Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 13 febbraio 2009

Il card. Murphy o'Connor alla Camera dei Lords? Shocking!


Dal quotidiano Italia Oggi odierno trascriviamo l'articolo che segue. Onestamente, non crediamo affatto sia possibile che al riottoso (verso Roma) cardinale inglese possa essere assegnato un seggio tra i Lords spirituali (così si chiamano gli ecclesiastici che siedono alla House of Lords, insieme ai Lords temporali, nobili ereditari il cui ruolo è stato peraltro gradualmente ridimensionato, e i Lords per legge, alti magistrati e "senatori a vita"). Questo per il semplice fatto che occorrerebbe cambiare non la costituzione (come tutti sanno, in Inghilterra non esiste) ma la consuetudine, che è ancora più cogente, e restringe la carica a vescovi anglicani. Finché c'è Elisabetta, secondo noi, non se ne parla. Quando arriverà quello svagato di Carlo, che ha già detto di volersi cambiare il titolo ereditario di defensor fidei (incautamente attribuito dal Papa a Enrico VIII prima dello scisma) in defensor fideorum, avranno perfino gli imam seduti nei banchi con la parrucca...
Il dato certo riportato dall'articolo, è che il cardinale, sulla cui successione imminente abbiamo più volte scritto (v. ad es. qui), non perde occasione per fare la fronda al Papa. In grande compagnia: uno degli ultimi è l'arcivescovo-principe di Salisburgo che, simpatico quanto quel suo tirannico predecessore che angariava il povero Mozart (e poi dicono che uno si butta in massoneria...), ha accusato il Papa di voler trasformare la Chiesa in una setta integralista.
Ma torniamo a Murphy o'Connor. Ecco l'articolo:




Di Andrea Bevilacqua


Sono giorni di tempesta in Vaticano. Soprattutto a motivo delle innumerevoli disobbedienze al Pontefice manifestatesi in modo evidente in seguito al caso Richard Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani a cui Benedetto XVI ha revocato la scomunica e che ha sostenuto recentemente tesi negazioniste sull'Olocausto.Tra le innumerevoli disobbedienze, potrebbe a breve rendersi manifesta quella di un porporato di potere, ovvero il cardinale Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna) e presidente della conferenza episcopale d'Inghilterra e del Galles.Murphy-O'Connor, il prossimo agosto, compie 77 anni. E, dunque, supera di due anni l'età pensionabile. E, consapevole che il futuro per lui non sarà altro che una pensione onorevole, pare stia lavorando per arrivare a un posizionamento storico, ovvero l'entrata in pompa magna nella Camera dei Lord. Una svolta epocale visto che, al suo interno, vi risiedono sì alcuni vescovi, ma sono anglicani e, dunque, sottomessi all'autorità della Regina: i componenti della Camera dei Lord sono attualmente 747, dei quali 92 ereditari mentre gli altri sono nominati o elettivi. Nello specifico: 28 Lord giudiziari (Law Lords), 25 Lord spirituali (arcivescovi e vescovi della Chiesa anglicana) e 602 Lords vitalizi nominati dal Sovrano su indicazione del governo. Entrare nella camera dei Lord per un vescovo cattolico rappresenta uno smacco per Roma difficilmente rimarginabile. È vero: i rapporti tra Canterbury e Roma, negli ultimi tempi, si sono fatti distesi a motivo dell'aiuto che il Vaticano intende dare alla comunione anglicana a rischio di scisma a motivo di alcune decisioni liberal prese dalle sue gerarchie [questa poi... forse parte del Vaticano, e sicuramente i vescovi inglesi, sono ben pronti a fornire quell'aiuto innaturale che rappresenta un accanimento terapeutico su una confessione in sfacelo; il Papa, però, pare avere altre idee, come abbiamo riportato (qui; e altro riporteremo domani) in merito ai tradizionalisti anglicani] . Ma di qui a permettere che un principe della Chiesa pieghi la testa dinnanzi alla regina è davvero troppo.Ma, del resto, le disobbedienze di Murphy-O'Connor sono quasi quotidiane. L'ultima, più che una disobbedienza, è un'invettiva contro Benedetto XVI senza precedenti. È stato proprio l'arcivescovo d'Inghilterra, infatti, a criticare pesantemente il Papa per la questione dei lefebvriani: in una lettera al Rabbino Jonathan Sacks, Murphy-O'Connor ha espresso «vivo rimpianto» per la decisione di revocare la scomunica a Williamson. In sostanza, il porporato si è voluto scusare con il Rabbino per il comportamento del Papa. Proprio così. E la cosa è stata notata in Vaticano dove non è sconosciuta la volontà del cardinale di raggiungere prima della pensione la Camera dei Lord. Probabilmente le sue uscite contro il Papa sul caso Williamson a questo mirano: a mostrarsi critico verso Roma prima di compiere il grande passo verso la Regina.A conti fatti la Santa Sede ha due sole contro mosse possibili: imporre al porporato obbedienza e, nel contempo, sostituirlo con una personalità più fedele e in linea col Pontefice. Altrimenti l'esempio negativo di Murphy-O'Connor potrebbe contagiare anche altri presuli inglesi e ingenerare confusione tra i fedeli.



Fonte: Italia Oggi 13.2.2009, via Papa Ratzinger blog

8 commenti:

  1. Ma vi sembra che Damian Thompson non direbbe niente su una notizia bomba del genere? Ma chi se l'è sognato che un Cardinale Cattolico (non solo vescovo) diventa Pari di Inghilterra? Un po' di serietà: va bene che il card. Murphy O'Connor è pensionando e un po' antipatico, ma non credo proprio che sia affetto da demenza senile. Vi immaginate cosa succederebbe se un cardinale entrasse nel parlamento inglese? Siamo ancora in Europa, non in Paraguay, (dove il vescovo Lugo è diventato presidente della Repubblica).

    RispondiElimina
  2. Can. 285 -

    [...]

    § 3. E' fatto divieto ai chierici di assumere uffici pubblici, che comportano una partecipazione all'esercizio del potere civile.

    [...]

    RispondiElimina
  3. Ad ogni modo in Italia don Sturzo fu fatto senatore a vita con il beneplacito della Chiesa.

    RispondiElimina
  4. il Papa solo può permettere a un Cardinale di accettare una simile proposta.

    RispondiElimina
  5. Visto che la Chiesa Anglicana per meta'-quella modernista-e' in avanzato stato di dissolvimento e per l'altra meta'-quella tradizionalista-e' in procinto di rientrare in seno alla Cattolica,evento peraltro fieramente avversato dall'emulo teutone dell'italo Emerito(talia sunt tempora),perche' non facciamo un bel regalino all'Eretica Sovrana e Le doniamo non solo O'Connor,ma anche qualche altro vecchio trombone nominato cardinale o vescovo in momenti di senile incoscenza o di debole acquiescenza pontificia?Sarebbe un atto di actuosa partecipatio alla piu'geniale e grandiosa delle idee partorite dal vatdue:l'ecumenismo!Visto poi che ci siamo e che siamo tutti Europei(Maastricht,Shengen e Roccacannuccia)e visto che c'e' la libera circolazione di uomini e merci,perche' non regaliamo alla Sassonia-Coburgo-Gotha(altro che Windsor),taluni Personaggi che illustrano un po' troppo la Patria e la Religione,tipo il Monaco di Bose e l'Emerito ? Questo gesto potrebbe,chissa', riscattare l'immagine del regnante Pontefice presso i mIdia.

    RispondiElimina
  6. dimentica il tradizionalismo, in dissolvimento anche esso.

    RispondiElimina
  7. Vedere dissolto l'Anglicanesimo e' un fatto storico di non indifferente rilievo.Pensate che effetto fa vedere,da fuori, la dissoluzione del Cattolicesimo in atto.Persino i Calvinisti ed i Valdesi sono esterrefatti dallo spettacolo che sta dando la povera Chiesa Romana.Non fanno altro che ripetere "chi se lo sarebbe mai immaginato".Consideriamo che tra loro c'e' ancora tanta gente che si ricorda quello che era Santa Romana Chiesa sino a tutto Pacelli.Persino tra i Massoni c'e' gente che resta allibita.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione