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giovedì 12 marzo 2009

Anticipazioni: il nuovo Arcivescovo di Westminster ama la Messa in latino.


Rodari nel suo ultimo post informa (dopo aver anticipato ieri che oggi sarebbe stato il giorno probabile per la nomina) che, a meno di sorprese dell'ultima ora, il nuovo Arcivescovo (e futuro cardinale) di Westminster (ossia, di Londra) è uno degli attuali ausiliari dell'Arcidiocesi, il vescovo Bernard Longley, di 53 anni. Ecco che cosa aggiunge in proposito l'intrepido Rodari:


Dopo che tutto faceva pensare che la scelta del Pontefice si sarebbe indirizzata verso l’arcivescovo di Birmingham, Vincent Nichols, il Papa pare si sia deciso per il vescovo ausiliare Bernard Longley, di 53 anni. Nelle ultime settimane si era pensato che Benedetto XVI potesse addirittura dirigersi su una nomina di rottura con la gestione precedente. Si era ipotizzato che nel posto più prestigioso che un presule possa occupare in Inghilterra venisse chiamato un semplice sacerdote o un frate benedettino. Ma poi, Papa Ratzinger ha preferito assecondare i suggerimenti del nunzio apostolico in Inghilterra, monsignor Faustino Sainz Munoz, il quale ha inserito Longley nella terna dei candidati assieme a Nichols e all’arcivescovo di Cardiff, Peter Smith.


Damian Thompson considera attendibile l'indiscrezione di Rodari (ricordando che aveva previsto esattamente la nomina di Dolon a New York) e così commenta la scelta (che, ricordiamo, è ancora tutta da confermare, trattandosi di un'anticipazione giornalistica):


Il Papa sta indicando un cambio di direzione per la Chiesa di Inghilterra e Galles: il vescovo Longley, educato a Oxford, di anni 53, è notoriamente amico della Messa tradizionale in latino, e non è un membro del Magic Circle [il "circolo magico" di alti prelati progressisti che imperversa e comanda nella Chiesa di quel paese]. Egli ha inoltre seguito popolare, è un fine oratore (con una voce dal tono splendidamente patrizio) e un uomo impressiona per i modi calmi e calorosi. [..] Che buona scelta sarebbe.

1 commento:

  1. Preghiamo Iddio, affinché questa eventuale designazione non abbia a scontrarsi con la serie degli ostacoli insuperabili che sono oramai soliti frapporre alle deliberazioni papali gli svariati "lupi" che, dall'interno, funestano il corpo della nostra povera Chiesa ...

    Cordialmente.

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La Redazione