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giovedì 13 agosto 2009

New York Times: "Le nuove Suore e Preti scelgono la Tradizione"


di LAURIE GOODSTEIN
Pubblicato: 10 agosto 2009

Un nuovo studio su suore e preti cattolici negli Stati Uniti mostra che una generazione invecchiata, a predominanza bianca, sta per essere seguita da un più piccolo gruppo di reclute più variegate razzialmente e etnicamente, che sono attratte da ordini religiosi che praticano preghiere tradizionali e portano l’abito.

Lo studio ha trovato che l’invecchiamento di suore e preti americani è stato ancora più pronunziato di quanto compreso da molti cattolici. 91% delle suore e 75% dei preti hanno sessant’anni o più, e la maggior parte dei restanti hanno almeno 50 anni. Quella è la generazione definita dal Concilio Vaticano II degli anni ’60, che ha modernizzato la Chiesa e molti suoi ordini religiosi. Molte suore hanno smesso l’abito, sono uscite dai conventi, hanno guadagnato un più alto livello di educazione e sono andate a lavorare nelle professioni e in servizi alla comunità. Lo studio conferma ciò che a lungo era stato sospettato: che questi ordini religiosi moderni attraggono pochissimi nuovi membri.

Lo studio era già ben avviato quando il Vaticano ha annunziato quest’anno che stava conducendo due investigazioni sulle suore americane. Una, che riprende molte delle stesse questioni affrontate da quello studio, è una visitazione apostolica di tutti gli ordini religiosi femminili negli Stati Uniti. L’altro è una investigazione dottrinale del gruppo che rappresenta la maggioranza delle suore americane, la Leadership Conference of Women Religious.

Il nuovo studio, che sarà rilasciato martedì, è stato condotto dal Center for Applied Research in the Apostolate alla Georgetown University, commissionato dalla National Religious Vocation Conference, che sta cercano strade per la Chiesa per attirare e trattenere nuovi suore e preti. E’ stata finanziata da un anonimo benefattore.

"Noi avevamo ascoltato in modo anedottico che i più giovani che vengono alla vita religiosa sono identitari, e davvero lo sono", ha detto Suor Mary Bendyna, direttore esecutivo del Center for Applied Research in the Apostolate. "Essi sono più attratti da uno stile tradizionale di vita religiosa, dove ci sia una effettiva comunità, preghiere comuni, prender Messa insieme, pregare la liturgia delle ore insieme. E’ molto più probabile che dicano che la fedeltà alla Chiesa è importante per loro. E davvero cercano comunità dove i membri vestono l’abito".

Dei nuovi preti e suore che recentemente sono entrati in ordini religiosi, due terzi hanno scelto ordini che portano un abito sempre o regolarmente durante la preghiera o l’apostolato, rivela lo studio.
[..]
Delle donne che recentemente sono entrate in ordini religiosi, l’età media è 32; per gli uomini, è 30. Ma trattenere le nuove reclute è una sfida. Circa metà di quelli che sono entrati negli ordini religiosi dal 1990 non sono rimasti, e quasi tutti quelli che hanno lasciato l’hanno fatto prima di assumere i voti finali.

"La gente arriva alla vita religiosa perché si sente chiamata", ha detto Fr. Paul Bednarczyk, direttore esecutivo del National Religious Vocation Conference, aggiungendo che lo scopo del noviziato "è discernere quella chiamata prima di effettuare un impegno". Sicché "non è sorprendente", ha detto, "che ci sia gente che lascia".


11 commenti:

  1. ritorno alla serietà13 agosto 2009 alle ore 07:54

    A quanto pare...

    Uno studio rivelatore
    di una inversione di tendenza rispetto alle mille divagazioni e frivole "sperimentazioni" di una
    Chiesa "giovanilista" (come Peter Pan, ma anche pseudo-adulta...)
    e costruzioni velleitarie di
    tipo caritativo-efficientista, in cui la Chiesa si era piegata ai gusti e ai bisogni puramente materiali dell'uomo, assumendo una dimensione solo ORIZZONTALE, senza più attingere
    energia e doni di Grazia dall'Alto,
    mediante preghiera e adorazione,
    svuotando anche le vocazioni
    della loro natura SACRA E CONSACRATA,
    (il/la religiosa "sposa" di Cristo!)
    immergendosi nel mondo e facendosi
    plasmare DAL mondo, come servi
    DEL mondo in tutta la sua profanità,
    (oltrepassando le giuste richieste e attese della Misericordia corporale, e di quella spirituale spesso travisata, appiattita e asservita alle "scienze umane"= sociologia, psicologia, antropologia ecc.!), perdendo ogni
    SPIRITUALITA' E INTERIORITA',
    facendo spesso una sciocca e inutile concorrenza ad operatori ed
    assistenti socio-umanitari!

    Laddove si rileva ora la tendenza
    a
    discernere quella chiamata prima di effettuare un impegno,
    erompe un sospiro di sollievo:
    FINALMENTE!
    Sia di nuovo così, come dovrebbe essere nel Matrimonio-sacramento: giuramento di fedeltà indissolubile per l'intera vita, un patto sacro d'amore con un Dio "geloso",
    da non prendere alla leggera,
    come si usa nella civiltà consumista, schiava del
    CICLO DELLA MATERIA, un "panta rèi" vorace e ingovernabile
    che vorrebbe inghiottire
    - da 40 anni ormai -
    anche le cose più sacre, le chiamate di Dio alle anime, e come spesso tenta di fare, con interpretazioni
    "aggiornanti" ed "evoluzionistiche", nei riguardi della Parola eterna di Dio in Gesù
    Cristo suo Figlio, e nei confronti
    del Magistero bimillenario!
    Ora finalmente i veri consacrati, consapevoli della grandezza della chiamata e di Chi è Colui che li chiama dicendo:
    "Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi",
    ricorderanno anche - con timore e tremore - quelle parole del Signore
    in Osea 2, 19-20:
    Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni.
    Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il SIGNORE.


    Sarà questa una piccola rondine che annuncia la vera Primavera della Chiesa?
    Lo spero vivamente, pur
    in mezzo a mille nubi e tempeste, per le promesse di Nostro Signore che disse:
    "Sarò con voi fino alla fine del mondo"!
    Un ritorno alla serietà
    che prelude certamente a una vera
    definitiva riscoperta del SACRO.

    Giovanna

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  2. OFF TOPIC.

    Il cantante Nec ravviva la sua fede a Medjugorie e parla anche della messa in forma straordinaria.
    Luigi

    http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/vips/1463-prima-ero-un-cristiano-tiepido-grazie-a-medjugorje-mi-sono-infervorato-quel-posto-apre-nuovi-orizzonti-di-fede-la-chiesa-ha-bisogno-di-maggior-comunicazione

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat juventutem meam.

    Alleluja!
    Questi nuovi consacrati hanno scoperto che la Messa di sempre è
    Fonte di giovinezza eterna,
    della Speranza che non delude,
    come tutti gli allettamenti
    mondani e i lustrini di una Chiesa
    largamente mondanizzata per 41 anni!

    Giovinezza eterna contro
    giovanilismo modernista
    e transeunte, arroccato sulle
    proprie idee stantie e caduche.

    Non c'è paragone!

    (e per favore, non usciamo OT
    con Medjugorie, che appare veramente un colossale imbroglio per le anime ingenue, in cerca di sensazionalismi, più che della vera Fede: argomento che richiederebbe un thread apposito, che non è opportuno.
    Rimangono invece sacrosante e gravemente verificate davanti ai nostri occhi le parole ammonitrici della Madre di Dio a Fatima, con cui Med. appare in stridente contrasto, altro che continuazione!).

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  5. Manca il pronunciamento13 agosto 2009 alle ore 09:40

    In attesa del pronunciamento ufficiale è anche lecito ritenerle vere.

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  6. Il sintomo gravissimo della
    decadenza-malattia della Chiesa post-conciliare è la progressiva
    perdita della fede nella Presenza Reale di Gesù Cristo nel SS.mo
    Sacramento dell'altare: fenomeno
    facilmente osservabile soprattutto nell'ultimo decennio
    (crollo verticale del senso di venerazione e timore-amore reverente nel sostare in Chiesa, diffusa mancanza di rispetto e profanazioni di varia gravità nel ricevere l'Eucaristia, oltre la frivolezza frequente nel celebrarla...;
    AZZERAMENTO del raccoglimento orante PRIMA E DOPO la Comunione e a fine Messa...; svalutazione e oblio del Sacramento della Confessione);
    tutti deprimenti segni di "malattia" della Fede cattolica,
    florida fino a 50 anni fa, e che nessuno oserebbe tradurre come
    segni di freschezza e vitalità
    della Chiesa, rinnovata dallo spirito del Concilio!
    (ma poi, si sa, il mondo è pieno
    di "struzzi": occhio non vede, cuore non duole)

    Il dito sulla piaga lo ha messo ancora una volta il Santo Padre,
    il 13 giugno 2009, festa del Corpus Domini, denunciando che:

    "Il sangue è versato per molti, e la fede nella Presenza Reale non è più scontata; rischio di secolarismo nella Chiesa",
    (vedi l'art.
    http://www.introiboadaltaredei.info/?p=1706

    La cura unica e risolutiva per la secolarizzazione che rischia di
    snaturare completamente la Chiesa cattolica, cominciando dai consacrati, preti, suore e religiosi, quale sarà?
    Ce la mostrano anche questi nuovi
    chiamati, che ad essa e da essa sono stati FORMATI:
    il ritorno alla/della Messa
    Gregoriana, con la quale tale profonda consapevolezza della Reale Presenza non era mai stata scalfita
    (neanche nei miscredenti, che avevano almeno un vago senso di rispetto nei confronti di essa, mi pare...)
    Se la china discendente è stata percorsa perdendo via via la sacralità del rito che ha raffreddato la Fede, nonostante le velleitarie artificiose "animazioni" dei creativi "presidenti" delle celebrazioni NO, non resta che, a ritroso, risalire verso la Fonte, o, come ha detto il Papa in un suo recente libro, tornare
    "Alle radici della Liturgia:
    Davanti al Protagonista"
    , che E' Cristo (non l'uomo-presidente-assemblea)
    come era e sarà sempre nella
    Messa di sempre!

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  7. Chiedo venia per l'equivoco. Non mi interessava affatto parlare di Medjugorie, volevo solo evidenziare le ultime frasi di Nek sulla messa in forma straordinaria.
    L'"off topic" si riferiva all'argomento del thread che riguardava tutt'altro argomento.
    Luigi

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  8. inutile parlare di Medjugorie, non è fondamentale crederci o non crederci per la nostra fede e diventa terreno di socntro tra "favorevoli e "contrari"

    Rallegramoci, invece della serietà e dal riutorno alla sacralòità che traspare dall'articolo.

    Un grazie particolare a Giovanna

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  9. In presenza di tanti dubbi, e autorevoli espressioni di Vescovi locali in piu' di 2 decenni, non capisco perche' i cattolici non scelgano un luogo mariano di assoluta fiducia. Ce ne sono moltissimi, minori e maggiori.

    Vi e' una deriva personalistica e soggetivista che lascia perplessi.

    Il futuro della Chiesa e le sue vocazioni saranno sicuramente identitarie-tradizionali.


    I giovani cercano solidita' e concretezza.

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  10. All'Anonimo del 13 agosto.E' vero che c'e' una deriva personalistico-devozionale nella Chiesa,cosa ovviamente da non approvare in linea di principio.Ma,dati i tempi e vista la qualita'dell'offerta ufficiale di sacro,MENO MALE che ci sono i Santuari.Almeno li' ci si confessa,si dice il Rosario,si acquistano le Indulgenze,si accendono ceri,si stabilisce colla Divinita',in conclusione, quell'atmosfera tra timoroso e familiare che ha sempre contraddistinto tutto cio' che e' autenticamente Cattolico.Li' e' assente,VIVADDIO,quello pseudo cattolicesimo,adulto,mesto e rosminiano che e' stata la tabe orrenda,ben peggiore del modernismo cui resta affine,della nostra Chiesa.Se il Cattolicesimo non e' scomparso lo si deve non al Vaticano(figurati!!!)ne' a tanti Presuli(epigoni degeneri dei Santi Apostoli),ma proprio alla folla di fedeli,ignoranti si' ma non contaminati dal cioese delle Conferenze Episcopali di nefanda memoria.Eppoi,se abbiamo in vigore una Messa compilata da Massoni(uno dei due lo era di certo!),possiamo pur transigere su qualche apparizione in piu' della Vergine SS.ma!Evviva i Madonnari.Eugenio

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