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giovedì 5 marzo 2009

Mons. Barreiro: l'attacco al Papa proviene anche da dentro la Chiesa e nella stessa Curia

Il ricco quotidiano on line Pontifex.Roma riporta un'interessantissima intervista di Bruno Volpe a mons. Ignacio Barreiro, del quale riportiamo un ampio excerptum, rinviando al link sopraindicato per leggere integralmente l'articolo




"L’infortunio del Vescovo Williamson è stato strumentalizzato da chi, fuori e dentro la Chiesa, non vuole l’accordo con la Fraternità San Pio X”, lo afferma in questa intervista Monsignor Ignacio Barreiro Carambula, Direttore di Vita Umana Internazionale. “ Ora le spiego ciò che sta capitando: credo che le imprudenti e non condivisibili dichiarazioni rilasciate da Monsignor Williamson, che per amor di precisione definisco riduzionista e non negativista [negazionista?], siano oggi strumentalizzate e che questa opera avvenga in duplice direzione. L’attacco proviene da chi, in settori progressisti, non vuole e rifiuta l’accordo con la Fraternità San Pio X e questi settori sono sia fuori della Chiesa, che dentro la Chiesa e nella stessa Curia”. Crede che alla fine si raggiungerà questo accordo con la Fraternità?: “ io sono ottimista anche se sui tempi non saprei dire nulla. In ogni caso non vedo il motivo di agitarsi per alcune ... dichiarazioni di Mons. Fellay sul Vaticano II in quanto un cattolico non è fuori della comunione con Roma, tanto meno eretico se nutre delle perplessità sul Concilio Vaticano II. Quel concilio, infatti, fu pastorale e non dogmatico. Non avendo natura dogmatica non è fuori della ortodossia valutarne con spirito critico gli effetti e le applicazioni. Duole riconoscerlo: le dichiarazioni inaccettabili di Williamson, al quale compete di parlare su temi pastorali o teologici, ma non storici, hanno regalato su un piatto di argento ai settori progressisti la possibilità di mettere in pericolo l’accordo con la Fraternità di San Pio X che invece è da auspicare”. Si ferma un attimo e aggiunge: “ ma molti dimenticano una cosa, il Papa vuole fermamente l’accordo e la comunione, è molto determinato e certamente non si fa spaventare da manovre di disturbo che al massimo possono raggiungere lo scopo di allontanare l’accordo di pochi mesi, ma non di farlo naufragare come qualcuno si augura”.
In una intervista Monsignor Bernard Fellay ha sostenuto che dopo il Concilio Vaticano II vi è stato un calo di vocazioni : “ Fellay in questo dice la verità. Guardi, ma non vi è bisogno di andare dietro le dichiarazioni di Fellay. Se legge le statistiche dell’Annuario Pontificio del 2009 si notano crescite molto tenui nelle vocazioni rispetto alla lievitazione del numero dei cattolici. Significa, senza tanti giri di parole, che le cose non vanno per niente bene. Queste cose non le afferma Fellay, ma testi provenienti dalla Santa Sede”.
E nel campo dei tradizionalisti?: “qui la tendenza è opposta. Rispetto al numero dei cattolici, la lievitazione di sacerdoti tradizionalisti e di seminaristi è in crescita. Il dato statistico insomma dice che la messa antica non è per niente morta, ma viva e vitale”. [..]

8 commenti:

  1. sarebbe ora di sfatare il mito secondo cui i cappellani del Papa avrebbero diritto al fiocco viola sul berretto. Questo è proprio dei Prelati

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  2. Vedo che stamane "la Repubblica (del grembiulino)" stigmatizza con enfasi la partecipazione di un certo sacerdote lefebvriano a una manifestazione della destra sociale italiana.

    L'offensiva d'inverno contro la Chiesa si pasce anche di simile minutaglia.

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  3. Ci sono gli attacchi al Papa diretti e quelli molto più sottili.
    Come per esempio questo continuo andare alla ricerca di notizie che potrebbero portare acqua al mulino di chi non vuole la riunione con la FFSPX.
    Ricerca quasi monomaniaca sulla rete e poi... bingo! ecco trovate una dichiarazione, una lettera e hop... la pubblico sul mio blog, con il mio commento bien-sûr per aggiungere una dose di critica, per appesantire ancor più l`intenzione già ben visibile.
    Anche questo è, a mio avviso, un modo di contestare il Papa, di mostrare che si è sbagliato , che la sua non è stata una buona decisione.
    E non è di certo fare quello che il Santo Padre ci domanda e cioè pregare per lui e per la Chiesa!

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  4. Ma che pizza con questa condizione previa di accettare il Concilio Vat.II. Io continuo a chiedere, senza ottenere alcuna risposta: come mai alcune chiese precalcedonesi e nestoriane sono state accolte nella comunione cattolica senza chiedere loro una formale accettazione di quel concilio dogmatico [vedi accordo del 18 dic. 1994]?

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  5. "come mai alcune chiese precalcedonesi e nestoriane sono state accolte nella comunione cattolica senza chiedere loro una formale accettazione di quel concilio dogmatico [vedi accordo del 18 dic. 1994]?"
    Ecco che ora capisco :(
    M'è capitato infatti di trovarmi ad una messa celebrata da un sacerdote credo indiano o cmq di quelle parti là.
    Dopo la messa parlando del più e del meno mi confidò, lasciandomi di stucco : Io non sono cattolico ma nestoriano, un cristianesimo ben più antico di quello cattolico.
    Mi andai a ripassare qualcosa dell'eresia nestoriana e mi convinsi che, in fondo, in mezzo a tante eresie che nuotano nella Chiesa di oggi, ci poteva stare anche questa, invece no, si tratta di un'eresia praticamente sancita e approvata.
    Boh

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  6. Caro dom G.Luigi, e come mai preti che dicon messa (qui a Firenze don Giacomo Stinghi) con le letture del Corano sono semrpre al loro posto? Eppure la stampa (ed io stesso in modo molto duro) se ne è occupata.

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  7. Caro Dante, hai provato a proporre formale denunzia all'autorità vaticana?

    Qualora ancora non lo avessi fatto, fammi sapere; credo di avere, forse, la persona idonea a collocare l'atto sulla giusta scrivania. Non che questo possa assicurare un diretto intervento, però ...

    Cordialmente.

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  8. E come mai i vescovi che tollerano le intercelebrazioni cattoliche-protestanti sono ancora al loro posto?

    Come mai dichiarazioni che affermano senza timore che la Presenza Reale è l`ultimo OSTACOLO che ci separa dalla riunione con i fratelli protestanti, un ostacolo da abbattere il più rapidamente possibile e che loro hanno già soppresso, non sono richiamati all`ordine?

    E come mai i vescovi che non fanno nulla per impedire che dei laici prendano sempre più il posto dei sacerdoti in una deleteria confusione fra i diversi sacerdozi sono sempre al loro posto?

    Tutte domande che una cattolica svizzera che non si sente per niente rappresentata e protetta dai suoi vescovi si pone.
    Ancor più quando li vede reagire con forza e vigore contro la decisione di Benedetto XVI in favore della FFSPX !

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La Redazione