi".

    RispondiElimina
  19. Gli anglicani integristi sono stati incapaci di sopportare il confronto e di portare le proprie responsabilità in solido nella propria tradizione/confessione,
    come fu capace fr. Roger con il pieno appoggio persino dell'attuale papa.
    La chiesa
    diiverrà ricettacolo degli insoddisfatti, degli incapaci di confrontarsi con il Mondo, degli incapaci di evangelizzarlo e di fare promozione umana,
    capaci solo di rifugiarsi tra le mura della cittadella,
    Non è un ritorno all’ovile,
    ma un'altra dimenticanza ...
    E’ dura stare nel mondo,
    per cristiani paurosi, pavidi,
    che preferiscono
    l'accoglienza attraverso strutture clericali alla novità dello Spirito.
    Quello Spirito che non vuole più rientri uniatici, ma vero ecumenismo.

    RispondiElimina
  20. Don Mercenaro, se non le piace la Chiesa cattolica vada pure con gli altri anglicani, quelli del confronto col mondo, del dogma del riscaldamento globale, delle donne preti e vescovi, dei matrimoni omosessuali, etc.
    Non la rimpiangeremo, stia tranquillo.

    RispondiElimina
  21. Quello spirito è giovane mercenaro, eppure già dà avvisaglie di malattia mortale... ebbene sì, pur avendo appena 40 anni! Che mondo.

    P.S.: ma non saranno certi "cristiani" troppo paurosi verso i valori tradizionali e della Verità, che potrebbe cambiarli, a rifugiarsi nel suo cosiddetto ecumenismo, comoda quanto vuota "religione"?

    RispondiElimina
  22. Don Mercenaro non ha tutti i torti, questi che tornano sono gli anglicani espulsi dalla loro stessa confessione attraverso un accordo tra il papa e il primate anglicano. Forse che Cristo era "nemico" dei peccatori? Forse che Cristo, attraverso l'incarnazione, non si è tuffato tra i peccatori? Cristo si teneva separato dai peccatori? O mangiava con loro? Forse dovevamo accogliere anche gli altri che "operano in buona fede", parlando con loro, leggendo con loro le Scritture sui loro errori, per accogliere tutti.

    RispondiElimina
  23. FILIPPO avanza alcune ossservazioni che non posso esser liquidate. Ha perfettamente ragione ad osservare che certe ordinazioni o consacrazioni ad opera di vescovi vaganti o vetero-cattolici o in qualche modo con ancora il crisma della successione apostolica prospettano un problema.
    Non basta la parola del papa a risolver tutto. Sarebbe il colmo se il papa dicesse: tutti i preti anglicani ora son preti cattolici.
    E' ovvio che si deve pensare ad una ordinazione cattolica e, in certi casi, se vi siano sufficienti testimonianze di validità di ordinazione ma permangano dubbi, ad una ri-ordinazione sub condicione.
    Certamente si opterà per un'ordinazione cattolica che taglia la testa al toro.

    RispondiElimina
  24. Secondo l'anonimo delle 19:34, gli anglicani sarebbero stati espulsi. Allora cosa sono, integrati a forza nella Chiesa Cattolica? Mah...

    Comunque Gesù stava coi peccatori, ma NON SEGUIVA IL PECCATO NE DOTTRINE ERETICHE. E la si smetta di tirare Nostro Signore per il mantello ;).

    RispondiElimina
  25. Il gruppo di anglicani che ha chiesto di essere accolto nella chiesa cattolica usa il Messale di san Pio V tradotto in inglese . Il Kirie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei in latino cosi appare al sito httpde.gloria.tv/medio-30799. Vedere anche al sito : www.s.clements. org , bellissime foto. Peter

    RispondiElimina
  26. Va là Pastorelli che adesso faranno sacerdote anche lei! Scherzi a parte, l'importante è conoscere la Liturgia e mi sembra che gli anglicani su questo siano preparati, piuttosto bisognerà tracciarli e registrarli tutti, ché qualcuno potrebbe infiltrarsi. Se qualcuno protesta, alla fine si procederà con una ordinazione generale, non ci vedo niente di male

    RispondiElimina
  27. Sarei già quasi in età da pensione, come prete. E comunque , vistoquel che passa il convento, diversi fra noi sarebbero preti più in grado di camminare coi fedeli per la via diritta.

    RispondiElimina
  28. Scusa Lore ma mi sembra che il Signore si facesse tirare proprio il mantello nel Vangelo, in Marco 5:30 e Luca 8:45, e che proprio quella sia stata un'occasione di salvezza per una donna che perdeva sangue, cioè perdeva vita... Inoltre il Signore parlava con i sadducei che erano eretici per confutarli attraverso la Scrittura, non mi sembra che questo avvenga ai nostri giorni, piuttosto si parla di tutto fuorché del Verbo che si è fatto carne per parlare agli uomini.

    RispondiElimina
  29. Dice bene Pastorelli.
    Comunque come già espresso da molti la suddivisione tra una low church e una high church c' è anche in ambito cattolico. E in questo caso ancor più estremizzato ahimè.
    Si potrebbe quasi dire con certezza che ogni Conferenza rappresenti ad oggi, una chiesa gallicana all' interno della chiesa cattolica. Che c' ho accada in buona fede o meno a noi deve interessar poco.

    RispondiElimina
  30. Qualcuno parla di "federalismo ecumenico", mah... forse bisogna fare i conti con la realtà: c'è già suddivisione tra una low church e una high church, anche in ambito cattolico. Conviene fotografare la situazione attuale e prenderne atto.

    RispondiElimina
  31. I nostri figli reciteranno un nuovo credo:
    "... E PLURIBUS UNAM, SANCTAM, CATHOLICAM, ET APOSTOLICAM..."

    RispondiElimina
  32. Anonimo delle 19.13..che razza di osservazione è la tua?!?!?
    Per quel riguarda l'età dei preti, mi consta che il termine πρεσβύτερος significhi anziano,proprio perchè nella Chiesa , da sempre, gli anziani sono sempre stati tenuti nella massima considerazione ( a differenza di oggi). Io non amo il Giovanilismo. E' vero che i giovani sono il futuro, ma anche gli anziani ci saranno nel futuro, e poi anche i giovani diventeranno vecchi ( se Dio lo vorrà).Quindi ognuno, nel mondo e nella storia, occupa il suo posto. E mi si permetta di criticare in maniera quanto più aspra possibile Paolo VI che, in faccia alla prassi, alla Tradizione,alla Carità Cristiana ed al buon senso, ha estromesso i Cardinali ultraottantenni dal Conclave. Come se appena si arriva agli 80 anni, si diventa automaticamente incapaci di intendere e volere, e pertanto inaffidabili; e come se un sessantenne non potesse ammalarsi di demenza. Montini ha usato questo escamotage per impedire ai Cardinali Curiali anziani di votare per Siri.Così facendo ha lasciato intendere che i "vecchi" non sono affidabili, non posso eleggere il Papa ( allora quella dello Spirito santo è una favoletta?????). Anche del giovanilismo ecclesiastico dobbiamo ringraziare Montini e lo Spirito di patate del Concilio. Poi alla fine quelli che versano le offerte in Chiesa sono in maggioranza anziani.
    P.S. Io non ho ancora 35 anni.

    RispondiElimina
  33. Filippo su questo hai ragione: bisogna riaprire il conclave a tutti i cardinali, anche agli ultraottantenni, tutttavia quel che conta è quel che decide e quel che ha deciso il papa, una sua parola basta per mettere a posto tutto. Chi decide cosa è valido e cosa no è il papa, immagino che a Roma abbiano preso in considerazione la preparazione di questi preti e abbiano deciso sul "da farsi".

    RispondiElimina
  34. Grazie a Dio si era già pronunciato in modo Definitivo,nei tempi non oscuri del Cattolicesimo, Leone XIII, altrimenti oggi saremmo in alto mare. I modernisti con a capo Kasper , avrebbero fatto di tutto per farci credere che gli Anglicani sono veri preti. E ci hanno provato fino a poco tempo fa , nonostante l'Apostolicae curae. Ricordo che anni fa un Cardinale disse che si poteva ipotizzare per gli Anglicani, che Cristo avesse istituito una forma diversa di sacerdozio. Ricordo, che un prete-teologo, mi disse che anche se gli ordini erano invalidi, si poteva riconoscere agli Anglicani l'"Autorità" ( giurisdizione) sui propri fedeli. Di queste cretinate, ne fioccavano, ne fioccano e ne fioccheranno sempre dalle soavi labbra dei Grandi Teologi , Cardinali e non , dela Nuova Chiesa. Fanno a gara a chi la spara più grossa.....chi ci riesce diventa Cardinale( almeno con Wojtyla era così).

    RispondiElimina
  35. Federalismo cattolico? Prfenderne atto? Sì, ma per reagire e riportare ad unità la Chiesa: unità di fede, di sacramenti,di governo, di disciplina. Unità gerarchica.

    Non scherziamo col fuoco.

    RispondiElimina
  36. Filippo proponiti cardinale, insultando altri cardinali, con i tempi che corrono è possibile che lo diventi... Secondo me Cristo che ci ha detto di amare i nemici [Luca 6:27 e Matteo 5:44] guarda dall'alto e sorride! Deponi l'ira ché non è secondo l'insegnamento di Gesù

    RispondiElimina
  37. L'alzata d'ingegno di Paolo VI sui cardinali ottantenni non ha la minima base teologica, ma solo di bassa politica ecclesiastica, d'interessi di fazioni. Semmai si sarebbe dovuto vagliar caso per caso affidando ai familiari il tener lontano dal conclave qualche cardinale troppo malato o fuor di testa.
    Ricordo il conclave da cui usci Giov. Paolo II. Cardinali novantenni, ed oltre, come Confalonieri, celebravan la Messa in piazza S. Pietro o commentavano lo svolgimento del conclave ed esprimevano i loro pareri con una lucidità impressionante.
    Così oggi abbiamo centinaia di vescovi a spasso perché 75enni, inutili a se stessi ed agli altri.
    Una mentalità efficientista-razionalista-laicista: la paternità vien sostituita dalla funzionalità e non si crede più che lo Spirito Santo possa parlare anche sulla bocca di un ottantenne, ma solo su quella di più giovani, magari di uno o due giorni.

    RispondiElimina
  38. Rileggendo quanto scritto alle 19,53 mi accorgo di non aver riportato bene l'indirizzo del blog che correttamente è : http:/de gloria.tv/medio 30799. Vale la pena comsultarlo. Peter

    RispondiElimina
  39. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  40. D. mercenaro, che fai? Copi e incolli dei commenti da altri blog (Accattoli). Non sei capace di produrne di tuoi. Oppure sei proprio tu quel tizio che commenta da Accattoli con lo pseudonimo "matteo"?

    RispondiElimina
  41. Anonimo delle 21,36 lo sai che sei un gran cafone?

    RispondiElimina
  42. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  43. Quello Spirito che non vuole più rientri uniatici, ma vero ecumenismo.

    questi confondono l'ecumenismo - nuova religione - con il l'Unica Vera Fede in Gesù Signore, quella cattolica apostolica romana!

    21 ottobre 2009 22.41

    RispondiElimina
  44. Gesù è venuto per tutti noi peccatori, anche anonimi che credono d'insegnar un po' di Vangelo. E' venuto come il medico vien per i malati. Ma ha anche detto: Va' e non peccare più.
    Ma a coloro che insozzano il Tempio del Padre riserva le funi.
    Si devon amare sì i nemici, ma in modo spirituale: sforzandosi di renderli migliori con la Carità.
    Se non corrispondono, si scuote via la polvere dai calzari.
    Questo è scritto.

    RispondiElimina
  45. Notizie tutte giuste e impeccabili, ma vi prego, un po' di linguaggio ecumenically correct(!): mi volete far morire il card. Kasper di creapacuore a leggere questa vostra sintesi?!?

    Già, caro Fr. AR, è un periodaccio per gli ecumenisti di professione.

    E grazie per gli splendidi post molto istruttivi che si possono leggere sul tuo Cantuale Antonianum.

    RispondiElimina
  46. Nessuno ha ancora letto la Costituzione apostolica a parte gli adetti ai lavori, che per non so quale motivo strategico hanno deciso di parlarne prima che potessimo consultarla e ne hanno parlato senza apparentemente possedere a memoria il soggetto, seminando confusione.
    Da ieri leggendo i commenti vedo questa costituzione tirata a destra o sinistra, interpretata, vedo sorgere progetti e intenzioni del Papa più fantasiosi gli uni degli altri, vedo un mucchio di persone trasformarsi in storici del cristianesimo e tutti per spiegarci, certi con motivazioni appena evidenti, che il celibato dei sacerdoti non è un problema, che i preti sposati esistono già nella Chiesa... d`accordo non da noi, ma che importa esistono e lo si sottolinea, ecco questi storici improvvisati approfittare dell`occasione per darci una lezione particolare sulla storia del celibato, c`è poi anche chi si spinge sino a dire....ed è un vaticanista, che in futuro sacerdoti convertiti all`anglicanesimo per potersi sposare ritornerebbero nella Chiesa dalla porta principale, aprendo la via ai preti sposati...
    Insomma di nuovo una bella confusione, tutti parlano, compresa io, compresi noi, ma nessuno ha letto il testo.
    Io ho diverse domande, per il momento non riesco a rallegrarmi totalmente, forse dovrei semplicemente facendo fiducia al Papa.

    RispondiElimina
  47. Così oggi abbiamo centinaia di vescovi a spasso perché 75enni, inutili a se stessi ed agli altri.
    Una mentalità efficientista-razionalista-laicista: la paternità vien sostituita dalla funzionalità e non si crede più che lo Spirito Santo possa parlare anche sulla bocca di un ottantenne, ma solo su quella di più giovani, magari di uno o due giorni.

    Cari amici in certi casi meglio la pensione!!! W papa PAolo!!!!

    RispondiElimina
  48. VIVA PAPA PAOLO? Abbiamo visto i risultati e li abbiamo sempre sotto gli occhi.
    Il rinnovamento verso la comune rovina.
    Parce Domine, parce Domno Paulo.

    RispondiElimina
  49. San Benedetto diceva che Dio può esprimersi attraverso la bocca di tutti anche di un giovane!
    Ma la fede non ha età! E' eterna!
    Matteo Dellanoce

    RispondiElimina
  50. straquoto Dante e Filippo sulla Ingravescentem aetatem di Paolo VI del 1970: una aberrazione giuridica senza neppure una vaghissima base teologica. Dante ha citato il card. Confalonieri che era il decano quando Paolo VI morì. E che dire di Tonini che aveva quasi 91 anni quando morì Giovanni Paolo II? Lucidissimo, ancora in grado di rimanere in conclave senza bisogno di assistenza eppure in base alla Ingravescentem aetatem (che definiasco demenziale) non potè votare. Si, ha ragione Dante: quella norma fu redatta da Paolo VI per impedire che Ottaviani e C. alla morte del Papa potessero in Conclave votare per uno che a Paolo VI era antitetico: Siri. Alessandro

    RispondiElimina
  51. Amici, sono già tante le cose che sto scoprendo dopo il mio rientro all`ovile e il tempo del`entusiasmo un pò "cieco" passato, sono già così tante le perplessità, le incomprensioni, le domande senza risposta, lo sconcerto più di una volta...per favore non aggiungetemi un punto di interrogazione ogni giorno!
    Sapevo di questa decisione di escludere i cardinali di più di 80 anni ma non ne avevo approfondito le motivazioni....

    RispondiElimina
  52. Sciura Luisa, c'è gente che non ha mai letto una pagina di Vangelo e critica la successione apostolica dei papi, non si può essere tradizionalisti a intermittenza, il papa rimana il papa, anche se non piace e vorrei dire al Pastorelli che alla fine, sulla Croce, il Signore ha detto aprendo le braccia: "Padre perdona loro perché non sanno quel che fanno", lo scuotere la polvere dai piedi è un'allegoria, lo sanno tutti, per dire: "davanti al rifiuto non fatevi dominare dalle passioni". Non si può trasformare un gesto di misericordia in un gesto di stizza, più umiltà e obbedienza Pastorelli...

    RispondiElimina
  53. DAI PAVIDI ANONIMI ADUSI A COLPIR NELL'OMBRA NON ACCETTO LEZIONI DI ALCUN GENERE.

    Non ti vanno bene i calzari scossi che significan che è inutile perder tempo con chi non vuol capire? Bene, pensa a S. Francesco che, trovato duro il cuore del Soldan suoperbo, se ne tornò a coltivar l'orticello italico.
    Certo che il Papa legittimamente eletTo è sempre il Papa. Non l'ho mai negato né ho mai, allo stato delle cose, condiviso l'opinione di coloro che gridano all'illegittimità dell'elezione dei pontefici dopo Pio XII.

    Ma i Papi si giudicano, al di là delle loro intenzioni, ed anche delle loro debolezze e dai loro vizi umani, dalla loro opera, dagli atti: sono o no utili alla causa della Chiesa? Esopandono il regno di Cristo sulla terra? (fra poco festeggeremo Cristo Re).Promuovono la conversione di pagani, eretici e scismatici? la conversione delle anime? Il cibo che danno innalza i cuori o li abbassa? Si mantengono fedeli alla Sacra Tradizione difendendo il Sacro Deposito?

    Non cianciate così spesso a vanvera di sacerdozio dei fedeli, senza intenderne il genuino senso, di cattolci adulti, di popolo di Dio?
    Fareste bene a tacere. Qui, su questo blog, sì, voi potrete trovare diversi che posson darvi lezioni di fedeltà alla Chiesa, anche quando è stata, nei suoi vertici, noverca con loro.

    RispondiElimina
  54. SCUOTETE I CALZARI.

    RICCIOTTI, VITA DI GESU', DECIMA EDIZ DELLA POLIGLIOTTA VATICANA. P 419:

    " Se qualche borgata non avvesse accolto gli inviati del regno o avesse prestato loro scarsa attenzione, essi dovevano allontanarsi senza rimostranze, ma nelo stesso tempo attestare che la responsabilità dell'allontanmento ricadeva su quella gente. A tale scopo dovevano compiere il gesto simbolico, appena usciti dalla borgata, di scuotere dai propri piedi la polvere raccolta in quel luogo: era come polvere di terra pagana, da non riportarsi sul sacro territorio di Israele".

    LA SACRA BIBBIA a cura di S.GAROFALO, MARIETTI 1960, VOL III P. 39 N. 14.
    "La città inospitale è come una terra pagana della cui polvere gli Ebrei si liberavno prima di porre piede nella Terra Santa".
    Lo stesso autore negli Atti, 13, 51 dice che questo gesto è simbolo di scomunica.

    GIOV. BATTISTA RE, IL SANTO VANGELO DI GESù CRISTO, SEI, 1946. P. 58:
    "I Rabbini di ritorno da qualche nazione pagana, al mettere piede sul suolo della Terra Santa, solevano scuotere la polvere dai loro calzari, quasi per non macchiare neppure con la impura polvere dei gentili il sacro suolo della Palestina. Con questa azione simbolica anche gli Apostoli avrebbero dovuto mostrare di non voler aver nulla di comune con coloro che erano ribelli alla grazia del Vangelo, dichiarandoli così insescusabili. Respingendo lungi da sè Gesù Cristo e la luce splendente del Vangelo, i Giudei sono più colpevoli davanti a Dio e più meritevoli dei suoi castighi che gli abitanti di Sodoma e Gomorra i quali, benché macchiaiti delle più orribili infamie, non ebbero dal cielo tanta abbondanza di luce e grazia, come i giudei".

    Credo che all'ANONIMO esegeta del nulla queste citazioni di noti autori e grandi maestri, almeno i primi due, dovrebbero bastare per ripassare un po' di Vangelo.

    RispondiElimina
  55. Pastorelli, l'ammiro ma non si scaldi tanto, ormai siamo oltre il “relativismo etico”, siamo arrivati al “relativismo semantico”, i suoi commentari fanno ridere, che cosa sta scritto nel Vangelo quando il giovane Giovanni voleva fulminare (come vuole fare lei oggi) i Samaritani che non avevano accolto il Signore?
    Leggiamo nel Vangelo di Luca, al capitolo 9, dal verso 53:
    "...Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero (come lei Pastorelli): «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
    Ma Gesù si voltò e li rimproverò..."
    Pastorelli lei sa beneissimo che Gesù è la Carità, è Cristo; e la Carità è paziente, è benigna la carità, non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira.
    La carità, Pastorelli, la carità che ricorda San Paolo nella lettera
    1Corinzi13,13: "Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
    Ricercate la carità."
    Pastorelli ci vuole umiltà, più obbedienza, più mitezza.

    RispondiElimina
  56. E TERMINIAMO CON IL GRANDE LAGRANGE (L'EVANGILE DE JESUS CHRIST, PARIS, LECOFFRE 1948, P. 196:
    "Peut-etre cependant quelque bourg ne sarà pas disposé à recevoir les messagers de la bonne nouvelle, ou bien, la première curiosité satisfaite, on ne leur accordera aucun crédit. Agissant de la sorte, cette population témoignera contre elle-meme qu'elle n'appartient pas au peuple de Dieu. Toute terre des gentils est impure; quand il en revient, le Juif épargue au sol sacré le contact de cette poussière en secouant ses sandales au départ: Secouez, donc, la poussière de vos pieds en tèmoignage contre ces récalcitrants"

    RispondiElimina
  57. Il popolo riconosce la voce del Pastore, Cristo è il pastore che riconoscono le pecore e il papa è il suo vicario, forse che qualcuno è geloso? «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi, chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.»
    Scuota la polvere dai suoi piedi e deponga l'ira che è contro gli insegnamenti del buon Gesù.

    RispondiElimina
  58. Please excuse my writing in English. I'm too busy to risk mistakew while writing in Italian. I'm responding to the following comment:
    "Per quello che ne so io le Liturgie Anglicane escludono l'uso del latino salvo che per qualche canto. Forse quei "vescovi" utlizzavano il Messale di San Pio V, non essendoci una versione latina del Common Prayer Book, o forse seguivano il Rito di Sarum."

    I'm an Anglican. The very few priests who celebrate in entirely in Latin do normally use the Missal of Paul VI. Of course, it is by no means uncommon to find the ordinary of the Mass sung in Latin in cathedrals and large parish churches witha good choir, even when the celebrant is a woman "priest".

    The author of the comment is mistaken. There do exist Latin versions of the Book of Common Prayer - Liber Precum Publicarum. Holy Communion according to the Anglican rite of 1662 is celebrated in Latin at the start of each term at the University of Oxford. You can even see the current celebrant's blog at:
    http://liturgicalnotes.blogspot.com/
    By the way Fr Hunwick does sometimes use the Missal of St Pius V.

    Finally, thanks to the Holy Father for providing water wings for nervous Tiber swimmers. (Nel gergo anglicano "swim the Tiber" (attraversare a nuoto il Tevere) vuolle dire divenire cattolico!)

    Alan Harrison
    laico anglicano della diocesi di Lichfield

    RispondiElimina
  59. Thank you Alan for your precious insight. And please feel free to write in English whenever you want.

    So, are you going to swim? Beware our big rats (modernists...) lurking in the river, but the welcome will be warming.

    RispondiElimina
  60. Grazie per la precisazione, non ne ero al corrente. In ogni caso, visto che siamo in un Forum italiano, sarebbe stato meglio se avesse usato, quantomeno, un traduttore. Se io scrivessi in italiano, in un Forum anglofono sarebbe un pò scortese da parte mia.

    RispondiElimina
  61. Caro anonimo(forse prete) delle 11.40, in nome della Umiltà , dell'Obbedienza e della Mitezza ......ci hanno fatto diventare Protestanti!!!.

    RispondiElimina
  62. ANONIMO IGNORANTE, io non mi scaldo per nientre, semplicemente , citando alcuni dei più grandi esegeti metto in luce l'ignoranza di chi vuole insegnar ciò che non sa, come bimbetto capriccioso.
    Inoltre non fai che saltabeccar da un thread all'altro ripetendo le stesse cose e con le stesse parole.

    Un po' di umiltà e magari un po' di riposo alle lasse e lesse meningi male non ti farebbero. E questo consiglio nasce da puro spirito di carità, per te e per chi ti legge.

    RispondiElimina
  63. Mi scuso per il mio intervento delle 15.56. L'ho scritto con una certa animosità, non avendo compreso bene il tono dell'intervento dell'amico Anglo-cattolico, che rignrazio per la precisazione.
    Solo che , mi sembra, che la stesura originale del Common Prayer Book, sia stata fatta in inglese. E' vero che fu tradotto in latino successivamente, ma chiedo, quanto spazio ha avuto la versione latina del C. P. B. nelle liturgie ufficiali della "Chiesa" Anglicana?

    RispondiElimina
  64. Filippo e Dante questa è la dimostrazione che dovete scuotere un po' di polvere dai vostri piedi, siete brava gente ma troppo calorosa, questo non fa bene alla tradizione, ci vuole un po' di disciplina, un po' di umiltà, un po' di autocontrollo, altrimenti si rischiano figure di fango anche all'estero e sono eufemista per le sciure.
    Ste ben
    Pippo

    RispondiElimina
  65. Però maggiore rispetto parlando del Santo Padre Paolo VI è d'obbligo. Era Papa e ha deciso avendone piena facoltà. L'età dei cardinali elettori non è una questione DE FIDE..
    Un altro Papa potrà decidere se modificare o meno le sue decisioni in merito all'età dei Cardinali.

    G. Mandis

    RispondiElimina
  66. Anche io ho notato che ci vuole maggiore rispetto, maggiore umiltà, più disciplina, il papa è il papa, è lui garante della tradizione, questo spirito di contesa non fa bene, aiuta solo gli azzeccagarbugli romani, bisogna scuotere la polvere dai piedi e deporre l'ira che non piace al Signore. Si può pensare di togliere i limiti d'età, senza usare brutte parole, lasciamo lavorare il papa, ci vuole più mitezza lo dico a Pastorelli e a Filippo.
    un caro saluto a Giovanni
    Pippo

    RispondiElimina
  67. PIPPO dovresti aver l'umiltà di toglier la ruggine da certe rotelle.

    RispondiElimina
  68. Ciao, GIOVANNI.
    Non confondiamo rispetto con conformismo e accettazione passiva d'ogni atto del papa.
    La testa per ragionar ce l'abbiamo.
    Sulla base di quale motivazione razionale e teologica si può approvar la riforma del conclave di Paolo V? E perché un ulraottantenne può esser eletto papa, ma non può esser elettore?
    Via, non nascondiamoci dietro un dito dinnanzi a certi atti di natura esclusivamente "politica", di parte.

    RispondiElimina
  69. Intendevo ovviamente Paolo VI.

    RispondiElimina
  70. La dimostrazione PRATICA, che non è (più) necessario essere sempre passivi, nei confronti dell'autorità papale, è rappresentata dallo stesso motu proprio S. P.
    Se i "Tradizionalisti", "Lefebvriani" e non ( ma soprattutto i primi), non avessero pestato i piedi per tutti questi anni, se non avessero sostenuto, con convinzione, che la nuova liturigia è un pasticcio immane e che la Lex Orandi è intrinsecamente legata alla Lex Credendi, rifiutando , nella pratica, le riforme montiniane......oggi non ci sarebbe stato nessuno motu proprio. Quindi , lo stesso Bendetto XVI ha dato ragione a coloro che sostenevano che mai la Messa Romana fosse stata abolita. Prima non era così!!!! Montini obbligava i preti a non celebrare più col rito precendente a quello suo. Mi domando sempre, come possa essere possibile che uno come Giovan Battista Montini, sia potuto diventare Papa. Sinceramente il suo pontificato è stato un disastro incommesurabile. Ne vediamo i frutti da decenni. Se venisse eletto Papa, nemmeno Bernard Fellay riuscirebbe a sanare le ferite, ad eliminare le macchie, a ripulire dall'immondizia la Chiesa post-montiniana. Lo so non dovrebbe essere così.....il mondo è sottosopra. Prima i Papi facevano solo bene alla Chiesa.
    Sono un eretico? pazienza .....ma d'altronde nella nuova chiesa c'è posto anche per gli eretici come me....quindi sono già salvo. Andrò nel Paradiso degli eretici, dove si faranno delle grandi mangiate , dove i papi ( conciliari) siederanno tra un "patriarca ortodosso" ed un "arcivescovo" anglicano di Canterbury; e tra una pietanza e l'altra, un papa a turno bacerà il piede all'"ortodosso" mentre l'altro bacerà l'anello all'anglicano... che nel frattempo, con l'altra mano benedirà i cardinali. E così via , nel paradiso degli ecumenisti...che attenzione.... potrebbe essere reale. Nessuno ha la verità in tasca. Non scherziamo con le cose serie!!!!

    RispondiElimina
  71. Ciao Dante, sono d'accordo con te, anche sull'opportunità di escludere gli 80enni dal conclave;
    ma siccome il Papa è il Papa e decide lui come disporre del governo della Chiesa universale di cui è MONARCA ASSOLUTO, noi possiamo dire quello che vogliamo (anche perchè si tratta di questioni pratiche e non de fide catholica), ma restiamo sudditi obbedienti che si conformano alla sua volontà anche quando non la condividiamo. e cmq ne parlano in modo rispettoso.

    se noi ci lamentiamo delle decisioni di Paolo VI perchè sono politiche autorizziamo altri a dire le stesse di altri Pontefici e in particolare del felicemente regnante oggi. O di un eventuale futuro Papa che decidesse di abolire le decisioni di Paolo VI.
    discutere va bene e anche criticare, ma sempre tenendo a mente che discutiamo e critichiamo l'operato di un VICARIO DI CRISTO e che con la misura con la quale giudicheremo saremo giudicati un giorno.

    G. Mandis

    RispondiElimina
  72. Bravo Giovanni, il papa è il papa, non siamo noi il Vicario di Cristo. è lui che, felicemente regnante, garantisce la tradizione. A suo tempo abolirà tutti i limiti di età ma il papa sa quando è il momento opportuno, questo è un papa del fare.
    Condivido quanto scrive Giovanni: con la misura con la quale giudicheremo saremo giudicati un giorno. Al di là della ruggine di Pastorelli invio un caro saluto a tutti.
    Pippo

    RispondiElimina
  73. Insomma com'ebbe a scrivermi mons. Perl un Papa bolla e l'altro sbolla.
    Il Papa va giudicato sulla base del bene che produce alla Chiesa.
    Io rispetto ed apprezzo il Paolo VI dell'Humanae vitae, della Mysterium fidei, del Credo del popolo di Dio. Ma certi atti li critico: e non solo l'esclusiome degli ottantenni dal conclave, ma tante prese di posizione
    come il ricevere uno dei vertici della massoneria mondiale, il Bnai Brith, o come l'essersi circondato di collaboratori infidi. Per poi ricorrere all'inviso Ottaviani, che gli era stato maestro e gli era l'ombra di Banquo, per mettere, con la nota praevia, una pezza alla trappola della collegialità già approvata dal Concilio...infallibile tanto da dover esser corretto.

    Dimmi, Giovanni, buon amico mio, ma tu, puoi parlar con rispetto di tanti papi lussuriosi sfrenati, politici e assassini, o, per far un es., dei papi medicei - che pure furon grandi mecenati e crapuloni e si sbellicavan dalle risa alla rappresentazione a corte della Calandria o della Mandragola? I quali pure da un punto di vista dottrinale in niente furon reprensibili.
    Il Vicario di Cristo si rispetta quando come tale si comporta e insegna.
    Adeguarsi alla sua volontà è giocoforza: non possiamo far niente. Ma parlare e redarguire se del caso sì. Anche in pubblico. Da S. Paolo in poi sappiamo che ne abbiamo il diritto per il bene della Chiesa.

    RispondiElimina
  74. Dante carissimo,
    io parlo con rispetto di tutti i Pontefici di Santa Romana Chiesa. Guai a chi li tocca.
    Solo Dio può giudicarli.

    G. Mandis

    RispondiElimina
  75. Io non so quanti ne sono in Paradiso, quanti in Purgatorio e quanti all'Inferno.

    Dico solo che rispetto, seguo in umiltà e obbedienza il Papa quando parla in modo infallibile, quando, pur senza esser infallibiele, esprime verità sempre conosciute o dà insegnamenti che formano sanamente il fedele.
    Papi che vengon meno ai loro doveri, Papi che coi loro corrotti costumi danno cattivi esempi e generano crisi nella Chiesa, Papi eletti a suon d'armi, che han fatto un bordello della corte pontificia, nido di vipere e di trame ed atti che gridano vendetta al cospetto di Dio io, da fedele, non li rispetto, li rimetto al giudizio di Dio.
    Ci sono epoche della storia della Chiesa che ci presentano ombre sinistre. Tanto che il card. Journet diceva - a proposito di un papa scismatico perché come persona resiste allo Spirito Santo - che la resistenza della persona del papa allo Spirito può spiegare le più oscure epoche degli annali del papato, permettendo allo storico di mostrare come il papato da certi suoi detentori sia stato tradito.

    Ora, se si può arrivare ad avere un papa scismatico (rispettabile), si può anche esprimere un giudizo negativo su atti e parole che possono traviare i fedeli. E in questo non meritano rispetto. Solo in questo.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione