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lunedì 23 febbraio 2009

Gli ortodossi plaudono ad una riconciliazione con i lefebvriani



Dichiarazione dello Ieromonaco della Chiesa ortodossa russa Alexandre Siniakov (nella foto), responsabile delle relazioni esterne e dei rapporti con le chiese della diocesi di Chersoneso (che comprende Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera ) e membro della rappresentanza della Chiesa russa presso l’Unione Europea. Questa dichiarazioni è da leggere in parallelo a quelle dell’allora metropolita (e ora Patriarca) Cirillo sul valore della Tradizione, anche liturgica, e sull’apprezzamento per il Papa Benedetto che riporta la sua Chiesa alla Tradizione (v. i nostri post qui e qui). Chissà che cosa diranno coloro che accusano il Papa di essere antiecumenico: mai, negli ultimi 40 anni, si erano avuti risultati così brillanti (e in poco tempo) di vero ecumenismo: con gli ortodossi, con gli anglicani tradizionalisti, con i lefebvriani.


Non possiamo che rallegrarci che ci siano stati dei passi avanti verso la comunione eucaristica tra i vescovi della Fraternità S. Pio X e il papa Benedetto XVI [..] Sono rimasto stupefatto di constatare l’assenza di solidarietà di certi cattolici in rapporto alla decisione del papa. Non ha fatto altro che esercitare il suo ministero di unità; è un po’ triste di vedere che questo divide la Chiesa cattolica. Credo di poter dire che, dal loro lato, i media ortodossi russo hanno percepito piuttosto positivamente la revoca delle scomuniche. Ci sembra che il papa non voglia allontanarsi dalla tradizione anteriore al Vaticano II e desideri lasciar che i fedeli vivano ciò serenamente, senza costrizioni. Secondo noi, non si possono imporre ai fedeli delle riforme, fossero anche conciliari, senza il pieno consenso e la totale ricezione del popolo di Dio. Sarebbe far violenza al Corpo di Cristo! La Chiesa russa ha conosciuto uno scisma per ragioni liturgiche, dopo il concilio del 1666-1667. E’ lo scisma dei vecchi credenti. Eppure le riforme erano molto meno rilevanti di quelle che hanno marcato il concilio Vaticano II. Ma delle scomuniche furono lanciate all’epoca e lo scisma dura sempre. Nel 1970, il patriarcato di Mosca, ad iniziativa del metropolita Nicodemo (Rotov) ha tolto quelle scomuniche e anatemi. Ma, in un certo modo, era troppo tardi. Credo modestamente che il papa abbia avuto ragione: togliere le scomuniche rapidamente è una cosa necessaria per non lasciare che uno scisma perduri

7 commenti:

  1. L'articolo mi conferma ancora una volta che sono infinitamente più intelligenti i "fratelli separati" di certe nostre crape mitrate che sproloquiano usque ad nauseam di ecumenismo, sparando a raffica solo delle grandi castronerie.

    VIVA IL PAPA!!!

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  2. I "fratelli separati" hanno le loro magagne, ma hanno anche parecchie valide frecce al loro arco. Per quanto riguarda la sensibilità alla Tradizione liturgica, per esempio, sono impeccabili, così come per il primato (del resto inevitabile in loro) accordato alla Patristica (l'una e l'altra cosa li rendono cari e vicini a Benedetto XVI) e per la loro poca arrendevolezza alle intimidazioni dei membri delle altre "religioni del libro" (però, che locuzioni demenziali sono entrate nell'uso corrente!).

    F. Pernice

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  3. "religioni del libro"
    ______________________________

    Potrei anche sbagliarmi, ma mi parrebbe di rammentare vagamente un'ascendenza islamica circa tale locuzione che, assai probabilmente, auspici l'ecumenismo e l'inculturazione, ci siamo ora ridotti ad utilizzare anche noi ...

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  4. Non e' questo l'ecumenismo auspicato dai novatori.Figuriamoci,con le venerabili antiche Chiese Orientali!Essi vogliono l'ammucchiata ecumenica coi protestanti e manco tutti,perche' gli Anglicani ed i Luterani sono per loro troppo tradizionalisti!

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  5. Certo che l'Ecumenismo,uno dei pilastri della Chiesa Conciliare,si trova ad essere stretto stretto tra l'ermeneutica della continuita' e quella della discontinuita'.E fin qui,pazienza.Si tratta di un problema "ab intra" e si sa che la Chiesa e' in un gran casino.Percio' e' inutile preoccuparcene troppo.Il bello e' che ora sorgono difficolta' "ab extra" .Da una parte ci sono le "chiese" protestanti che si stanno depopulando come il Mar Caspio.A meno di non voler "riciclare" l'idea ecumenica verso i Mormoni ed i TdG (cio' implicherebbe ,tra l'altro,una serie di problemi: un poco praticabile ampliamento di tipo urbanistico al Monastero di Bose ed un'ennesima rivisitazione pastoraldommatica della dottrina),l'unica direzione da intraprendere e' quella verso Oriente.Ma nel frattempo,col Comunismo caduto,l'Ortodossia si e' rafforzata e ricompattata e non ha nessunissima intenzione-a parte la partecipazione a qualche teatrino celebrativo che non impegni piu' di tanto-di alimentare speranze in materia.Specie con una Chiesa cattolica che si e' protestantizzata oltre ogni limite.Basta andarsi a fare un giro sul Web per rendersi conto degli umori della nostra "sorella".In uno dei loro siti piu' autorevoli si legge a caratteri cubitali:"La piu' grande eresia del nostro tempo si chiama:ecumenismo".Pero',che "fichi" 'sti Ortodossi!

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  6. Ebraismo, Cristianesimo (in TUTTE le sue forme e confessioni), Massoneria e Islam sono il CANCRO spirituale dell'Occidente e del Mondo intero. Sono espressione dell'imperialismo spirituale semitico impostesi storicamente con genocidi e leggi liberticide. E si combattono pure a vicenda da sempre, questi "fratelli" caini maestrini d'amore, carità, civiltà e altre cialtronate menzognere mascheranti le brame di sangue sacrificale di un "Dio" assassino non diverso dai peggiori Dèi pagani, anzi anche pieggiore e più subdolo...

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  7. Padre Alexander Siniakov, sono Carlos Dionisio D'Agostino,iconografo argentino amico de Vladika Lazar quando era Exarca Patriarcale in Buenos Aires, condivido le sue parole e si puo' me lo salute,mi Cell. watsaap : 0039 3313800175

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La Redazione